Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: EhiBoyLoveYouAlice    02/01/2013    3 recensioni
-Io non volevo che venissi a sapere di questo! Non volevo! Non volevo lo venissi a sapere così-
-Non ti preoccupare, non c'è bisogno di spiegazioni piccola... calma, non piangere. Quel bastardo la pagherà cara ora-Mi dice mentre mi stringe a se.
Quando sono abbracciata a lui mi sento protetta, come se fossi chiusa in un cubo di cristallo infrangibile. Perchè non ti ho incontrato prima, perchè?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1∼Che stronzo!

 

Sono su un aereo, sono partita. Mio padre ha detto che devo esserne felice, ma non ci riesco! Come faccio ad essere felice dopo aver lasciato la mia città, dopo aver lasciato tutti i miei amici... sto andando a Londra. Ho la musica a tutto volume, non voglio sentire nessuno. Ormai sono in ballo, non posso più scappare. Non manca molto all'atterraggio, circa una mezzoretta credo. Prendo la mia macchina fotografia e comincio a guardare le foto che ho scattato in Italia, nel mio paese, dopo un paio di foto c'è quella mia e di Leonardo, mi scende una lacrima, biondo e occhi tra il marrone e il verde; stiamo insieme da un anno, un anno felice, un anno in cui ci siamo voluti bene e ora non l'ho neanche avvertito che sono partita, bella stronza è?

L'ho conosciuto in una discoteca, a me piace scatenarmi, e da quella sera ci siamo conosciuti meglio e abbiamo cominciato ad uscire insieme, è scattato il bacio al secondo appuntamento, ancora lo ricordo...

 

Oh! Scusate... non mi sono presentata. Mi chiamo Alice, ho diciotto anni compiuti un mese fa preciso, sono magra, alta 1.80, capelli castani e occhi marroni... insomma, niente di particolare! Starò a Londra per un anno, per un maledettissimo concorso di arte e fotografia avanzato. Sono indipendente, non racconto niente a mio padre perchè i problemi mi piace affrontarli da sola, e poi alla fine quando li risolvo mi sento meglio, mi sento bene perchè capisco che riesco a superarne anche di più difficili! Vivo con mio padre Roberto e mio fratello Gianluca (sedici anni), due grandi rompi scatole a cui voglio un mondo di bene. La mia migliore amica? Non ne ho una, l'ultima l'ho avuta quando avevo tredici anni poi ho avuto un po' di problemi e mi ha ''abbandonata''. Si chiamava Giorgia, ora non so che fine abbia fatto, non l'ho più sentita; ma ho un migliore amico: Andrea, è l'unico ragazzo a cui dico tutto, a cui voglio VERAMENTE bene, di cui mi fido ciecamente, credeteci o no, non abbiamo mai litigato. Desidero fin da piccola una gattina nera ma non l'ho mai avuta, la chiedevo ogni anno a Babbo Natale, ma si sa, un giorno prima o poi smetti di crederci. Ah! Un'ultima cosa e poi vi lascio leggere senza interruzioni, sono di Roma e vivo lì da quando sono nata.

 

Ecco, hanno avvertito che stiamo per atterrare, ormai è andata! Non posso più tornare indietro, ho ricevuto una mail l'altro giorno da una signora, dal nome veramente buffo.

C'erano scritte queste precise parole in inglese, ovviamente:

 

''Buonasera signorina, la informo che la domanda per

essere ammessa alla nostra scuola è stata accettata.

La aspettiamo il 26 Novembre.È tutto pronto, il volo

è stato pagato e ti attende all'aereoporto di Fiumicino.

La ringrazio, La preside.''

 

In poche parole mi sono ritrovata questa lettera d'ammissione sulla scrivania e oggi, come stavo dicendo, sono qui su un maledetto aereo, anzi per la precisione in un aereoporto con altri sessanta ragazzi italiani che verranno a studiare nella mia stessa scuola. Ce ne sono di carini ma sono fidanzata! Quindi stai calma Alice, non ti far prendere dalle botte di agitazione; fortunatamente con me è venuto anche il mio migliore amico Andrea e sono più tranquilla.

