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Autore: hazzaismine    31/12/2012    5 recensioni
“Odiavo la mia immagine riflessa, mostrava veramente ciò che ero: un mostro. Iniziai a piangere come un bambino, si perchè è quello che ero un bambino brutto e capriccioso che tutti odiavano, che tutti volevano fuori dalla band. Mentre mi asciugavo il viso dalle lacrime, chinai il capo e vidi quella che, da quel giorno in poi, diventò la mia unica fonte di sopravvivenza: una lametta.”
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Keep fighting.


Spensi la tv e guardai fuori dalla finestra. 
Ennesimo giorno di pioggia qui a Londra, quindi voglia di uscire pari a zero, preferivo starmene a casa al calduccio a guardarmi un bel film con una coperta addosso. 
Ero solo in casa, gli altri della band erano usciti con le loro ragazze, un classico ormai, si perchè ogni volta che avevamo del tempo libero, ognuno di loro lo spendeva con le loro tipe, andando in giro a fare compere o andando direttamente a casa loro fare cose che fanno una coppia del resto, ed io, come un fesso, me ne stavo a casa da solo, a strimpellare con la mia chitarra o a scrivere canzoni.
Di solito, nel tempo libero, uscivo con i miei amici di sempre o con la mia migliore amica, Amy, ma da qualche periodo a questa parte mi ero distaccato da tutti loro, così senza una motivazione.  Preferivo starmene da solo, isolarmi completamente dal mondo, come se sentissi che in verità a pochi importava la mia presenza.
Sarei potuto andare a visitare la mia famiglia, ma non avevo voglia di sentire le loro inutili cantilene, oppure quella solita domanda insopportabile 'quand'è che ti trovi una fidanzata e ti sistemi?'.
“Facile dirlo se non ci si trova in questa situazione. L' ultima volta che sono uscito con una ragazza sarà stato almeno un anno fa, ora come ora non me lo ricordo nemmeno. Il fatto è che io non vengo minimamente calcolato da nessuna ragazza, delle volte anche dalle mie fans. Stanno sempre ad urlare i nomi degli altri ragazzi dicendo tante belle parole e ignorano ogni volta il fatto che esisto anche io. 
Sono due anni che faccio parte di questa band ma è come se fossi uno sconosciuto per tutti. Io non sono quello tenero che si preoccupa sempre per tutti come Liam, io non sono quello divertente come Louis, io non sono quello che fa strage di cuori come Harry, io non ho quella voce meravigliosa di Zayn. Io sono semplicemente il nulla, non rappresento niente in questa band; penso che se ci fossi o meno sarebbe uguale, a chi importerebbe tanto? Mi sento solo, terribilmente solo.”
erano gli unici pensieri che frullavano nella mia testa da un mese a questa parte.
Decisi di accendere il mio computer e mettendo il cd di Justin e ascoltai ‘As long as you love me’. Aprì la pagina di Twitter, tanto per controllare i pensieri dei miei fans e, come al solito, trovai diversi insulti su di me, alcuni dicevano cose tipo:
'La band sarebbe molto più bella se Niall non ci fosse'
'Niall con i denti storti fa schifo, adesso è accettabile'
'Harry e Zayn sono bellissimi, Niall è orribile, ha anche una brutta voce.'
Oppure amavano da morire menzionarmi per dirmi queste cose, distruggendo ogni giorno di più ogni briciolo di autostima che avevo, riducendomi a uno straccio:
 'Vattene dalla band, faresti un favore a tutti'  
'Sarebbe meglio se tu fossi morto'  
Mi sentivo come un estraneo, una persona vuota, mi sentivo diverso, brutto, una persona da cui diffidare, una persona spregevole. Avevano la capacità di farmi sentire piccolo piccolo, come un bambino. Passavo la maggior parte a piangere, nascondendomi dagli altri per non far notare il mio dolore che nascondevo dietro un sorriso falso.
