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Autore: itsmartine    04/01/2013    0 recensioni
l'amore supera la distanza? forse.
sole e jacopo, milano\roma, 584 km.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Avete mai creduto di essere immuni all’amore?
Beh io lo pensavo, l’ho sempre pensato. Per sedici anni della mia vita ho guardato gli altri innamorarsi, fare cose folli per la persona che amavano, fuggire, lasciare tutto per amore ma non mi era mai successo. Avevo avuto delle storielle senza importanza in passato ma non mi sarei mai capacitata di fare cose del genere per nessuno di quei ragazzi. Andiamo un po’ avanti però..
Sono all’isola d’elba con Lucas, mio migliore amico dai tempi dell’asilo, stiamo andando alla festa di fine estate che hanno organizzato sulla spiaggia. Indosso un prendisole rosso con sotto il costume da bagno bianco latte che sta una meraviglia con l’abbronzatura.

Mi chiamo sole, ho 16 anni e vivo a roma con mio padre ,Fabio e mio fratello maggiore, Tommaso. Mia madre ci ha lasciato quando ero ancora piccola, se n’è andata. Niente incidenti tragici, niente morti per malattie sconosciute dall’universo, solamente ci ha abbandonato da un giorno all’altro.-

Tornando a noi, stavamo camminando per il vialetto che portava alla spiaggia quando ci sorpassò un gruppo di ragazzi che salutano Lucas con un cenno con la testa per poi dirigersi verso la spiaggia.
“chi sono quelli Lu?” chiesi guardandoli mentre si allontanavano.
 “amici, conoscenti. Gente del posto..perchè?” rispose non curante senza ascoltare la mia risposta che, per la cronaca, non arrivò.
Arrivammo in spiaggia, era pieno di gente e noi ci avvicinammo ai nostri amici di sempre a salutare.
Dopo neanche cinque minuti Allison mi si avvicinò e mi sussurrò qualcosa all’orecchio
 “sun, senti voglio andare a provarci con quel biondo la giù seduto al bar con l’amico, mi accompagni?” mi guardò e sorrise facendo gli occhi dolci.
Sospirai “va bene, andiamo”.
Mi chiamavano tutti sun, i miei amici intendo.
Ci avvicinammo al bancone del bar e Allie si sistemò i capelli, fece qualche smorfia e poi si avvicinò con decisione prendendomi per un polso.
“ciao ragazzi” disse rivolgendosi ai due che erano immersi in una divertentissima conversazione, o almeno cosi sembrava.
“hey” ci salutò il prescelto di Allie
 “vi state divertendo?” ci guardò entrambe con aria maliziosa.
“oh si, siamo venute a bere qualcosa, giusto?” e si rivolse a me che sorrisi forzatamente.
Ordinò due nonsochecosa che bevetti tutto d’un sorso insieme a lei.
 “sono Kevin, lui è Jacopo” il ragazzo dietro di lui fece un cenno con la mano di saluto e tornò a guardare la scena di Allison e Kevin che si corteggiavano a vicenda.
“Allison” si strinsero la mano
“e lei è sole” sorrisi di nuovo.
“che ne dite di andare a fare una passeggiata sul lungo mare, magari lontani da questo caos?” ci chiese Kevin sempre senza staccare gli occhi da Allie.
“volentieri” rispose lei.
Io e Jacopo ci limitammo a fare spallucce e a seguirli in silenzio mentre i due andavano avanti parlando del più e del meno, ormai eravamo abbastanza lontani dalla folla, per la prima volta Jacopo si rivolse a me:
 “se la stanno cavando bene anche da soli vedo” mi sorrise timidamente e per la prima volta notai i suoi occhi verdi.
“già, credo di si” risposi io.
 “ti va se ci sediamo? Non ho voglia di camminare” indicò un lettino da spiaggia a pochi metri da noi
 “va bene” ci avvicinammo e ci sedemmo uno accanto all’altro.
Rimanemmo qualche minuto in silenzio a guardare in lontananza Allison e Kevin che si baciavano con foga mentre le mani di lui la toccavano d’appertutto.
“molto diretto il tuo amico vedo” dissi scherzando
 “beh diciamo che neanche la tua amica si è fatta pregare” mi rispose di tutto tono e ridemmo un po’ insieme.
Dopo un paio di minuti di silenzio, riprese lui
 “sole, giusto?”
 “giusto.” Annuii.
“di dove sei?” mi chiede senza guardarmi in faccia ma fissando il mare in lontananza
“roma, tu? Jacopo vero?” risposi girandomi a guardarlo
“neanche mia madre mi chiama così ormai, chiamami apo. Io sono di milano” mi rispose e notai che aveva le fossette sulle guance quando sorrideva.
 Era un bel ragazzo, alto, occhi verdi, castano.. non ci avevo fatto caso all’inizio.
Ruppe di nuovo il silenzio
“Kevin aveva puntato la tua amica da una settimana, quando ha visto che vi stavate avvicinando non poteva crederci”
 sorrisi divertita “beh si, Allie è una di quelle ragazze che si notano subito”
si girò a guardarmi sorridendo
 “io avevo notato qualcun’altra..” gli brillarono gli occhi con il riflesso della luna e mi venì da sorridere spontaneamente
 “ah si?” dissi cercando di non fargli vedere che ormai lo fissavo
 “già, sembri come..diversa.” e lui, ora che ci facevo caso, sembrava emozionato!
“diversa. Diversa è bene?” chiesi con aria perplessa.
 “diversa è perfetto.”
Sorrisi mostrando tutti e 32 i denti e lui ricambiò.
Restammo un’altra oretta lì seduti a parlare di cose idiote come tornei di beach volley persi, sue partite di pallanuoto, miei tornei di kick boxing, scuola, compiti, estate.. aveva una voce che ti prendeva completamente e era quasi impossibile non ascoltarlo, mi piaceva starlo ad ascoltare.
Ad un certo punto tornarono Allison e Kevin.
“oh eccovi” disse Apo alzandosi in piedi.
Non feci in tempo a salutare che Allie mi prese per un polso e corremmo via
“dai Sun sono in ritardo muoviti!” mi disse con il fiatone.
Guardai i due ragazzi che diventavano sempre più piccoli mentre ci allontanavamo e ripensavo ai suoi occhi verdi che brillavano alla luce della luna.
Dovevo rivederlo.
  
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