Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Aurora_Sogna    18/07/2007    1 recensioni
Rise.. Rise forsennata. Aveva fatto la sua scelta.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Seduta nella vasca

Seduta nella vasca.

Nuda e bagnata.

Le ginocchia al petto dove aveva nascosto il volto.

Piangeva.

Silenziosamente.

I lunghi capelli bagnati le aderivano alla schiena.

Fu scossa da un singhiozzo.

Tutto cadde di nuovo nel silenzio.

Copri il dolore con qualcos’altro…

La solita vocina nella sua testa.

Alzò il volto tremante.

Per un attimo guardò nel vuoto davanti a se.

Fallo

Si guardò l’interno del braccio ormai straziato da tagli cicatrizzati e tagli nuovi.

Impregnato di sangue.

Lo stesso sangue che aveva tinto quel dito d’acqua che c’era nella vasca.

Quel sangue che la aveva sporcato anche le gambe e le ginocchia.

Rimase a guardarlo per altri minuti.

Spostò lo sguardo sulle forbici che aveva nell’altra mano.

Vuoto…

Dolore…

Odio.

Rabbia.

Con gesto veloce e profondo fece un altro graffio.

E un altro.

E un altro.

Affondò ancora le forbici nel braccio e questa volta non le levò.

Chiuse gli occhi stringendo i denti.

Altre lacrime le solcarono il viso.

Gettò “l’arma” a terra, aldilà della vasca e vi si stese completamente dentro.

Guardava davanti a se mentre continuava a piangere.

Il volto non esprimeva niente.

Nessuna emozione.

Un volto rassegnato.

Piano si alzò in piedi e si sciacquò.

Uscì dalla vasca e si guardò allo specchio.

E si vide ancora più brutta.

Il volto scavato.

Le occhiaie.

Il suo corpo troppo magro.

I segni sulle sue braccia.

Pianse ancora sedendosi sul bidè e poggiano la testa e le braccia sul bordo del lavandino davanti a se.

Perché continuare a soffrire così poi?

Dannata vocina.

Chi si accorgerà della tua assenza?…Nessuno…

-Non è vero…-

Rispose con voce tramante alzando lo sguardo sul suo riflesso.

Non conti per nessuno, sei spazzatura, sei merda…Ricordi cosa diceva tua madre?

-Zitta! Zitta!-

Urlò.

Cominciò a darsi dei pugni in testa.

E lo sai anche tu…So che lo sai…

-Taci!-

Piantò le unghie nel suo cranio.

Si tirò i capelli.

Perché resistere alla tentazione…

Pianse ancora.

Sei merda…

-E’ vero…-
La voce era tornata flebile.

Si alzò in piedi.

Ed era colpa sua se era rimasta sola.

Solo colpa sua.

Colpa sua se aveva questo dolore dentro.

E’ colpa tua…

Quella vocina con il tono dispettoso…

Prese a ridere nella sua mente.

Iniziò a ridere anche lei.

Rideva e piangeva.

Piangeva e rideva.

Aveva deciso.

*

Avviso, era un esperimento.

Spero sia riuscito bene

Ci tengo particolarmente perché è tratto da una storia vera.

Beh che dire…

Grazie di avere letto.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Aurora_Sogna