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Autore: hugmejavaad    01/01/2013    2 recensioni
|MOMENTANEAMENTE SOSPESA, A CAUSA DI POCA FANTASIA.|
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Cristal Moore, una ragazzina problematica, paurosa, innamorata però della vita.
Zayn Malik, un ragazzo sicuro di sè, premuroso ma fatto di presunzione.
Gli opposti si attraggono, dicono.
-
«Quando.. lo vedo, il cuore inizia a battere a mille, sento fitte nello stomaco che mi fanno quasi male, poi.. sai le farfalle? beh, non le avevo mai sentite prima d'ora, e.. con lui ho scoperto cosa
si provasse a sentirle svolazzare nello stomaco. Sento la testa che mi gira quasi, sento che.. non so..»
/
«Quando.. la vedo, il cuore sembra fare le capriole, lo stomaco mi si contorce su sè stesso, la mente sembra anebbiarsi. Ma che cazzo mi sta succedendo?
Zayn Malik non si può innamorare, no, no, no»
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                                                       If you’re pretending from the start
                                                                                                                                                                                                                                                       Like this, with a tight grip
                                                                                                                                                                                                                        Then my kiss can mend your broken heart
                                                                                                                                                                                                                                                                                I might miss
                                                                                                                                                                                                                                                       Everything you said to me
                                                                                                                                                                                                                                          And I can lend your broken parts
                                                                                                                                                                                                                                                            That might fit, like this
                                                                                                                                                                                                                                             And I will give you all my heart
                                                                                                                                                                                                                                    So we can start it all over again.            
                                                                                                                                                                          
                                                                                                                                                                                                                                                     Over again - One Direction.





Quella mattina il cielo era completamente grigio, nuvole scure l'avevano coperto con tutta la loro prepotenza, spolverando via quei pochi raggi presenti. Londra era completamente scura e cupa, come sempre d'altronde.
Goccie di pioggia avevano incominciato a bagnare l'asfalto con forza e destrezza, i lampi invece rintuonavano per tutto il posto con solito eco informando dell'imminente temporale.
Cristal guardava stordita dal finestrone dell'ampio corridoio della scuola, quell'enorme distesa grigiastra triste e poco rassicurante.
Sobbalzò nel sentire due mani che si appoggiavano delicate sui suoi fianchi, girò di colpo il viso e sorrise flebilmente.
«Ehi, Hazza» mormorò, stringendo un libro tra il braccio e il petto.
Harry fece più fitta la stretta sui fianchi dell'amica, e le baciò una guancia. «Sei di pessimo umore?» domandò quello, stringendola a sè.
La ragazza scosse la testa. «No, è che ho la verifica di algebra alla prima ora» borbottò, mordendo il labbro inferiore.
Il riccio alzò il sopracciglio, scettico. «Andrà bene, come al solito» mormorò, ovvio.
Il sorriso flebile si spense, e corrucciò il labbro. «Non questa volta, fidati»
«Perchè?»
«Ieri ho passato del tempo con Liam, e non mi sono per niente ricordata di ripetere»
Il rumore della campanella stonò i due ragazzi, e di fretta Harry liberò l'amica dall'abbraccio, rassicurandola con un sorrise rincuorante.
«Tranquilla, andrà bene» le ripetè, lasciandole un bacio sui capelli color cioccolato.
La mandria degli studenti fece scomparire il giovane dalla visuale della ragazza, che si affrettò a raggiungere l'aula che l'aspettava.
Entrò cauta in quella stanzuccia colorata di verde, prendendo poi posto su una sedia qualunque.
Sistemò, distrattamente, lo zaino sul banco graffiato e sospirando lasciò cedere una mano tra i suoi boccoli poco pettinati.
«Buongiorno» urlò la Professoressa Esck, entrando dalla porticina dell'aula.
Tutti si zittirono al solo sguardo di rimprovero della donna minuta, che si sedette poi comodamente alla sua sedia.
Aprì il registro blu notte, e dopo qualche raccomandazione distribuì i fogli della verifica.
Cristal era ancora scettica su quanto fosse facile quell'anno affrontare ogni prova di algebra, e trattenne la sorpresa nel guardare quanto facile fosse quella verifica nonostante non avesse ripetuto.
Dopo circa una mezzoretta buona, ripercorse il foglio con uno sguardo veloce, e si alzò di fretta dalla sedia raggiungendo la sua insegnante.
Lasciò il compito completato sulla cattedra, e dopo un sorriso fulmineo uscì dalla classe.
Tutto era andato secondo i suoi piani, il compito più importante dell'anno era andato bene nonostante non avesse toccato libro, e non aveva perso la reputazione di eccellente studentessa. Sicuramente la paura che una come lei potesse fallire se ne poteva andare a farsi fottere.

