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Autore: ManFuckThatShit    03/01/2013    6 recensioni
“Ehi sei venuta alla fine!”
La maglia del ragazzo recitava ‘Save water drink beer’, si ricordava di lei?
“Ti ricordi di me?” diede voce ai suoi pensieri.
Lui annuì vigorosamente sedendosi accanto alla ragazza e attaccandosi ad una bottiglia di birra.
“Hai miseramente buttato il foglietto della festa a terra, accartocciandolo per giunta, quando io sono tre mesi che mi faccio in due per organizzare il tutto. Come potrei dimenticarmi di te?”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Dedico questa One shoot a Tarusk, mio fedele compagno di classe,
che senza rendertene conto mi hai dato l’ispirazione per una One shoot.
E tutto questo l’hai fatto solamente indossando
quella meravigliosa maglia che amo tanto la quale, per l’appunto,
ha scritto sul davanti ‘Save water drink beer’.
Sei un gran figo.
Soprattutto quando balli Gangnam style.
Grazie per avermi fatta sbudellare ogni volta che provavi a imitare PSY.
 Grazie per averti messo quella meravigliosa maglia
in un qualsiasi giorno e per avermi fatta ridere come una cogliona.
 

 
Save water drink beer
 
31-12-2011
Camminava a passo svelto per Londra che oggi sembrava più affollata del solito.
Il cappotto pesante semi slacciato lasciava intravedere un maglione nero abbinato a quel pezzo di stoffa che teneva arrotolato disordinatamente intorno al collo.
Le converse, anche quelle nere e malandate, spiccavano sotto un jeans stretto, chiaro e col cavallo basso.
Le cuffie alle orecchie e gli occhi bassi.
Era una semplice ragazza di sedici anni dai capelli nero carbone e gli occhi castani, ed era così semplice e pura da confondersi con l’intera umanità.
Non spiccava tra la folla, non aveva niente di speciale e forse fu proprio per questo che lui la notò.
Le si piazzò avanti con un sorriso porgendole un fogliettino
“Ci vieni alla festa stasera?” glielo chiese quasi come fossero amici.
Prima di posare gli occhi sul bigliettino lei osservò la maglia del ragazzo che recitava ‘Save water drink beer’, sorrise appena.
Invece nel foglietto padroneggiava una grande scritta rossa: Happy New Year Party!
“Alle 21.30 al pub ‘Bar 281’, più siamo più ci divertiamo. Ti aspetto”
E si allontanò per fermare un ragazzo e porgere anche a lui lo stesso fogliettino.
Solo in quel momento la ragazza si concesse di osservare le lune colorate che abbellivano Londra.
Quella città addobbata a festa diventava magica e lei lo sapeva bene.
Stropicciò il fogliettino buttandolo a terra e ignorando gli occhi del medesimo ragazzo che seguivano quel movimento.
Girò i tacchi e se ne andò rimettendo la musica alle orecchie.
Non sarebbe mai andata a quella festa.
 
Eccola lì mentre cercava di farsi spazio tra la folla e veniva tirata da Sally, sua amica amante delle festa, verso il tavolo dei liquori.
Quel pub era davvero troppo piccolo per contenere tutte quelle persone e sembrava dovesse scoppiare da un momento all’altro.
Sally strinse ancora di più la presa sul polso dell’amica velocizzando il passo.
Venti secondi dopo erano entrambe a sedere su uno gabellino con un bicchiere di liquido davanti al naso pronte per un cin-cin.
Sally si alzò e si sistemò il vestitino attilato e pieno di paillettes proponendo all’amica di andare a ballare, quella ovviamente rifiutò.
Ora si ritrovava tra ragazzi ubriachi, in una festa dove non voleva essere, senza la sua amica.
Poteva andare peggio?
Qualcuno le tamburellò sulla spalla
“Ehi sei venuta alla fine!” La maglia del ragazzo recitava ‘Save water drink beer’, si ricordava di lei?
“Ti ricordi di me?” diede voce ai suoi pensieri.
Lui annuì vigorosamente sedendosi accanto alla ragazza e attaccandosi ad una bottiglia di birra.
