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Autore: zeroborine    03/01/2013    11 recensioni
Il fatto è che Louis proprio non riesce a crederci, nell'amore. Ce la mette tutta, perché anche uno stoico razionale come lui è pronto ad ammettere che sarebbe, tutto sommato, comodo credere nei batticuori, nelle maledette farfalle nello stomaco ed alla triste e sopravvalutata predestinazione romantica, ma proprio non gli riesce.
[ ATTENZIONE! Questa storia contiene accenni a Louis/Liam, Harry/Liam ed Harry/Louis ] [ Autore: zeroschiuma ]
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Buon Natale, buona Pasqua e buon Ferragosto a tutti, cupcake alla crema della vecchia zeroschiuma, papà di The Zeroborine Project insieme alla vecchia (e, as usual, malata X'D) Judine! Come sta andando il winter break? Avete mangiato? Bevuto? Bisbocciato? X'D ♥♥♥

Quella che state per leggere è una storia che tutti ci aspettavamo finisse a rating rosso, ma che invece consta in un banalissimo PG-13. Non me ne vogliate, voi abituati al mio usual p0rn! ;*; Anche a me mancano cazzi e Mazzy XD, I swear to God, ma non ho potuto fisicamente tramutare in qualcosa di osceno cotanto fluff! T^T ...Prometto che mi farò perdonare. Forse.
Intanto però Perle è Lilo, Lirry e Larry. Insieme. Non so se mi spiego. u_u Anche perché è ormai di dominio pubblico che il Lilo ed il Lirry hanno avuto la meglio sulla mia esistenza.

Ad ogni modo, questa storia non ha bisogno di avvertimenti! Uh-uh! *_*;; Spero vi piaccia, però, e che vogliate farmi sapere cosa ne pensate tramite recensione o scrivendomi in giro per il web. Sono pressappoco su tutte le piattaforme e, davvero, non mangio carne umana. Ancora.
Colgo l'occasione per ringraziare la graphic designer ufficiale di The Zeroborine Project per l'immagine 100x100 qui in alto e per coccolare l'intero fandom italiano degli One Direction, bless it.
Ciao! ♥









PERLE
Di zeroschiuma


Loving me is like chewing on pearls
Loving me is like straightening curls


(Lady Gaga, I like it rough).


I consigli non richiesti di Zayn non hanno mai influenzato le decisioni di Louis. Neanche una volta.
Dopotutto, tra le infinite voci che compongono la lista delle perle di saggezza che Zayn ha rifilato a Louis nel corso degli anni, ci sono sciocchezze della stregua di: "lascia l'università e tenta The X-Factor", "non metterti a dieta" e "cerca almeno di non innamorarti più di sedicenti eterosessuali". Ovviamente, all'età di ventun anni, Louis è quasi laureato e sempre stonato, ha smesso di temere bilancia e cene domenicali dagli Horan e, soprattutto, sta insieme a Liam Payne - tutt'ora "sedicente eterosessuale" - da quasi un anno.
Per diretta conseguenza, Louis non darà ascolto a Zayn.
Quindi aspetta che Liam si addormenti, per pura e semplice pignoleria saltella sul letto un paio di volte ed abbozza un "baby, sei sveglio?" sottovoce e poi, cercando di scacciare dalle proprie orecchie la voce petulante di Zayn che gli ripete "non invadere la privacy del tuo ragazzo", afferra il suo iPhone dal comodino, strappa via il filo del caricabatterie e, con passo felpato, raggiunge il salotto.
Se fosse stato per Zayn, adesso probabilmente sarebbe una pop-star, in carne e pure single. Quindi sta per leggere, senza permesso, la posta in arrivo sul cellulare del proprio ragazzo.



