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Autore: Lucreziaaaas    03/01/2013    17 recensioni
Se sei davvero innamorato di qualcuno, difficilmente riesci ad odiarlo, anche se ti ha trattata così male, anche se ti ha umiliata e usata, non riuscirai mai ad avercela realmente con lui, i tuoi sentimenti sono così forti che riuscirebbero a perdonare qualsiasi cosa e passare sopra ad ogni situazione.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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L'inizio di tutto. (Tutti i riferimenti temporali nella storia, partiranno da questo momento)
'Ciao:)'
'Ciao!' risposi in preda al panico. Louis William Tomlinson mi aveva appena inviato quell'innocuo messaggio e io non stavo più nella pelle. Chiunque al mio posto avrebbe avuto reazioni di crisi istantanea con conseguente perdita di lucidità. Louis Tomlinson era un ragazzo della mia scuola, aveva due anni in più di me ed era considerato tra i più belli dell'intero istituto. Per questo non riuscivo a capacitarmi del fatto che lui avesse scritto proprio a me: Jenny Peterson. 
'Non mi saluti mai quando mi incontri per i corridoi, ti ho fatto qualcosa di male?;)'
'Veramente non saluto chi non conosco e detto onestamente io e te non ci siamo mai rivolti la parola'
'Ottima osservazione. Possiamo sempre iniziare adesso, se ti va…'
Certo che mi andava. Ero in ansia, panico, agitazione, non sapevo esattamente cosa rispondere. Rimasi per cinque buoni minuti con gli occhi incollati allo schermo del computer. Poi risposi.
'Si, mi va:)'
Quello era stato l'inizio, l'inizio della "storia" più importante della mia vita. Io e Louis messaggiavamo ogni sera, gli argomenti non mancavano mai, era un ragazzo simpatico dalle mille risorse, era bravo a scuola, bello, intelligente e con i piedi per terra. Non era un montato di proporzioni cosmiche. Aveva solo un difetto, ma lo capirete più avanti.
 

Una settimana dopo.
Ero ferma alle macchinette a scuola, la fila sembrava interminabile e il mio stomaco reclamava cibo. Mi servivano energie assolutamente. Sentii una gomitata perforarmi il fianco.
"Ahia, scema" dissi rivolta a Meg, la mia migliore amica. Non appena la guardai lei sbarrò gli occhi e prima ancora che potessi accorgermi di quello che stava succedendo, sentii la sua voce, quella fantastica voce che prima di quel momento avevo sentito tante volte, ma mai rivolta a me.
"Ciao Jenny"
"Ehy Louis" era la prima volta che lo incontravo a scuola a tu per tu, dopo una settimana di messaggi innocui e privi di reale importanza.
"Allora, anche tu alle prese con le macchinette?" dissi imbarazzata. Che razza di domanda!
"Già, ho intenzione di svaligiarle" sorrisi di fronte alla sua affermazione, non sapendo più cosa dire. Perché era così fottutamente difficile parlare di persona? Perché invece dietro lo schermo per pc gli argomenti non mancavano mai?
Mi affrettai a digitare il codice dei Creaker, poi lo salutai sorridendogli. Avevo infinite farfalle nello stomaco e supponevo anche che avessi la mia solita faccia da ebete con le guance arrossate e gli occhi a cuoricino.
 

