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Autore: lanterna_    03/01/2013    3 recensioni
[dal primo capitolo] Vedete, il problema di essere un Halliwell è proprio questo: tutti si aspettano sempre grandi cose da te – il che può anche essere una passeggiata se ti chiami Wyatt, visto che lui riesce a sterminare quindici Demoni in altrettanti secondi (secondi, capito? Non minuti, ore o anni. Secondi!), ma per me la cosa non è ugualmente semplice. [...]
Sono vivo. E non conosco nessuna Bianca. E Wyatt non è malvagio, è solo il solito fratello impossibile da raggiungere.
Non è malvagio, non è malvagio, non è malvagio...
{Chris/Bianca}
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bianca, Chris Halliwell, Un po' tutti, Wyatt Matthew Halliwell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IV capitolo:
Ovvero
Perché dire la verità in casa Halliwell equivale a far scoppiare una bomba atomica




Dire la verità in casa nostra non è mai una cosa semplice.

Il fatto è che fra Magia, Demoni e chi più ne ha più ne metta, è facile avere dei segreti.

Nel nostro caso, non dobbiamo tener nascosto alla mamma che abbiamo rotto il suo vaso preferito come accade di solito nelle famiglie normali (capirai, con la lotta ai Demoni, è più raro che un qualunque mobile o suppellettile sopravviva a uno scontro, piuttosto che si rompa), ma cose del tipo: «Sì, l’amore della mia vita è un Demone, ma io continuerò ad amarlo e non me ne importa nulla se ha trucidato milioni di vite innocenti.» La storia di zia Phoebe insegna.

Quindi è chiaro che mantenere dei segreti è molto più semplice di rivelare verità tanto scomode.

Solo che – ormai dovremmo saperlo, ma probabilmente facciamo tutti finta di ignorarlo – la verità prima o poi viene a galla comunque, e allora sì che sono guai.

E se poi la gigantesca bugia che la mia famiglia racconta dura da diciannove anni come è successo nel mio caso, avrò un po’ il diritto di arrabbiarmi, no?

 


«COSA?» sto urlando, ma non potrebbe importarmene di meno. «E voi in tutti questi anni non me l’avete mai detto?»

«Chris, come avremmo potuto dirtelo?»

Mia madre mi guarda con un’espressione addolorata e credo che abbia gli occhi lucidi, ma anche vederla così in questo momento non riesce a placarmi.

Sono troppo sconvolto.

«Beh, non so! Potevate iniziare dicendo: “Sai, Chris, sapevi che il Futuro prima era un posto orribile e Wyatt, tuo fratello, era il Signore del Male?”. Non credi che avrei dovuto saperlo, mamma?»

«Chris, senti...» interviene mio padre, la voce quasi supplichevole.

«No, papà! Non voglio sentire un bel niente! Avete avuto diciannove anni per parlare, per dirmi la verità. Diciannove anni. Ora è troppo tardi!»

Stringo i pugni dalla rabbia perché altrimenti in questo momento sarei capace di attaccarli e mi decido quindi ad orbitare via dalla cucina di casa. Improvvisamente questa stanza è diventata soffocante.

L’ultima cosa che noto prima di sparire è lo sguardo preoccupato che mia madre lancia a papà, dopodiché sono sul Golden Gate Bridge.

Respiro profondamente e osservo il panorama. Questo posto riesce sempre a calmarmi. Quindi dopo pochi secondi rilasso finalmente i pugni e mi siedo a terra, la testa fra le ginocchia per estraniarmi il più possibile dal resto del mondo.»

Non so se sono più arrabbiato perché mi hanno tenuto nascosto un fatto del genere per ben diciannove anni o per i mesi che ho passato a preoccuparmi e a scervellarmi inutilmente.

Ora si spiega tutto. I miei sogni, le cose che so ma che non avrei mai dovuto sapere, perché il mio corpo reagisca prima di me...

Il fatto è che a quanto pare è esistito un altro Chris. Uno cresciuto in una sorta di futuro apocalittico, con un Wyatt malvagio e la famiglia sterminata – rabbrividisco al solo pensiero. E questo Chris è andato nel passato per rimettere tutte le cose a posto, avvertendo il Trio del Demone (... chissà perché mio padre ha esitato prima di chiamarlo così?) che avrebbe rapito Wyatt e l’avrebbe poi reso cattivo. È morto poco prima della mia nascita, col risultato che, citando le parole di mio padre, “probabilmente mi ha lasciato la sua eredità: i suoi ricordi, la sua storia, forse anche i suoi sentimenti”.

Non so cosa intendesse con l’ultima precisazione, ma per il resto è piuttosto semplice la cosa. E quindi i miei incubi, le informazioni che non dovrei avere ma che riemergono nei momenti meno opportuni... non sono altro che suoi ricordi, dell’altro Chris. Il Chris eroe, che ha salvato il Futuro da una terribile fine. Che ha sacrificato se stesso, pur di riuscirci. E se il mio corpo reagisce prima della mia mente, è perché si basa sulla sua esperienza, è come se già avesse vissuto altre mille avventure prima di passare a me.

