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Autore: aky_chan    23/07/2007    11 recensioni
in una notte insonne la piccola Bra si accorge di aver lasciato una cosa in sospeso... chi l'aiuterà? ma soprattutto siamo sicuri che farà bene ad aiutarla? lo so... che dovrai scrivere un capitolo delle mie fic -_-' mi ero anche messa in testa di farlo ma poi mi è venuta "l'ispirazione" e... spero vogliate darci un occhiata ^^ un bacione
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bra, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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il problema della piccola Bra ^^ 

 

Era una notte buia e tempestosa alla capsule corporation una bimba piangeva silenziosamente sotto le coperte…

Ad un tratto non potendone più della situazione scomoda, si diresse nella camera adiacente.

Scosse un poco la figura che dormiva beatamente nel letto matrimoniale, non ricevendo attenzione da questa si spostò dall’altra parte dove un’altra persona dormiva anch’essa placidamente.

Con un sonoro sbadiglio la “persona” aprì gli occhi si stupì nel trovare avanti a sé la bimba di appena quattro anni

_Bra? Che c’è?_

La bimba non rispose e abbassò la testa continuando a versare lacrime di rugiada.

_allora? Non dirmi che hai perso l’uso della parola… guarda che se mi hai svegliato per niente mi arrabbio… non potevi chiedere a tu fratello?_

_no… dommiva…mi dippiace Goten ma dommiva…_

_quello dorme sempre eh?_ involontariamente riuscì a strappare un piccolo sorriso dalla faccina della bimba.

_ora però mi dici che è successo?_ riprese il discorso il sedicenne che ormai passava più tempo alla Capsule Corporation che a casa sua.

La piccola non rispose e si limitò a fissarlo

_non riesci a dormire?_ cercò di indovinare il giovane

Non ricevendo di nuovo nessuna risposta sollevò la piccola, e una volta caricatosela in braccio scese in cucina.

Arrivati in cucina la fece sedere su un grande sgabello e le porse dei biscotti; felice questa cominciò a mangiare.

Quando ebbe finito guardò ancora Goten con gli occhioni blu

_Bra sei apposto era questo che volevi? Ora puoi tornare a letto?_  

La piccola scosse la testolina, ma non si azzardò a parlare.

_allora? Senti Bra non ho voglia di stare sveglio tutta notte quindi muoviti a parlare o io me ne torno a letto e ti lascio qui._

Come udì quelle parole Bra cominciò a piangere ancora più forte… Goten si pentì di averla fatta star così male e la prese in braccio.

_su, piccola scusa non volevo… dimmi cosa è successo? Hai paura del buio?

_no…_ rispose la bambina asciugandosi con la manica del pigiama una lacrimuccia.

_allora che c’è?_ chiese lui seccato e impaziente

_mi veggogno a ditelo_ ammise la bambina a testa bassa

_ma va… _ cercò di “smorzare” la vergogna il ragazzo

_ecco… mi sono dimenticata di fare i compitini e domani la maestra mi sgrida…

Era imbarazzata e continuava a tenere la testa bassa. Quando si decise ad alzarla incontrò gli occhi neri del ragazzo che la fissavano in modo dolcissimo…

_all’asilo danno compiti?_ chiese incredulo lui  

_no è che la maestra mi aveva dato delle schede da colorare, ma io mi sono dimenticata e non prenderò il solito “OTTIMO” così verrò derisa e non sarò più la migliore!! Uffa!! _ la bimba tirò su col naso e osservò rattristata i bottoni del pigiamino.

Goten la guardava intenerito, ma non poteva fare nulla per aiutarla, la prese in braccio e si sedettero sul divano.

Il giovane, pur non essendo bravo in queste cose “sdolcinate” prese a sé la piccola e iniziò a massaggiarle la testolina celeste.

Bra lasciandosi trasportare dal tepore di quel contatto seppure così semplice, seppure così materno, ma anche estremamente dolce finì per addormentarsi tra le braccia del ragazzo.

Goten rimase fermo ad osservare il volto rilassato della bambina, gli occhi gonfi per il lungo piangere dolcemente chiusi, le palpebre come petali di rosa andavano a coprire l’azzurro cristallino dell’iride.

Indeciso sul da farsi continuò a fissarla fino a quando convenne che era meglio rimetterla a letto.

Sollevò la piccola dolcemente e la depose nel suo lettino, rimboccandogli goffamente le coperte.

Poi scese nuovamente le scale.

 

Il mattino seguente Trunks si svegliò da solo nel letto. Preoccupato nel notare l’assenza di Goten, scese dal materasso e si diresse verso la camera dei genitori.

_mamma!!!_ disse a voce alta il giovane cercando di destare la madre da profondo sonno in cui era.

La donna mugugnò qualcosa di incomprensibile e si rigirò nel letto in ancora mezza insonnolita.