Louis, semplicemente, non crede nell'amore.
La prima ed unica volta che Liam ha pronunciato le fatidiche due paroline, uscivano insieme da meno di un mese. La maggior parte dei loro appuntamenti consisteva nel solito pub, una pinta per Louis ed una Pepsi in lattina per Liam, e poi in sesso. Così non fu un caso, se quell'"ti amo" fu detto nel tragitto di quaranta passi tra il pub e l'appartamento che Louis, allora, divideva con Zayn, scale comprese.
Louis rise, si fermò, si voltò verso Liam e gli afferrò entrambe le guance tra le mani, pizzicandole appena. "Che carino!" intonò soltanto, scompigliandogli i suoi ricci di allora, la prima cosa che Louis aveva notato di lui.
Il fatto è che Louis proprio non riesce a crederci, nell'amore. Ce la mette tutta, perché anche uno stoico razionale come lui è pronto ad ammettere che sarebbe, tutto sommato, comodo credere nei batticuori, nelle maledette farfalle nello stomaco ed alla triste e sopravvalutata predestinazione romantica, ma proprio non gli riesce.
Crede nel sesso, però. Tab A in slot B: cosa c'è di più vero al mondo? L'orgasmo è reale. Possiamo dire lo stesso dell'amore? No. Quindi quella notte, da bravo, Louis si lasciò scopare da Liam senza preservativo, a mo' di promessa. E poi lo zittì immediatamente, con un bacio quasi cattivo, quando quello cercò ancora una volta di sputare fuori quel ridicolo "ti a-" da romanzo di Jane Austen che a Louis, ad essere onesti, proprio non andava di sentire.
Da allora, Liam non ha accennato mai più a ripeterlo. Louis, ovviamente, glien'è estremamente grato.



C'è una cosa, però, nella quale Louis crede: la fedeltà coniugale.
Per questo un anno, un appartamento, una decina tra ragazzi e ragazze di Zayn dopo, la sera in cui Liam, prima di fotterlo come Louis gli aveva espressamente richiesto, "condom?" ha suggerito, arrossendo appena appena, Louis ha aggrottato la fronte, ha chiuso le gambe umide di lubrificante e, nudo com'era, ha attraversato il pianerottolo ed è tornato nel suo vecchio appartamento, ora occupato da Zayn ed il giovane Niall.
"Liam mi tradisce" ha annunciato, col cazzo ancora per metà eretto. Zayn, come da copione, non gli ha creduto; Niall, che è sempre stato il preferito di Louis, gli ha stappato una birra e gliel'ha passata coprendosi gli occhi, evidentemente imbarazzato dalle sue grazie ben in vista.
Louis, allora, ha solo sospirato e poi "scoprirò con chi e dovranno chiamare i genitori della puttana a riconoscere il cadavere e firmare scartoffie, com'è vero che mi chiamo Louis Tomlinson" ha giurato, mano sul cuore e tutto.
Louis crede nella fedeltà coniugale.



È passata una settimana e non ne hanno ancora parlato. Louis dà la colpa ad i loro orari troppo diversi, al suo nobile intento di far prima di tutto sbollire la propria rabbia, prima di confrontarsi con Liam, ed al suo noto non gradire i litigi in generale. Ma la verità è che Louis non è poi così arrabbiato. È deluso, certo, ma non quanto dovrebbe.
Lo scopre nella penombra del proprio salotto, mentre sblocca il cellulare di Liam con le punte delle dita sullo schermo: più che geloso, è curioso.
L'ha chiesto anche a Zayn, facendogli storcere il naso: "cosa può avere questa ragazza che io non ho?". Poi ha ridacchiato tra sé e sé, indossando i pantaloncini che è stato Niall a porgergli: "a parte la vagina, intendo". Poi ha scosso la testa, si è sistemato un ciuffo di capelli sulla fronte tenendolo tra pollice ed indice e poi "e, se vogliamo vederla da quest'ottica" ha brontolato, ma quasi con leggerezza, "io ho qualcosa che lei non ha, non l'inverso".
Quindi Louis è sicuro debba trattarsi di una ragazza alta e snella, bellissima. Magari una modella o una ballerina. Capelli ricci, pelle olivastra, labbra carnose. Tutto ciò che Louis non è, insomma: femmina, alta, stupida magari, ma con un'anima da artista.
Ovviamente, come capita sempre quando Louis è sicuro di qualcosa, si sbaglia.



Si chiama Harry Styles, ma si firma solo "H". Ha un ottimo inglese. Non usa abbreviazioni negli SMS. Le poche righe che si scambia con Liam, se non fosse per la sovrabbondanza di "x", potrebbero dirsi amichevoli: un sacco di orari e solo un "Grazie per questo pomeriggio.. Non vedo l'ora di rivederti.. .x".
Louis sospira, rassegnato, ed accende la lampada sul tavolino da caffé accanto al divano. Tira fuori il proprio cellulare.
Forse avrebbe dovuto dare ascolto a Zayn, tentare con la musica, voler bene alla propria pancetta da birra e lasciar perdere Liam Payne. Avrebbe decisamente dovuto.
Non l'ha fatto. Perché cominciare adesso?



"harry???" invia, semplicemente, al numero registrato nella rubrica del suo ragazzo.
La risposta arriva dopo qualche istante e recita semplicemente: "Scusa ma il mio cellulare non riconosce questo numero.. Ci conosciamo?".
Louis annuisce tra sé e sé, quasi concentrato. "Scoprirò con chi e dovranno chiamare i genitori della puttana a riconoscere il cadavere e firmare scartoffie" ha detto, no? E Louis raramente si rimangia la parola data. Poco importa che si tratti di una puttana o di un, be', gigolò. "no non ci conosciamo" digita velocemente, compiacendosi da solo per il modo in cui sta fronteggiando tutto questo, quasi eroicamente, "sono il compagno di liam...".
Anche questa volta, l'SMS di Harry arriva immediatamente dopo. Questa volta dice solo: "Merda..".
Louis ride nervosamente. Poi fa scrocchiare le proprie dita come prima di tirare un dritto, si stiracchia, sbadiglia e poi "posso incontrarti???" scrive ed invia. Poi ci ripensa, apre un nuovo SMS e "non voglio ucciderti giuro!!! voglio solo dare un volto al motivo per cui lascerò liam ha ha :)" mente.
Poi Louis sta attendendo pazientemente una risposta da parte di Harry, quando l'altro cellulare che ha tra le mani vibra, notificando un SMS non letto. Louis lo cancella senza neanche dargli un'occhiata.
Poco dopo, Harry gli risponde. "Starbucks di Piccadilly alle 17?.." dice l'SMS.
Louis risponde con un "ok :)" quasi entusiasta alla prospettiva, poi prende l'iPhone di Liam, misura il loro appartamento fino alla cucina e lo getta nella spazzatura.
Gli sembra onesto e doveroso, poi, spegnere la lampada ed addormentarsi sul divano. Sorridendo.



Il messaggio, scritto in penna rossa, che Louis trova attaccato al frigo, quando si sveglia a causa dei crampi nelle gambe per aver dormito tutto rannicchiato e senza neanche un lenzuolo a tenerlo caldo, dice solo:
Tommo!!!!1
vado a lezione & poi a lavoro ho perso il cellulare D'OHHHH!!!1 ceniamo con niall e zen stasera???
Li xxxxxxxxxxxxx
Louis accartoccia il foglio e ripone la calamita sul frigo. Non prova niente.



