Mi svegliai di soprassalto, schiacciai il pulsante dell'iPhone.

Erano le sei e venti del mattino, mi alzai e feci cadere la borsa dell'acqua calda che avevo tenuto con me tutta la notte, mi faceva sentire coccolato in quell'avvoltoio del freddo.

Andai in bagno, camminando sul pavimento congelato pensai a Cody Simpson, pensai a quando lo avrei incontrato.

'mai' pensai. 'non succederà mai'.

Mi lavai i denti, e come sottofondo misi Wish U Were Here.

Mi dava la carica quel ragazzo.

Scesi giù di sotto, per poco non andai lungo a colpa del giocattolo di mio nipote.

'c'è qualquno?' urlai quasi sottovoce.

Nessuno rispose, probabilmente erano tutti a dormire. 

Presi il tostapane, che quasi cadette. , pensai. Mangai di corsa, e uscendo da casa quasi mi scordai di prendere lo zaino.

Presi le chiavi e corsi verso il bus. Il mio iPhone segnava le 7 e 21. Il pullman passava alle 7.45, dunque smisi di correre. 

Arrivato alla fermata non c'era nessuno, eccetto l'avvoltoio, il freddo. La strada era ghiacciata, quasi scivolai con le Vans dalla suola mezza rotta. 

Mi sedetti su una panchina, era gialla, ma di un giallo buffo, non avevo mai visto un colore del genere. 

Arrivò un ragazzo, ma non avrei immaginato che sis arebbe seduto, perchè non lo avevo mai visto prima di allora. 

Aveva un paio di occhiali e un cappello della NY celeste, portava anche uno scaldacollo fino al naso. 

cercai di attaccare bottone. Si limitò ad annuire. 

Vidi il pullman arrivare, riconoscevo il rumore di quelle ruote e la puzza dello scarico. L'autista non era Bob, ma uno giovane. Salimmo e mi soffermai sull'autista.

'dov'è bob?' chiesi

'pensione' disse

'occazzo, piacere mi chiamo James'

'scansati, devo chiudere le porte'

Già mi stava sul cazzo. Aveva una strana barbetta sotto il mento, gli avrei dato massimo 30 anni. Aveva dei capelli molto belli, un taglio strano, arricciato davanti e liscio dietro, mi piaceva.

Mi sedetti nel 4° sedile, fila sinistra, sedile vicino la finestra. La finestra era offuscata dall'umidità, in modo tale che quando arrivavo nessuno guardava dentro il pullman. 

Vidi quello strano ragazzo risalire, e si mise vicino a me. Nemmeno mi ha salutato. Non lo saluterò stavolta-

'ciao' disse

'ehi' risposi

Prese in mano il suo iPhone, lessi sul display un messaggio:

'ciao cody' Distolsi lo sguardo.

Chiesi il cognome, ma lui non rispose.

No, non può essere Simpson. Lui è- occazzo è vero. è a salutare gli zii in new orleans. 

La mia era una città molto vicina a new orleans, perciò la cosa era fattibile.

Lo guardai, le sue guancie erano paffutelle ma il contorno era scavato. Quando si tolse lo scaldacollo notai le sue labbra, erano uguali a quelle di C.S, cazzo, rosse e perfette. Il suo naso anche, perfetto. Non poteva essere.