Schivo come un lupo, amabile come un orsacchiotto
 


Dietro di lui c’era molto più di quanto appariva, ma solo quelli che lo conoscevano veramente potevano scoprire il suo lato più sincero e vivo.
Si ostinava a portare due maschere sul volto, ad avere due personalità in continuo contrasto tra loro, di cui solo una prendeva il sopravvento sull’altra, quella più distaccata e asociale, incapace di avere alcun tipo di legame col prossimo. L’altra, invece, la continuava a rinnegare e a sigillarla, impedendole di venire a galla come una ninfea che aspetta di sbocciare.
Era riuscito a creare una barriera di ghiaccio freddo e gelido intorno a sé, dura come la roccia e impenetrabile come il più resistente dei metalli. Nulla avrebbe potuto nemmeno tentare di scalfirla. O, almeno, ci aveva sperato fino a che non aveva incontrato Lei.
Lei  era riuscita miracolosamente a penetrare in quello scudo di neve, che ottenebrava la sua anima e il suo cuore da parecchio tempo. Aveva fatto breccia nella mente di quel ragazzino dallo sguardo gelante e dalla indole solitaria e taciturna. Solitario e taciturno, con due semplici parole lo si poteva descrivere dettagliatamente. Un lupo dal fulvo manto lilla, che si ostinava a rimanere isolato dalla società, dal mondo che c’era al di fuori delle sue convinzioni. Un mondo che, ancora, non aveva imparato ad apprezzare e ad accettare in tutto il suo eterno e immutabile splendore.
Era stata Lei ad aprirgli le porte verso una via più serena che neanche lontanamente aveva sperato di avere e che non aveva mai sentito il bisogno di cercare. Era riuscita a fargli conoscere sensazioni completamente nuove al suo animo solitario che, da solo, non avrebbe mai potuto scoprire. Sensazioni buone e invitanti, che, una volta scoperte, non si può più farne a meno.
Con Lucinda aveva scoperto un universo completamente diverso da quello in cui aveva sempre vissuto, fatto di amore, dolci carezze e premure. Il paradiso, che gli era sempre stato negato, risiedeva in quella figura angelica dai lunghi capelli morbidi come la seta e nei suoi occhi limpidi e chiari come un torrente incontaminato di montagna.
Ma lui non era ancora pronto per un simile cambiamento, così differente dallo stile di vita che aveva sempre avuto e che, tutt’ora, non aveva ancora completamente abbandonato.
Ma Lei non aveva fretta. Forse Paul non sarebbe mai cambiato del tutto, ma questo non le importava perché voleva che rimanesse, seppure in una piccola parte, lo stesso ragazzino che aveva conosciuto da giovane e di cui si era innamorata. Le persone non modificano completamente il loro carattere, ma possono solo migliorarlo.
Lei gli diceva sempre che, sotto il cuore gelido di un timido lupo, si può nascondere quello di un dolce orsacchiotto di pezza. Non aveva mai saputo afferrare il vero messaggio che quelle poche e semplici parole nascondevano. Ma, col tempo, lo aveva capito da sé. Lui ne era un esempio lampante.
 
 
 
Ciao a tutto il fandom dei Pokèmon!
Bene, questa è la mia prima Ikari che scrivo.
Probabilmente, non basterà a celebrare quella che ritengo una delle coppie più belle della serie, ma almeno ci ho provato.
Ringrazio chi è arrivato a leggere fino a qui e chiunque recensirà questo abominio.
Accetto critiche o consigli che siano così la prossima volta riuscirò a scrivere qualcosa di più decente.
Vi chiedo anche di dirmi se devo mettere o meno l’avvertimento OOC.
Bye Bye!
 
                                                                                                                                         Silver Star