_MAMMA!!_ urlò più forte Trunks intento a farsi sentire

_si… che c’è?_ disse Bulma finalmente sveglia e leggermente allarmata dalla irruenza del figlio

_mamma Goten è sparito! Non è in camera e nemmeno in bagno…_ rispose lui

_hai guardato al piano di sotto?_ domandò lei esasperata poiché conoscente della risposta che il figlio le avrebbe dato di lì a poco.

Infatti il ragazzo divenne di un strano colorito porpora e si grattò la testa nel fare inconfondibile dei Son; evidentemente lo deve aver preso da Goten.

Non fece tempo a dire una parola che Vegeta arrivò dinnanzi ai due con faccia imbronciata, anche più del solito

_cos’è uno scherzo?_ chiese l’uomo con voce ferma

_cosa?!_ domandarono madre e figlio fissando la figura che un tempo incuteva terrore a tutti.

_non fate finta di non saperlo, scommetto che c’è il tuo zampino Trunks!!_ urlò ora, Vegeta.

_eh? Papà ti giuro io non ho fatto nulla._ si giustificò il lilla

_e allora come mi spieghi il moccioso addormentato sul tavolo del salotto?_ rispose schietto il sayan

Così Trunks, Bulma e Vegeta si diressero verso il luogo espresso da Vegeta e in effetti vi trovarono Goten addormentato e con dei fogli sotto la testa.

_sveglia!!!_ urlò Trunks ridendo

_eh?_ il moro si tirò su di colpo facendo cadere i fogli e alcune matite colorate.

_dai dormiglione! Muoviti siamo in ritardo per la scuola!_ gli ricordò il viola dandogli una pacca sulla spalla.

 

Una volta usciti i due, Bulma sorrise e intuendo di che si trattava mise i fogli nel piccolo zainetto di Bra.

 

_Bra!!_ annunciò una voce mielosa e gentile _mi porti le schede che ti avevo assegnato?_ chiese la donna seduta alla cattedra e intenta a compilare dei moduli.

La bambina si alzò dalla piccola sedia sulla quale vi era seduta, vicina alla sua amica.

_beh ecco vedi…_ iniziò la piccola avvicinatosi alla donna

_su Bra, non indugiare, consegnami i fogli_ disse la signora mettendosi una mano fra i folti ricci color miele.

La bimba sentendosi con le spalle al muro iniziò a giocherellare nervosamente con le dita, in attesa di un illuminazione che la potesse salvare da quella brutta situazione. QUANTO STRESS PER ESSERE ALL’ASILO!!!

_Bra?!_ chiese la donna vedendo la preoccupazione degli occhi turchesi di lei, che ora avevano assunto qualche sfumatura grigiastra.

La bambina si sentiva finalmente pronta a dire tutto quanto sono la principessina dei sayan, non ho paura di nulla, non temo niente e nessuno, io posso fare tutto!!!”  la piccola contò mentalmente fino

tre decisa a vuotare il sacco. Alzò gli occhi, così da poter fissare meglio la meastra, ma vide che non era più di fronte a lei. La cercò un po’ con lo sguardo e la vide, intenta a frugare nel suo zainetto.

La piccola si sentì mancare, abbassò nuovamente la testa pronta per la sgridata che stava per arrivare ma…

_piccola mia!!ma perché non me le hai date subito? Potevamo risparmiare un sacco di tempo_ come udì ciò, la piccola rizzò la schiena e fissò con sguardo incredulo la donna e la scheda… magicamente colorata.

siii!!! Scommetto che è stato il mio papi a colorare la scheda!!! Evvai!! Quando vado a casa gli faccio tantissimi bacini… che bello la mia ottima media è salva!”

_però Bra… non è colorato molto bene… ti metto Buono, sai fare di meglio!!_ annunciò la maestra, cosa che fece innervosire parecchio la piccola Bra. La bambina si avvicinò alla donna e dopo averle portato via di mano la scheda si avviò verso il suo posto. “come non detto… mio papà è sempre il solito… fa le cose, ma le fa male. Si pentirà di avermi fatto prendere un voto basso… io devo essere sempre la migliore! Adesso tutti hanno preso distinto e io solo buono!! Era meglio che se ne stava fermo con le mani! Invece che colorare così male… ah!! Ma a casa mi sente e  se per caso non dovesse aver colorato lui, la persona che è stata se la vedrà con me!! Ma insomma non poteva impegnarsi di più?”

 

Ok ok chiedo scusa se la fic vi ha fatto pena… in effetti non volevo neanche pubblicarla, mi sono messa al pc e ho buttato giù qualche frase così tanto per… e poi è venuto fuori una roba del genere xD.

È che mi sono sempre immaginata Goten a fare una cosa così per la piccola Bra… e lei che pensa a suo padre e si arrabbia perché è colorato male, d’altronde ha il sangue del possente (??) Vegeta in corpo XD va beh lasciamo perdere… spero non mi prediate a badilate in testa per questo ^^ un bacio a tutti coloro che leggeranno e a chi vorrà recensire, anche negativamente… aky^^

  
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