“Hai miseramente buttato il foglietto della festa a terra, accartocciandolo per giunta, quando io sono tre mesi che mi faccio in due per organizzare il tutto. Come potrei dimenticarmi di te?”
Chiese retorico accennando una risatina.
L’espressione della ragazza non cambiò e non si pentì minimamente del gesto fatto la stessa mattina semplicemente abbassò un po’ il capo.
“Come ti chiami?” le chiese.
“Ashley”
“Posso chiamarti Ash?”
Lei annuì
“Io sono Niall”
“Posso chiamarti Niall?”
Lui rise divertito.
“Si, puoi chiamarmi Niall”
E di nuovo il silenzio prese il sopravvento. Ma i due ragazzi non sembravano a disagio.
Niall finì la birra e si pulì le labbra con una manica della felpa.
“Facciamo un giro” non era una domanda, non era un ordine, semplicemente qualcosa gli diceva che quella ragazza non aspettava altro che andarsene e lui voleva accontentarla.
Una volta fuori dal pub la musica assordante lasciò il posto allo sfrecciare delle macchine e alla voce di Niall che riempiva di domande Ashley.
“Perché alla fine sei venuta?”
“Ho accompagnato un’amica”
“Nome?” La ragazza arricciò il naso scocciata da tutta quella curiosità.
“Sally Grey. Vuoi anche l’indirizzo di casa o ti basta il codice fiscale?”
Niall rise.
“Mi bastava sapere il nome ma mi hai incuriosito ed ora voglio il suo codice fiscale.”
Ashley sorrise.
“Mi piace come ti vesti”
La ragazza portò lo sguardo alle sue converse malandate e i suoi jeans a cavallo basso.
Non era proprio il ‘tipico’ abbigliamento femminile, ma a lei non importava.
Sua madre gliel’aveva detto tante volte di ‘prendersi un po’ più cura di sé stessa’, ‘iniziarsi a vestire come una vera ragazzine sedicenne, magari con qualche vestito’, ma Ashley aveva sempre pensato che era stupido stare ore davanti ad un guardaroba cercando cosa mettere.
Era una cosa futile.
Lei indossava solo quello con cui stava comoda, e una gonna o un vestito non erano proprio il top de comfort.
E infatti nessuno le aveva mai fatto i complimenti per come si vestiva.
Nessuno fino a quel momento.
“Davvero?” chiese sorpresa.
“Si –fece il ragazzo scrollando le spalle- di solito il 31 dicembre tutte le ragazze si agghindano con tacchi e vestiti davvero troppo corti, tu invece sei più semplice, e a me piace la semplicità”
“A me piace la tua maglia”
Niall se la prese tra pollice e indice e la allungò poi rise.
“Si, la adoro anche io”
Fecero una cinquantina di metri in silenzio senza un minimo di imbarazzo.
“Dove abiti?” le chiese.
“Oxford Street. Non è molto lontano.”
“Oh, lo so, lo so.”
Ashley aspettò che Niall continuasse a parlare ma di fronte al suo silenzio prese lei parola.
“Abiti anche tu lì?” Lui scosse la testa.
“Ci abita mio nonno”
Niall svoltò per il parco e lei lo seguì.
Il ragazzo frugò un po’ nelle tasche e poi ne tirò fuori un piccolo pacchetto di Marlboro.
“Fumi? –Ashley scosse la testa- Neanche io, vogliamo provare?”
La ragazza prima di rispondere lo guardò.
Era serio.
Stava davvero chiedendo ad un’estranea di farsi una sigaretta con lui.
“Ne hai mai provata una?” gli chiese squadrandolo.
Lui scosse la testa.
“Mai.”
“E perché allora ti porti un pacchetto di Marlboro in tasca?”
“Te l’ho detto, per provare”
Ashley ne sfilò una e richiuse il pacchetto stringendolo in mano.
Niall tirò fuori un accendino.
“Chi inizia?” chiese la ragazza.
“Vai tu”
Accese la sigaretta e dopo aver fatto un tiro non riuscì a contenere qualche colpo di tosse.
Niall la osservava attentamente in silenzio.
Ashley si sfilò dalle labbra quell’involucro di tabacco e lo passò a Niall.
“Fa schifo, ma prova”
Il ragazzo, dopo aver preso la cicca tra le labbra, inspirò lungamente e anche lui non si trattenne nel tossire un po’.
