< No! > sbottò Romano agitato rispondendo al suo boss che era comodamente seduto in una sedia dietro la propria scrivania.

< Italia del Sud! Non era una richiesta, era un ordine!> rispose egli in preda a tutte le furie.

< Non ho intenzione di andare in guerra, Chigi!> sbottò lui in tutta risposta. 

Ecco la verità, nel ben mezzo della Seconda Guerra Mondiale il boss di Lovino aveva deciso di mandarlo in guerra in seguito alla sconfitta subita, tuttavia Romano non aveva  la minima intenzione di combattere contro il nemico, non era il tipo da afferrare un'arma e andare al fronte, preferiva andare a raccogliere dei freschi pomodori per poi andarli a cucinare. Anche se avesse provato ad andare in guerra era sicuro che poi sarebbe scappato via o sarebbe stato il primo ad essere ammazzato, e di certo il povero Lovino non voleva questo e così dopo una lunga discussione prese la sua decisione.

< Scordati che vado in guerra, Konoyarou! Io me ne vado!> ecco la sua decisione, aveva deciso di scappare dall'Italia e tornare solo quando le acque si sarebbero calmate, ma il povero Sud Italiano non aveva ancora fatto i conti con il suo capo che era deciso nelle sue intenzioni. Il moro sbattè la porta ed uscì dall'elegante studio del capo.

Il giovane italiano in quel momento vestiva la sua solita divisa italiana, ma essendo un maestro della fuga sapeva benissimo che tenere ancora questi vestiti gli sarebbe costato caro, e così si dirisse verso la propria stanza, quel buco di stanza che gli avevano trovato in una grande residenza, ma poco gli interessava, tanto da lì a poco se ne sarebbe andato, il punto era... dove? Una volta dentro la sua stanza stacco la cartina dal muro e l'osservò, non fece molte osservazioni e si limitò a dire < Andrò da quel bastardo di Spagna....> ma in effetti, gli sarebbe convenuto andare da Nazioni più vicine e neutrali che lo avrebbero accolto senza troppe pretese, avrebbe preso l'asilo politico e poi alla fine sarebbe tornato a casa. Ma capire cosa frullava nella testa di Romano era impossibile, un fiume di emozioni lo spingevano ad andare da Spain , lo vedeva come la sua figura protettiva, l'unico che lo poteva aiutare, anche se sapeva che arrivare fin da lui via terra gli sarebbe costato un sacco di soldi e tempo e avrebbe fatto prima a cercare aiuto a casa di Austria o Francia, tuttavia non dipendeva solo da lui, Spain attualmente era in una situazione di miseria, mentre Francia godeva di un sacco di soldi a causa del risarcimento dalla Germania dalla Prima Guerra Mondiale e Austria era sempre una nazione ricca di suo, ma lui aveva deciso di andare da Spagna. E così il viaggio di Romano iniziò....

Per prima cosa uscì di nascosto dalla residenza, indossando una camicia bianca e un paio di pantaloni beige e partì senza nemmeno un soldo in tasca. < Tsk... io ce la farò... arriverò da quel bastardo di Spain da solo!> disse il giovane che si fece dare un passaggio da un contadino che lo portò vicino al Lazio, nel suo viaggio nella stiva della merce riuscì a recuperare qualche pomodoro che mise in un vecchio strofinaccio sporco che trovò nella cassa, ma non fece lo schizzinoso, era un tipo molto umile alla fine, non godeva di un grande sfarzo, preferiva fare il contadino piuttosto che il nobile. Il suo primo viaggio finì in un centro ortofrutticolo dove nel mentre cercava un nuovo passaggio si imbattè in suo fratello che stava comprando della verdura: