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Autore: Liamsheart__    03/01/2013    3 recensioni
Presi un bicchiere di whisky e guardai in tutti gli angoli della sala, finché i miei occhi non si imbatterono in un altro paio di occhi, verdi smeraldo, i più belli che avessi mai visto: quello sguardo non si poteva descrivere, conteneva tutte le parole belle e gli elogi esistenti su questo pianeta. Esitai, poi lo riconobbi: Harry Styles. Il puttaniere di Holmes Chapel. Quanto cavolo era bello? Mi fissava, quegli occhioni irresistibili erano curiosi, le fossette sul viso angelico mentre mi sorrideva.
Lo vidi camminare verso di me, e nel mio corpo si scatenarono un miliardo di emozioni.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Becks, londinese, 17 anni. Capelli rosso fuoco, snella, bassa, occhi castani.. Non c'è un granchè da dire su di me. Alcune persone mi definiscono acida, ma credo che il termine piú adatto sia 'stanca' . Già, stanca di tutte le delusioni ricevute in soli diciassette anni di vita, stanca degli innumerevoli fidanzati di mia madre, stanca dell'immaturità della gente, stanca persino del mio migliore amico, stanca del mondo che mi circonda. STANCA. 
 
E stanca come tutti i giorni, mi svegliai: era ora di andare a scuola.
Scesi in cucina a fare colazione e diedi un rapido bacio sulla guancia a mia madre.
'Giorno mà'
'Giorno Becks'. Mia madre mi sistemó i capelli con tenerezza.
Mangiai i cereali e bevetti il  latte velocemente, poi salì in camera a vestirmi.
'Merda, e ora che mi metto?' -sbuffai aprendo l'armadio. Non avevo tempo da perdere, quindi optai per un paio di jeans skinny scoloriti e una maglietta a maniche lunghe nera con delle scritte color oro al centro. Misi le mie air-force, poi andai in bagno a lavarmi e a truccarmi.
Uscii di casa correndo come tutte le mattine, e riuscii ad arrivare a scuola in tempo. Continuai a correre verso la mia aula e grazie a Dio il professore non era ancora arrivato.
'Ciao, Becks' 
'Oh, ciao Rob' -dissi col respiro affannato, mentre mi sedevo accanto a lui.
Robert, il mio migliore amico. Lo conoscevo da quando avevamo 5 anni, e non c'era persona su questo pianeta a cui tenessi piú che a lui.. Era uno stronzo, non si poteva negare, ma gli volevo davvero tantissimo bene, era mio fratello, il mio confidente.
'La solita sculata, il prof.Jeckerson arriva sempre puntualissimo e oggi che tu fai ritardo, di lui non c'è traccia!' -Rise Rob guardando l'orologio.
'Eh, lo so, Dio non puó non aiutare una bellezza come me' scherzai, e scoppiammo a ridere.
Rob scosse la testa, e in quel momento entró il professore.
Ci alzammo tutti, poi Jeckerson ci fece senno di sederci e mi immersi nell'ennesima, pallosissima, lezione di chimica.
 
'Ehi Becks, hai da fare domani sera?' mi chiese il mio migliore amico.
Eravamo appena usciti da scuola, dopo 6 ore infernali ed ora stavamo andando a casa sua per svolgere i compiti che ci avevano assegnato per l'indomani.
Mi toccai il piercing sotto il mento con noncuranza: era il mio tic.
'Uhm, non credo bro... Cosa vorresti fare?' gli risposi incuriosita.
Lui fece un respiro profondo, poi attaccó 'Ascolta, so che tu odi questo genere di cose ma per me è davvero importante. Domani c'è una festa in un locale e..'  
'SCORDATELO -lo interruppi- Rob, sai che detesto le feste, la musica troppo alta,la confusione.. Non riuscirai a trascinarmi a qualche strana festa truzza!' 
Robert mi guardó storto, poi scoppió a ridere. 'Festa truzza?' -rise piú forte di prima- No Becks, non si tratta di questo. Vedi, sai che io amo le Little Mix... Beh, sono venuto a sapere da fonti certe che Perrie, Perrie Edwards, parteciperà a questa festa! Tesoro- a volte mi chiamava così, sapeva che adoravo quel soprannome-non possiamo mancare. Ti prego' - mi guardó implorante.
'Rob, io...' sbuffai, e lui non mi lasció completare la frase che comunque avrei lasciato in sospeso.
'Becks, per favore. Ho pagato 400$ per l'ingresso, 200 a testa.. E poi.. - si guardó intorno, per assicurarsi che non ci fosse nessuno che potesse sentire- ci saranno anche i One Direction a quella festa, non ti piacciono? Tutte le teenager li adorano! Ma mi raccomando, è un' informazione top secret' concluse, guardandomi speranzoso.
Frugai nelle tasche dei jeans alla ricerca delle sigarette e dell'accendino. Me ne accesi una, aspirai e poi dissi : 'Rob, ti prego. Sembra che non mi conosci, sai che odio le band per ragazzine arrapate! Comunque, oh mio Dio, tu hai speso 400$ dollari per entrare? Dove cazzo hai preso quei soldi?' esclamai stupita.
'I miei risparmi per il college...' -guardó in basso ed io scossi la testa.
' Non puoi lasciarmi solo, io voglio che la mia migliore amica ci sia quando incontreró il mio idolo' sorrise, dolce e supplicante.
Lo abbracciai e lui mi strinse forte. 'Tesoro..' -dissi commossa.
'Questo è un si?' domandó, raggiante.
Mi scostai da lui. Alzai gli occhi al cielo e annuii. 'Si,Rob,si'.
'Oh Becks sei la migliore amica che si possa desiderare, ti adoro!' mi prese in braccio e io scoppiai a ridere. 'Anche io ti adoro, scemo'. 
Detto questo spensi la sigaretta, entrammo a casa sua e iniziammo a studiare.
 
Erano le 19.30, cosí salutai Robert e la sua famiglia e mi avviai verso casa.
Aprii la porta, e trovai mia madre a sbaciucchiarsi sul divano con uno sconosciuto:la solita.
'Ciao má, ciao nuovo fidanzato di mia madre', borbottai.
Lei si staccó in fretta da lui.
'Oh Becks, scusami, lui è...'
'Tranquilla, non mi interessa. Volevo avvisarti che domani andró a una festa con Rob, non so a che ora torneró, ma credo tardi... La cena è pronta?' -dissi noncurante.
Mia madre mi guardó stupita. 'Ok,ma..Una festa? Hai sempre odiato questo genere di cose! Comunque la cena è sul tavolo..' 
Ignorai la sua domanda e mi diressi verso la cucina, dove trovai un delizioso pollo fritto. Poi salii in camera, presi il pc e mi buttai sul letto. Entrai su facebook e trovai Ashley, la mia migliore amica, in chat e ne approfittai: lei era un'esperta di moda e mi avrebbe dato degli ottimi consigli su come vestirmi alla festa.
Suggerì di vederci il giorno seguente per andare a fare shopping ed io concordai.
Dopo poco spensi il computer e andai a dormire, la mente stanca e stracolma di pensieri.
 
Guardai l'orologio: le 21.30. Cavolo, Rob sarebbe passato a prendermi tra a malapena mezz'ora!
Ero andata a fare shopping con la mia amica ed ero appena rientrata, dopo aver cenato con lei. Avevo optato per un vestito blu elettrico, attilato, che si stringeva maggiormente sotto il seno e che era lungo fino a 10 centimetri sopra le ginocchia. Per le scarpe dei semplici tacchi neri altissimi. 
Indossai il mio vestito, che metteva in mostra la mia quarta generosa, e le mie scarpe col tacco, misi un pó di matita nera, eyeliner e mascara blu, e rossetto rosso. Salutai mia madre e uscii, Rob era già fuori ad aspettarmi.
Ci salutammo rapidamente ed entrammo in macchina.
 
Dopo una fila chilometrica, riuscimmo a entrare nel locale, e Rob si lanció immediatamente alla ricerca di Perrie, ed io... A quella della band inglo-irlandese: il mio migliore amico mi aveva decisamente incuriosita il giorno prima parlandomi dei One Direction, tanto che il pomeriggio, prima di uscire con Ashley, avevo fatto delle ricerche su di loro e da quello che avevo letto non sembravano poi così male... Mi ero proprio sbagliata sul loro conto.
Presi un bicchiere di whisky e guardai in tutti gli angoli della sala, finché i miei occhi non si imbatterono in un altro paio di occhi, verdi smeraldo, i più belli che avessi mai visto: quello sguardo non si poteva descrivere, conteneva tutte le parole belle e gli elogi esistenti su questo pianeta. Esitai, poi lo riconobbi: Harry Styles. Il puttaniere di Holmes Chapel. Quanto cavolo era bello? Mi fissava, quegli occhioni irresistibili erano curiosi, le fossette sul viso angelico mentre mi sorrideva.
Lo vidi camminare verso di me, e nel mio corpo si scatenarono un miliardo di emozioni.
'Ciao' esordí, la voce roca ed estremamente sensuale.
'C-ciao' risposi gracchiante. Bene, ora avrebbe sicuramente pensato che ero una delle centomila ragazzine arrapate cotte di lui, mentre a me non importava un cazzo di quel riccio montato...Giusto?
Sorrise, ora mostrando i denti perfetti. 'Vuoi ballare?'
Annuii inerme.
Harry mi strinse a sè cingendomi la vita con le braccia, ed io allacciai le mie al suo collo.
Bene, un lento. Cavolo.
Dopo poco si scostò e disse  : 'Voglio ballare. Voglio conoscerti' il suo sguardo era sincero, puro, come quello di un bambino.
Se fosse stato possibile, mi sarei sciolta in quel preciso istante.
'E allora balliamo' -sussurrai, posando la testa sul suo petto.  Chiusi gli occhi, la parte del 'voglio conoscerti' mi spaventava: io non permettevo a nessuno di conoscere ciò che ero realmente. Io indossavo sempre una maschera, e di certo non l'avrei tolta per Harry Styles... Ma quella sera tutte le mie certezze, tra le braccia di quel ragazzo, stavano lentamente crollando.

*SPAZIO AUTRICE*
Innanzitutto, ciao a tutti, questa è la mia prima fan fiction e sono un pò timida.. Volevo sapere, vi piace? Per favore recensite, per me è davvero importante! Baci. :)
  
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