Tre settimane dopo.
Le settimane passavano e i messaggi non accennavano a svanire, era quasi sempre lui a scrivermi. Passavamo intere ore a parlare, e non mi dispiaceva affatto. Iniziavo sempre di più a farmi idee positive sul suo conto. 
Era sabato sera e Meg mi aveva convinta ad andare nella discoteca del paese, non ero abituata ad andare a ballare, non è che la cosa mi piacesse molto. Ma mi ero lasciata convincere poiché sapevo che quella sera ci sarebbe stato anche Louis. Optai per un look semplice, non ero una ragazza fissata con la moda.
Meg puntuale come sempre, suonò il campanello di casa alle 22.30. Ci dirigemmo verso la discoteca non molto lontana da casa. Una folla di ragazze e ragazzi erano già accalcati davanti all'entrata aspettando che quella aprisse.
"Promettimi che non mi lascerai da sola anche se Louis dovesse rapirti"
"Meg, ma cosa dici? Tra me e Louis non c'è assolutamente niente, siamo amici che parlano"
"Siete amici che parlano? Meno male, figurati se foste amici che non parlano"
"Ah ah ah, che ridere. Intendevo dire che il nostro rapporto, non va oltre ad una sorta di amicizia" Meg mi guardò storto. Era vero tra me e Louis non c'era nulla, le nostre conversazioni non avevano mai accennato a possibili e future storie d'amore.
Dopo circa mezz'oretta di attesa, entrammo in quel locale ormai gremito di ragazzi con cocktail di infiniti colori in mano. Meg mi costrinse a seguirla e a ballare. Poi qualcosa catturò la mia attenzione, beh non era proprio qualcosa, ma qualcuno. Louis era lì, davanti a noi. Le mie gambe poco stabili accennarono a cedere. Non so esattamente il motivo. A me Louis non piaceva.
"Ehy bionda "
Bionda?
"Ciao Louis" dissi ammiccando un sorriso sincero. Guadagnandomi un occhiataccia da parte di Meg, che mi stava implorando con lo sguardo di non lasciarla sola.
"Ti va di ballare?" Guardai supplichevole Meg, quasi chiedendole il permesso. Ma lei era impassibile.
"Ehm, non posso lasciare da sola la mia amica"
"Non sarà da sola, ci sono i miei amici lì, dai non sarà per molto" Rispose Louis. Mandai un bacio volante a Meg, sperando che potesse capirmi. 
Iniziai a ballare insieme a lui, mio dio. Era davvero, davvero un bel ragazzo. Senza rendermene conto, Louis annullò istintivamente la distanza che c'era tra di noi e fece combaciare esattamente le sue labbra sulle mie. Che sensazione meravigliosa. Nonostante sapessi che forse era un po' troppo presto per quel bacio, non riuscii a tirarmi indietro e mi abbandonai a quella sensazione di completezza. 
 
 
Cinque settimane dopo.
Dopo il nostro bacio in discoteca, ci eravamo sentiti il giorno dopo. Avevamo parlato come al solito, nessuno dei due aveva accennato a ciò che c'era stato. Mi ero sentita un po' strana, speravo che per lo meno mi avesse scritto qualcosa su quel bacio. Per me non era stato poi così indifferente ma probabilmente per lui sì.

 
Sette settimane dopo.
Ieri sera mi sono lasciata convincere ancora ad andare in discoteca. É stato più forte di me, inoltre sapevo della presenza di Louis, e la cosa mi aveva riempito il cuore di gioia. Questo ragazzo stava iniziando a piacermi. Ne ero quasi certa. 
C'era stato un altro bacio tra di noi, e nonostante sapessi che avrei dovuto tirarmi indietro, non ce l'avevo fatta. Le sue labbra erano come una calamita per me, era impossibile trovare un diversivo che potesse distrarmi da esse e riportarmi alla realtà.
Ma Louis, ancora non aveva fatto chiarezza sulla provenienza di quei baci. Erano soltando baci, stupidi e innocui baci. Per lui, sì. Per me no, tutt'altro.
 
 
Dieci settimane dopo.
"Secondo me dovresti parlargli." Disse Meg mentre si metteva con cura lo smalto viola sulle unghie.
"Si, e cosa dovrei dirgli? Non vorrei sembrare troppo pesante"
"Pesante? Scherzi Jenny? Tu hai il diritto di fare chiarezza, lui non può baciarti ogni volta che ti vede in discoteca e poi non dirti assolutamente niente. Un bacio non è una cosa indifferente, un bacio è importante"
"Hai ragione, solo che non vorrei creare imbarazzo, e non vorrei che poi lui si stufasse di me"
"Jenny sei troppo buona. Io non vorrei che lui si stesse solo approfittando di te" Quelle parole mi spiazzarono. Era davvero possibile che lui si stesse approfittando di me? E a quale scopo? Ero confusa, triste e agitata. Avrei voluto scrivere a Louis tutto ciò che mi stava passando per la testa. Ma lui era Louis Tomlinson, e io da una parte avevo paura di fare qualche mossa sbagliata. In fondo, però, Meg aveva ragione. Dovevo esternare ciò che pensavo.
 