-Allora? Come è stato il viaggio per te?- Domando ad Andrea

-Il mio viaggio? E me lo chiedi? Da urlo baby, hai visto a chi stavo accanto?-

-Emm no, ero troppo impegnata ad ascoltare la musica; con chi stavi?-

-Con Giorgia! Dio è bellissima-

-Andrea! Lo sai che non mi va di parlarne, continui a ripetermi che è bellissima e ancora bellissima... ho capito! Io non voglio più sentire quel nome-

-Scusa-

Ma che mi prende? Perchè rispondo così anche al mio migliore amico? Tutta colpa di quella vipera, spero di non starci in camera insieme. Voglio stare sola e smettere di preoccuparmi degli altri. Devo pensare a me stessa e rimanere rilassata il più possibile. Arriva il pullman della scuola e ci saliamo, è un pullman più bello che io abbia mai visto: è rosso, bianco e un marroncino chiaro. Credo siano di questi colori anche le divise della scuola, punto a favore per me! Adoro questi tre colori e non per vantarmi, mi stanno anche bene. Mi siedo al centro del pullman, il posto degli sfigati e sola soprattutto ma subito sale una ragazza castana con gli occhi verdi, ha un grande sorriso in faccia e mi colpisce a primo istante, sembra simpatica.

-Ciaooo a tutti! Sono di Milano, c'è un posto libero?-Domanda

Giorgia alza immediatamente la mano, ecco, mi ha rubato anche l'unica amica che avrei potuto avere.

La ''misteriosa ragazza'' la guarda.

-No guarda mi metto lì, vicino a quella ragazza castana che è sola-

Un punto per me! Ops, potrebbe rimanerci male Giorgia.... pffff ahahah ma cosa dico? Ora è il mio turno di farla ingelosire. Mi scappa un sorrisetto beffardo e sento quella vipera che bisbiglia qualcosa, bene secondo punto a mio favore. L'invidia è brutta piccola e tu ne hai sempre sofferto. Questa ragazza viene vicino a me e gli compare un bellissimo sorriso sul volto, ricambio e gli faccio subito posto.

-Piacere io sono Simona, credo tu sia Alice... i ragazzi parlano molto di te e ora ho la conferma di quello che dicono-Mi dice

-Piacere, si sono Alice ma posso sapere cosa dicono?Ahahaha?-Le domando

-Dicono che sei bellissima, ora dovrebbero entrare... ma se ci mettiamo ai posti sopra? Credo si metteranno lì-

-Andiamo bella, ti seguo! Già mi sei simpatica-

Mi prende per mano e attraversiamo tutto l'autobus fino ad arrivare al posto di Giorgia, mi guarda e sul viso l'invidia le se è dipinta in faccia. Forse io e Simona potremmo diventare amiche, mi servirebbe molto trovare un'amicizia vera.

Appena salite su e messe le nostre borse a posto ci sediamo dietro.

-Mi spieghi che problema ha quella ragazza che ti guardava così male un attimo fa? Anzi no racconta dall'inizio-

-Bene te la faccio in poche parole allora, come storia è troppo lunga, poi un giorno te la racconterò! Io e lei, Giorgia, siamo state migliori amiche fino all'età di tredici anni poi ho avuto dei problemi in famiglia, veramente li avevo da tempo però quel momento è stato terribile, praticamente mi ha come abbandonata e sono uscita con altre ragazze, più popolari di lei e con i ragazzi più carini della scuola...-

-Uuuuu si fa pesante la storia allora! Vai vai, scusami se ti interrotta!-

-Ahahah molto pesante! Da quel momento è stata gelosa di me e ora non ci parliamo più, tranne quando litighiamo, le oche che ha intorno sono Linda e Carla, due false. Non raccontare mai qualcosa di importante che non vuoi far sapere a nessuno a quelle tre, trasformerebbero la notizia in orrore. Io ti ho avvertita poi fai come vuoi Simo, posso chiamarti Simo?-

-Certo! Io ti chiamerò Ali, io già ti voglio bene, vabbè dei problemi del genere li ho anche io ma per fortuna li ho lasciati a Milano- Risponde mentre mi fa l'occhiolino.

