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Autore: Arwel    17/07/2007    4 recensioni
Hermione si voltò nella sua direzione con il viso rigato dale lacrime egli occhi rossi dal pianto, e un espressione sconvolta. - No! - Salteremo insieme, o nel vuoto o a terra, ma sarà insieme.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve!! Come va? era  da tanto che non postavo qualcosa...sopratutto sulla mia coppia preferita :P
 Come il mio solito ascoltando una canzone , mi è venuta l'improvvisa folgorazione,
Sta volta il "merito" o la "colpa" è della bellissima "Don't Jump" dei Tokio Hotel! non aggiungo altro se non buona lettura!!!!!!!! ^_^

 

 

Don’t Jump

A Hogwarts tutto sembrava procedure normalmente, ora che la battaglia contro Voldemort era finita  e il signore Oscuro era stato fermato da colui che tutti chiamavano: Il Prescelto. Harry Potter aveva vinto, ma aveva perso le cose a cui era più legato, il suo amico di sempre Ron, ucciso da Bellatrix, mentre cercava di portare in salvo  sua madre ferita, e la sua amata Ginny, che spirò tra le sue braccia dopo che Mcnair gli sparò addosso uno stupeficium, particolarmente potente in pieno petto, quando la rossa era impegnata a dar manforte a Tonks… Naturalmente Harry aveva vendicato entrambi, nel giro di appena mezzora, e ancora preso dal desiderio di vendetta affrontò  Voldemort, l’incanto Prior Incantatio, li imprigionò sotto la sua gabbia dorata, e fu Harry ad uscirne vincitore. Voldemort  aveva finito di seminare terrore e violenza. Era tutto finito…tutto finito.

 

Ma per ogni cosa che finisce una inesorabilmente ricomincia… Hogwarts doveva terminare, e Harry Hermione e il neo ritrovato Malfoy dovettero ritornare per terminare la loro carriera da studenti…

 

Harry non capì come fosse potuto accadere,forse il troppo dolore per la perdita di Ron? Hermione sempre di più stringeva i rapporti con Malfoy, che adesso chiamava semplicemente Draco… In effetti li aveva aiutati si era dimostrato una valida spia e una bacchetta in più al loro fianco, aveva aiutato anche a ricacciare suo padre in prigione,  ma Harry non ce lo vedeva ancora al fianco della sua unica amica…

 

Ma Harry non era il solo…passarono soltanto tre mesi, da quando una raggiante Hermione, entrò correndo nella Sala Comune dei Grifondoro, si buttò al collo dell’amico con occhi sognanti e gli confessò quello che Draco poco prima le aveva detto… Draco e Hermione erano una coppia ben assortita, entrambi intelligenti e stimati dalle rispettive e altre case…o per lo meno questo era quello che sembrava … i Serpeverde non perdevano mai occasione di deriderla, sapendo che il suo orgoglio gli avrebbe impedito di raccontare tutto a Potter o a Malfoy per dar loro una lezione… dopo quei mesi passati tra felicità e disperazione il volto di Hermione era misto di sentimenti contrastanti e un innata voglia di libertà.

 

Un giorno…quel  giorno le serpi si erano date da fare più del solito, durante un estenuate ora di Aritmazia , pomeridiana e Hermione non riuscì neanche a seguirla bene, le frecciatine erano diventate delle vere e proprie frecce che si conficcavano nel cuore, della ragazza, e  che macchiavano  di sangue ogni suo  proposito di felicità…

 

“Spero i vostri figli vengano con una percentuale  bassissima di sangue babbano…”
“Dovremmo chiamarti Signora Malfoy, se Draco non rinsavisce prima, o va bene sempre Sporca Mezzosangue??”

 

Erano queste le frasi che quel giorno l’avevano ferita di più…ed erano quelle frasi che le rimbombavano in testa con toni sempre più striduli mentre si dirigeva inconsciamente verso l’unico posto in cui sapeva di trovare  la cosa che da tre mesi stava cercando…libertà…

 

Erano passate da poco le otto e Hermione non era scesa a cena, Draco iniziava a preoccuparsi…non era mai in ritardo, ed erano due giorni che sembrava in ansia per qualcosa… Il Serpeverde era inquieto.

 

Harry lo osservava dal tavolo dei Grifondoro, lanciando occhiate sempre più frequenti verso l’entrata. Hermione non era ancora scesa, e a lui non aveva detto nulla, anzi era lui che non l’aveva proprio vista dopo averla lasciata con Draco davanti l’aula di Aritmazia ore prima…strano…molto strano.

 

All’unisono Harry e Draco si alzarono dai propri posti e i loro sguardi si incrociarono. Non avevano bisogno di parlare, non più… Si capivano con un solo sguardo.