Bene, fantastico. Quindi ora il mio complesso di inferiorità non è rivolto solo a mio fratello, ma anche a me stesso. O al mio altro me stesso. Insomma, avete capito.

Ma è possibile che sia esistito un altro Chris, così coraggioso, così forte e potente? Io in confronto a lui faccio pena. E come può essere? Non dovremmo essere la stessa persona?

Bah.

Come al solito, in mezzo a tutta questa confusione non ci capisco nulla. Le mie emozioni si accavallano dentro di me in un groviglio attorcigliato, cosicché non riesco a distinguerle. Ora prevale il dolore, ora una rabbia cieca...

L’unica cosa che mi è chiara, alla fine, è che sono furioso con i miei genitori. Non posso credere che non me l’abbiano mai detto! Posso capire a Wyatt: insomma, conoscendo mio fratello come è ora, comprendo bene che sapere che in un altro futuro sarebbe potuto essere malvagio lo ucciderebbe, ma perché non dirlo a me?

Uno scampanellio nella mia testa mi riporta alla realtà. Leanne mi sta chiamando, dev’essersi svegliata. Il che mi ricorda... Bianca! Da come mio padre ha reagito quando gli ho parlato di lei, sembrava conoscerla già – possibile che anche Bianca c’entri qualcosa con tutta questa storia? Eppure papà non ha minimamente accennato a lei durante tutto il suo monologo.

Scuoto la testa e per ora mi dico di non pensarci: gli chiederò spiegazioni più tardi.

Mi alzo in piedi e orbito all’istante nel soggiorno di casa mia, dove avverto la presenza di Leanne. Mi guardo intorno e noto anche i miei genitori che mi fissano preoccupati e incerti, ma li ignoro. Non sono più così arrabbiato come prima, ma è giusto tenerli almeno un po’ sulle spine.

«Chris!» mi saluta invece Leanne con un sorriso. «Allora, hai scoperto qualcosa?»

«No, purtroppo» rispondo avvicinandomi a lei, ancora seduta sul divano. «Nel Libro non c’è nulla su Bia–» mi correggo appena in tempo. «... sulla donna che ti ha attaccato, ma... credo di aver trovato una pista da seguire per scoprire chi è...» rivelo lanciando una fugace occhiata a mio padre, che ora sospira come se sapesse che ci toccherà un’altra chiacchierata non facile. «Ti dirò se si rivelerà esatta.»

Leanne annuisce.

«Per ora, comunque, sarà meglio che tu rimanga qui. Sarai al sicuro.»

Leanne mi guarda e scuote fermamente la testa. «No, devo tornare a casa da mia figlia. Ora è con la tata, ma ha bisogno di me.»

«Porta qui anche tua figlia, allora!» si offre mia madre.

«Ti ringrazio, Piper, ma non ce n’è davvero alcun bisogno. So proteggermi benissimo da sola, e in caso mi basta chiamarti perché tu venga in mio soccorso, Chris.»

Sospiro rassegnato. «Lascia almeno che ti dia un passaggio. Orbitando ci metteresti un secondo.»

Leanne alza gli occhi al cielo, ma poi accetta. Con un cenno della mano, la spedisco all’indirizzo che mi dice e lei sparisce in un turbinio di luci.

«Allora...» comincio poi, rivolgendomi nuovamente a papà. Ne ho avute abbastanza per oggi di rivelazioni spiacevoli, ma questa non può proprio aspettare. C’è in gioco la vita della mia Protetta. «Chi è Bianca, papà?»

Mia madre mi lancia uno sguardo che sembra mortificato o terrorizzato, poi mi viene vicino e mi abbraccia. Sgrano gli occhi, stupito, e ricambio l’abbraccio. «E questo cosa dovrebbe significare?» chiedo dopo qualche secondo.

Mamma si allontana e mi fissa negli occhi. «Solo... non ti piacerà, Chris.»

Alzo le spalle. Tanto, ormai... una in più, una in meno.

Si avvicina anche papà e posa una mano sulla spalla della mamma. «Bianca è una delle ragioni per cui non ti abbiamo mai detto del tuo viaggio nel passato. Voglio dire, oltre al fatto che temevamo di poterti sconvolgere.»

Annuisco, anche se non ho ancora capito bene di che parla. Papà mi fa cenno di sedermi sul divano e mamma si posiziona accanto a me. Mi tiene la mano, neanche avessi due anni.

«Allora?» chiedo impaziente.

Papà esita un secondo come per raccogliere il coraggio e poi comincia: «Nell’altro futuro, Bianca all’inizio era una Fenice assoldata dalla versione malvagia di tuo fratello. Lavorava per lui quando l’hai incontrata: ti cercava per portarti da Wyatt.»

