Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |      
Autore: Setsuka    18/07/2007    5 recensioni
Al guardava la soglia della porta che permetteva alla luce che vi era nel corridoio di entrare nella camera.
La bionda tirò a se la porta chiudendo la stanza di Al.
[...]
Oscurità,
solitudine,
silenzio...
non sentiva i passi di Winry, non vedeva piú l'uscio.
Sentì un groppo alla gola Al.
Nessuno poteva sentirlo, nessuno poteva vederlo.
Era solo, abbracciato dal silenzio e dal buio.
Genere: Generale, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The fright of closes dooors

The Fright of closes doors



***
Salve! E' da un po' che non ci si vede, mi scuso se non commento piú nessuna fanfic, se non mi faccio viva su MSN  ma ho avuto problemi con internet.
Questa ff é un po' particolare infatti non pensavo potessi scrivere roba simile... comunque ci tengo a dire che NON é una AlXWinry. Prendetela semplicemente per quello che é, ambientata dopo la serie animata, Al qui é bambino e Ed come sappiamo si trova a Londra, quindi sono divisi.
 Non ho potuto far vedere la ff alla mia beta Meichan perció chiedo perdono per gli errori che potreste trovare. Ci vediamo nel post- scriptum.


Dedicata a:
Lake, Meichan, Elyxyz, Fumma e tutte le ragazze del RoyEd fan club che si sono preoccupate per me (per la mia inprovvisa scomparsa) e mi hanno fatto telefonare da un'altrettanto preoccupata Rika-chan. Grazie mille, un bacione Vi Voglio Bene.

***






E la notte era scesa sulle praterie di Reesembol, nel cielo stellato la signora Luna, padrona incontrastata della notte, dominava l'oscuro cielo.

Nella casa dei Rockbell Pinako era in cucina e stava preparando la sua camomilla e Winry aveva accompagnato Alphonse in camera.
Dopo che aveva indossato il suo pigiama era entrato nel letto e Winry, come una brava sorella maggiore, gli aveva rimboccato le coperte. Era rimasta per qualche minuto sul bordo del letto a parlare ad Al dei momenti della loro infanzia senza fare il nome di Edward, ascoltare quel nome sarebbe stato troppo doloroso per entrambi. Uno sbadiglio fece ricordare alla Rockbell che erano le 23:00 e avrebbe fatto meglio a coricarsi anche lei.

< Allora buonanotte Al >

< Buonanotte Winry >

Nella camera il buio dominò.

Al guardava la soglia della porta che permetteva alla luce che vi era nel corridoio di entrare nella camera.
La bionda tirò  a se la porta chiudendo la stanza di Al.

Oscurità, solitudine, silenzio... non sentiva i passi di Winry, non vedeva piú l'uscio.
Sentì un groppo alla gola Al.
Nessuno poteva sentirlo, nessuno poteva vederlo.
Era solo, abbracciato dal silenzio e dal buio.
Non sentiva la zia Pinako e Winry.
Perché le loro voci non le sentiva, perché non sentiva i loro passi?
Quel silenzio era assordante e gli faceva battere forte il petto.
Nessuno era lí con lui.
Con occhi terrorizzati si guardava intorno in cerca di qualsiasi forma di vita, ma attorno a lui tutto era morto, tutto era immobile, tutto taceva...
... non c'era nulla.

Strinse i pugni sotto le lenzuola mentre una goccia di sudore cadeva dalla sua tempia, si riempì i polmoni d'aria e poi chiudendo gli occhi urlò.

< WINRY! WINRY! WINRY!... >

E aprí gli occhi fissando in preda al terrore in direzione della porta.
Il suo petto scendeva su e giù e aveva l'affanno.

Con un movimento veloce, violento, la porta si spalancò e un raggio di luce penetrò nella stanza e Winry, preoccupata inverosimilmente, lo guardava con ansia.

< Cosa é successo Al? >

La sua voce tremava leggermente, si avvicinò notando che Alphonse ansimava e i suoi occhi erano dilatati e lucidi.
Si sedette sul bordo del letto passandogli una mano sulla fronte, per poi scendere sulla guancia. Una carezza.