Si alzò e spense la sigaretta a terra buttando in un cestino l’intero pacchetto.
Si risedette accanto ad Ashley annusandosi le dita che odoravano di cattivo.
“Bleah” Ashley sorrise.
Niall tirò fuori il cellulare per controllare l’ora.
“Sono le 23.30 e voglio una birra”
Si alzarono e ripresero a camminare.
“Quanti anni hai Ash?”
“Sedici”
“Diciannove”
Il ragazzo si fermò davanti un bar e tirò fuori il portafoglio.
“Faccio subito” Ashley annuì e lui entrò per poi uscire poco dopo con due bottiglie di birra.
Ne offrì una alla ragazza.
“Spero che tu beva birra”
Ashley gli sorrise afferrandola.
“Grazie Niall”
Camminarono l’uno di fianco all’altro per un po’ poi Niall si fermò, le iridi celesti che splendevano.
“Andiamo a casa mia, è un posto magico per vedere i fuochi”
Ashley non esitò a seguirlo. Qualcosa le diceva che poteva fidarsi di quel ragazzo.
Camminarono silenziosamente fino a che Niall non le fece segno di seguirlo su per una scalinata in acciaio esterna ad una casa.
La salirono e Ashley contò sessanta gradini.
Arrivati sulla sommità si apriva avanti a loro un grande terrazzo, poco più in altro c’era il tetto della casa.
Niall non esitò.
Appoggiò un piede sulla ringhiera della scala e con un po’ di slancio si arrampicò sopra il tetto.
Si voltò e porse una mano alla ragazza.
“Devo venire lassù?”
Niall annuì. “Paura?” le chiese.
Ashley sbuffò.
“Fatti da parte”
Niall si spostò e la osservò arrampicarsi con una certa facilità finchè non le fu vicina.
“Ecco fatto” disse lei semplicemente aggiustandosi la felpa e sedendosi sulle tegole.
Niall le sorrise e le passò una nuova bottiglia di birra.
Ashley lo guardò confusa
“Da dove l’hai presa?”
Niall le indicò uno scatolone appoggiato in un angolino del tetto. Ashley vi si avvicinò cauta e quando lo aprì notò che era pieno di bottiglie di birra.
“Tieni uno scatolone di bottiglie di birra sopra il tetto di casa tua?”
“In realtà no. Me lo sono dimenticato lì oggi pomeriggio quando sono venuto su.”
Lei richiuse lo scatolone e ritornò accanto al ragazzo.
“Vieni spesso quassù?”
“Quasi sempre”
Lo osservò bere la sua birra in silenzio e iniziò a sorseggiare anche la sua.
“Ma tu bevi sempre birra?”
Niall rise.
“Save water drink beer –disse indicandosi la maglia- lo prendo in parola.”
Ashley rise.
“Praticamente sei sbronzo ogni momento.”
“Qualche volta”
La ragazza rise e poi si sentì uno scoppio e mille scintille colorarono il cielo.
I due ragazzi portarono lo sguardo al cielo e solo in quel momento Ashley di accorse del panorama mozzafiato che la circondava.
Il lontananza si vedevano il London Eye completamente illuminato e colorato e il Big Ben e poi tutte le lucine, qualche albero di Natale ancora non disfatto e i fuochi che rendevano il tutto più speciale.
“Buon 2012 Ash”
“Buon 2012 Niall”
Si sorrisero e fecero scontrare le bottiglie di birra prendendone un altro sorso.
 
 
31-12-2012
Era passato un anno da quel giorno che Niall ricordava nei minimi particolari.
Perché da lì era iniziato tutto.
Da lì si erano incontrati più spesso per strada e si erano salutati, si organizzavano per vedersi quando il ragazzo andava la domenica a trovare il nonno, e dopo la morte del vecchio Niall aveva scelto di andare a vivere nella sua casa per stare più vicino a lei.
Si erano fatti un gruppo di amici ed erano andati al cinema più volte, si ritrovavano il tardo sabato sera a guardare un film sopra il tetto della ex-casa di Niall per guardare il cielo.
Poi una sera si erano baciati, quasi per scherzo.