Undici settimane dopo.
'Ciao Louis' scrissi in chat.
'Ehy, Jenny'
'Senti, dovrei parlarti di una cosa..'
Mi tremavano le mani mentre digitavo quelle parole.
'Certo, dimmi'
'Ecco vedi, non so esattamente come incalzare l'argomento, ma volevo sapere se quei baci in discoteca per te hanno significato qualcosa o erano semplici e innocui baci.'
Inviato. 
'Senti Jenny, io sono uscito da qualche mese da una storia piuttosto importante e detto onestamente mi sono ripromesso di non avere altre storie per un po' di tempo perché non mi piace avere troppi vincoli..'
Perfetto, adesso era tutto chiaro, lui non voleva impegni, lui non voleva vincoli, lui voleva divertirsi ed io ero stata la sua preda. E magari non l'unica sua preda, probabilmente aveva anche altre sei o sette ragazze che usava in discoteca. Queste parole mi spezzarono. E non riuscii a digitare altro sul mio computer, se non un semplice..
'Capisco'
Sapevo che non avrei dovuto cascare nella sua trappola, ma era troppo tardi e io c'ero dentro fino al collo. A me Louis piaceva, mi piaceva come nessun altro, lui per me era perfetto. Io e Louis massaggiavamo ogni sera, gli argomenti non mancavano mai, era un ragazzo simpatico dalle mille risorse era bravo a scuola, bello, intelligente e con i piedi per terra. Non era un montato di proporzioni cosmiche. Aveva solo un difetto, era stronzo e non aveva la benchè minima intenzione di impegnarsi.
 

Sedici settimane dopo.
Ancora quella stupida discoteca e ancora quello stupido Louis e ancora quello stupido bacio. Vorrei sotterrarmi da sola, vorrei sparire dalla faccia della terra. Sono determinata a porre fine a questa sofferenza. Non posso farmi usare in questo modo. Non posso perdere la mia dignità per uno stronzo che non sa come passare il suo tempo.
'Senti Louis, io ci ho pensato a lungo. Non me la sento più di sentirti, io mi sto legando sentimentalmente a te, e non mi sei per niente indifferente, mi fa male dirti queste cose, ma basta: non scrivermi più.'
'Certo, lo capisco e mi dispiace. Come vuoi tu Jenny, io te l'avevo detto che non avrei voluto storie'
Era stronzo è vero, ma almeno lui mi aveva avvisata, ero stata io che avevo voluto continuare a sentirlo, ero stata io a farmi andare bene tutta quella situazione, la colpa era solo mia.
 

Venti settimane dopo.
"Jenny non puoi stare tutto il tempo con il muso, sorridi un po' "
"Meg non mi va"
"Non dire così, la tua storia con Louis non era mai nemmeno iniziata, non eravate mai usciti insieme e al di là di qualche bacio in discoteca, nessun legame vi ha mai uniti. Non puoi stare così"
"Meg lo so, ma tu non capisci. Louis mi piaceva davvero."
"Ci sono altri 6819465154 ragazzi disposti a stare con te. Insomma sei una bella ragazza, intelligente simpatica e hai altre qualità, non puoi deprimerti così solo a causa di uno stronzo che ha ferito i tuoi sentimenti. Lui non si merita le tue lacrime, lui non ha il diritto di farti stare così"
E in effetti le parole di Meg non facevano una piega, ma com'è che io non riuscivo a sentirmi meglio?
 
 
Ventitré settimane dopo.
'Ehy, Louis, dimenticati ciò che ti ho detto qualche settimana fa, a me andava bene il rapporto che avevamo'
'Jenny sei sicura? Io non voglio che tu stia male a causa mia, se non te la senti per me è ok'
'Nono, me la sento:)'
'Perfetto, allora! Ci sei sabato in discoteca?'
'Certo'
 

Venticinque settimane dopo.
Ieri sera sono stata ancora in discoteca e Louis mi ha baciata, ancora. Abbiamo ripreso a messaggiare come all'inizio e adesso è tornato tutto come prima. Ci sentiamo quotidianamente e io ho la piena conferma che mi piace da morire. Meg ha ragione, continua a dirmi di lasciarlo perdere, ma io non ce la faccio. So di essere solo una stupida che si sta facendo usare da un ragazzo, so che mi sto solo facendo mettere i piedi in testa e so che sto perdendo la mia dignità, non ho più rispetto per me stessa. Mi sto facendo del male da sola, sono solo una povera autolesionista. Ma perché io senza di lui non ci so stare? Senza i suoi messaggi e senza i suoi baci occasionali al sabato sera. Mi sento male da una parte, mi sento ferita nel profondo ma sapere che lui c'è, mi fa stare bene.
 

