Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: F13    31/12/2012    1 recensioni
Jack Harkness è un uomo strano, un uomo che ha visto passare più epoche e anni di quanto si possa intuire dal suo sguardo beffardo o dal capotto fuori moda. Jack harkness è morto nel futuro, ha vissuto nel passato ed è nato nel cinquantunesimo secolo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Harkness
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Note: scritta per la quinta sfida della Staffetta in piscina organizzata da Piscinadiprompt sul Prompt: Doctor Who, Jack&Rose, I watched you growing up

Wordcount:745
Rating: G



La vita di Jack Harkness è una vita lunga, una vita che ha avuto uno strano corso; avanti e indietro nel tempo, da un lato e dal altro della giustizia, una vita vissuta sia con la parte migliore che la parte peggiore del genere umano.

Jack Harkness è un uomo strano, un uomo che ha visto passare più epoche e anni di quanto si possa intuire dal suo sguardo beffardo o dal capotto fuori moda. Jack harkness è morto nel futuro, ha vissuto nel passato ed è nato nel cinquantunesimo secolo.

Jack è morto con la voce metallica di un Dalek nelle orecchie ed è risorto grazie al canto del vortice del tempo che gli ha ridato la vita  con le parole di una ragazza di Londra.

E Jack a quella ragazzina di Londra teme di dovere qualcosa di più importante di quella assurda vita immortale, qualcosa che prima, da piccolo truffatore dello spazio, non aveva mai stretto fra le mani. Era servita una ragazza appesa a un dirigibile sopra una città su cui volavano bombe per fargli trovare quel qualcosa.
Era servita lei, Rose Tyler, e un pazzoide alieno che trasformava le armi in banane.

Ma, nel suo pellegrinare per decenni fra l’umanità, Jack non è mai riuscito a ritrovare quel pazzoide. Mentre Rose Tyler, la piccola Rose Tyler, sapeva bene dove trovarla, dove cresceva inconsapevole di cosa le avrebbe riservato il futuro; lacrime risate, bombe e alieni, e, a suo modo, per come Jack vedeva la cosa, lei stava  aspettando che tutto cominciasse; che un pazzo armato di parole, cabine blu, cacciaviti e mai una pistola, l’avrebbe portata a conoscere le stelle e, alla fine, l'avrebbe portata cambiare anche la vita di Jack.

Ed è per una serie di ragioni, che non è sicuro di sapersi ne volersi spiegare, che da anni discretamente, come nei secoli gli sono riuscite davvero poche cose, Jack va a guardare quella ragazza di Londra, così simile a mille altre e così terribilmente unica, mentre  cresce e si appresta a diventare la ragazza con che ha trovato appesa a un dirigibile durante i bombardamenti tedeschi.

E osservandola, Jack si era dovuto impegnare a non correre da lei quando, ancora una bambina con dei ridicoli codini biondi, Rose era caduta dal altalena e aveva pianto, affranta come solo i bambini sanno essere, davanti al suo cono gelato ormai poltiglia sulle foglie secche del parco.

Aveva trattenuto le risate quando l’aveva vista recitare alle rappresentazioni della scuola e le si era annodata la lingua facendole perdere la battuta. Probabilmente facendo irritare gli altri parenti con le sue risate sbuffate in colpi di tosse; osservandola dai posti in fondo, quelli in piedi per chi arriva in ritardo, per gli zii poco interessati o gli estranei curiosi.

Aveva visto Rose crescere, le gite scolastiche, i saggi di danza, i primi giorni di scuola saltati per uscire con le amiche, i primi ragazzi. Aveva avuto tempo per essere preoccupato, orgoglioso e un po’ triste per quella ragazza di Londra che stava aspettando di conoscere le stelle.

Aveva visto Rose crescere, per pochi giorni ogni anno, poche manciate di ore, ma abbastanza da ricordarla per una vita intera. Una vita intera durante la quale lei stava tornando ad essere la ragazza che aveva incontrato nella Londra della seconda guerra mondiale, una vita durante la quale si stava avvicinando il momento in cui non l’avrebbe più potuta vedere nascosto dietro il volto di uno sconosciuto.

Forse non l’avrebbe più potuta vedere e basta, perché era possibile, che come era sparito Il Dottore dalla sua vita, sarebbe sparita anche lei.

Eppure Jack nella sua strana lunga vita non è una persona  capace di darsi per vinta, e nonostante i suoi giorni con il dottore siano ormai vicini, non esattamente per lui, ma era bene non restare a pensare troppo alla relatività dei soggetti, continua a sperare che dopo tutto questo tempo riuscirà a ritrovare sia Rose che il suo dottore e a ripartire con loro in folli viaggi per le stelle.

Jack difficilmente si è dato per vinto, eppure, quando leggendo l’elenco dei caduti di canary warfh il nome di Rose spicca sulla carta, non può fare a meno di veder scorrere davanti tutta la vita di lei, gli stupidi codini biondi, le giornate dei parchi, i saggi di danza, le litigate con la madre, e non può fare a meno di chiedersi se non sia quella la ragione per cui in tutti quei secoli non è riuscito a ritrovare più ne lei ne il Dottore.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: F13