Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |      
Autore: Izaya_Orihara    31/12/2012    3 recensioni
Cosa c'è di più bello che raccontare nella notte del 24 dicembre una storia che tratta di come lo spirito del natale può tramutare una persona avara in un caritatevole?
Trasportato in un'altro mondo il piccolo Conte scoprirà la vera bellezza del natale, e di ciò che esso ha in serbo.
Genere: Avventura, Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era mattina presto quando cominciò a nevicare sulle tettoie della vecchia Londra, c'erano bambini, vecchi e giovani che guardavano meravigliati quel piccolo ma prezioso dono del cielo.
Le strade pian piano si ricoprivano della soffice e candida neve, la prima neve dell'anno..il natale..
Ma non tutti erano felici, infatti poco più fuori dalla città, in un maniero aldilà del bosco, il piccolo burbero conte Phantomhive brontolava seduto sulla sua poltrona rossa.
-Ma guarda un pò tu, anche quest'anno dobbiamo preparare una recita di Natale per beneficenza!-
-Non ne siete felice, Bocchan?- rispose Sebastian versando una tazza di thè caldo al ragazzino, per poi continuare. -La vostra popolarità salirà alle stelle se continuate così, tutti vi adoreranno Signorino.-
Ciel sbuffò bevendo con calma il liquido scuro all'aroma di pesche e lamponi.
-Non mi interessa essere adorato, non sono mica il visconte Druitt, no?-
-Certo che no.-
-Ecco, in più dovrò come è già successo la scorsa volta, dare una mano io. Se non era per ciò che accadde allo spettacolo di "Amleto" ora non vorrebbero a tutti i costi avere NOI come recitatori!-
Sebastian sorrise.
-Ma la compagnia e la vostra reputazione ne hanno fruttato molto Milord-
-Non mi interessa Sebastian! Mi rifiuto di recitare!!- Il maggiordomo sospirando amareggiato posò sulla scrivania del conte un foglio scritto.
-E questo cos'è?- chiese spostando lo sguardo dalla mano di Sebastian al suo volto.
-Le parti assegnate e una lettera di congratulazioni e auguri per lo spettacolo da parte della Regina, si aspetta una cosa magnifica da voi.-
Quasi sputò l'intruglio e si strozzò ascoltando l'ultima frase pronunciata dall'altro.
-COSA?!- gridò con voce stridula -IO NON VOGLIO PARTECIPARE!-
-Siete obbligato Signorino. La Regina ne sarà spettatrice.-
Il piccolo Lord sbattè un pugno sul tavolo pregiato fissando con aria truce il maggiordomo che non ne aveva nessuna colpa.
Poi si alzò di scatto tenendo saldamente le mani appoggiate alla scrivania.
-E così sia, incomincieremo da subito a prepararci. Sebastian, và a chiamare il resto del"gruppo", ALL'ISTANTE!-
Facendo un inchino il demone commentò con il solito "Yes my Lord" e incamminandosi verso la porta dello studio si girò proprio nel momento in cui Ciel aprì di nuovo bocca.
-Ah, Sebastian!-
-Sì Signorino?-
-Trattali con gentilezza.-
Lui sorrise sussurrando -Sarà fatto.- per poi dileguarsi dalla stanza.