Cominciamo a ridere e proprio in quel momento salgono dei ragazzi uno più bello dell'altro, mi fanno dei sorrisetti e vengono a presentarsi.

-Ciao, te sei Alice giusto? Io sono Matteo, piacere... loro sono Christian e Valerio- Mi dice mentre prende la mia mano e la bacia delicatamente.

-Piacere Matteo, piacere Christian, piacere Valerio. Qui ci sono dei posti liberi, perchè non vi mettete seduti con noi?-

-Con piacere bellissima!- Dice Matteo.

Terzo punto per me! Ora mangia la mia polvere Giorgia. Tutto il viaggio passa tra le risate di questi tre figoni e quelle mie e di Simo. Non è così male come pensavo: ho trovato un amico (che potrebbe trasformarsi in qualcos'altro sicuramente) e un'amica adorabile. Alle quattro di pomeriggio arriviamo a scuola, è meravigliosa... tutti i giardini sono curati, la struttura è in mattoni grigi e piena di rifiniture bianche. Scendo dall'autobus e subito Matteo mi prende sottobraccio, è un gentiluomo.

-Bene bella signorina, lei è stata ospitata nella piccola dimora di Matteo; cosa ne dice di conoscerci meglio?- Mi chiede Matteo sussurrandomelo in un orecchio.

-Ne sarei onorata! Ma una cosa sola! Sono fidanzata...-

-Non c'è problema, voglio solo essere tuo amico-

Mi da un bacio su una guancia e mi prende per mano, torniamo da Simona ma per farlo passo davanti a Giorgia che mi guarda con un'aria da snob insopportabile. Appena arriviamo gli altri cominciano ad urlare.

-Oooo i due piccioncini sono tornati!-Grida Christian.

Gli lancio un'occhiataccia fino a farlo intimidire. Io e Matteo ci siamo appena conosciuti! Come possiamo stare insieme se ci siamo appena conosciuti? Ma che grande cavolata... Sto per rispondergli a tono quando sento dei passi dietro di me e con un attimo fermarsi, mi giro e vedo una donna di una certa età che ci fissa uno ad uno.

-Buongiorno ragazzi! Sono la preside di questa meravigliosa scuola, vi verrà affidato un alunno dei più fidati a persona come guida che vi mostrerà tutta la scuola, io sono Amelia Anderson, se avete bisogno di me sono nel primo ufficio a destra dopo l'entrata. Un'ultima cosa: Benvenuti ragazzi, se siete qui significa che siete abbastanza capaci a scuola, nelle vostre stanze ci sono le regole dell'istituto e le vostre divise. Buona permanenza! Spero di non vedervi mai nel mio ufficio ahahah! Un po' di umorismo ragazzi, non vi mangio-Dice la preside

-Grazie signora!-Rispondiamo tutti in coro

-Cominciamo con i nomi, la prima signorina è Alice Morelato-

Vado vicino alla preside, mi prende l'ansia quando mi chiamano, le stringo la mano.

-Piacere signora, la sua scuola è bellissima, complimenti-

-Oh grazie signorina! Il ragazzo che ti guiderà è Harry Styles, mi raccomando trattala come una principessa si vede che è una ragazza dolcissima e precisa-

-G-grazie signora preside-

Si avvicina a me un ragazzo riccio, semplicemente perfetto! Ha gli occhi verdi smeraldo, alto e un viso da angioletto!

-Bene Alis, ti posso chiamare così visto che la pronuncia del tuo nome non mi viene ahaha? Scusamiiii-

-Ahahah certo Harry-

-Ok andiamo a perlustrare questa magnifica scuola che tra poco diventerà una galera cara-

Mi prende sottobraccio e cominciamo con l'ufficio della preside, messo in ordine e con mille trofei di nuoto, basket e pattinaggio artistico. Hanno molti sport! In Italia neanche se la sognano una scuola che gli dedica così tanto impegno. Poi si passiamo davanti a tutte le aule ma quella che mi ha colpito di più è stata quella di artistica, piena di cavalletti, odore di acquerelli, pennelli...