Se pure volesse uccidere il ragazzo col quale Liam l'ha tradito, Louis proprio non potrebbe. Uno Starbucks del centro, nelle prime ore del pomeriggio, non è esattamente il luogo più adatto per un omicidio. In più, Louis odia il sangue. O almeno questo è quello che dice a se stesso, entrando nel caffé predesignato per l'appuntamento con Harry, alle cinque meno tre minuti.
Dentro ci sono i soliti turisti asiatici pieni di macchine fotografiche, un paio di coppiette formate da adolescenti Tumblr-dipendenti, due o tre uomini di mezza età con laptop aperti ed Espresso grandi quanto le loro pelate ed una signora mediamente in carne con prole. Louis raggiunge il bancone, ordina un Moka Frappuccino e si chiude la porta della toilet alle spalle, guardando l'orologio sullo schermo del proprio cellulare: le 17 in punto.
Sta cercando di concentrarsi sul fatto che la persona che sta per incontrare ha fatto sesso col suo ragazzo, che dovrebbe essere arrabbiato almeno un po', almeno per un istante, quando si riabbottona i pantaloni, esce dal bagno piccolo e lo vede: capelli ricci, non troppo lunghi, di un castano quasi nocciola; spalle larghe, fianchi strettissimi, gambe lunghe e magre; si sta lavando le mani.
Louis barcolla. Inspiegabilmente, gli manca il fiato. Le budella gli si aggrovigliano come strette in tanti piccolissimi nodi indistricabili. Sta tremando. Si avvicina, spinge il pedale che aziona il rubinetto ed il ragazzo si volta: occhiali da sole, labbra rosse e screpolate, tatuaggi neri sulla pelle pallida a decorargli le braccia, le clavicole, i polsi. Gli sorride. "Ciao" gli dice.
E Louis non ci crede, perché queste cose non succedono nella vita reale, ma perde l'equilibrio. Ruzzola sul pavimento. "Ops!" balbetta, ridacchiando. Ma il ragazzo non sta ridendo con lui: si sta togliendo gli occhiali da sole, allarmato, e gli sta porgendo una spanna affinché si aiuti a tornare in piedi. E Louis la afferra pure, quella mano grossa e nodosa, ma sta guardando quello sconosciuto negli occhi, col cuore a mille: sono i più verdi che Louis abbia mai visto.
Riesce appena a sospirare un grazie, una volta in piedi, perché gli manca il fiato. Deve essere arrossito ed è una cosa inaccettabile, patetica, assolutamente ridicola. Ma l'attimo dopo "io sono Louis, comunque" sta dicendo a quel ragazzo alto, coi capelli ricci, il corpo magro e muscoloso e gli occhi verdi.
Lo sconosciuto stringe più forte la mano che Louis non aveva realizzato stesse ancora tenendo. Poi sorride, mettendo in mostra una sola fossetta ed "io sono Harry" dice: "Harry Styles".
E Louis, se proprio dovesse uccidere qualcuno, in questo momento opterebbe senza dubbio per se stesso.



Qualche minuto dopo, Louis ed il ragazzo col quale il suo compagno l'ha tradito sono ad un tavolino ad angolo, coi loro caffé fumanti tra le mani.
Il ragazzo ha di nuovo gli occhiali da sole e non sta sorridendo. "Mi dispiace" dice, coi gomiti contro il tavolo ed un'espressione seria, come se gli dispiacesse onestamente.
"Non deve dispiacerti" è tutto ciò che Louis ha da dire. Si sistema il berretto di lana sulla fronte, prende un sorso del proprio Frappuccino e poi "le cose tra me e Liam non andavano bene da un po'" spiega, quasi come se gli andasse dirlo: "lui crede nell'amore, io no". Poi annuisce, offre al ragazzo un sorriso che spera sinceramente possa apparire triste nonostante non lo sia e poi "avevamo comunque i giorni contati".
Il ragazzo toglie il coperchio di plastica dal proprio bicchiere come per esaminarlo. Poi "se può consolarti" abbozza, "non ci siamo neanche baciati". Louis non si sente consolato. Non che avesse bisogno di essere consolato. Si tratta di un dettaglio come un altro: poteva venirne a conoscenza o meno, non avrebbe fatto differenza. Ma Harry continua a parlare. "Non siamo andati neanche fino in fondo" dice, lentamente, con un'alzata di spalle.
Louis vorrebbe solo catturare lo sguardo del ragazzo. "Come vi siete conosciuti?" chiede, però.
Harry si morde quelle labbra carnose, invitanti, di un rosa quasi rosso: "in palestra" risponde.
E Louis dovrebbe essere arrabbiato, mentre due donne in tallieur e toupée escono dal caffé, ma è solo ammaliato. Il ragazzo col quale Liam l'ha tradito è... Bellissimo. Allora Louis tossicchia, si gratta la testa solo per un istante e "quanti anni hai?" domanda, con una nota di timidezza che davvero non dovrebbe essere lì nel tono di voce.
"Diciotto" risponde il ragazzo, sfilandosi ancora una volta gli occhiali da sole, "diciannove in febbraio". Louis annuisce, occhi in quegli occhi verdi.
E, per il resto dell'intera durata del loro appuntamento, non parlano più di Liam. Neanche una volta. Louis scopre che Harry si è trasferito dal Cheshire per studiare musica, ma che lavora in una panetteria di Chelsea; Louis gli dice delle sue sorelle, dello Yorkshire, del suo sogno di comprare una Porsche. Harry ha una sorella di nome Gemma e due gatti; Louis parla per un po' della sua ossessione per Grease. Harry vive in un piccolo appartamento a Soho, a due minuti a piedi; Louis preferisce il té al caffé.
Harry invita Louis per un té; Louis accetta.