Il Conte tornò a sorseggiare il suo thè dedicando la sua attenzione alla porta semichiusa da dove era uscito il maggiordomo.
Giuro che questa è l'ultima volta che mi faccio abbindolare da te Sebastian, pensò poi.
Non gli andava per niente di mettersi a recitare davanti a un pubblico che comprendeva metà della città di Londra..di nuovo.
Che diavolo!
Qualcuno bussò alla porta distogliendo il ragazzino dai propri pensieri.
-Avanti!- Urlò lui posando la tazzina ormai vuota sulla scrivania.
La porta si aprì mostrando il nuovo arrivato.
-Ishishish, come se la passa Cìel?-
L'albino davanti a lui stava sghignazzando come suo solito.
-Non è ancora morto vedo..peccato, avevo preparato una bara appositamente per lei.-
-Sebastian è già passato a chiamarti? Molto bene, puoi accomodarti sul divano lì a destra-
Disse facendo un cenno con la mano alla distesa marroncina/dorata dall'altra parte della stanza, ma vedendo che il suo ospite non sembrava volersi allontanare alzò un sopracciglio fissandolo. -Allora??-
-Ihih, potrebbe almeno rispondere alla mia domanda. Approposito, ho un regalo qui per lei- Undertaker si avvicinò a Cìel porgendogli un cofanetto che lui prese osservandolo incuriosito. Era rosso come il sangue con decorazioni in oro e verde quercia, vicino a un'alberello intagliato nel legno si trovava una serratura anch'essa d'oro e sul coperchio c'era una scritta in caratteri argentei, ma essendosi cancellate alcune parole era quasi impossibile decifrarla. -Però non dovrà aprirla se non prima dell'arrivo degli altri. Intesi?-
-Cosa c'è scritto qui?- Chiese il Conte indicando la scritta sul coperchio.
-Oh niente di importante, lo scoprirà quando lo avrà aperto-
Cacciando un lungo sospiro alzò lo sguardo dal dono che aveva ricevuto dal becchino per rivolgerlo a lui.
-Va bene, ora và a sederti che fra poc..- Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che un orda di domestici, shinigami e aristocratici impazziti si catapultò dentro lo studio del cane della Regina schiamazzando come uno stormo di cornacchie.
-Oh Sebastian ma quando? Iniziamo?- -Sebas-chaaan!!- -Ehi dov'è il mio fidanzatino?!- -Guarda ho comprato questo nuovo..bla bla bla-
Ok ora basta, il Bocchan stava per perdere la pazienza in tutto quel trambusto. Aprì bocca facendo uscire un -Finitela di parlare a vanvera, siete fastidiosi- ma nessuno lo sentì.
Certo che non mi sentono..fanno un casino infernale, si disse. Ma poi Sebastian prese la parola facendo calare il silenzio ed evitando al suo padroncino di scoppiare di rabbia.
-Vi prego di zittirvi un'attimo, non siete qui per parlottare fra di voi, ma per discutere della recita che dobbiamo portare fra sette giorni al teatro di Londra.-
-Già, come vi ha già accennato Sebastian dobbiamo organizzarci al più presto per questo spettacolo teatrale. Quindi non abbiamo un attimo da perdere- Un coro di bisbigli si alzò appena Cìel concluse di parlare.
-Come si chiama la recita?-
Il demone sorrise andando verso la scrivania ed appoggiandosi, poi con uno schiocco di dita fece sì che le tende oscurassero la luce, seppur debole, del sole che filtrava dalle finestre. Un paio di candele bianche come il latte illuminarono la stanza di un viola suffuso, che incuteva un'aspetto spaventoso ai soprammobili.
-Signore e Signori..- Cominciò. -Milord- Susurrò poi riferendosi al suo padroncino che ora stava davanti a lui. -Quest'anno abbiamo un tema molto azzeccato a mio dire, è una storia incentrata sul natale, sebbene sia stata creata e pubblicata di recente ha avuto un gran successo in tutto il mondo, e noi saremo i primi a metterla in atto in una recita. Credo che tutti voi abbiate letto questo libro "A Christmas Carol"-
-Sebastian, arriva al dunque.- Lo interruppe Cìel sbuffando.
-Certo, scusatemi Signorino..Allora..le parti assegnate ve le scriverò sulla lavagna così che possiate vederle tutti- Così dicendo si girò verso una grande lavagna comparsa lì come per magia. Cominciò a scrivere tutto ciò che c'era scritto sul foglio ingiallito che teneva in mano, alla fine rivolse di nuovo l'attenzione agli ospiti che erano lì ad osservarlo.
-Ecco a voi la lista.- Le tende si riaprirono facendo entrare un raggio di sole nello studio che colpì la lastra di pietra nera rendendo leggibile quel che c'era scritto:

"Parti assegnate:
Phantomhive Cìel: Ebenezer Scrooge; l'avaro.
Michaelis Sebastian: Jacob Marley; l'ex socio di Ebenezer.
Sutcliffe Grell: Il fantasma del natale presente.
Knox Ronald: Il fantasma del natale passato.
Undertaker: Il fantasma del natale futuro.
Snake: Bob Cratchit
Middleford Elizabeth: Il piccolo Timmy
Finnian May-rin e Baldroy: I poveri."

-Sebas-Chaaaan!! Ma come posso io starti appiccicato se fai Jacob?!- Chiese Grell con voce triste ed abbattuta, stava quasi per mettersi a piangere a quanto pareva.
-Ishishishishish! Però la mia parte è azzeccatissima, Ishishish!-
-Non guardarmi in quel modo becchino! Non riuscirai a mettere le tue mani sul mio corpo.-
-Ehi, il mio futuro marito non si tocca!-Si intromise Elizabeth per rimproverare l'albino che sghignazzava e pianificava il funerale del piccolo Conte Phantomhive. Intanto gli altri si misero a discutere fra loro sulle parti loro assegnate, lasciando soli Sebastian e l'ex "fenomeno da baraccone"
-S..sebastian, io non ho..mai letto questo libro..Di co-cosa parla?..Dice Wendy-
-Non preoccuparti, capirai quando inizieremo a provare.- sorridendo Sebastian tornò a guardare verso Cìel che stava discutendo animatamente con Undertaker.
Poi lo vide andare verso la scrivania per prendere una specie di cofabetto rosso e tornare dal becchino richiamando l'attenzione di tutti.
-Lo apri pure Cìel. Ne rimmarrà sorpreso- Gli disse Undertaker incitandolo ad aprire quella scatolina. Normalmente Cìel non gli avrebbe dato ascolto, ma spintò dalla curiosità decise di farlo, così lo aprì. Una luce accecante fuoriuscì da esso abbagliando lui e tutti i presenti.
-Che cos'è?! Sebastian!!- urlò cercando di chiamare il suo maggiordomo..invano. Poi la luce si fece meno chiara, sparendo pian piano all'interno del cofanetto, così da lasciarlo circondato dalle tenebre.
Dove mi trovo? Perchè è tutto buio? Cos'è successo? E soprattutto dov'è Sebastian?
Queste erano le domande che gli ronzavano in testa, ma non fece in tempo a rispondersi che perse coscienza.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: Izaya_Orihara