02/01/2013
1 recensioniUNDERWATER.
Oggi è un’altra afosa giornata qui a Los Angeles.
Sinceramente mi chiedo come le persone che vivono qui riescano a respirare quest’aria. E’ pesante, basta qualche passo e sei una pozzanghera di sudore vivente.
In più il sole sembra che non mi voglia dare tregua, nella mia stanza d’albergo, assegnatami dai nostri manager, è quella più colpita dal sole e trovare un punto all’ombra sembra quasi impossibile.
Quindi oggi ho due possibilità: o mi chiudo in bagno o vado al mare e cerco di rinfrescarmi un po’ con quell’acqua salata.
Altre possibilità non ne vedo anche perché Zayn, Niall ed Harry sono per negozi per cercare qualche souvenir da riportare a casa, e Louis… Bhe lui probabilmente sarà da qualche parte con la sua ragazza a coccolarsi o chissà cosa. Mi si intorpidisce lo stomaco al sol pensiero.
Non che mi dia fastidio, Eleonor in fondo la trovo una ragazza carina e simpatica, ma sapere che lei è tra le braccia della persona che amo mi nasce un senso di vuoto nello stomaco.
Eh già, sono innamorato di Louis, bella merda vero?
Scrollo la testa per scacciarne il pensiero, devo cercare di non pensarci e godermi la giornata.
Mi alzo dal pavimento del bagno su cui ero seduto per cercare un po’ di fresco e mi dirigo verso l’armadio a cercare la tuta da surf ed andare così al mare.
Per fortuna l’hotel è di fronte al mare così non serve che cammino troppo sotto il sole cocente.
Appena arrivato noto che non c’è molta gente, meglio per me.
Distendo l’asciugamano, mi spoglio dei pantaloncini e corro verso l’acqua con la tavola sotto il braccio.
Appena son dentro il liquido trasparente tiro un sospiro di sollievo, finalmente qualcosa di fresco.
Mi distendo sulla tavola e vado incontro alle onde.
Quando finisco di fare surf noto che in spiaggia non è rimasto più nessuno e i raggi del sole, più arancioni e bassi di quando sono arrivato, mi accompagnano mentre, dopo aver lasciato la tavola a riva, faccio una nuotata.
Prendo il respiro e mi calo giù, sott’acqua, dove il silenzio è il sovrano.
Qui posso finalmente pensare in pace, trovare la tranquillità.
Louis.
Ecco che mi ritorna in mente lui. E come potrei non farlo? Pensare alla sua pelle morbida, al suo corpo statuario, alle sue labbra così invitanti che accompagnano una voce soave, e i suoi occhi… I suoi occhi sono come un mare profondo o un cielo infinito, non potrei trovare niente di meglio da fare che rispecchiarmi in quei occhi. Non so esattamente quando ho iniziato a provare qualcosa per lui, ma si sa, l’amore cresce col tempo. Non so che darei per ritrovarmi tra le sue braccia, baciarlo fino a che non ho più respiro e sentirmi sussurrare parole dolci.
Ma lui questo non lo sa, e non deve saperlo. Sembra così felice con Eleonor, chi sono io per metter fine alla sua gioia? Nessuno, ecco chi.
E a volte mi sento soffocare per questa consapevolezza. Sento il respiro mancarmi, le lacrime uscire prepotenti, lo stomaco che si attorciglia e fa male.
Ma con il suo amore potrei respirare anche sott’acqua.
Danielle.
Oh Danielle. Dio solo sa che per quella ragazza non provo niente più che affetto. Non la amo, non so neanche se l’abbia mai amata. Quando ci siamo messi insieme ricordo che il giorno prima avevo fatto strani pensieri su di Louis quando l’avevo visto con solo i boxer addosso a correre in giro per casa, rincorso da Harry, e da quel giorno per cercare di scacciarli via ho pensato che stare con una ragazza mi avrebbe aiutato.
Ma ha solo peggiorato le cose perché lei si è innamorata di me e io ho capito che invece io ero innamorato di Louis.
Quando la bacio mi immagino che sia lui, che sia lui a farmi mancare il respiro, che sia lui la persona per cui non mi serve l’ossigeno per vivere.
Ma con il suo amore potrei respirare anche sott’acqua.
Eleonor.
Non la odio, questo è sicuro. Come potrei odiarla? Non ha niente che non vada, né in campo fisico né nel carattere. E’ una ragazza dolcissima ed intelligente. Perfetta insomma. L’incontrario di me. Forse è per quello che stanno così tanto bene insieme. Ammettiamolo, se dobbiamo comparare loro insieme ed io con lui, io sfiguro. Ed anche se fossi perfetto, Louis è completamente etero.
Ogni volta che penso a loro sue insieme, inizio ad odiarmi. Perché non posso essere perfetto? Perché sono pieno di imperfezioni? Che ho fatto di male?
E quando questi pensieri mi assalgono mi arrabbio e prendo ogni cosa che mi capita a tiro per poi lanciarla, urlo, rompo tutto, fino a quando il respiro mi manca e ho bisogno di sedermi.
Ma con il suo amore potrei respirare anche sott’acqua.
Le persone che mi odiano.