Parlano di Liam solo una volta, ancora immersi dentro la folla di Piccadilly.
Il fatto è che Louis non crede nell'amore. Ci ha provato, davvero: ha cercato quasi di convincersi della sua esistenza per tutta la vita, senza risultato.
E poi, dal nulla, è arrivato Harry.
Harry che cammina, gli sorride e "non credi nell'amore oppure non l'hai mai amato?" gli chiede, come se la risposta che Louis darà avesse un qualche valore nell'economia di ciò che Harry sta per fare.
Louis, quindi, "io non" balbetta. "Io non lo so".
E sa che è la cosa giusta, dal momento che Harry sorride - capelli, clavicole tatuate, occhi, fossette - e poi lo bacia, due corpi avvinghiati nel mare di folla del centro di Londra alle sei del pomeriggio.



Viene fuori, quindi, che forse avrebbe dovuto prestare un minimo di attenzione ai consigli non richiesti di Zayn.
Harry è un musicista. Un buon musicista. Louis non lo dice solo perché lo ama. Harry è il vocalist dei White Eskimo e, per adesso, suonano solo nei pub irlandesi più sporchi e puzzolenti di Londra: fanno una musica che Louis non crede di afferrare del tutto, troppo di nicchia, ma hanno stile. Una sera, mentre Harry sta scrivendo un nuovo pezzo insieme ad un ragazzo di nome Ed ed a Niall, Louis afferra la Moleskine piena di scarabocchi di Harry ed intona i primi versi che gli saltano all'occhio tra quelli scribacchiati sulla superficie a righe al ritmo che Niall e quel ragazzo, Ed, stanno facendo alle chitarre. Ed Harry, come colto di sorpresa, "Lou" lo blocca, con un'espressione incredula e la bocca spalancata, "hai mai pensato di cantare?". Zayn uno, Louis zero.
Il sesso tra Harry e Louis è, oggettivamente, epico, un ibrido tra un hentai giapponese ed una commedia romantica con Hugh Grant: un sacco di sussurri, sperma, dirty talking e "ti amo". Solo una volta Louis è un po' perplesso: quando Harry, accaldato ed eccitato, lo prende in braccio per trasportarlo sul letto dell'appartamento che Louis non divide più con Liam e, nel tirarlo su, "abbiamo messo su peso, babe?" lo insulta, ridacchiando ignaro. E Louis potrebbe arrabbiarsi sul serio, ma non lo fa per due motivi: perché è Harry a cucinare nel modo in cui cucina, ad abbondare col latte nel suo té ed a dirsi "un fan del suo pancino da bimbo" e perché, be', come si può anche solo lontanamente pensare di arrabbiarsi con Harry Styles? Di conseguenza, benché gli dolga ammetterlo: Zayn due, Louis zero.
Danielle, invece, è una ballerina. Ha ventitré anni, i capelli lunghi e ricci ed è amica di Eleanor, una lontana cugina di Louis. Arriva nelle loro vite quando Louis non ha ancora ricominciato a parlare con Liam e, come dal nulla, mette radici. Louis la trova un po' stupida; Zayn, da ubriaco, ammette che, una bottarella, gliela darebbe; Niall scrive una canzone per lei; Harry allaccia un braccio intorno alle spalle di Louis ed "è proprio il tipo di Liam, non trovi?" gli chiede. Ed, ovviamente, Liam se ne innamora. Zayn tre, Louis zero.
Chiaramente, Louis deve cominciare a dare un filino più credito ai consigli che il suo migliore amico cerca di dargli.
Tuttavia, andiamo, bisogna concederglielo: se non avesse invaso la privacy del suo ex ragazzo, non avrebbe mai incontrato Harry. Non si sarebbe mai innamorato.
Se gli avesse dato ascolto dall'inizio, magari adesso sarebbe una pop-star in carne e Liam starebbe comunque insieme alla sua Danielle, ma Louis non avrebbe Harry. Ed Harry, be' - Harry è una cosa che Louis non si sarebbe perso per niente al mondo.
  
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