La bottiglia aveva indicato prima Ashley poi Niall e sotto le grida d’incitazione degli amici avevano fatto scontrare le loro labbra in un semplice bacio che, però, si era approfondito ben presto, appena i loro compagni se ne erano andati.
Niall ricordava benissimo che quella sera avevano fatto l’amore e prima di addormentarsi Ashley aveva afferrato la maglia di Niall, quella che fin da quando si erano incontrati le era piaciuta, e se l’aveva infilata dicendo che le piaceva sentire il profumo del ragazzo addosso.
E allora Niall aveva sentito il cuore scoppiare e balzargli fuori dal petto per quanto batteva forte e per il troppo amore contenuto dentro quella stanza.
Il risveglio era stato meraviglioso.
Un fil di luce entrava dalla serrandina semi abbassata, il profumo della ragazza aleggiava nella stanza e il letto emanava calore.
Niall aveva impresse nella mente le immagini di quella notte, le parole che si erano detti, le carezze che si erano dati ed era contento.
Ma si era voltato dalla parte della ragazza trovando il letto vuoto.
E in quel momento un macigno gli aveva schiacciato il cuore che pulsava di dolore, dolore che ancora oggi era vivido, dopo due mesi da quella notte, dopo due mesi che non la sentiva e non aveva più sue notizie.
Portò per l’ennesima volta la bottiglia di birra alle labbra prendendone un piccolo sorso.
Erano solo le 22 ma lui era già annoiato.
Non aveva voglia di stare a quella festa tra ragazzi ubriachi e per giunta senza nessuno a fargli compagnia, dato che il suo amico era andato in mezzo alla folla a ballare.
Il ‘Bar 281’ era pieno di ragazzi e sembrava dovesse scoppiare da un momento all’altro.
Quello si stava rivelando il capodanno più orribile della sua vita.
Poteva andare peggio?
Qualcuno gli tamburellò sulla spalla.
“Speravo venissi” il cuore di Niall perse un battito al sentire quella voce.
Una ragazza dai capelli nero corvino e gli occhi castani lo guardava con un timido sorriso in volto e una bottiglia di birra in mano.
Indossava una maglia a lui familiare che recitava ‘Save water drink beer’ e in tutta la sua semplcità era bellissima.
“Scusa per la maglia, me l’ho portata via perché c’era stagnato dentro il tuo profumo”
Il macigno che aveva schiacciato pesantemente il cuore di Niall per ben due mesi scomparve immediatamente.
Strinse la ragazza in un abbraccio lasciandole un bacio tra i capelli.
Ashley intrecciò la proprio mano con quella del ragazzo e lo trascinò fuori dal pub.
Presero a camminare in silenzio come un anno prima e fecero un primo step al parco.
“Niall devo spiegarti perché me ne sono andata. Mi sento terribilmente in colpa e vo-“
Il ragazzo la interruppe.
“Non fa niente. L’importante è che ora sei qui”
Ripresero a camminare fermandosi solo per comprare due bottiglie di birra poi salirono sopra il tetto della vecchia casa di Niall.
Stesso spettacolo mozzafiato di un anno prima, stessa meraviglia che li circondava. Solo che stavolta a splendere tra tutte quelle luci c’era anche Ashley, che agli occhi del ragazzo non era mai stata così bella e speciale.
“Niall davvero. Voglio farti le mie scuse. So che non mi merito di essere perdonata, o almeno non così in fretta. E aspetterò finchè non ti deciderai che è il momento giusto di farlo. Me ne sono andata senza avvisarti, senza farti sapere niente, senza-“
Niall la interruppe per la seconda volta nella serata e le prese il volto tra le mani.
“Solo una domanda –le soffiò sulle labbra- sei qui per restare o devo dormire la notte con la paura di non trovarti accanto a me al risveglio?”
Ashley sorrise.
“Sono qui per restare”
“Allora ti ho già perdonata. E non mi interessa sapere perché sei scappata, non mi interessa sapere niente. Voglio solo la tua felicità con me. Ti comprerò una marea di maglie con scritto ‘Save water drink beer’ e verremo qua sopra tutte le volte che vorrai.”
Ashley rise.
