Io: "Ehm, ciao, mi chiamo Rose Salfhire"
Louis: "Io invece mi chiamo Louis"
Io: "Anche tu stai studiando per dei progetti?"
Louis: "No sinceramente sto cercando qualcosa"
Io: "Anche io. Io cerco il satellite sotterraneo che ho piantato due giorni fa, tu?"
Louis: "Io invece cercavo te"
Io confusa allora scappai come una indifesa. Ma lui in qualche frazione di secondo mi raggiunse con una velocità sovrannaturale. Cosa cercava da me questo maniaco?
Io: "Senti, se sei un ladro lasciami stare non ho niente."
Louis: "Sai che è imprudente essere delle diciottenni così indifese ritrovarsi in un bosco da sole?"
Io: "Non sono indifesa."
Presi la mia pistola per le scosse elettriche e gliela puntai contro. Non aveva paura? Gli diedi una scossa come lezione. Niente, non gli fece niente?
Louis: "Sai, sarebbe un vero peccato ucciderti sul più bello..."
Io: "Cosa cavolo..."
Neanche riuscii a finire la frase e sentii delle braccia gelide prendermi dai fianchi. Era a pochi centimetri dalla mia testa. Sentii delle labbra fredde sfiorarmi il collo. Cominciarono ad aprirsi e sentii due denti sul collo. Erano appuntiti. Me li sentii trafiggere nella mia carne tenera. Mi faceva davvero male. Mi sentivo prosciugare. Con un debole "vuoi" per finire la frase di prima conclusi prima di cadere a terra. Poi buio totale...