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Autore: dontblinkcas    04/01/2013    6 recensioni
Cara mamma,
so che vorrai buttare, bruciare o cospargere di acqua benedetta questa lettera non appena capirai chi è il mittente, ma ti prego di leggere questa lettera fino in fondo.
Sono io, tuo figlio, Simon.
[CoLS]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Simon Lewis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera!
Due volte in un giorno, lo so è una pazzia!
Ma quesro racconto lo covavo da un po' e stasera invece di avere l'ispirazione per l'altra storia, mi è uscita questa!
Spero vi piaccia, ho cercato di tenere il più possibile il tono colloquiale di Simon, quindi probabilmente la lettera non sarò un trattato di retorica, ma ho voluto dare l'impressione di Simon che scriveve quella lettera d'istinto, un ultimo disperato tentativo per farsi ascoltare dalla madre.
Sono curiosa di sapere cosa ne pensiate, quindi spero recensiate.
Buona lettura,
Dany. 




The Letter






Il vento sferzava forte, mentre la ragazza raggiungeva la porta a grandi falcate.
Si strinse nel cappotto bianco mentre suonava il campanello e osservava attentamente tutti i simboli tracciati sul legno scuro dell’ingresso della casa.
Un occhio scuro apparve da dietro lo spioncino e una voce da donna raggiunse la ragazza.
«Sì? Le serve qualcosa?».
La giovane mostrò il suo sorriso migliore, sicura della runa di Persuasione che portava sul braccio destro.
«Signora Lewis, ho il compito di consegnarle questa lettera personalmente e il mittente spera che la leggiate fino alla fine».
Uno spiraglio di luce uscì dalla casa quando la donna aprì la porta per poter prendere la lettera. La signora Lewis osservò la ragazza che aveva davanti: i capelli neri e mossi le ricadevano perfettamente sulle spalle, nonostante il vento gelido che si era levato, gli occhi scuri brillavano mentre il volto veniva colpito dalla luce artificiale proveniente dalla casa. Il portamento fiero ed eretto le conferivano un’aria adulta.
La donna prese la busta che le porgeva.
«Prometto di leggerla fino in fondo», non sapeva bene perché avesse promesso, ma la signora Lewis non riuscì a dire altro.
La ragazza sorrise un’ultima volta e si avviò sulla strada da cui era venuta.
La donna chiuse la porta e lesse la lettera.
 


***

 

Cara mamma,
so che vorrai buttare, bruciare o cospargere di acqua benedetta questa lettera non appena capirai chi è il mittente, ma ti prego di leggere questa lettera fino in fondo.
Sono io, tuo figlio, Simon.
Vorrei farti capire che sono ancora lo stesso Simon di sempre, con gli stessi interessi, gli stessi pensieri e gli stessi sentimenti. Ma non credo ci riuscirò mai, non dopo che hai fatto diventare la porta di casa una barriera contro ogni demone o Nascosto. Dopo che è diventata una barriera anche per me.
 
Mi dispiace per tutto quello che è successo, mi dispiace di essere diventato un vampiro e mi dispiace di non avertelo detto, ma pensavo di poter fingere di essere ancora quello di un tempo, fingere che non fosse successo nulla. Credevo che facendo così ti avrei protetto da una verità che fa male, che sembra assurda e impossibile.
Una parte di me voleva dirti da subito quello che ero diventato, ma avevo troppa paura di quello che avresti potuto fare o pensare. Credo che, probabilmente, si sarebbe venuta a creare esattamente questa situazione, ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa perché forse avrei potuto evitare tutto ciò.
 
Vorrei poterti dire che è stato un incidente, che un brutto tizio mi ha attaccato in una strada buia ma sarebbe una bugia e io mi sono ripromesso di raccontarti solo la verità.
Sono stato io ad andare al loro covo di mia spontanea volontà, anche se in quel momento potrei dire in mia difesa che ero sotto l’effetto del loro veleno. Non ho sofferto come immaginavo, i denti dei vampiri emettono una sostanza simile alla morfina, quindi era come se fossi anestetizzato. Il loro capo Raphael mi ha seppellito per poter farmi rinascere come vampiro.
 
Nemmeno io ci volevo credere all’inizio, mi rifiutavo di essere diventato un essere che non sopportava la luce del sole, beveva sangue e non poteva pregare. Già, non posso più pregare, non posso invocare D..beh hai capito.  E questo mi rende estremamente triste, sai quanto fossi religioso. Ma bere sangue, è quella la parte che mi faceva più orrore e che ancora adesso non riesco del tutto ad accettare.
 
