Dora respira il respiro di lui, se lo lascia scivolare in gola e lo butta giù perché l'anima lo imprigioni in sé. Quel respiro caldo che sa di buono, eppure affamato. Lui tiene gli occhi chiusi, come un cieco che cerca di vedere il suo corpo diafano con le mani, così che quel corpo gli rimanga appiccicato ai sensi, mentre lei non riesce a stancarsi di vederlo: gli dice che è bello in un modo in cui nient'altro è bello al mondo. Bello di una bellezza straordinaria, incredibile, una bellezza profonda che sembra avere un senso, come può solo la bellezza quando è tale da far male agli occhi. Perché spezza il cuore tanto è forte, violenta. Come un tramonto d'arancione infuocato.
O forse è solo il desiderio. Troppo. Terribile.
Remus sorride. Quella sua piccola mutaforma che, per diletto gli graffia leziosa la schiena ha incendiato i suoi capelli in un arancione carico di lussuria. La guarda come se niente altro esistesse al mondo, come se fosse davvero la prima persona che sia mai esistita nell'universo, come se niente fosse più degno di essere visto.
Dora lo sa. Dora è perduta.
Vertigini, ogni volta che lui la ingoia nella sua pupilla.
Remus la stringe forte come se potesse far passare il corpo di lei in lui e Dora potesse sentire come lui sente quel cuore che ha ripreso a battere. Quel cuore che lui, Remus aveva dimenticato, vomitato, spento. Non si sentiva più un uomo da tanto tempo, solo un animale, solo zanne e artigli che lacerano e squartano. E poi lei. Cocciuta, imprudente, innamorata senza criterio.
Dora si accoccola sul suo petto, soddisfatta, vulnerabile, eppure mai fragile; perché Remus è assiso sul trono del suo cuore, sul suo seno imperlato del sudore del piacere, e lei gli accarezza i capelli come fossero il manto prezioso di un animale. Il suo animale: il suo Lupo.
Per legge di carne lui le appartiene. Per diritto d'amore lei gli spetta.
Per destino lei è nata per lui.
Così osceno è L'Amore...
Che una ragazza così giovane e bella si sia innamorata di un mostro che potrebbe divorarla a ogni plenilunio?
Non importa più, ora che voluttuosamente i corpi scivolano grati di piacere sotto le lenzuola di seta arancione.
Questa notte Remus non può farle male, a meno che lei non lo voglia.