Andai a sciacquarmi la faccia in bagno. Alzai la testa e mi guardai allo specchio. Provai un tale senso di schifo nei miei confronti che era indescrivibile. Odiavo la mia immagine riflessa, mostrava veramente ciò che ero: un mostro. Iniziai a piangere come un dannato, si perchè è quello che ero un bambino brutto e capriccioso che tutti odiavano, che tutti volevano fuori dalla band. Mentre mi asciugavo il viso dalle lacrime, chinai il capo e vidi quella che, da quel giorno in poi, diventò la mia unica fonte di sopravvivenza: una lametta.
Passarono i mesi, non smisi un giorno di tagliarmi perchè ogni giorno mi sentivo diverso e non accettato. Gli altri sorridevano e io facevo lo stesso. Si, ogni mattina mi alzavo e indossavo una maschera, fingevo di essere felice. Nessuno si è mai accorto di niente, mi bastava mettere una manica lunga, un sorriso falso e tutto filava per il verso giusto, fino a quando la sera, i miei incubi, le mie paure, il mio odio per me stesso, mi accompagnavano nel letto e l unico modo per scacciarli era filare dritto in bagno e prendere la mia migliore amica. Un taglio e mano a mano il dolore interiore passava facendo spazio a quello fisico, molto più tollerabile. Ne ero quasi dipendente da ciò, anche prima e dopo una performance dovevo per forza andare a farlo, un modo per sfogarmi, un modo per liberarmi da tutto quanto. 
Ogni giorno che passava, il numero dei tagli aumentava. Ogni parte del mio corpo era ricoperta da quelle cicatrici, piccole o grandi, erano la, per sempre sulla mia pelle. Un giorno, dopo che avevamo finito un esibizione in America, andammo in giro per le strade della città. Avrei dovuto starmene in albergo invece di uscire perchè una fan insieme ad un gruppo di almeno 5 ragazzine, mi strattonò, urlandomi addosso quanto mi disprezzavano e quanto odiassero il fatto che io facevo parte di quella band. Mi ripetevano che facevo schifo, che ero inutile. Le uniche parole che mi uscirono dalla bocca erano due: «avete ragione». In quel preciso istante arrivò Paul che mi portò via da loro, mentre quelle facendo finta di niente, iniziarono ad urlare 'quanto sei bello Niall'. 
Tornammo a casa. Tutti erano soddisfatti della loro esibizione mentre io no. Avevo stonato in una maniera paurosa durante il mio assolo e tutti se ne erano accorti. I ragazzi avevano cercato di consolarmi, facendomi capire che erano cose che capitano spesso ai cantanti e che non dovevo preoccuparmi perchè le fans mi amavano lo stesso."Sbagliato" pensai. "Loro non mi amano lo stesso, loro non mi amano affatto, mi odiano e fanno bene a farlo perchè anche io mi odio ormai." Mentre pensavo a ciò sorridevo in modo distratto a Liam, che era davanti a me con una tazza di cioccolata in mano. «Vado a coricarmi ne letto» dissi continuando a sorridere «sono molto stanco.» I ragazzi mi salutarono e io andai verso la mia stanza. Aprii la mia valigia, presi quel vecchio borsellino in cui avevo riposto con cura la lama e presi le solite cose: lama, fazzoletti e disinfettante. Mi sdraiai sul letto e iniziai il solito rituale disinfettando la parte desiderata e la lama per poi pressare con tutta la mia forza sul quel polso ormai irriconoscibile. In pochi secondi il sangue iniziò ad uscire copiosamente, avevo messo troppa forza, troppa rabbia e troppo dolore in quel taglio. Andai in bagno per arrestare in qualche modo il sangue ma era quasi impossibile. Ero terrorizzato, non sapevo cosa fare, non sapevo se chiamare aiuto o meno. Sapevo perfettamente che un giorno, per il troppo stress e per il dolore, avrei rischiato seriamente di morire o per lo meno, di finire in ospedale. In quel preciso istante, bussarono alla mia porta. Era Liam.
