I corridoi della “Churchill High School” funzionano come una casta.
Era una piramide sociale, a seconda del gradino sul quale stavi la tua vita sarebbe perfetta o un inferno vero e proprio.
Sull’ultimo gradino, ci sono i NERD sfigati, quelli che cercano di farsi degli amici passando loro le soluzioni dei compiti in classe.
Sopra di loro, i ragazzi del club di scacchi. Secchioni, pieni di brufoli e asociali, ma mai disprezzati quanto i nerd.
Sul sesto gradino di questa scala, ci sono i cosiddetti “invisibili”, gli studenti che non cercano di distinguersi dalla massa e rimangono nel loro piccolo guscio.
Più in alto, troviamo gli asiatici. Gestiscono l’intero giro delle soluzioni ai compiti in classe, sono a livello di una mafia.
Quarto gradino, i figli di papà. Li riconosci dall’auto sportiva nuova di zecca, dagli abiti firmati, dal taglio di capelli all’ultima moda e dal cervello grande quanto una noce peruviana marcia.
Sono convinti che il mondo sia ai loro piedi solo grazie ai soldi dei genitori.
Arriviamo quindi al podio.
Terzo gradino per gli atleti, tra i più popolari della scuola.
Secondo gradino. I giocatori di football.
Sì, sono atleti anche loro, ma a differenza degli altri si beccano le cheerleaders ad ogni partita.
E in cima, ovviamente, le Hellcats, la squadra di cheerleader della scuola.
Ogni ragazza della scuola avrebbe voluto essere loro.
Portare quella divisa e muovere quella piccola e ristretta gonna rossa in giro per i corridoi e sul campo da football.
Vere e proprie star, ecco cosa erano.
Il capitano della squadra, Fefs, era la ragazza più popolare della scuola.
Insieme alle sue compagne, Danielle, Eleonor, Perrie, Jesy, Jade e Leigh-Ann, poteva avere tutti i ragazzi ai suoi piedi.
Fonte di ispirazione per tutte le ragazze della Churchill High School, tranne che per una: Alex odiava le cheerleader e le evitava come la peste.
Gruppo di spocchiose montate e stupide gatte morte, per lei erano questo.
Non aveva mai voluto essere una cheerleader, stava bene tra i NERD come lei.
Capelli lunghi, ondulati e neri come il suo portatile che tanto adorava, occhi color nocciola, altezza sotto la media e fisico asciutto.
Sempre con camicioni larghi sopra a canotte e leggins, portati insieme alle Converse e a dei cappelli.
Occhiali con lenti troppo grandi e un libro sempre con sé: questa era Alex.
E non a caso, la preda preferita degli scherzi delle Hellcats e dei loro cinque amici, giocatori di football ovviamente.
Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan e Zayn Malik, i re della scuola.
E quelle racchie rifinite delle loro simpatiche “compagne di giochi” erano le regine.
Alex sbuffò appena le vide passare accanto a lei nei corridoi.
Se ne stava tranquilla sistemando i suoi libri nell’armadietto e ascoltando musica dal suo ipod.
Ovviamente, non poteva restare tranquillamente a fare ciò che voleva, dato che appena chiuse l’armadietto Styles la spinse contro di esso.
I ragazzi e le ragazze si voltarono tutti a guardarla, ridendo.
Alex, però, non era certo il tipo che non reagisce alle provocazioni. E stavolta, ne aveva abbastanza.
«Ti si è staccato il nervo che controlla il movimento Styles?! Oh giusto, per avere un nervo, devi avere un cervello.
E mi pare evidente che tu non ce l’abbia»
Harry Styles si voltò verso di lei, guardandola torvo «Hai detto qualcosa, sfigata?»
«Oh, nulla di particolare. A parte il fatto che sei un idiota coglione e cerebroleso» disse Alex, rialzandosi da terra e sistemandosi gli occhiali.
Il gruppetto si avvicinò a lei «Come mi hai chiamato, scusa?» sibilò Styles.
Alex lo guardò ridendo «Andiamo bene, oltre che scemo sei pure sordo»
Perrie si avvicinò a lei «Stai al tuo posto, sfigata, se non vuoi finire male»
La mora spostò gli occhi su di lei «Qual’è il problema Edwards?
Il gommista stamattina era chiuso e non ti ha potuto rifare il trucco su quella faccia di merda che ti ritrovi?»