“Sei un ragazzo davvero unico”
Finalmente dopo due mesi le loro labbra si incontrarono nuovamente in un bacio carica d’amore, e contemporaneamente in cielo scoppiavano fuochi d’artificio che annunciavano la mezzanotte.
Un nuovo anno, un nuovo inizio.
“Buon 2013 Ash”
“Buon 2013 Niall”
Si sorrisero e fecero scontrare le bottiglie di birra prendendone un altro sorso mentre le loro mani erano intrecciate l’una nell’altra.
 

 
‘Ma ‘ste due minchione non si stancano mai di postare One shoot e scassarci i maroni?’
So che lo state pensando, posso leggervi nel pensiero. *feellikeEdwardCullen*
Ebbene si non ci stanchiamo mai!
Anche perché è da un po’ che avevo questa One shoot nel quaderno degli appunto di storia (lol) e volevo metterla.
In teoria dovevo pubblicarla prima di capodanno ma tra Londra e fresche varie non ho avuto tempo.
Si, avete capito bene, LONDRA.
Qvindi immagino che abbiate capito chi sta parlando dietro questo pc..
SHERBEEEEEEEEEEEEEEEEEEEET
E ritorna il mio meravilloso SHERBET in tutto il suo splendore!
Ciao ragazzeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
I’M BACK!
Per la vostra tristezza muahhahahahahahah *evilface*
Mi piacerebbe raccontarvi di Londra: del Big Ben, del London Eye, di Trafalgar Squ..cazzo Andrea pensa alla one shoot.
Allora, si scusate, passiamo alle cose serie.
Non so davvero come è uscita fuori questa one shoot.
Non mi piace perché ci sono troppo cose dentro:
one: la mia idea era quella di fare un ‘inno’ (ahahahah) a questa meravigliosa maglia che amo e che, appunto, dice Save water drink beer – ma ormai l’avevate capito, no? –
two: volevo anche augurarvi un buon anno qvindi c’ho messo di mezzo capodanno. AUGURI!
three: la mia idea era anche quella di passare un messaggio. Anzi, più di uno.
Beh, per primo, quello di non fumare.
Non fatelo solo perché vi sentite grandi o perché vi sembra di essere più fighi.
Non fatelo solo perché lo fanno i vostri amici, non fatelo sono per ‘provare’ perché potrebbe diventare ben presto un vizio.
I protagonisti della storia lo hanno fatto e, come avete letto, non è stato ‘bello’.
Secondo, siate sempre voi stesse.
Fregatevene se alle vostre madri, compagne, amiche, cugine non sta bene ciò che siete.
Vi sentite a vostro agio con un paio di pantaloni larghi piuttosto che una gonna, calzamaglia e ballerine ai piedi? Ebbene siate ciò che siete.
Non ci guadagnate niente ad indossare una maschera solo per piacere agli altri.
Ashley è sempre stata sé stessa: con un paio di pantaloni a cavallo basso e converse malandate, nonostante sua madre insistesse a farla cambiare.
Terzo, non deprimetevi se non siete le tipiche ‘barbie’ dai capelli biondi lunghi fino al sedere, gli occhi azzurri e le tette alte.
Ashley ha capelli neri, occhi castani e non è per niente appariscente.
Si confonde con tutte le ragazze e pensa di essere insignificante, eppure viene notata.
Quarto, compratevi una maglia con scritto Save water drink beer. :D
Se lo fate siete delle gran fighe!
Quinto, ma non meno importante, accettate di andare ad una festa solo se è Niall Horan che vi invita. E quando lo incontrate zompategli addosso anche da parte mia ^_^
Penso di essermi dilungata un po’ troppo.. scusate!
Ci si risente fra due giorni con ‘Come quando avevo cinque anni’ non vedo l’ora di aggiornare! *-*
Prima di andare vi dico solo che non ho mai fumato né provato una sigaretta, io parlo tanto di fumo e poi non l'ho neanche mai provato lol, qvindi scusate se fa schifo quella parte ahahahah
Secondo non venitemi a dire nelle recensioni ‘si ma Ashley è inventata. È solo una storia, e ragazzi come Niall nella realtà non esitono’ perché vi sputo in un occhio tramite web.
 
UN BACIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO :*
 
 

  
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