OK… non so nemmeno io cosa ho scritto. Ho un sonno boia, ma mi è saltata in testa questa cosa ed avevo l’obbligo morale verso me stessa di scriverla. Su suggerimento di due amiche ho deciso di postarla comunque.. non l’ho neppure riletta. La correggerò domani. Se lo facessi adesso semplicemente non la posterei per la vergogna perché è completamente fuori dal mio genere. Domani, a cose fatte non potrò più ritrattare XD.
Se nel mentre qualcuno vuole farmi notare errori vari faccia pure, le correzioni sono sempre apprezzate =).
Chiariamo un paio di cose, io NON sono un fan delle JackBunny e ho scrutto questa fic con ironia, non è un insulto alla coppia, è il mio semplice modo di vedere le difficoltà su una relazione con un ghiacciolo ambulante e Calmoniglio era quello che si prestava di più alla cosa… avrei preferito Pitch… ma mi sarebbe uscita una ff porno non qualcosa di comico =).
Altro appunto è che per Calmoniglio ho usato il nome originale ovvero “E.Aster Bunnymund”.
Che E.Aster Bunnymund amasse Jack era un dato di fatto. Risaputo praticamente da chiunque: guardiani, immortali, mortali (per lo più fangirl).
Si sapeva con certezza che non erano più accadute bufere il giorno di Pasqua se non qualche piccolo spruzzo di neve, ma solo per allietare la giornata e solo se non era già primavera inoltrata.
Li si vedeva spesso litigare per motivi disparati e fare pace nei modi più astrusi e spesso in posti poco consoni nelle maniere meno appropriate.
Li si vedeva spesso assieme a spasso per le vie dei centri abitati, ed in quei casi non era difficile sentire bambini gridare alle mamme “ guarda il Coniglio di Pasqua!” indicando Aster proprio affianco a Jack .Le madri arrossivano d’imbarazzo chiedendo scusa alla signora impellicciata che passava li vicino e che si sentiva chiamata in causa.
Ah! I bambini. In quei casi Jack scoppiava a ridere e fluttuava via veloce in modo da non sentire le parole e gli improperi che Bunnymund gli scagliava contro.
Ciò che non si sapeva era altro. Ciò che non si sapeva era quanto era difficile convivere con Jack.
Certo non puoi sperare che uno spirito stagionale riesca restare fermo per più di qualche minuto. Se poi quello che vive con te è uno spirito invernale non puoi pretendere che non ti si gelino un paio di uova o che la temperatura sia “lievemente” più bassa del normale nella tua tana in Australia, persino in piena estate. Se poi lo spirito che vive con te è l’essenza dell’inverno stesso ed è poco più che un adolescente, allora questi sono decisamente i tuoi problemi minori.
Tanto per cominciare jack spesso sembrava avere la grazia di un elefante. Lui e quel suo dannato bastone che faceva roteare in continuazione senza criterio (oramai del suo servizio completo per dodici persone gli rimanevano solo: quattro bicchieri, sei piatti fondi, cinque piatti piani, tre tazzine da caffè, otto tazze da tea e, udite-udite, un solo piatto da frutta. Ed era meglio non parlare delle padelle, specialmente delle antiaderenti.).
Entro metà anno aveva distrutto e/o congelato si e no un quindicesimo delle uova. Il che era decisamente un infinità.
La cosa più terribile era decisamente il contatto fisico. Insomma la temperatura corporea di Jack, quando era caldo; si aggirava si e no intorno ai meno dieci gradi. Ogni volta che si sfioravano gli si riempiva il pelo di brina(tralasciando il fatto che oramai aveva solo il pelo invernale e che UJack non perdeva occasione di fargli notare “quanto era morbido”). E questo fa passare tutto all’argomento successivo. Jack era morto poco più che adolescente, ed aveva trecento anni di attività sessuale che voleva recuperare, il che era piuttosto difficile, soprattutto se non voleva perdere i suoi amati attributi per ipotermia.
Avevano provato in svariati modi ed alla fine avevano optato per un triplo strato di profilattici spessi, che, nel bene o nel male, riuscivano a fargli mantenere una temperatura corporea adeguata. Ciò non toglieva che appena finito il sesso con Jack, Bunnymund si tuffasse in una vasca di acqua bollente per recuperare un po’ di calore prima per secondo, terzo o quarto round….Aster aveva anche cominciato a dubitare del detto “trombare come conigli”.
Nonostante tutto era quasi mezzo secolo che li si vedeva assieme a litigare, non parlarsi più (momentaneamente troppo offesi) e a far pace in posti poco appropriati nelle maniere meno consone con una scatola di preservativi.