Entrai in una libreria d’antiquariato, angusta e poco illuminata, con l’insegna tristemente appesa e la vetrina impolverata.
Aprii la porta e il mio ingresso fu annunciato dallo strimpellio di una campanella proprio sopra la mia testa.
Tuttavia nessuno si voltò.  Se devo essere sincera, il negozio non era tanto affollato. Ma qualcosa mi fa supporre che lo avevate immaginato.
C’ero io, un vecchietto intento a leggere i titoli dei volumi sui ripiani e il proprietario seduto alla cassa, impegnato a sfogliare un quotidiano che gli nascondeva interamente il volto.
Passeggiai lungo gli scaffali, accompagnata dallo scricchiolio delle vecchie assi di legno sotto le mie scarpe. 
Osservai indifferente i libri sui ripiani quando uno in particolare attirò la mia attenzione.
Lo sfilai e notai confusa l’assenza del titolo e dell’autore sul volume.
Mi voltai per avviarmi verso il proprietario e chiedere spiegazioni. Ci ripensai non appena lo vidi ancora pienamente assorto nella sua lettura.
Guardai nuovamente il libro e lo aprì.
Con mio immenso stupore, il volume era…bianco! Completamente vuoto! Né una lettera, né un segno o scarabocchio. Niente di niente. Solo tristi pagine ingiallite dal tempo.
Le sfogliai un poco disorientata e a metà del libro trovai una penna. Una penna vi dico!  Quelle che si comprano facilmente in cartoleria a pochi centesimi.
Perciò la afferrai e percepì qualcosa, un brivido quasi impercettibile dentro di me.
E in quell’istante capì. Quella poteva essere la mia storia...
Ma sì certo! Era il mio compito riempire quelle pagine vuote.
Con l’ausilio della mia fedele penna, avrei potuto riportare sulla carta immacolata fantastiche avventure, immaginare viaggi in luoghi incantati e incontri bizzarri.
Sì, proprio io! Protagonista di straordinarie peripezie!
Chissà, forse fu proprio la malinconia e l’avvilimento di quell’antica libreria che mi rammentò la vita di tutti i giorni. Grigia, triste, spesso senza un senso.
Ma non capite? Nelle nostre mani possediamo la chiave, la formula magica per dare un significato alla nostra esistenza: scrivere!
Riusciamo lontanamente a immaginare l’infinito potere della scrittura? Dentro di noi, risiede pura magia. Sì, la magia di donare un pizzico di colore e allegria a quelle pagine ingiallite, nostalgiche e vuote.
Un giorno qualcuno mi disse: “La scrittura rende liberi.”
E sapete cosa vi dico? Io voglio essere libera. Ora!



Angolino dell'autrice: Salve a tutti! Sì probabilmente sarà un obbrobio ma la notte scorsa non riuscivo a dormire e mi è venuto in mente questo breve brano che racchiude in poche righe quanto per me sia importante scrivere e poter esprimere chi sono attraverso un racconto o una storia.
Ditemi cosa invece significa per voi scrivere e cosa provate nel farlo e sarò felicissima di leggere le vostre opinioni! :)
Grazie e un abbraccio! Buon anno a tutti!!!