Poi siamo passati in piscina dove dei ragazzi stavano facendo allenamento, poi alla palestra di basket e infine dove fanno pattinaggio.

-Abbiamo quasi finito cara!- Mi dice Harry

-Ahahah ok caro signorino-

Apre una grande porta di legno e ci ritroviamo in una stanza grandissima piena di libri: la biblioteca (credo!). Chiedo ad Harry e mi viene confermata la supposizione. È meravigliosa, io adoro le biblioteche. È divisa per alfabeto e alla Z ci trovo sempre dei libri bellissimi, non so il perchè! Così mi avventuro in quel labirinto quando mi scontro con un ragazzo.

-Oddio! Mi dispiace, scusami... non volevo!-

Senza neanche alzare gli occhi dal pavimento corre via, ma cosa gli ho fatto di così male? Ora mi sento in colpa... così vado da Harry.

-Harry scusa ma chi è quel ragazzo? Ci siamo scontrati ed è corso via-

-Quale ragazzo? Io non ho visto nessuno-

-Lascia stare, i bagagli sono già stati portati nelle camere?-

-Si, credo di si!-

-Bene portami lì, voglio farmi una doccia-

-Ok cara signorina-

Ridiamo, ha un bel sorriso e poi è simpatico, nascerà una bella amicizia, ne sono sicura!

Come desiderato mi porta alla stanza, appena la apro rimango di stucco, dentro ci sono Simona e Matteo e appena entro mi sorridono, esco di nuovo e Harry è ancora lì.

-Grazie Harry, mi sono divertita!-

-Di niente! Senti questa sera starai al mio tavolo, ti aspetto qui davanti alle otto e mezza, vedi di essere puntuale cara!-

-A dopo caro-Lo saluto dandogli un bacio su una guancia.

Rientro in camera, ma Matteo cosa ci fa qui? Ora mi perseguita anche?

-Ciao Matteo! Cosa fai qua?-

-Ti cercavo-Mi risponde

-Ah ok! Bene cosa c'è?-

-Niente, volevo solo vederti;ora vado a dopo bambole!-

Ora mi sta dando un po' fastidio l'atteggiamento di quel ragazzo, cosa ci faceva nella MIA camera, sul MIO letto, con la mano infilata nel MIO cassetto? Non lo so e non lo voglio sapere.

-Ei tesoro, la mia guida è una ragazza...si chiama Ilary, ha detto che sei capitata tra le mani di uno dei ragazzi più popolari della scuola... ma l'hai visto quan'è carino?-

-Si, è anche molto simpatico!-

-Vabbè io ho appuntamento con lei qui sotto alle otto e venti, vuoi venire?-

-No scusami! Harry mi aspetta alle otto e mezza qui davanti...-

-Ahahah acchiappa la ragazza! Comunque una cosa, stai attenta a Matteo, è uno stronzo! È solo un pervertito del cavolo, stai attenta che quello ti ha avvistata-

-Io non ho paura di un ragazzo del genere-

-Dovresti tesoro-

Sento squillare il cellulare, è un messaggio di LEONARDO! Lo apro:

 

''Ma vuoi avvertirmi che parti per Londra?

Per un anno oltretutto... io non posso essere

impegnato con una che sta a Londra.

Ci risentiamo quando torni, ciao.''

 

Cominciano a scendere le lacrime, gonfie lacrime salate, che disegnano strisce nere sul mio viso. Come può lasciarti con un messaggio una persona? Che razza di 'uomo' è? Le lacrime non si fermano, Simona prende il telefono e legge il messaggio, corre ad abbracciarmi. Vedi come sono le amiche? Ti consolano, Giulia non lo avrebbe mai fatto...

 

Sono le otto e venti e per Simo è ora di andare, la saluto, appena esce mi ricordo della mano di Matteo infilata nel mio cassetto (ancora non ho messo a posto niente, che disastro!)

Apro il cassetto e trovo un preservativo. Che stronzo! Ma che cazzo credeva di farci è?

Bussano alla porta così vado ad aprire, finalmente Harry è arrivato!

Apro ed è....

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: EhiBoyLoveYouAlice