«Ehi, Cris» strillò Margaret, intercettando l'amica nel lungo corridoio.
La castana girò subito il volto, vedendo una bellissima mora sbracciarsi. «Ehi, Marga» constatò questa, andandole incontro.
Solita routine, pensò Cristal.
Lei amava la sua migliore amica, era la sua razione di vita. Era esuberanza e timidezza allo stesso tempo, vivacità e comprensività alla stessa base.
Era l'amica perfetta, anche chiassosa e dormigliona, ma perfetta, perfetta per Cristal.
Le due si abbandonarono ad un caloroso abbraccio, ma durò poco.
La voce calda e roca di Harry Styles le fece sobbalzare all'unisono. Il viso di Margaret si colorò di un rosso calceo, e lasciò così la presa sulla sua migliore amica, per poi salutare con un cenno tutti i ragazzi appena arrivati.
«Come è andata?» chiese Harry, ignorando il saluto della mora.
Cristal sorrise, spontaneamente «Benissimo» esordì, ridacchiando.
«E cosa ti avevo detto io?» domandò, soddisfatto.
Cris sorrise, complice «Andiamo in mensa? ho una fame da lupi»

La mensa, quel giorno, sembrava una battaglia navale: gli studenti apparivano imbizzarriti.
Liam cercò con lo sguardo un tavolo vuoto, e quando lo trovò spinse i suoi amici ad avvicinarsi.
Si sedettero tutti intorno a quell'unico tavolo vuoto a pochi passi dalla finestra, ormai bagnata dall'insistente pioggia che cedeva afflitta sul vetro trasparente.
«Manca qualcuno, o sbaglio?» domandò la castana, sedendosi comoda.
Il riccio sorrise, e prese un sorso d'acqua «Sì, manca Zayn»
«Ah, e.. dov'è?» mormorò ancora quella, indifferente.
«Da quando ti importa dove stà Zayn Malik, Cris?» intervenne Niall, divertito.
«Guarda che non m'importa affatto, era una semplice domanda» si giustificò lei, scrollando le spalle.
Tutti si lanciarono qualche sguardo divertito, ridacchiando.
«Alla quale tu però volevi una risposta» replicò Liam, sghignazzando.
Sapeva quanto Cristal si irritasse al solo nominare quel ragazzo, e quanto le innervosiva il fatto che tutti loro la volessero convincere che quando parlava di lui sembrava che la bocca dicesse cattiverie mentre gli occhi esprimevano solo aria sognante.
Volevano convincerla del fatto che a lei il moro piacesse, anche se poco. E forse era anche vero, forse un po' le piaceva davvero.
Forse si ostinava a nasconderlo sotto quella maschera di durezza che riservava solo a lui, o a quei sguardi monologhi che si scambiavano solo loro due, sguardi che neanche il più attento osservatore avrebbe captato, era una cosa loro, solo loro.
«Stà in bagno» concluse Harry, atono.
«Con qualche puttana» ghignò Margaret, storcendo il naso disgustata.
«Era ovvio» bofonchiò ancora il riccio.
«Guardate che giovedì c'è la festa di Alice» trillò all'improvviso Cristal, mordendo un pezzo di sandwich.
La ragazza guardò divertita lo sguardo perso e confuso del suo migliore amico, e ridacchiò  «Quella di 3°P»
L'altro apparve ancora più confuso, e Cris sbuffò divertita. «Quella che ti sei scopato nello stanzino del negozio di cosmetici, è più chiaro così?» ammise stufa, ridacchiando poi.
«Oh,sì.. ora è più chiaro» sorrise malizioso il riccio, scoccandole un bacio sulla guancia.
«Che ci facevi in un negozio di comestici, Hazza?» domandò curioso Liam, altrettanto divertito.
«Mi ci ha portato Alice»
«No, non è vero. Doveva comprarsi lo shampoo per i ricci perfetti» esalò Cris, dandoli una spallata.
«Guarda che i miei ricci sono perfetti da soli, non hanno bisogno di uno stupido shampoo» replicò lui, offeso.
«Sisi, come no»
Cristal scosse la testa, divertita. Mai fare commenti sarcastici sui ricci di Harry Styles, si ripetè in mente sorridendo.
Continuò a mangiucchiare il suo sandwich al ketchup, guardando con la coda dell'occhio la porta color caffè della mensa: si aprì dopo solo un paio di minuti silenziosa, facendo apparire Zayn Malik in tutto il suo fascino.
La castana si strozzò quasi con un pezzo di panino pieno zeppo di liquido al pomodoro, e cercando di dare meno nell'occhio girò il volto e sorseggiò un po' d'acqua naturale.
«Ciao» mormorò il moro, sedendosi accanto a Louis.
Lo sguardo del ragazzo dagli occhi azzurri si fece subito indagatore, e gli diede una pacca sulla spalla. «Che succede, amico?»
Il ragazzo scollò le spalle, atono. «Niente» divulgò, tornando a messaggiare incurante.
«Vieni alla festa di quella Liz?» domandò Harry, prendendo un sorso d'acqua frizzante.
«Alice, si chiama Alice» lo corresse Niall.
Il riccio storse il naso, disapprovando.
Non che gli interessasse molto di sbagliare il nome di una delle tante, per lui erano solo ragazzine che la davano facile, non erano altro.
«E' lo stesso» gesticolò, atono. «allora.. vieni?» chiese ancora a Zayn, spazientito.
«Sì, certo che vengo»
«Hai già l'accompagnatrice, Malik?» domandò sarcastica Margaret, portando un ciuffo dietro l'orecchio.