Avevo capito che lui avesse intuito che qualcosa non andava in me, lui mi conosce bene, mi conosce perfettamente, è veramente come un padre per me  e gli altri della band. Mi lasciai andare e iniziai a piangere, dicendo a Liam di entrare in camera e di venire subito in bagno. Lui entrò e vide quella scena terribile: io, con la manica alzata e piena di tagli vecchi ma soprattutto con il taglio nuovo dal quale il sangue non smetteva di uscire. Mi guardò negli occhi completamente stupito. Vidi una lacrima scendergli dall' occhio e percorrergli tutta la guancia fino a fermarsi sul mento. Non disse niente, prese un asciugamano e lo strinse forte sul mio braccio, corse a prendere un cioccolatino e me lo fece mangiare, mentre io me ne stavo seduto sul letto a fissare il vuoto.
«Perchè?» mi disse Leeyum guardandomi dritto negli occhi facendomi tremare anche l'anima.
«Perchè fai tutto ciò? Che è successo?» rimasi in silenzio.
«Mi vuoi spiegare o no il motivo della tua azione? Noto che non è la prima volta che lo fai.»
Silenzio.
«Vuoi parlare o no?» Era la prima volta che vedevo Liam incazzato veramente e mano a mano alzava la voce mentre io continuavo a tacere, fino a quando lui mi tirò uno schiaffo e quel silenzio tombale fece spazio ai miei singhiozzi. Iniziai a piangere in modo disperato, mentre le braccia di Liam cercavano di darmi conforto avvolgendomi.
«Mi spieghi perchè hai fatto ciò che hai fatto?» Finalmente mi sfogai, buttando fuori ogni pensiero, ogni cosa che mi avevano detto, ogni cosa che avevano scritto, tutto. Non tralasciai nessun dettaglio o particolare, raccontai ogni minima sensazione che provavo, ogni emozione. Raccontai di quelle notte insonne, di quelle lacrime versate in silenzio sotto le coperte. Liam era la, che tenendomi una mano, mi ascoltava silenziosamente con le lacrime agli occhi. Finita la mia storia, mi abbracciò come non aveva mai fatto. Mi abbracciò come fa una madre con il proprio figlio, mi abbracciò piangendo, stringendomi forte e sussurrandomi all' orecchio.
«Io ci sono per te, perchè non mi hai raccontato prima tutto questo? In qualche modo avrei evitato tutto questo, avrei cercato un rimedio al tuo dolore. Io ti voglio bene e non sono l'unico a volertene, tu per me sei importante e sapere che ogni giorno inconsciamente rischiavo di perderti, mi fa venire la pelle d'oca. Tu vali molto più di quello che credi, fidati di me. Quelle stronze che dicono queste cose su di te, non sono da definire fans, non sono nulla, sono solo feccia. Le vere directioners ti amano e tanto. Sei come un fratello con me, un grande amico, uno con cui adoro confidarmi e parlare, uno con cui amo ridere e divertirmi.» Lo ringraziai e lo strinsi anche io forte a me.
