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Autore: Jeck86    02/01/2013    0 recensioni
Una ff Kensuke AidaXRei Ayanami
Crack Pairing
In realtà anche meno.
Non c'è manco un bacetto o una stetta di mano.
Rei si voltò verso il banco accanto al suo.
C'era seduto quell'Aida.
Stava sudando copiosamente.
Si girava e rigirava sulla sedia.
Poi sollevava lo sguardo preoccupato verso il cielo.
Bestemmiava qualcosa in cuor suo.
Poi si concentrava di nuovo sul foglio.
Aida fissava il foglio con intensità, come se potesse spremerci fuori la risposta alle sue domande.
Ma, nel frattempo, la penna non si era mossa neppure di un centimetro.
Rei sentì un lieve moto di pietà.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Kensuke Aida, Rei Ayanami, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I° giornata

 
 
 
Avverto presenze esterne al mio io: "C'è qualcuno la fuori?...al di la della soglia?"
Conosco queste persone: Ikari, il maggiore Katsuragi, la dottoressa Akagi, il pilota dello 02, il comandante Ikari, altri ragazzi, compagni di classe...
Chi sei tu?
Chi sei tu?
"Chi sei tu?"
 
"Sono Kensuke, ma come hai fatto a vedermi se sei girata verso la finestra?"
Rei voltò la testa lentamente e mise i suoi occhi sul biondino.
"Ho parlato ad alta voce? A volte mi capita."
"Mica tanto spesso. Giurerei che è la prima volta che ti sento. Siamo solo noi?"
"Si."
Vedendo che il ragazzo la fissava, Rei si rese conto che doveva dire qualcos'altro.
Era una convenzione sociale.
Il ragazzo, come aveva detto di chiamarsi?
Accidenti.
Lei lo conosceva bene.
Era uno degli amici di Shinji.
Ma il nome le sfuggiva.
Comunque doveva dirgli qualcosa.
Disse la prima cosa che le veniva in mente.
Ecco, quella cosa poteva andare bene.
Non che a lei importasse...
 
Si aspettava in risposta un commento breve.
Ma mister lentiggini aveva, evidentemente, una idea tutta sua del fare conversazione.
Aprì le cateratte per lasciar passare una fiumana di parole.
"La settimana scorsa, a scuola, il professore, quello con gli occhiali..."E giù valanghe di parole."...Non fraintendermi...bla bla bla...Io non ce l'ho con lui anche se spiega sempre la stessa lezione...bla bla bla..."
Rei aveva annuito un paio di volte, nello strenuo sforzo di capire cosa stava dicendo il biondino. Ma poi aveva rinunciato e si era messa a pensare ai fatti propri.
Ma non poteva distogliere lo sguardo.
Sarebbe stata una scortesia.
Così lo fissava con una espressione impenetrabile.
...Ecco, Aida.
Era così che si chiamava: Kensuke Aida.
 
"...e quindi non ho avuto tempo per studiare per il compito in classe di oggi. Ed ecco perché sono arrivato in anticipo: per scrivermi le risposte sul banco e preparare i bigliettini per copiare."
"Scusa..."Disse lentamente Rei"...ma come è cominciata questa conversazione?"
"Come...?"
"Cosa avevo chiesto all'inizio? Per farti parlare così tanto..."
"Tu avevi chiesto: Come va?"
"Sembrava una domanda tanto innocua."Pensò Rei.
 
Avrebbe voluto stare zitta ma Kensuke continuava a fissarla.
Aveva pure uno strano sguardo in faccia.
E stava sorridendo.
Chissà che voleva?
Così dopo un minuto buono di silenzio si decise ad aggiungere.
"Ma, Aida..."Iniziò.
"Visto che me lo sono ricordato?"Pensava con orgoglio.
"...credi di fare in tempo?"
"A fare?"
"Scrivere sul banco, preparare i bigliettini ecc."
"Perché?"
Aida non si era accorto che, durante il suo monologo, la classe aveva fatto a tempo a riempirsi di gente.
"Drin" suonò la campanella.
 
"Montagne, montagne imponenti: cose che mutano in un lungo tempo.
Cielo, cielo azzurro: una cosa visibile agli occhi, una cosa invisibile agli occhi.
Sole: una cosa unica.
Acqua: una sensazione piacevole.
Biondo grano, granturco giallo, girasoli dorati: il colore giallo mi..."Pensava Rei.
"...mi lascia del tutto indifferente."
Rei guardava fuori dalla finestra e divagava col pensiero.
Aveva finito da un pezzo il suo compito.
Avrebbe potuto consegnare.
Ma tanto, anche se avesse consegnato, non poteva andare a casa.
E se anche fosse andata a casa non avrebbe fatto altro che starsene sul letto a fissare il muro.
Allora se ne stava seduta al suo posto e guardava fuori dalla finestra.
Almeno la vista era più spaziosa.
 
Rei si voltò verso il banco accanto al suo.
C'era seduto quell'Aida.
Stava sudando copiosamente.
Si girava e rigirava sulla sedia.
Poi sollevava lo sguardo preoccupato verso il cielo.
Bestemmiava qualcosa in cuor suo.
Poi si concentrava di nuovo sul foglio.
Aida fissava il foglio con intensità, come se potesse spremerci fuori la risposta alle sue domande.
Ma, nel frattempo, la penna non si era mossa neppure di un centimetro.
 
Rei sentì un lieve moto di pietà.
Che, in un certo senso, fosse stata colpa sua?
Forse, era perché si era attardato a parlare con lei che il ragazzo non aveva potuto copiare.
Ma avrebbe dovuto studiare.
Perché non aveva studiato?
Per distrazione?
Anche Rei aveva le sue distrazioni.
Anche Rei aveva dovuto dire no a molti passatempi divertenti:
leggere un libro di filosofia
fissare il muro
leggere un libro di biochimica
lustrare gli occhiali del comandante.
Ma Rei era una ragazza giudiziosa ed aveva preferito il dovere al piacere.
Perché Aida Non aveva studiato?
Lui lo aveva detto.
Ma, ora come ora, lei non se lo ricordava.
"Devo fare più attenzione, la prossima volta che lui blatera qualcosa."
 
Ad un certo punto, il volto congestionato di Aida si volse a cercare ispirazione fuori dalla finestra e, per caso, incontrò lo sguardo di Rei.
Imbarazzato, e non volendo mostrare quanto fosse bisognoso d'aiuto, fece un sorriso tirato.
Rei, con un veloce colpo d'occhi, spostò lo sguardo severo sul professore.
Non stava guardando.
Prese la sua brutta e stese il braccio a passarla ad Aida.
Aida guardava gli occhi rossi e severi di Rei mentre valutava se accettare o meno l'aiuto.
Prese la brutta ed iniziò a copiare.
 
Quando ebbe finito si voltò di nuovo verso Rei per un muto ringraziamento.
Ma lei guardava di nuovo fuori dalla finestra.
Allora si voltò alla sua destra e vide che anche Toji era in ambasce.
Passò la brutta anche a lui che a sua volta passò il compito.
A quel compito presero tutti 8, tranne Asuka ed Hikari che presero 9...
...e Shinji, l'unico che aveva studiato sodo e che non aveva voluto copiare.
Shinji prese 7.
   
 
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