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Autore: JessieRock    31/12/2012    1 recensioni
Due ragazze, Jessica e Roxanne, si trasferiscono dalle campagne del Colorado a Los Angeles, dove conoscono 5 ragazzi fottutamente Rock, i Guns n' Roses. Cosa succederà se delle ragazze con le palle come loro incontrano questi affascinanti ragazzi arrapati? Scopritelo leggendo la mia storia :D
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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41- I MISSED YOU HONEY


*JESSICA*
Mi stavo preparando per il concerto insieme a Rox, avevo scelto una gonna nera a vita alta e molto attillata con sopra una maglietta larga e strappata con il logo dei Ramones infilata dentro la gonna a sbuffo. Delle calze a rete, stivali vertiginosi, trucco molto punk e capelli cotonati per finire il tutto. Roxanne al contrario mio (la solita perfettina) indossava un vestito blu senza spalline e una borsetta elegante. Ci avviammo con la sua macchina fino al palazzetto dove si sarebbe svolto il concerto. Quando Rox disse al buttafuori i nostri nomi lui ci avvisò che i ragazzi ci avevano prenotato i posti in prima fila e un pass per andare nel backstage dopo il concerto. Lo ringraziammo e lui ci aprì la strada tra gli spettatori fino ad arrivare proprio sotto il palco. Passò una mezzora in cui io e Rox eravamo super agitate: sia perché noi amavamo i Guns n Roses come band sia perché, ovviamente, c’erano i nostri due ragazzi. Vidi Steve entrare nel buio e sistemarsi sulla batteria contento, subito dopo entrarono Izzy, Duff (non vi descrivo l’espressione di Roxanne che non finirei più…) e Slash che evitai di guardare. Non ce la facevo più ad aspettare ma per fortuna dopo poco le note di Nightrain riempiono l’aria e Axl fece la sua comparsa saltando sul palco con un cappello da poliziotto, pantaloni di pelle e una maglietta sfasciata. Lo ammirai mentre si muoveva sul palco, la sua voce roca e piena di grinta era qualcosa di magnifico. Vidi che faceva scorrere gli occhi sulla gente cercandomi. Nightrain finì e proseguirono con My Michelle, amavo quella canzone perché era la più cazzuta che avessero mai fatto e Axl quando la cantava ci metteva tutta la grinta necessaria, per non parlare degli strani movimenti. Il suo sguardo si posò final suo sguardo su di me alzai gli occhi vedendo che avevano fatto una piccola pausa. Poco dopo ripresero, passarono Mr Brownstone, Welcome to the jungle (dire che quasi svenivo per i movimenti di Axl è dir poco), Paradise city, Anything goes, Think about you e infine annunciarono Sweet Child O’ Mine. Rox non staccava lo sguardo da Duff che sembrava un tutt’uno con il basso e la rossa rideva ogni volta che faceva il coro dicendomi che era stonato come una campana. Steven invece batteva con forza sulla batteria sorridendo e addentando durante le pause i Pop Corn che teneva accanto. La mia attenzione però tornò su Axl che aveva preso il microfono e stava parlando.
“E ora Sweet Child O’ Mine” *boato nella sala* “Beh vorrei dedicarla a una ragazza, ok lo so dedicare canzoni durante i concerti è da fottutissime checche, romanticoni, noiosi o quello che vi pare a voi ma… non me ne frega niente, per lei farei di tutto, e visto che questa canzone le piace particolarmente… deve solo sapere che ogni volta che la canto penso a lei perché la descrive pienamente”
Si allontanò dal microfono posando lo sguardo a terra e quindi lasciando spazio al Riff inziale. Pensai alla dolcezza del suo gesto e mi sentii davvero fortunata ad avere un ragazzo del genere. Iniziò a cantare i primi versi, senza staccare lo sguardo da me che sorridevo dolce con Rox accanto contentissima. Axl si muoveva sinuosamente chiudendo gli occhi per immergersi nella musica. Ero assorta in tutto questo quando la canzone finì e i ragazzi salutarono tutti per poi ritirarsi nel backstage. Visto che non vedevo l’ora di saltargli addosso presi la mia amica per mano e corsi dietro dove il buttafuori che ormai era nostro amico ci accompagnò fino ai camerini dei ragazzi. Roxanne si precipitò in quello di Duff (pazza gioia e Vodka per loro!) mentre io mi avvicinai lentamente a quello del rosso. Quando fui davanti alla porta esitai un po’, presi un enorme respiro e la aprii trovandomi Axl seduto su un divanetto con il Jack Daniel’s in mano, aveva gli occhi chiusi e respirava affannosamente. Feci un passo in avanti e lui lo sentì: aprì gli occhi. Posai lo sguardo a terra imbarazzata ma lui si alzò per avvicinarsi, mi morsi un labbro sentendo delle calde mani avvolgere le mie. Lo alzai incontrando i suoi occhi verdi dove sempre mi perdevo, ne sapevo ogni particolare ormai. Mi avventai sulle sue candide labbra assaporandole, mentre lui mi aveva avvolto i fianchi. Approfondì il bacio allora gli passai una mano sulla nuca, accarezzandoli i capelli umidi. Ci staccammo dopo tempo indefinito solo perché ci mancava il fiato, osservai il suo petto perlato di sudore per poi passarci una mano sopra e accoccolarmici mentre lui mi stringeva in un caloroso abbraccio.
“Mi sei mancata piccola” sussurrò lui baciandomi la testa.
Mi si inumidirono gli occhi, per la felicità forse? Non lo so, semplicemente in quell’istante capii che non potevo vivere senza di lui.

*IZZY*
Era finito il concerto e io ero nel mio camerino a cambiarmi quando ricevetti una telefonata: era l’ospedale. Veloce uscii, presi la macchina e in un batter d’occhio fui là (escludiamo il fatto che avrò tipo 30 multe per tutti i semafori rossi non rispettati, ma che sono ancora vivo è già un miracolo). Entrai veloce in quel posto che tanto odiavo cercando il reparto dov’era mia moglie. Quando lo trovai entrai chiedendo informazioni qua e là,  la trovai sdraiata su un letto con gli occhi chiusi dal dolore e una mano sul pancione ormai enorme. Mi avvicinai prendendole la mano e accarezzandogliela, quando mi vide si calmò e ne fui felice. Mi rivolsi al dottore.
“Che succede!?!?”
“Sua moglie partorirà tra poco” disse lui con calma
“Ommioddio cazzo cazzo cazzo!!!” urlai io passandomi una mano sulla fronte
“Signore si calmi, se non se la sente può restare fuori. Ricovereremo sua moglie tra poco”
“Amore” mi rivolsi a lei accarezzandole il viso “Per te è un problema se sto fuori? Insomma non ce la faccio”
“Tr-tranquillo, va pure!”
Le lasciai un lungo bacio per poi allontanarmi nella sala d’aspetto. Chiamai i miei amici avvertendoli e dopo poco li trovai tutti con me in quella sala completamente bianca che metteva ansia. Li ringraziai mentre cercavano di calmarmi ma di calma in quel momento proprio non se ne parlava. Passarono un paio d’ore e i ragazzi stavano quasi per addormentarsi, li dissi di andare ma non ne avevano la minima idea. Un’infermiera arrivò e io le corsi addosso.
“Allora!??!?!” chiesi impaziente
“è nata” sorrise lei
“Nata!?!? È una femmina!!? Oddio che bello!”
Corsi felicissimo da mia moglie che aveva un magnifico sorriso mentre teneva nostra figlia tra le mani. Andai da loro e quando Meg mi vide mi baciò, subito dopo presi delicatamente mia figlia tra le braccia. Era così piccola e fragile, il pensiero che quella creaturina fosse la mia piccola mi rendeva tremendamente felice. Vidi i ragazzi entrare quindi lasciai mia figlia a Meg per ricevere gli abbracci e i complimenti dei ragazzi: ero padre. Ci sedemmo tutti e solo allora notai Jess e Axl abbracciati, finalmente avevano chiarito!! Sorrisi al mio amico che mi fece l’occhiolino. Vidi anche Steven e Kate, Duff e Rox, Slash e il Jack Daniel’s: eravamo tutti felici con le donne (o alcolici) che amavamo finalmente e io avevo una splendida creatura da crescere: la mia piccola Sophie.


Ow capitolo molto dolce e marshmellowoso (??) vabè, insomma è l'ultimo capitolo! Credo che entro domani metterò l'epilogo e la storia sarà finita DD: insomma in un certo senso mi dispiace ma... se avessi continuato sarebbe diventata noiosa e poi sono tutti felici e contenti, l'importante è questo no?! Grazie mille come seeeempre a tutti <3
-jess

 
  
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