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Autore: Foggynightmare    01/01/2013    0 recensioni
Alexander e le sue due sorelle sono Lamie, cioè esseri che si nutrono di altri umani e che possono cambiare il loro aspetto, animale o umano, a seconda dell'occasione...
Ma una minaccia sta per entrare nelle loro vite e li porterà ad affrontare un lungo viaggio, ricco di personaggi e di novità.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alexander sedeva placidamente nella sua poltrona preferita, ricoperta di pelle nera e con uno schienale alto e longilineo.
Stava ammirando il tramonto, delicato e innocente, che tingeva il cielo di rosso e rifletteva sull’acqua limpida del laghetto, nel giardino della magione in cui Alexander viveva con le sue due sorelle.
La poltrona era posta giusto di fronte alla vetrata che dava a ovest, un pezzo che stonava forse, rispetto al design della stanza. Dava infatti le spalle a tutto il resto, sembrava quasi messa li a casaccio.
“Zan?” una voce quasi simile al cinguettio di un uccellino.
“Dimmi Lily” rispose Alexander con la sua voce profonda.
“Non ti ho visto nella tua camera e così sono venuta a cercarti…”sua sorella Lily esitò un attimo, poi lo osservo torva e disse :” Cosa fai qui?”
Una cavernosa risata uscì dalle labbra del giovane. Adoravasua sorella.
Era una deliziosa bambina, dimostrava cinque anni appena. I suoi boccoli rossicci le arrivavano quasi alle spalle e le incorniciavano il viso a cuore. I suoi grandi occhi neri come la pece erano contornati da lunghissime chiglia corvine e la bocca piccola e carnosa pareva quasi sempre stupita.
“Guardo il tramonto Lily…” esitò un attimo, poi aggiunse “Non lo andrai a dire a Mary ovviamente… vero?” intimò scherzoso.
La bambina allora corse rapidamente verso di lui e con un salto si raggomitolò tra le sue braccia, proprio come un gattino, pensò lui.
Alexander prese allora a carezzarle i capelli setosi e morbidi con una mano, mentre l’altra era intrappolata dalla presa salda di Lily, che con l’intera mano, stringeva l’indice di suo fratello. Da sempre questo gesto la rilassava e le procurava calme a serenità.
 
Per essere due Lamie, i due fratelli sopportavano benissimo la luce del sole, sempre senza esagerare ovviamente, ma era la cosa che il giovane amava di più in assoluto. L’aveva amata sin dall’inizio dei tempi, quando ancora era un giovane e spavaldo guerriero, un mortale.
Lily si mosse lievemente e il suo capo si posò dolcemente sul petto di lui, sospirando.
Ogni tanto Alexander si chiedeva se per lei fosse dura rimanere intrappolata nel corpo di una bambina di cinque anni, ma lei non dava segni di scontentezza o di impazienza.
A lui e a Mary era andata bene, dato che quando avevano incontrato il loro “fratello di sangue” Alexander aveva diciannove anni, e lei ventidue, ma la piccola Lily era ancora in tenera età.
“Oh eccovi! Alexander!” la voce di Mary alle loro spalle fu per il giovane una condanna a morte certa, ma ne ebbe la conferma non appena si voltò verso di lei.
SGUARDO TRUCE era tutto quello che il bel viso di Mary mostrava.
“Lo sai che non è un bene stare fuori alla luce del sole!” lo rimproverò.
“Mary… sono circa mille anni che continuo a ripeterti che non sono un sudicio vampiro” disse lui spazientito, poi continuò “sono, anzi siamo dei Lamie per Giove!” e allora comparse un sorriso arrogante sulle sue labbra.
“Almeno evita di trascinare Lily qui con te” tentò di ribadire la sorella.
Allora Alexander indicò la piccola figura che ormai era assopita tra le sue braccia “ L’immagine della costrizione” disse sarcastico.
Mary allora, esasperata, con un agile balzo superò il basso tavolo di mogano che stava davanti al divano in ecopelle bianca e raggiunse la poltrona davanti alla vetrata immensa, diede un colpetto sulla nuca del fratello, con un mezzo sorriso, e prese in braccio la sorellina.
“Sei esasperante , lo sai questo vero?” disse andando verso la scalinata in marmo nero da cui era scesa.
“ Ti voglio bene anche io Mary” disse lui con un sorriso stampato in faccia e seguì con lo sguardo la  figura femminile di sua sorella che saliva le scale.
Era alta e aveva anch’essa i capelli neri (che solo Lily non aveva ereditato), che scendevano morbidi sulla schiena.
Loro due si somigliavano molto, avevano entrambi gli occhi verdi, le ciglia folte e un fisico slanciato e tonico. Tonico ovviamente in maniera diversa, poiché Mary aveva un seno abbastanza prorompente e le spalle fine e femminili, mentre Alexander sfoggiava dei pettorali decisamente sensuali e delle spalle larghe e muscolose. Una lunga cicatrice segnava però il petto del giovane, anche se ormai era solo un segno pallido su un corpo ancora più pallido. Un segno distintivo, di cui andava molto fiero.
 
Mary scomparve nel piano di sopra e allora in telefono di Alexander prese a suonare, lui con un rapido movimento lo prese dalla tasca del jeans e se lo portò all’orecchio.
“Pronto?”
“Hei Zan! Sono Dominic!”
“ A cosa devo il piacere?” chiese ironico il bel giovane.
“Stronzo come sempre vedo! Sono tornato da Istambul e ho intenzione di dare un party”
Dominic era forse la persona che più abbracciava l’idea di migliore amico che aveva in testa, ma non poteva definireamico una persona che non insultava nemmeno un pochino.
“Ci sarò ovviamente! A casa tua?”
“ Si, porta anche le tue dolci consanguinee se vuoi, mi farebbe piacere vedere anche loro”
“Ci vediamo li allora.”
“Certo Mister Simpatia, a dopo!”
Dominc era sempre giocoso e di buon umore, cosa che non si poteva dire di Alexander, che invece era spesso cupo e tenebroso, e aveva l’aria dl bello e dannato.

Nda: Salve! Questa è la mia prima storia originale, spero che vi piaccia, è una cosa che ho in mente da un bel pò di tempo :)
fatemi sapere per favore! baci baci e buon primo dell'anno! :D

  
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