< Cos'hai Al? Parla per favore... >
  
 Al sospirò e le donò un sorriso... tirato.

< Sei tornata... per un attimo ho creduto che non ti avrei piú rivista >

La ragazza lo guardò confusa e con una domanda lo intimò a spiegarsi meglio.

< Che vuoi dire? Perché credevi non mi avresti piú rivisto? >

Qualche secondo di silenzio, il bambino incontrò gli occhi azzurri dell'amica e poi tornò a fissare l'uscio della porta.

< Le porte separano dalle persone... >

Il suo sguardo si fece triste e incurvò le labbra in un sorriso malinconico; poi continuò.

< ...le dividono... >

Winry sussultò e sembrò comprendere fin troppo bene quelle parole.

< Separano una persona da una parte di mondo... del loro mondo... >

E mentre parlava il giovane Elric stringeva i pugni.

< Basta Al >

Sussurrò a testa bassa la ragazza.
Quelle parole sembrarono un po' placare l'animo di Al.

< E' assurdo che una porta chiusa mi metta così in ansia, non so spiegare neanche io il perché ma... mi da fastidio e mi sembra che strappi qualcosa di me, che mi privi di qualcosa di importante... forse non ha senso quello che dico Winry ma... io ho queste sensazioni quando vedo una porta chiusa e queste sensazioni mi fanno star male >

Sospirò guardando tristemente il copriletto.

C'erano tante cose che Alphonse non capiva; tante cose la cui vicinanza gli suscitava particolari stati d'animo, spesso le persone stesse gli suscitavano particolari emozioni, sensazioni... Winry stessa in quel momento gli trasmetteva una profonda tristezza che si mescolava alla sua, immotivata o forse un motivo c'era ma ancora non l'aveva colto. Spesso pensava di essere pazzo per quella strana empatia con il mondo.
Forse era davvero pazzo visto che oltre a tutte queste sensazioni lui si sentiva continuamente a disagio, non tanto con tutto ciò che lo circondava, ma con se stesso; si sentiva a disagio perché lui non sembrava essere lui , gli mancava qualcosa di molto importante di Aphonse Elric ma non sapeva neanche lui dire cosa.

Winry si rialzò.

< D'ora in avanti questa porta la terremo sempre aperta, ok Al? >

< Si, grazie >

Le sorrise solare, profondamente grato.
Lei rispose ma con un sorriso diverso, questa volta era lei a mostrare un falso sorriso.


< Buonanotte Al >

E scomparve nel corridoio, presto anche le luci si spensero, ma ora Al era piú sollevato.



Devo esser davvero pazzo per provare un sentimento di speranza alla vista di una porta aperta.


Rise di lui in silenzio.
E gettando un ultimo sguardo all'entrata della camera chiuse gli occhi e desiderò con tutto se stesso di vedere almeno nel mondo dei sogni Edward che entrava nella camera per auguragli un semplice "buonanotte".
Però i sogni a volte possono diventare realtà e chissà che il mattino dopo il suo nii-san non fosse apparso sull'uscio e gli avrebbe esclamato con un sorriso:
- Ohayoo nii-chan -

Al pregò che la notte passasse in fretta.


~ Owari~



~*~*~ Post Scriptum ~*~*~


Note:
Ohayoo : buongiorno.




Allora che ve ne pare? Spero che abbiate capito il perché dello stato d'animo di Al e il perché -soprattutto- della sua fobia... si capisce ma non so... a volte non riesco ad esprimermi al meglio... non so nemmeno se ne valeva la pena pubblicarla, ma dato che il mio PC é stracolmo di roba, credo che sia meglio smaltirla pubblicandola, cosí in caso mi si rompesse il PC (cosa per me frequente) questo documento non andrebbe perso.


Un'ultima cosa, anche se forse leggeró tardi i vostri commenti, fatemeli per favore! E vi ringrazio in anticipo... un kiss a tutti!






   
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Setsuka