Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Jonas_Addicted    04/01/2013    9 recensioni
“Harry ti prego, promettimi che quando io non ci sarò più, tu andrai avanti con la stessa forza che io ho avuto. Tesoro, promettimi che quando sarai grande, riuscirai a realizzare tutti i tuoi sogni. Promettimi che anche che tu, insieme alla ragazza che amerai per tutta la vita, darai alla luce tanti bei bambini e che li aiuterai da buon padre, proprio come io e tuo padre abbiamo fatto con te. Promettimelo, Harry”
“Te lo prometto, mamma.”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Can Fly Without Wings.

Alla mia Nocciolina preferita.
che mi è stata vicino per tanto tempo, nel periodo più brutto della mia vita.
Mi ha aiutata a credere in me stessa
e mi ha sempre fatto credere di essere bella.
Veramente, è stata una delle persone più importanti 
in questo lungo percorso che noi chiamiamo "adolescenza".
Mi ha sempre detto che i miei difetti mi rendono la persona che sono,
e mi ha sempre supportata e ascoltata.
Non conoscevo nessun'altro modo,
quindi, l'ho ringraziata dedicandole questa storia.
In realtà non smetterò mai di ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me,
ma vorrei che lei lo capisse: mi ha salvato la vita.
e io le devo tutto.

Ti voglio bene, Giulia. 



Era passato molto tempo.
Da quando Anne, sua madre era morta.
Adesso lui si ritrovava in quel bagno, con gli occhi pieni di lacrime, il polso sinistro sanguinante,  e la paura di non avere un futuro migliore di quell’inferno che stava passando lui, chiamato adolescenza.
Lui credeva che i giorni che sarebbero arrivati, non avrebbero portato niente di nuovo o di diverso.

 

Sempre i soliti insulti.
Sempre le solite lacrime.
Sempre le solite cicatrici.
No, forse quelle sarebbero rimaste per sempre. Anzi, sarebbero aumentate, e di questo lui ne era certo.
Perchè forse era l’unica cosa di cui era veramente sicuro.
Forse era l’unica cosa di cui era veramente l’artefice.
 
Era tanto tempo ormai che non c’erano solo lui e il sangue. Il sangue e lui.
Il dolore, fisico e mentale, era ricorrente, ma quello che si stava infliggendo lui, era una sorta di sfogo, verso se stesso e verso gli altri. Forse era l’unico che conosceva.
 
Era tanto tempo ormai che quel dolore, mischiato a quelle sensazioni, non risalivano a galla.
Ma ormai ci era ricaduto dentro. Come un vortice che ti colpisce insapettatamente, lui non se ne era nemmeno reso conto. Era diventata una cosa automatica.
 
Era tanto tempo ormai che quel piccolo rivoletto di sangue non cadeva dal suo polso, silenzioso, ma rumorosissimo allo stesso tempo.
Rumoroso perchè conteneva il dolore e le urla che non avevano più il coraggio di uscire dalla sua bocca.
Rumoroso perchè in quel bagno, l’unico suono, quello più assordante di tutti, era quello delle sue lacrme che cadevano ininterrottamente dai suoi bellissimi occhi verdi, ormai spenti dalla disperazione.
Il dolore della perdita della madre.
Il dolore di essere incompreso.
Il dolore dell’essere odiato da tutti.
Ma soprattutto il dolore della solitudine.
 
Lui non sapeva di preciso quello che avrebbe fatto della propria vita.
Non sapeva, o meglio non ricordava nemmeno perchè era finito lì, ad infliggersi quella tortura, a tracciare dei segni rosso sangue sulla sua candida pelle lattea.
Non che non lo ricordasse, lui lo voleva dimenticare.
Dimenticare tutto il resto, tutto quello che lo circondava, solo per rivivere i momenti più belli trascorsi.
Ce ne erano? Si, eccome se ce ne erano, ma in quel momento lui riusciva soltanto a pensare al perchè non porre la parola fine alla sua vita. Sarebbe bastato veramente poco.
Ma lui era un codardo. Lui aveva paura, forse perchè sapeva di meritare tutto quel suo dolore. L’unica domanda era  “perchè?”
Perchè proprio lui aveva dovuto perdere la madre in quel dannato incidente?
Perchè proprio lui aveva dovuto subire violenze sessuali quando era più piccolo?
Perchè proprio lui doveva essere preso in giro a scuola ed essere chiamato “gay” o “frocio”?
Perchè proprio lui doveva essere picchiato o deriso da tutta la scuola?
E infine, perchè lui non ha mai avuto il coraggio o la forza di reagire, alzarsi e combattere, o almeno di tenere duro?
 
Ecco, lui riusciva a pensare soltanto a questo.
Quelle cicatrici ormai appartenevano ad un corpo senza anima, ma erano le prove e le testimonianze di una vita sofferta, a cui lui non ha saputo tenere testa. Perchè lui era morto dentro.
 
“Harry ti prego, promettimi che quando io non ci sarò più, tu andrai avanti con la stessa forza che io ho avuto. Tesoro, promettimi che quando sarai grande, riuscirai a realizzare tutti i tuoi sogni. Promettimi che anche che tu, insieme alla ragazza che amerai per tutta la vita, darai alla luce tanti bei bambini e che li aiuterai da buon padre, proprio come io e tuo padre abbiamo fatto con te. Promettimelo, Harry”
“Te lo prometto, mamma.” Le rispose prima che lei morisse su quel lettino d’ospedale.
 

Ma Harry quella promessa non l’ha mantenuta. Né ora, né mai.
La lametta che teneva in mano rappresentava la chiave per la liberazione, la chiusura definitiva con tutto quel peso che si portava sul cuore e che da giorni lo stava soffocando; il taglio netto con una vita che non gli aveva voluto bene, prima togliendogli sua madre, e poi servendogli tutti quei frutti avvelenati che lo avevano ucciso nell'anima. Alzò la lametta, tenendola a mezz'aria prima di vibrare il colpo mortale, timbrando definitivamente il cartellino - "rassegno le dimissioni da questo schifo di vita; con tanto dolore, Harry Styles" - e pensando "Mamma, aspettami, sto per arrivare da te". (*)
Si sentiva in colpa per questo. Ma alla fine non ci è riuscito. Adesso forse, che lui è un angelo, la stella più lucente che brilla nel cielo tutte le notti, e che la sua anima è volata via, insime alle rondini che volano verso la libertà, lui può finalmente essere qullo spirito libero a cui, però in passato è stata portata via la capacità di volare.
_______________________________________________________________________________________________________________

 

 
 


(*) Citazione Gentilmente offerta da Notrix
 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Jonas_Addicted