«Non ancora, ma se vuoi farti avanti tu..» ridacchiò malizioso. La mora lo fulminò con lo sguardo, portandosi -stufa- una mano tra i capelli perfettamenti lisci e morbidi.
«Non potrebbe, anche perchè verrà con me» esalò Louis, sorridente.
«C-o-n te?» balbettò la ragazza, deglutendo a vuoto.
Margaret arrivò a Londra circa due anni prima, il primo anno fu terribile, non aveva amici e a malapena le veniva concesso un saluto freddo e aghiacciante durante le lezioni. Ad ogni festa, nessuno pensava di invitarla, nessuno pensava a lei.
Era come se fosse una delle tante, una che non serviva, quella 'nuova', quella inutile ragazza nuova che non aveva niente a che fare con la vita degli altri liceali. Finiva per trascorrere le sue giornate evitando gli sguardi schifati della gente 'superiore', quella che si era fatta una posizione in quella stupida scuola. I pomeriggi li passava davanti alla tv, scrocchiando un vecchio libro straletto, e leccando un cucchiaio zeppo di nutella.
Finì per diventare la sfigata della scuola, quella che doveva essere emarginata, quella che non doveva assolutamente fare parte delle vite dei 'popolari' o avrebbe rovinato la loro immagine, quella ingenua ragazzina ancora vergine.
Ma quando incontrò lei, tutto cambiò, tutto quanto. La sua vita fu travolta, capovolta.
Cristal era conosciuta nell'istituto per la  sua 'vicinanza' ai popolari della scuola.
Era l'unica ragazza che nonostante non fosse mai andata a letto con uno di loro, era sempre lì, sempre in compagnia di quei ragazzi.
La prima e unica ragazza che, nonostante, fosse una secchiona e anche sfigata per certi versi, era la beniamina di Harry, Liam, Louis e Niall, guai a chi la toccava.
Margaret era affascinata dal carattere e dal comportamento di quella ragazza, che nonostante gli insulti che dovesse affrontare continuava a vivere la sua vita e a frequentare i suoi migliori amici come se nulla fosse.
Lei che invece lottava per non abbattersi, che spesso davanti agli insulti scoppiava in un pianto disperato, era allibita di come Cristal riusciva sempre a stare bene, sempre ad uscirne a testa alta.
Quante volte l'avevano chiamata 'puttana' e l'avevano trattata come se lo fosse, ma nonostante questo quella ragazzina non se ne importava, non le interessava.
Lei era Cristal Moore, chi se ne fregava di qualche insulto fatto solo per invidia? diceva Margaret, ma quando la conobbe meglio, capì che lei non era così forte come faceva apparire, anzi. Era totalmente debole, e quegli insulti l'abbattevano eccome. Quel sorriso che mostrava spesso era solo la maschera di ogni lacrima versata, e quegli occhi color oro cupi e freddi erano la maschera di uno sguardo dolce, caldo e delicato.
Quando iniziarono a frequentarsi non ci misero molto a diventare amiche, finchè non divennero quello che erano dopo solo un anno: migliore amiche, anzi sorelle.
Marga scosse la testa, e tornò a guardare quel punto impreciso che le aveva fatto tornare in testa quei tanti ricordi.
Quel ragazzo dolce con gli occhi azzurri, il ragazzo di cui era ormai innamorata da sei mesi l'aveva praticamente invitata a farle da accompagnatrice ad una festa.
La mora iniziò a sentire qualcosa nello stomaco, come un grande sasso che sembrava stare per disintegrarsi. E sentiva leggerezza, ma anche fitte doloranti.
L'amore faceva bene, ma anche male.
Sorrise involontariamente, e girò il volto verso quel ragazzo, quel ragazzo che le aveva rubato il cuore. Avrebbe voluto stringerlo tra le sue braccia, e poi..
baciarlo, averlo tutto per sè. Ma sapeva di essere solo una ragazza, di non essere davvero importante per lui.
«Non è così?» domandò confuso Louis, accennando speranza nel tono della sua voce.
La ragazza abbassò lo sguardo, intimidita. «Ehm.. sisi, certo, se vuoi tu»
«Basta un Louis Tomlinson per intimidirti, eh Pake?» ghignò Zayn, malizioso.
A Margaret scomparve all'istante quel piccolo sorriso che si era impadronito del suo volto, e assottigliando gli occhi fulminò il ragazzo.
Odiava quel tipo, maschilista e puttaniere. Una persona senza cuore, senza sentimenti, senza un briciolo di emozione.
Cristal invece continuava incurante ad arrotolare ciocche castane attorne alle dita, guardando un punto fisso difronte a sè.
Non sapeva a cosa stesse pensando, forse a niente, forse a tutto. Si chiedeva perchè quel ragazzo le facesse quello strano effetto, solo guardarlo le faceva sentire i brividi percorrerle la schiena, incrociare quegli occhi color miele le dava una scarica di emozione che trasaliva dallo stomaco fino alla gola. I
l suo fare misterioso, il suo essere autoritario, il suo lato dolce e romantico.
Era strano, forse i suoi amici avevano ragione, forse provava davvero qualcosa per lui. Ma cosa?