Ventotto settimane dopo.
Questa "relazione" voglio vedere quanto durerà ancora. Sono ormai sette mesi che va avanti e Louis è il solito di sempre. Un minimo gli piacerò no? Altrimenti non mi avrebbe tenuta per sette mesi. Non è assolutamente normale come cosa. Mi lascia spiazzata il fatto che non mi abbia mai chiesto di uscire con lui. Ma in fondo, lui mi aveva avvisata, "Nessun legame serio". Già, quelle parole erano impresse nella mia mente. Ma perché allora non riuscivo a reagire e a dire davvero basta?
 
 
Trenta settimane dopo.
Ieri sera in discoteca Louis mi ha chiesto di fargli il regalo di compleanno, ero determinata e dirgli di no, ma poi quando mi ha chiesto un bacio, mi sono sciolta sotto le sue labbra. Lui è il serpente tentatore, io senza di lui non riuscirei a stare. Caspita ha un fascino come pochi, e poi è la perfezione in tutto e per tutto. Riuscirò mai a rinunciare a lui? Riuscirò mai a cambiare e reagire?
 

Trentacinque settimane dopo.
Qualcosa è cambiato. Prima io e Louis massaggiavamo ogni giorno, senza interruzione, ma ultimamente, negli ultimi cinque giorni, ci sentiamo molto meno, addirittura ieri non ci siamo minimamente scritti. Forse questa specie di storia è giunta al termine. Forse si è stufato di me e vuole un'altra preda. Sarebbe un bene o un male? Un male, ovvio, mi fa davvero rabbrividire il pensiero di non avere più le sue labbra sotto le mie. Ma d'altro canto forse sarebbe un bene, potrei finalmente reagire e non dipendere da lui. Potrei trovarmi qualcuno di serio incapace di prendermi in giro.
 

Quaranta settimane dopo.
Sono in lacrime, non rispondo a nessuna delle chiamate che mi arrivano, Meg è preoccupata ma io non ce la faccio a parlare. Ho scoperto da un amico di Louis, di nome Liam, che Louis per tutto questo tempo mi ha usata. Mi ha usata per una stupida scommessa. Ogni ragazza che riusciva a baciare in discoteca, equivaleva ad un cocktail gratis offerto dai suoi amici. Adesso è tutto chiaro, adesso mi è chiaro il perché mi abbia baciata solo ed esclusivamente all'interno di una discoteca, adesso mi è chiaro il perché mi abbia tenuta così tanto tempo, adesso mi è chiaro il perché non mi abbia mai invitata ad uscire. Tutto chiaro, tutto perfettamente e impercettibilmente chiaro. Ma la sfigata sono io, sono io che ho sempre e solo voluto sperare che qualcosa potesse cambiare. Sono io la stupida che non ha avuto la forza di reagire, sono io che mi sono fatta trattare in questo modo. In fondo lui, mi aveva avvisata! 
IN FONDO SONO SEMPRE LE RAGAZZE A RIMETTERCI.


Oggi.
Ma nonostante questo, nonostante io abbia scoperto questa scommessa e nonostante Louis non mi abbia più scritto, io sarei disposta a perdonarlo. Se, nella remota possibilità, lui dovesse tornare da me, io sarei pronta a perdonarlo, io sarei lì ad accoglierlo a braccia aperte, perché è questo che ti fa l'amore. Ti fa fare cose stupide, e tu ne sei consapevole ma se sei davvero innamorato di qualcuno, difficilmente riesci ad odiarlo, anche se ti ha trattata così male, anche se ti ha umiliata e usata, non riuscirai mai ad avercela realmente con lui, i tuoi sentimenti sono così forti che riuscirebbero a perdonare qualsiasi cosa e passare sopra ogni situazione.
 
 


Okay, scusate la lunghezza di questa One Shot, scusate la mancanza di contenuti interessanti, scusate la monotonia e scusatemi davvero se è pallosa. Oggi mi sono svegliata super depressa a causa di un sogno fatto stanotte. Quindi ho deciso di scrivere questa One Shot un po' depressa, ma è esattamente quello che mi è successo due anni fa. Evvai, sono la sfiga in persona! E sono particolarmente fiera dell'ultima frase che ho scritto. Beh scusate ancora se non è la classica storia perfetta! Spero solo di poter leggere qualche vostra recensione. Twitter: @Lucreziaaaa_
PEACE&LOVE.
   
 
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