Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |      
Autore: Maria Annette Iris    30/12/2012    1 recensioni
Un tedesco, uno spagnolo e un francese, vivono nello stesso appartamento a Roma.
Sembra l'inizio di una barzelletta, vero?
Dal Prologo:
Calò un silenzio tombale, quando i due si accorsero di Gilbert sull'uscio della porta. Quest'ultimo riuscì solamente ad articolare un «Hallo ... ?», e il silenzio tornò a regnare.
L'imbarazzo era palpabile.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
When the moon hips you're eyes, like a big pizza pie, that's amore.


Dedicata a Myosothia.








- Prologo -




Gilbert aveva sempre adorato l'Italia, ma non gli era mai passato per la mente di andarci a studiare. Quando però, mentre girava per le strade di Berlino gli capitò un annuncio con su scritto a caratteri cubitali "Scambi Culturali - Italia per due persone", non se lo fece ripetere due volte a partire.

Quindi lui e Ludwig, suo fratello più piccolo di un anno, avevano fatto le valigie ed erano partiti. Peccato che erano stati costretti a dividersi. Ludwig era andato a studiare Architettura a Venezia e Gilbert era andato a Roma.
Beh, diciamo che Ludwig non era proprio felice di partire. Amava la su grigia e perfetta Berlino, e non vedeva assolutamente il bisogno di partire per un'altro paese. Ma per far contento il maggiore - e anche per farlo smettere di assillarlo in continuazione - partì per la Serenissima.
Sapeva che Venezia era bella, aveva letto molto a proposito, ma non si sarebbe mai aspettato che fosse così bella. Per quanto Berlino e le sue strade pulite e ordinate gli mancassero in poche settimane aveva imparato ad amare anche la città italiana.
Ma la storia che stiamo per raccontarvi si concentra in un appartamento nel viale Regina Margherita, a pochi passi dall’Università.
In questo palazzo era capitato Gil. Dopo aver girato per un'ora e aver chiesto indicazioni a parecchie persone aveva finalmente trovato l'indirizzo giusto. Salì le scale lentamente, trascinandosi la valigia dietro e imprecando contro l'ascensore che non funzionava.
«Quinto piano» farfugliò con rabbia «Maledettissimo quinto piano!» continuò ancora più infuriato. Questo viaggio era iniziato col piede sbagliato, ma il tedesco non si scoraggiò e proseguì.
Arrivato davanti alla porta del suddetto appartamento, si tasto le tasche alla ricerca delle chiavi che l'uomo dell'Agenzia gli aveva dato all'uscita dell'aeroporto, quando sentì dei rumori provenire dall'interno.
«Francis lascia le mie cose!» urlò una voce con un forte accento spagnolo dall'interno. «Ma dai! Volevo solo vederli!». Gil aprì la porta ed entrò. Lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi lo lasciò un attimo interdetto.
Nella piccola zona soggiorno si trovavano due ragazzi, che probabilmente stavano litigando per ciò che il biondo teneva in mano.
Calò un silenzio tombale, quando i due si accorsero di Gilbert sull'uscio della porta. Quest'ultimo riuscì solamente ad articolare un «Hallo ... ?», e il silenzio tornò a regnare. L'imbarazzo era palpabile.
Il ragazzo biondo mollò la foto sul tavolo e si avvicinò sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Salut! Sono Francis Bonnefoy, e quello lì» indicò con un gesto secco l'altro ragazzo «è Antonio. Tu ti chiami...»
«Gilbert Beilshmidt» rispose solamente. I francesi a Gilbert non erano mai piaciuti, al solo sentirne il nome sentiva una strana puzza di formaggio.
L'altro ragazzo lo salutò sorridendo, per poi arrivare in fretta vicino alla porta per salutarlo.
«Hola! Serva una mano con la valigia?» chiese quest'ultimo. Oh bene, un francese e uno spagnolo. Gil fu grato del fatto che i suoi orari gli permettessero di rimanere poco a casa. «Ti abbiamo lasciato la camera in fondo al corridoio,  quello che dà sulla strada.» ghignò Francis seguendoli.
Guardò i due perplesso. Ridacchiavano sotto i baffi, stavano architettando qualcosa. E quel qualcosa sembrava interessarlo.
"Oh, bene, ho due mafiosi come coinquilini", si ritrovò a pensare.
Lascio perdere e si avviò verso la stanza. Avrebbero presto capito che non si dovevano prendere per gioco di Gilbert Beilshmidt.
Antonio aprì la porta, e il rumore delle auto e della gente giù in strada lo colpì in pieno. Strinse la mascella, era sicurissimo che quei due lo avessero fatto apposta. «Spero che ti piacerà», Francis sorrise aggiustandosi la sciarpa.
Con un tonfo, la porta alle sue spalle si richiuse. I clacson, il mormorio delle persone, e le risate sguaiate dei due nel corridoio gli fecero saltare tutti i nervi.
«Non sapete chi vi siete messi contro!» sbottò all'improvviso.
Giurò su tutto ciò che di più caro aveva al mondo - lista che tra le altre cose conteneva la birra, il suo canarino di nome Gilbird che purtroppo aveva dovuto lasciare a Berlino e i wurst - che gliel'avrebbe fatto pagare.
Costi quel che costi.






Angolo autrici:
Come cominciare una buona long? Beh, con un grandissimo augurio!
AUGURI MYA *-*
Oh yeah, sei arrivata alla veneranda età di ... non si dice, dai. ùwù
Questo primo capitolo - ma anche tutta la storia - è per te. u.u
Ed è stata ideata dalla sottoscritta Rì-sama! è.è
La rì è un genio u.u. Wir lieben dich, tesorah u.u
Modestamente u.u Anche se la seconda frase non l'ho capita. o.o
Ti amiamo u.u
Oooh! *w* Ow, thakyou.
*stritola mya* wir lieben dich auch, Schatz *-*
Sembra che stai dicendo una parolaccia lol
XD
Ok, la smettiamo di scassare le puffole e salutiamo tutti?
E fate gli auguri alla mya u.u
Taaanti Auguri! ù.ù Ciaoo!
Ciao =)
 




  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Maria Annette Iris