Allora.. inanzittutto, buon anno nuovo a tutti. Ho postato questa storia perchè è da molto che volevo farlo ma -sinceramente- non ne avevo il coraggio,
quindi ho pensato di farlo la notte del primo dell'anno fjskalsjsh.
Anyway.. ditemi cosa ne pensate di questa cosina, ve ne prego.  Se non avrà abbastanza recensioni la toglierò, perchè già era scarsa la mia autostima, quindi.. se fà schifo, la tolgo subito subitissimo.
Ah, un' ultima cosa: questo capitolo è solo l'inizio, il bello viene solo dopo, credetemi.
Ci saranno imbrogli, litigi, passione e tanto altro. Ho già tante cose pronte nella mia stupida testicciola, ma.. dipende tutto da voi.
Okay, finisco con il dire che questa è la terza -cretinaggine- che scrivo su questo sito, ma le altre due le ho eliminate perchè.. facevano schifo, lo dico con tutta sincerità.
Credo che il mio modo di scrivere sia migliorato rispetto a questa estate, anche perchè stare su un sito come questo e leggere continuamente mi ha aiutato molto. (e chi se ne frega? lol)
Comunque.. che altro devo dire? ah, Cristal è una ragazza abbastanza complicata, si abbatte facilmente, ha una scarsa autostima, e.. ha un passato da autolesionista (ma è una cosa che si capirà in seguito!).
Margaret è molto diversa da Cris, è più forte, ma non troppo. Vuole apparire dura ma non sempre ci riesce, anzi quasi mai. Si era capito che è innamorata matta di Boobear?
E Cristal.. ha una -specie- di cotta per Jawii.
Posso andarmene ora, vero? ho detto tutto? scusate ma non vedo l'ora di andare a sotterrarmi per questa scempionata. çç
Ci si vede, alla prossima (se ci sarà!).
 xxF
 






 

  
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