La voce di mio padre è quasi un eco indistinto, ormai. Dentro di me si affollano immagini e ricordi che non ho mai vissuto, non io, almeno. Non mi è mai capitata una cosa simile: fino ad ora i ricordi dell’altro Chris si erano limitati ai sogni, non mi era mai successo di riviverli da sveglio.

Bianca è di fronte a me e ha un coltello in mano.

«Perché lo fai? Per cosa combatti?»

«Non ho altra scelta. Mi ucciderà» risponde, lo sguardo spento e l’espressione indurita in una maschera. «E non c’è nessuno che possa fermarlo, quindi l’unico modo per sopravvivere è allearsi con lui!»

Scuoto la testa, avvertendo una fitta al petto ferito.

«Ti sbagli. C’è sempre un’altra scelta. Possiamo ancora combatterlo, possiamo sconfiggerlo. C’è ancora una speranza!»

«Vorrei poterti credere.»


Ritorno bruscamente alla realtà.

Sto ansimando come dopo una lunga corsa sfiancante.

Riprendo controllo di me stesso sotto lo sguardo preoccupato dei miei genitori, ma faccio finta di nulla e li invito a continuare.

Papà riprende il suo discorso, le sopracciglia corrugate in un’espressione incerta: «Comunque, il piano di Wyatt non funzionò perché...» mamma mi stringe più forte la mano. «Bianca si innamorò di te e tu di lei.»

Sento il cuore accelerare il battito nel mio petto. Stavolta niente strani flashback mentali, sento solo un sentimento immenso avvolgermi completamente e sopraffarmi. I nostri sogni, le nostre speranze di un futuro insieme... E poi eccola, la rivedo lì, morente mentre mi chiede di finire quello che abbiamo iniziato, di non arrendermi...

Mi salgono le lacrime agli occhi e sto per scoppiare a piangere come un bambino, poi mi coglie un attimo di lucidità e mi riprendo: quelli erano l’altro Chris e l’altra Bianca... qui Bianca è la donna che minaccia la mia Protetta. Devo fare uno sforzo immane per ricordarmene.

«Ok» mi limito a dire per paura di sentire la mia voce tremare. «Poi?»

«Beh, ecco... non so precisamente come siano andate le cose fra di voi o quanto tempo siate stati insieme perché non ce l’hai mai detto, ma avete progettato insieme il tuo viaggio nel passato per salvare Wyatt e le hai chiesto di sposarti. Lei ha accettato a condizione che tu tornassi sano e salvo, ma ovviamente...»

Mio padre si interrompe, ma a questo punto sono io a riprendere da dove lui ha interrotto: «Christopher e Bianca non si sono mai sposati perché sono morti entrambi. Sì, lo so.»

Mio padre mi lancia uno sguardo sorpreso, probabilmente perché mi sente parlare dell’altro Chris in terza persona. Ma è più forte di me: proprio non riesco a concepire che siamo la stessa persona. Veramente, a me dà fastidio sentire papà rivolgersi a me per indicare lui.

«Credo di aver capito» dico dopo qualche minuto di silenzio. «Quindi, esattamente come ora c’è un nuovo Chris, che poi sarei io, c’è anche una nuova Bianca, giusto? Ora devo solo capire perché cerca la mia Protetta.»

I miei si scambiano uno sguardo veloce e noto mia madre mordersi le labbra. «Non sono sicura che andare a cercare questa nuova Bianca sia una scelta saggia, Chris.»

«Che intendi dire?»

Mamma mi lascia la mano e mi accarezza i capelli. «Nulla, non importa. Fai quello che credi sia giusto. Mi fido del tuo istinto.»

Detto questo, si alza e mi posa un leggero bacio sulla testa, prima di andarsene chiamando a gran voce Melinda per chiederle se ha fatto i compiti. Fisso mio padre, confuso, ma lui si limita a sorridere e orbita via.





Note dell’Autrice:


Buonasera, carissimi lettori!

Dunque, dunque, dunque... Tutto qui? Possibile che dietro i sogni di Chris ci sia solo questo? Uhm... io mi limito a commentare citando un pensiero dello stesso Chris nel capitolo precedente: «In casa Halliwell, niente è mai come sembra. Non “quasi sempre”, non “occasionalmente”. Proprio mai.» A voi le conclusioni!

Per il resto, mi sono accorta che neanche a farlo apposta sto aggiornando con una frequenza regolare ogni sei giorni, quindi da ora in poi cercherò di attenermi a questo ritmo, ma non vi assicuro niente ;)

Ringrazio come al solito tutti quelli che mi leggono e in particolare emmax5, che non manca mai di recensire! Approfitto per ricordare anche agli altri che le recensioni sono sempre ben accette, eh... io non mordo!

Detto questo, al prossimo capitolo – che, senza fare spoiler troppo grossi, credo sia assolutamente da non perdere!

Lanterna_
  
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