Ogni giorno ricevo un milione di tweet e messaggi su facebook che dicono che dovrei morire, che non merito di stare nella band, che sono uno che se la tira, che sono noioso. A volte sopporto tutto questo, faccio finta di niente e vado avanti. Altre volte invece non ce la faccio e scoppio. Solitamente quando ho questi scoppi o ho bisogno di sfogarmi chiamo Zayn e lui viene da me correndo e mi abbraccia. Affondo il viso nell’incavo del suo collo e respiro il suo profumo. Fingo che sia un altro odore, fingo di star stringendo un altro corpo e affondo di più il viso fino a cancellare le lacrime, smettere di pensare e respirare.
Ma con il suo amore potrei respirare anche sott’acqua.
E sento veramente che il respiro mi manca, sono ancora sott’acqua, non so quanto tempo è passato e mi sembra di affondare. I polmoni iniziano a farmi male e pian piano il buio dell’oceano si impossessa di me. Non tento neanche di risalire a galla, a che servirebbe infondo? Così, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal silenzio e dal buio.
“Liam! Liam forza!”
Una voce, di chi potrebbe essere? Sembra famigliare.
“Liam ti prego, non mi lasciare!”
Sento piccole spinte regolari sull’addome.
“Liam respira!”
Dell’aria calda mi viene soffiata in bocca.
Ancora delle grida. Altre spinte. Altra aria. Grida. Spinte. Aria.
Apro gli occhi di colpo e tossisco fuori acqua. Ho il respiro irregolare e la gola mi brucia. Socchiudo gli occhi per la troppa luce e cerco di focalizzare cosa è successo.
Tra le mani sento qualcosa di morbido, sabbia.
Aspetta, sabbia? Ma non ero in acqua?
“Ma cosa…” dico con voce roca, quasi un sussurro.
“Liam? Liam?! Liam sei vivo! Mi hai fatto preoccupare cazzo!”
E sento tirarmi su del terreno e delle braccia stringermi forte.
“Louis?” chiedo
Lui si stacca un po’ da me e mi guarda. Ha gli occhi lucidi e rosse e ci sono ancora delle lacrime che gli cadono sulle guance. Lo sguardo tra il felice e il preoccupato.
“Liam ma che ti è saltato in mente? Volevo morire per caso?” ora il suo sguardo si fa rabbioso e la felicità di un attimo prima scompare.
“Io… Ma come hai fatto a… Mi spiavi?” non riesco a parlare, troppa la mia sorpresa.
“Ti stavo osservando dalla terrazza dell’hotel. Poi non ti ho più visto riemergere e mi sono preoccupato. Per fortuna ho fatto in tempo”
“Perché mi osservavi?”
Lui per un attimo non risponde, pensieroso, poi si fa serio.
“C’è una cosa che volevo dirti e dopo oggi non credo di riuscir mela a tenere più dentro. Io… Io ti amo Liam. Ti amo non sai quanto. Quando non ti ho più visto ho avuto paura, paura di non rivedere il tuo sorriso, di sentire la tua risata, di non poterti più toccare e sentirti vicino per qualche secondo, ho avuto paura di non poterti mai dire quelle paure che da mesi e mesi si erano impossessate della mia mente e come un allarme venivano fuori prepotenti quando ti vedevo. Ti amo Liam e il solo pensiero di poterti perdere mi fa mancare il respiro.”
Finalmente. Finalmente le parole che sognavo ogni notte sono diventate realtà, lui mi ama, mi ama veramente.
“Ti amo anche io Louis” rispondo sicuro e felice.
“Ti amo da… Da sempre, da quando ti ho incontrato probabilmente. E-E vederti ogni giorno insieme ad Eleonor mi ha distrutto dentro, mi spezzava il cuore ogni volta. Ma perché? Perché ami me? Sono imperfetto, non merito di starti vicino. Io…”
Non riuscii a concludere la frase perché lui mi baciò. Fu un bacio dolce, ma sicuro e voglioso. Poi socchiusi le labbra e le nostre lingue si incontrarono per la prima volta, danzando e cercandosi l’un l’altra. Avvolsi le mie braccia intorno al suo collo e lui strinse le sue sulla mie schiena rafforzando il contatto, come a volersi assicurare che non scappassi via e che ero reale, ero veramente lì. Allegerì la presa e si staccò da me.
“Tu sei la persona più perfetta che io conosca, le tue imperfezioni ti rendo più speciale e unico. Ecco perché ti amo. Non potrei trovare da nessun’altra parte lo stesso sguardo, lo stesso sorriso, la stessa bocca…” mi baciò piano e avvicinò le nostre fronti “non fare più quello che hai fatto oggi, promettimelo”
“Potrei anche respirare sott’acqua ma ora a cosa servirebbe se tu sei qui e rimarrai sempre al mio fianco?”
Mi avvolse ancora in un forte abbraccio e mi feci cullare finchè mi addormentai, finalmente con il sorriso in bocca e la consapevolezza che lui mi amava.
ANGOLO AUTRICE:
Zalve a tutti :)
Eccomi ancora qua su efp a pubblicare una os slash uu
Non shippo i Lilo, non credo stiano insieme, ma insieme sono djfjebrg che non ho potuto non fare una os su di loro :')
E poi le lilo scarseggiano, ne avrò lette si e no due-tre.
Ho preso ispirazione dalla canzone 'underwater' di Mika che io adoro ed è nata questa cosa :)
Sinceramente non credo di avervi trasmesso le sensazioni che volevo dare, but i hope you like it LOL
Ora vado che è sera e c'è un libro delle vacanze che aspetta solo di essere letto <3 (o buttato nel cesso, poi vedo)
Adioooooooos.
Alessia.