La prima settimana è stata la più brutta della mia vita. Ricordi quando quest’estate sono rimasto a letto una settimana con l’influenza? Ecco è di quella settimana che sto parlando.
Sapevo che non avrei più potuto fare tutto quello che volevo fare e l’idea che tu mi scoprissi mi uccideva ogni secondo. Se non fosse stato per degli amici non saprei cosa avrei fatto. Tranquilla non sto parlando di Eric e gli altri della band, ma di alcuni ragazzi che ho incontrato con Clary e che hanno cambiato per sempre la nostra vita. Loro sono Cacciatori, combattono demoni ed Nascosti che non rispettano l’Alleanza.
 
È proprio grazie ad uno di loro, Jace, se ora posso stare alla luce del sole.
Penserai che sono una persona orribile, ma lui mi ha offerto il suo sangue angelico affinché non morissi dissanguato a causa di un pazzo cacciatore di nome Valentine.
 
E ricordi quando pensasti che fossi andato in gita con la scuola? Beh sono davvero stato fuori New York per tutto quel tempo se ti può consolare.
Però sono stato tenuto prigioniero quasi tutto il tempo nelle celle della città natia dei cacciatori, Alicante. Non avevo commesso nessun crimine, ma volevano sapere il motivo per cui riesco a sopportare la luce del sole. Ma non credo l’abbiano scoperto perché la città è stata attaccata prima che potessero iniziarmi e sezionarmi vivo.
Ho anche combattuto in battaglia. Da non credere vero? Io che avevo sempre combattuto nei videogiochi, mi sono ritrovato in una guerra vera.
 
Ma i cacciatori non erano gli unici interessati a me. Sebbene fossi vampiro soltanto da poche settimane, ero diventato una celebrità: tutti volevano dalla loro parte il vampiro che usciva di giorno!
Anche il mio creatore mi voleva, ma per uccidermi. Penso avesse paura che potessi diventare il nuovo capo del clan di New York. Ma questa volta è Clary ad avermi salvato, anche se a caro prezzo: ora porto il marchio di Caino sulla fronte. Nessuno può uccidermi o farmi del male senza che venga incenerito all’istante. Crederai che sia una pazzia e anch’io lo pensavo prima di vederlo all’opera. E credimi è meglio non sapere i dettagli.
 
Dopo che hai scoperto chi sono in realtà e mi hai cacciato di casa, sono riuscito a trovare un posto in cui vivere. Condivido un piccolo appartamento insieme a Jordan, un amico davvero simpatico che  è anche un lupo mannaro. Fa parte di una società che si preoccupa di tenere sotto controllo i nuovi arrivati nel Mondo Invisibile.
Hai visto invece la ragazza che ti ha consegnato la lettera? Bella, vero?
Lei è Isabelle, è una ragazza fantastica e una cacciatrice formidabile. Pensavo di aver rovinato tutto il rapporto che avevo con lei perché sono uno stupido patentato, così mi avresti definito tu mamma. Però credo che non sia tutto perduto, credo ci sia ancora qualche speranza di poter riaggiustare tutto,e lo spero davvero con tutto il cuore perché tengo moltissimo a lei e ho capito quanto possa far male perdere qualcuno che si ama.
 
Ecco questa è tutta la verità.
Ci sarebbe ancora molto da raccontare, ma credo che questa sia più o meno una linea generale di verità sopportabile per te.
 
Mi dispiace davvero  di tutto, spero che un giorno potrai perdonarmi o almeno sopportare la mia vista. Ti chiedo soltanto di non dirlo a Becky, non voglio rovinare anche la sua vita, come ho fatto con la tua e con la mia. Cercherò io un modo per tenerla al sicuro da tutto questo.
 

Ti voglio bene,
per sempre il tuo Simon.

 
 

***

 
«Ho consegnato la lettera e la runa di Persuasione ha funzionato, ne sento il potere».
«Grazie Isabelle» rispose Simon quando la ragazza lo raggiunse nella penombra di un albero non distante dalla casa di sua madre.
Da quella distanza poteva vedere le finestre della cucina e una figura informe oltre a esse.
«Credi che servirà a qualcosa?» chiese preoccupata Izzy guardando a sua volta le finestre.
«Non credo, ma è sempre meglio provare. Dopotutto la perseveranza è la madre del successo» disse il ragazzo sorridendo e prendendo per mano Isabelle.
  
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