Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Chiass    02/01/2013    1 recensioni
Restammo abbracciate per tutte le quattro canzoni che cantarono, e io osservavo quei cinque ragazzi, quelli che due anni fa avevano salvato mia sorella, erano riusciti a farla, in parte, tornare a vivere.
-Grazie One Direction- urlai appena finirono di cantare e Cloe, sorpresa dal mio gesto, scoppiò a ridere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

  Stop, Rew, Play.

Image and video hosting by TinyPic



 
1.

 <
Anche quando il rintocco di ogni secondo fa male come il sangue che pulsa nelle ferite. Passa in maniera disuguale, tra strani scarti e bonacce prolungate, ma passa.
Persino per me..>>
(new moon)

 

Due anni.
Due fottutissimi anni erano passati da quando lui se n'era andato.
Da quando mi aveva lasciata sola a vivere questa, ormai, insulsa vita. 
Lui era tutto.
Lui era la ragione del mio sorriso. 
-Claire, muoviti!- urlò la mia “graziosa” sorellina. Anche lei soffriva, non voleva farlo vedere, ma soffriva. Si poteva capire dal suo sguardo, ormai spento.
Cloe Dawis, mia sorella, la mia migliore amica, con un carattere più forte del mio nonostante i suoi sedici anni e i miei diciotto.
-Arrivo! Un attimo!- urlai alzandomi dal letto e dirigendomi in bagno.
-Sai che giorno è oggi?- urlò 
-Cloe, stai zitta, dammi due secondi e sono pronta.- sbuffai, mi sciacquai la faccia e infilai i miei Jeans e la mia felpa XXL. Presi il cellulare, la borsa e mi precipitai al piano di sotto, dove Cloe, impaziente, picchiettava il piede contro il pavimento, sbuffando.
-Finalmente- sentenziò Cloe, sforzando un sorriso.
-Andiamo?- dissi sorridendo -prima però, prendo un caffè da Starbuck's- 
Cloe, naturalmente, non era della mia stessa idea e alzò gli occhi al cielo. 
-no, non provare a impedirmelo Cloe. Ti ricordo che sta mattina mi sono dovuta svegliare alle otto e ripeto otto, per te! Quindi un caffè da Starbuck's me lo merito. E poi, sono solo le otto e mezza, siamo in anticipo.- 
Cloe scoppiò a ridere prima di abbracciarmi. -Grazie- sussurrò 
 
'91 Peterborough Rd'. 
Dopo mezz'ora nel traffico londinese eravamo arrivati davanti ad un enorme edificio, al cui indirizzo Cloe, in due anni, aveva inviato milioni di lettere, a cui non aveva ricevuto mai risposta.
Non vi descrivo la mia dolce sorellina appena scese dalla macchina. Quasi non la riconoscevo. 
C'erano tantissime ragazze pronte a sfondare i cancelli, che tenevano in mano cartelloni, lettere e macchine fotografiche.
-Claire! Muoviti!!!- urlò Cloe sbracciandosi in mezzo alla folla per farsi vedere da me. Come se l'avevo persa di vista!
-Arrivo, arrivo- mi sforzai di sorridere, prima di entrare ed essere, così, sommersa dalla folla di ragazze urlanti.
Eravamo lì da due ore; due ore che aspettavamo che questi 'benedetti' cancelli si aprissero. Naturalmente Cloe, con la sua 'faccia di tolla' era riuscita ad arrivare davanti, attaccata al cancello e io avevo cercato di starle dietro con molta difficoltà. 
Finalmente i cancelli si aprirono e non potete immaginare cosa successe. Fui travolta, o meglio, fui completamente travolta dalla folla inferocita. Se non fosse stato per mia sorella, diventata improvvisamente il mio supereroe, che mi prese per mano, sarei stata completamente calpestata senza pietà. 
Erano pazze, terribilmente pazze, quasi mi facevano paura.
Ma questo non era niente rispetto a quello che successe dopo. 
Bastò un Bodyguard a far andare in “tilt il cervello di quelle ragazze. Disse che avrebbe fatto entrare nella sala adiacente solo cinquanta ragazze, le prime della fila. Ricevetti circa mille gomitate, pugni, pedate e sgambetti in cinque minuti. Senza che potessi rendermene conto io e quella matta di mia sorella riuscimmo ad entrare in quella sala. Appena Cloe realizzò ciò che sarebbe successo da lì a pochi minuti, iniziò ad urlare e saltare da tutte le parti.
Io mi diressi verso la prima sedia che vidi e mi gettai sopra di essa, distrutta dopo tre ore di “dura lotta”. 
Si spensero le luci della sala.
 Sentivo l'agitazione di Cloe, seduta vicino a me. Quando le luci si accesero cinque ragazzi erano davanti a noi che tenevano in mano i loro microfoni. Strinsi a me Cloe che piangeva, piangeva come una matta e continuava a dirmi grazie. 
-Cloe, io non ho fatto niente. Non devi ringraziare me, ma quei cinque ragazzi- sorrisi e la strinsi più forte a me.
-Oh, loro li ringrazio tutti i giorni. Sei tu che non ringrazio mai. Essere qui con me oggi, il giorno più bello della mia vita, per me è tantissimo. Grazie Claire davvero-
Restammo abbracciate per tutte le quattro canzoni che cantarono, e io osservavo quei cinque ragazzi, quelli che due anni fa avevano salvato mia sorella, erano riusciti a farla, in parte, tornare a vivere. 
-Grazie One Direction- urlai appena finirono di cantare e Cloe, sorpresa dal mio gesto, scoppiò a ridere. 
 
 

 Heyyyyyyyyyyyyy!!!!!!
Sono tornata a rompervi.. Ho cercato di mettere me stessa in questo capitolo, spero che vi piaccia.. Al massimo cercherò di rifarmi nei prossimi. 
Sotto ogni capitolo , dal prossimo ovviamente, farò pubblicitá  alle vostre storie , per chi vuole ovviamente.. Scrivetemi via  mex privato  ;)  su Twitter sono @chias94 , se avete voglia contattatemi anche per due chiacchiere... 
Beh, ora scappo... 
Alla prossima :) 

Baci,
Chia. 

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Chiass