Memories.

Sono sdraiata sul letto a piangere, il 31 dicembre, non è un bel modo di passare il capodanno. Piango perché lui non c’è, mi ha lasciata sola insieme ai miei problemi. Sento la mamma gridare il mio nome, dice che manca un ora a mezzanotte, che dovrei scendere per mangiare qualcosa ma io non rispondo e continuo a piangere. Se ne è andato. Come ha potuto farlo? Aveva promesso che ci sarebbe stato sempre; che non mi avrebbe abbandonata mai, per nessun motivo al mondo; diceva di amarmi. Mi mancano le sue mani che avvolgevano le mie, come per dirmi per nulla al mondo mi avrebbe lasciata sola; mi mancano le sue braccia che mi circondavano negli abbracci più belli e più sinceri che io abbia mai ricevuto; mi manca la sua voce che mi sussurrava cose dolci all’orecchio; mi mancano i suoi occhi che racchiudono dentro ciò che di più bello c’è al mondo: l’immensità dell’oceano e del cielo messi insieme, quegli occhi che fin dal primo istante mi hanno rubato il cuore. Mi manca lui. Inizio a ricordare i nostri momenti più belli, mentre sento la testa esplodere, mentre sento l’ennesima lacrima amara rigare il mio volto. Ricordo il nostro primo incontro. Quella sera cercavo un semplice locale in cui cenare, invece ho trovato l’amore.

-Sala fumatori o non fumatori?- mi chiese gentilmente il cameriere. –Non fumatori per favore- .-Va benissimo, tavolo 39-,-Grazie mille.- risposi sorridendo e mi avviai al mio tavolo. Mi sedetti e ordinai del pollo in agrodolce. Mentre aspettavo il mio pasto cominciai a guardarmi intorno e notai, nel tavolo di fronte al mio, un ragazzo con degli occhi che facevano invidia al mare. I capelli ricci e castani ricadevano un po’ disordinatamente sul suo volto e un sorriso accompagnato da due fossette adorabili incorniciava quello che per me era un viso celestiale. ‘Un momento, perché sorride? O mio Dio si è accorto che lo sto fissando, che figuraccia’ pensai mentre ricambiavo il sorriso e arrossivo visibilmente. Era seduto da solo al tavolo come me d’altronde e così, non sapendo neanche io cosa mi fosse preso, lo invitai a unirsi a me. Si chiamava Harry, Harry Styles. Iniziammo a parlare del più e del meno e da li nacque una bellissima amicizia, che poi si trasformò in amore.

Controllo il display del cellulare, le 23:15. Le lacrime continuano a scendere e nella mia mente continuano a riaffiorare i ricordi. Il nostro primo bacio.

Quel pomeriggio Harry mi aveva invitato a casa sua e io accettai un po’ titubante , i suo non c’erano. Decidemmo di preparare dei biscotti, disponemmo tutti gli ingredienti sulla tavola e iniziammo. Io iniziai a sgusciare le uova mentre lui apriva la farina. Ma quello scemo del mio migliore amico non poteva fare il serio per una volta così prese un pugno di farina e me la lanciò in faccia scoppiando subito a ridere. Io scioccata gli urlai –Styles! Questa me la paghi brutto infame!- e così dicendo gli spiaccicai un uovo sui suoi amati ricci. Un sorriso malefico si fece spazio sul mio volto ma lasciò subito il posto ad una sonora risata appena vidi la faccia di Harry. –I miei capelli! Come hai osato Melanie?! I miei capelli!- urlava isterico. Sapevo che si sarebbe vendicato così cercai di uscire da quella cucina che ormai era un porcile ma lui mi cinse la vita con un braccio e mi versò la crema al cioccolato in testa.- Scoppiammo a ridere entrambi. Lui mi teneva ancora per i fianchi, eravamo stretti l’un l’altro. Avevo le farfalle nello stomaco e quando incatenò i suoi occhi ai miei una scarica elettrica mi attraversò il corpo. Poi, senza preavviso posò le sue labbra sulle mie e le nostre lingue si unirono in una danza, la più bella di tutte.

Ed ora, alle 23:30 mi torna in mente un ricordo che devo assolutamente rimuovere dal cervello. Il ricordo che mi provoca questa sofferenza.

-Perché?-urlai in preda al panico. -E’ solo che non ti amo più.- BAAAM! Il mondo mi cadde addosso, le gambe cedettero e mi abbandonai al suolo mentre le lacrime rigavano il mio viso. Era finita. Mi aveva lasciato. –Hai un’altra, non è così?- dissi tra i singhiozzi. Lui annuì semplicemente con la testa e se ne andò, consapevole del fatto che si stava portando via il mio cuore.

Non mi ama più. Se ne è andato. E io so che non tornerà stasera e che non mi bacerà per dirmi che mi ama ancora, so che non andrà tutto a posto come nelle favole, perché questa è la vita vera e nella realtà il principe azzurro se ne va sempre con la principessa sbagliata.