Non lo avesse mai detto!!
La bionda diventò rossa di rabbia, gli occhi che le uscivano fuori dalle orbite «Tu, razza di..»
«Credo che una piccola gita ai cassonetti rinfrescherà la memoria della nostra amica,
così ricorderà chi comanda in questa scuola» sentenziò Tomlinson, avvicinandosi per prendere di peso Alex.
Il gruppetto iniziò a ridere, mentre Alex li guardava tutti dall’alto in basso.
«Che succede qui, ragazzi?» la voce della professoressa Adams fece scattare Louis.
«Niente professoressa, stavamo solo chiacchierando» sorrise Liam alla donna.
La professoressa li squadrò tutti «Avete lezione adesso, andate in classe alla svelta»
I ragazzi annuirono e fecero per allontanarsi.
«Non credere di passarla liscia sfigata, faremo i conti dopo scuola» sibilò a denti stretti Jade, per unirsi poi al gruppetto ed allontanarsi nei corridoi.
Alex e la professoressa Adams li guardarono andare via.
«Alex, hai fatto la spaccona di nuovo?» la guardò la professoressa a braccia conserte.
La mora scrollò le spalle «Mi sono difesa e ho ricordato loro cosa sono, non vorrei lo dimenticassero»
La donna sorrise «Sai bene che sono dalla tua parte, ma stai attenta a non metterti nei guai.
E ora, vai in classe anche tu. La professoressa Parker ha già iniziato la lezione di biologia»
Alex ricambiò il sorriso e si diresse a grandi passi verso l’aula di biologia.
Non le faceva paura aspettare il doposcuola, lei non aveva paura di quei cinque montati e delle cheerleader.
Che venissero pure a vendicarsi, li aspettava.
 
 
Uscita da scuola, Alex continuava a camminare verso la fermata dell’autobus con la musica nelle orecchie, finchè una mano non le si posò sulla spalla.
«Non crederai di andartene così facilmente?! Abbiamo un conto in sospeso noi» sorrise Harry Styles, strattonandola nel cortile della scuola.
«Leva quelle tue manacce da me, Styles. Non vorrei mi attaccassi la stupidità»
Il riccio non prestò attenzione alle parole della mora e se la trascinò dietro, finchè furono nel punto dove i professori non riuscivano a vederli.
Ad aspettarli, c’erano anche tutti gli altri e Alex sorrise vedendoli tutti ad attendere il padrone come cagnolini.
«Pareggiamo i conti Logan, vediamo se ricordi chi comanda qui» disse Perrie appena la mora arrivò davanti a loro.
«Nel cassonetto, forza» disse Horan avvicinandosì.
Alex non poté fare a meno di ridacchiare, cosa di cui gli altri si accorsero.
«Che ridi, si può sapere?» disse Jesy squadrandola.
«Sapete, potete anche gettarmi nel cassonetto.
Ma quando tornerò a casa, con una bella doccia, mi laverò di dosso tutto lo schifo che mi avrete tirato contro.
Voi, tornerete a casa e resterete i soliti idioti e le solite zoccole che siete anche a scuola. Mi fate pena, sinceramente»
A quel punto, i ragazzi la presero di peso per le gambe e le braccia, gettandola nel cassonetto contenente i rifiuti della mensa.
Alex avvertii distintamente l’odore di marcio della carne che cucinavano in quella cucina,
insieme alla puzza di verdura andata a male e avanzi di pasta al formaggio della settimana prima.
«Vedi di abbassare la cresta Logan, la prossima volta non saremo gentili solo perché sei una ragazza» disse Tomlinson, gettando dentro il cassonetto anche il suo zaino e allontanandosi con gli altri.
Alex si rialzò ed uscì da quel cassonetto, togliendosi di dosso una buccia di banana e gettandola a terra.
Li guardò allontanarsi ridendo.
L’avrebbero pagata. L’avrebbero pagata molto cara.

SIAMO TORNATEEEE!!
INNANZI TUTTO, BUON ANNO CAROTINE ^^
PER FESTEGGIARE L'ANNO NUOVO, ECCO IL PRIMO CAPITOLO DELLA NOSTRA NUOVA FF
SPERIAMO TANTO CHE VI PIACCIA ^^
FATECI SAPERE SE STIAMO INIZIANDO CON IL PIEDE GIUSTO :)
UN BACIONE A TUTTI VOI <3
Alex&Fefs