 

Harry annuii in direzione di Draco e lui lo seguì senza battere ciglio. Arrivarono davanti il ritratto della Signora  Grassa, pochi secondi dopo Harry usciva dalla propria sala comune con in mano bacchetta e quella che in apparenza sembrava una vecchia pergamena mal piegata. Andarono in un corridoio deserto, Harry posò la mappa sul davanzale di una finestra e sussurrò:

-         Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!

-         Io men che meno di lui… , aggiunse Malfoy appoggiato al muro, mentre osservava comparire sulla mappa piccolissimi fili d’inchiostro a comporre il castello di Hogwarts.

 

Harry osservava con capo chino la mappa, ma non trova Hermione. Biblioteca,Bagno dei  Prefetti, e ogni altro luogo in cui si potesse trovare: deserti. Di Hermione neanche traccia… Harry stava per inveire contro la mappa che non l’aveva mai tradito quando uno strano puntino attirò la sua attenzione “Hermione  Jane Granger”  , sopra un disegno che si trovava in alto rispetto a tutto il castello… “Torre di Astronomia”.

 

Harry degluttì istintivamente e ricollegò in un attimo tutte gli strani comportamenti dell’amica nella settimana trascorsa… Fece per avvisare Draco che osservava ancora il moro  scrutare la mappa, con sguardo nervoso, non riuscì a parlare, girò, respirando a fatica,  la mappa verso di lui indicando con la punta della bacchetta un piccolo segno in alto., con sguardo allarmato.

 

Draco sbarrò gli occhi e senza una parola iniziò a correre dalla parte opposta nella quale si trovavano  lui e Harry.

 

Arrivò in po chi minuti, si appoggiò alla parete per riprendere fiato, e istintivamente, guardando la ripida scala di fronte  a lui, urlò il nome di Hermione; non ottenne nessuna risposta così iniziò a salire.

 

La porta era socchiusa e rifletteva sugli ultimi scalini un flebile fascio di luce,  Draco aprì piano la porta e la vide: stava in piedi di fronte al parapeto di pietra, rivolta verso il panorama ormai inghiottito dalle tenebre, e illuminata dalla luce della lune, un leggero venticello spostava i boccoli bruni della ragazza sopra la sua spalla, le braccia abbandonate lungo i fianchi,  Draco osservava la sua Hermione con una strana morsa al cuore, non era da lei quel comportamento… Avanzò di un passo e la chiamò piano per farsi notare

-         Hermione?

 

La ragazza non rispose, non sembrò neanche udire la voce del Serpeverde a pochi passi da lei.
Hermione mosse qualche passo verso il parapetto , Draco notò che dove si trovava prima, brillavano alla luce della luna delle piccole macchie. Hermione stava piangendo.

On top of the roof
The air is so
cold and so calm
I say your name in silence
You don't want to hear it right now

The eyes of the city
Are counting the tears falling down
Each one a promise of everything
You never found

Il cuore dell’imperturbabile Malfoy, perse un battito  quando vide quello che Hermione si accingeva a fare:
appoggiò le mani al parapetto e fece per salirvi sopra.  Se quello era un incubo Draco pregò con tutto se stesso di svegliarsi in fretta.  Mosse qualche altro passo in direzione della ragazza, senza però far rumore per non spaventarla, in quella situazione il minimo rumore poteva farla precipitare nel vuoto.

I scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump

Cercò  di pensare a qualcosa per farla ritornare in se, ma la sua mente  non rispondeva, troppo spaventato forse nell’essere così vicino al perdere la persona a cui, dopo quanto successo, sapeva di tenere veramente. Doveva pensare qualcosa…qualsiasi cosa e al più presto. 


Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view

Please don't jump

-         Hermione?,  disse flebilmente

-         Draco?, rispose all’improvviso lei, quasi pensando di sentire la voce di lui nella sua testa

Il ragazzo sorrise,finalmente le rispondeva. Altri pensieri iniziarono a frullare per la testa del biondo ora che aveva la certezza che Hermione poteva tornare a ragionare. Cosa l’aveva ridotta in quello stato?

-         Che fai li sopra?, chiese piano il ragazzo

-         Ricomincio

Il ragazzo non capì, l’affermazione della ragazza

-         Cosa?

-         Voglio ricominciare tutto da capo, e la fine è un buon inizio per ricominciare, non  credi anche tu, Draco?



You open your eyes
But you can't remember what for
The snow falls quietly
You just can't feel it no more

Somewhere up there
You lost yourself in your pain
You dream of the end
To start all over again


Se il cuore di Draco si era fermato nel vederla salire sul muretto di pietra, adesso poteva giurare di non averlo mai avuto un cuore. Si sentì improvisament vuoto quando capì finalmente le parole della ragazza.

I scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump


-         Hermione, non si può ricominciare così…, tentò di iniziare lui cercando di convincerla

-         Lo so…ma almeno finirà…

The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump


Il tono della ragazza era malinconico, e non era per niente in se, dov’era la lucidità della Grifondoro adesso che le serviva per salvarsi la vita?
Draco si avvicinò un po’ di più, aprì più volte la bocca per parlare,ma non riuscì a dire nulla, la osservava e sperava di vederla voltare sorridente mentre le diceva che era stato tutto uno scherzo…ma lei non si voltava, rimaneva immobile su quel maledetto muretto dandogli le spalle e osservando le tenebre dinnanzi a lei.

Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view


-         Perchè vuoi farlo?, riuscì a dire finalmente dopo qualche minute di silenzio

-         Saremo li beri Draco…non capisci?

-         Non posso essere libero se tu  non ci sei.

-         Sarai libero…e anch’io…

-         Hermione…non saltare! , la nota d’urgenza nella sua voce, lo tradì, si stava dimostrando fraqgile, ed era l’ultima cosa che sarebbe servita per far scendere Hermione da la…

Please don't jump
Don't jump

-         Scendi da li Hermione, ricomincieremo insieme…

-         I tuoi figli non devono avere una madre mezzosangue…non lo meritano…sei così caro…

-         Cosa stai dicendo? , Draco si avvicinò al muretto quasi di fianco alla ragazza e la osservava con la testa riolta verso il volto di Hermione ricoperto dai ricci che il vento le portava sopra.

-         Non posso renderti infelice…non le meriti Draco... no davvero…

-         Hermione non dire stupidaggini, scendi da li, io ho bisogno di te, di stringerti e sentirti al mio fianco!



I don't know how long
I can hold you so strong
I don't know how long

-         Tu non capisci Draco…tu devi essere libero…e io devo ricominciare…

Draco era stravolto, chi aveva riempito la mente di Hermione di tutte quelle stupidaggini? Adesso non gli importava doveva solo convincerla a scendere giù…

-         Hermione? Vieni qua da me…

-         Non posso….

-         Hermione ascoltami, sono tutte bugie non è vero nulla!

-         Io sarò felice quando saprò che tu sarai libero…

 

Il vernto scostò i capelli dal suo volto e Draco potè vedere che sorrideva,mentre le lascrime le rigavano il volto. Draco si passò una mano nei capelli, poi sempre più agitato si ivolse di nuovo ad Hermione

-         Dammi la mano,Hermione. Scendi da li…andiamo, vieni qui.

Just take my hand
Give it a chance
Don't jump

I scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump


Hermione non gli rispondeva, con uno slancio salì sopra il cornicione e le si mise di fianco.

-         Verrò anche io con te.

Hermione si voltò nella sua direzione con il viso rigato dale lacrime egli occhi rossi dal pianto, e un espressione sconvolta.

-          No!

-         Salteremo insieme, o nel vuoto o a terra, ma sarà insieme.


       

Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view

Please don't jump
Don't jump
And if all that can't hold you back
I'll jump for you

Hermione sembrò in difficoltà, Draco approfittò di quel momento, per lanciarsi su di lei ed entrambi caddero sulla pietra del pavimento della torre. Draco fece da scudo con il suo corpo ad Hermione, e sentì la pelle lacerarsi a contatto con il ruvido pavimento, ma adesso non gli importava, teneva stretta al petto la sua Hermione ed era la cosa più importante.

-         Hermione?

Ricevette solo un singhiozzo in risposta, che fu subito seguito da molti altri. La strinse più forte e le diede un bacio sul capo. A quel gesto Hermione rispose con un singhiozzo più forte degli altri e strinse la camicia di lui più forte. Mentre la teneva abbracciata, cercava di venire accapo dell’intera vicenda, chi aveva potuto plagiarla in quel modo e renderla così fragile? Di certo lei non avrebbe parlato orgogliosa com’era, ma Draco era furioso e volva sapere chi inchiodare al muro per l’intera faccenda.  Dopo pochi minutini convinse che l’unico modo era quello di leggere tra i pensieri di Hermione. Si maledì per quello che stava per fare,  ma doveva farlo… Dopo circa mezzora Draco sapeva che il merito di quanto successo era da imputare ai suoi compagni di  casa, Pansy  Parkinson in primis. Ma non quella sera,  avrebbe pagato come gli altri…ma non quella sera…Hermione aveva un disperato bisogno di sentirlo accanto a lei, la tenne stretta per molto tempo, portandola in infermeria non appena sfinita si addormentò aggrappata alla sua camicia.

 

Si stranì di non aver visto Potter nei paraggi, eppure era preoccupato quanto, se non più di lui, quando gli mostrò la mappa… ma sicuramente lui era stato li, aveva assistito alla scena senza intervenire perché ormai in fondo conosceva il Serpeverde e sapeva quanto anche lui tenesse ad Hermione. Ma anche di questo si sarebbe occupato poi, adesso l’unica cosa davvero importante era tenere la mano di Hermione tra le sue mentre la guardava riposare serena, cosciente che avrebbero ricominciato,si, ma insieme…e in quella vita, affrontando tutto e tutti, come sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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