In quel preciso momento non lo volevo lasciare andare, fino a quando lui si distaccò da me e, prendendomi il braccio, mi tolse l asciugamano per poi baciarmi la ferita e bendarla. Cominciai nuovamente a piangere. Verso la mezzanotte, lui andò a dormire nel suo letto come gli avevo chiesto io. Rimasi così, solo nella mia stanza, con la paura che la notte mi potesse soffocare. Presi il telefono ed entrai su twitter. Vidi una tendenza italiana che diceva "#NiallItalianDirectionersLoveYou" allora cliccai su questa tendenza e cercai di capire quello che scrivevano le fans su di me, ma non ce la facevo. Allora accesi il computer e andai su google translate per capire cosa pensavano loro di me. Lessi alcuni tweet, alcuni erano meravigliosi. Quelli che mi avevano colpito maggiormente dicevano:
"Niall mi da l’idea di essere un ragazzo molto dolce e tenero, allegro, solare e molto positivo ma ovviamente serio e maturo nelle occasioni giuste! Anche  generoso ed altruista." [@hisloveforher]
 "Niall, beh Niall è qualcosa di stupefacente. Molti dicono che non è un granchè, io lo trovo perfetto. Ha un sorriso che illuminerebbe un cielo nuvoloso e scuro e poi i suoi occhi, aah li adoro, mi ci perderei. Lo amo, si esattamente lo amo, non riesco a levarmi la sua immagine dalla testa. Come si fa a scordarsi di un angelo simile? Non credo possa succedere, mi ha segnata dentro, mi è entrato nel cuore, lo ha rubato e non vuole ridarmelo ma nelle sue mani sarà al sicuro ne sono sicura, anzi, sicurissima" [@freehugsidols]
"Niall è meraviglioso. Mi chiedo solamente come la gente possa odiarlo. Ha una voce meravigliosa che ti entra in testa e non esce e il suo sorriso? E' la fine del mondo. E' un ragazzo dolcissimo e tenerissimo e chiunque prova a farlo soffrire, beh, se la deve vedere con me. Insieme agli altri lui è il mio idolo e sono fiera di dirlo. La gente che lo odia è semplicemente invidiosa di quello che è, si gelosa di quanto lui sia speciale come ragazzo. Lo amo, tantissimo
" [@_hazzasheart]
"Ha gli occhi che mi lasciano incantata, hanno il potere di ipnotizzarmi, sembra strano ma adoro quando alza il sopracciglio e vedere la passione l'animo e cuore che mette quando canta mi fa rabbrividire in senso buono ovviamente. E la sua voce.. sentire gli sforzi che fa per gli acuti e per le note basse, vado in catalessi quando esegue le note basse, sentirlo cantare per me per quanto possa sembrare da sfigati poveri illusi e stupidi, è qualcosa che non si riesce a descrivere a parole, brividi sulla schiena lacrime e sorrisi tutti in una volta, perchè lui questo riesce a suscitarmi, un miscuglio di emozioni, e il suo sorriso è angelico..bhe, lui è il mio piccolo angelo niall james horan nato a mullingar nel 13 settembre del 1993."[@HiImJennifer_].
Queste parole, anche se erano solo parole scritte, mi fecero venire i brividi. Aveva ragione Liam, le directioners mi amavano veramente. Io rappresentavo qualcosa di importante per quelle ragazze, io dovevo reagire, non potevo continuare a piangermi addosso e autolesionarmi. Dovevo uscire da quel tunnel oscuro, con l aiuto dei miei 4 migliori amici e delle mie fans, le mie directioners, le ragazze della mia vita, quelle che non mi tradiranno mai e che mi ameranno fino alla fine. 
Il giorno dopo mi alzai presto, svegliai Liam e lo feci alzare dal letto immediatamente per uscire ed andare a cercare un tatuatore nei paraggi. Lo trovammo e la feci i miei primi due tatuaggi. Sul polso sinistro mi tatuai la frase'keep fighting' perchè è quello che dovevo fare, continuare a lottare, mentre sul petto mi tatuai la parola 'directioners' proprio la dove batte quel muscolo, dove batte il mio cuore e l'amore per loro.
Con il passare del tempo smisi di tagliarmi e raccontai alle mie ragazze la mia storia, cercando di dare supporto a tutte coloro che stavano vivendo la mia stessa situazione.
Sono debitore alle mie fans e a Liam, mi hanno salvato la vita, devo tutto a loro ora come ora e li ringrazio dal profondo del cuore.


Ciao babies c:
Questa è la mia prima one shot, leggermente venuta di merda visto che l'ho scritta
in una notte sola e in modo frettoloso. Sono una che poi si annoia a
rileggere e quindi sicuramente avrò fatto degli errori.
Comunque sia spero vi sia piaciuta e se avete voglia di recensirla sarei davvero felice.
Un bacio a tutti.

  
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