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Autore: tins_    02/01/2013    1 recensioni
E invece sono io quella. Lascio che il mondo mi cada addosso senza protestare. Perché lo faccio? Per paura. Sono stata con quell’uomo per anni ed è solo un periodo. Lui non lo vuole fare, lui mi ama. Mi ama.
Davvero?
Si.
Quante volte te lo sei ripetuta per arrivare a crederci così tanto?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi tiro su dal letto e il pavimento gelido mi fa letteralmente rabbrividire. Alzo gli occhi e vedo la luce della luna filtrare debolmente dalla finestra. Sento la gola stretta in una morsa talmente orrenda che faccio fatica a trattenere le lacrime.
Nella penombra della stanza riesco a vedere le coperte arrotolate su loro stesse, anche stanotte gli incubi non mi hanno dato tregua. La maglia che indosso è coperta di chiazze del solito sudore freddo ma ormai ci sono talmente abituata che non ho nemmeno voglia di metterlo a lavare.
Una goccia mi scende sulla tempia per poi cadere debolmente sulle gambe nude, di fianco ad un enorme macchia violacea. Dovrebbe essere un fastidio, qualcosa a cui nessuno farebbe mai caso e invece è solo dolore. Non faccio niente. Resto ferma ad aspettare di essere abbastanza forte per alzarmi.
Quando finalmente ci riesco non sbuffo neanche. Cammino lentamente fino al bagno e accendo la luce.  Mi appoggio stanca sul lavandino e faccio scorrere l’acqua fresca per poi buttarmela addosso.
Alzo gli occhi lentamente perché so già cosa li aspetta. Ormai fa più male la vista che l’effettivo dolore fisico. Sono coperta di graffi per tutte le braccia e i polsi sono circondati da impronte nere. Le gambe sono solo un po’ ammaccate. Quello che mi fa trasalire, come al solito, è il viso. Una piccola botta nasconde un taglio abbastanza profondo e il sangue raggrumato lo fa sembrare ancora più disastroso. Mi disinfetto ed effettivamente è già meglio. Dietro al collo ho altri tagli e lividi di varie dimensioni mi arrivano fino agli zigomi.
Certe cose sono facili da nascondere, soprattutto perché è inverno e i vestiti fanno la loro parte.

Non mi riconosco in quella figura fragile che riflette lo specchio. Non rispetto quella donna, non rispetto l’uomo che le ha fatto questo. Penso che la vera me non si lascerebbe trattare in questo modo.
E invece sono io quella. Lascio che il mondo mi cada addosso senza protestare. Perché lo faccio? Per paura. Sono stata con quell’uomo per anni ed è solo un periodo. Lui non lo vuole fare, lui mi ama. Mi ama.
Davvero?
Si.
Quante volte te lo sei ripetuta per arrivare a crederci così tanto?

Chiudo la coscienza in un cassetto remoto della mia mente proprio nel momento in cui sento sbattere la porta dell’ingresso. improvvisamente mi vedo correre verso la chiave del bagno e la giro.

Lui urla, lo sento.
È ubriaco.
Ancora.

 
  
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