Anime & Manga > Sailor Moon
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Autore: sailor star lights    04/01/2013    3 recensioni
Come ci si sente dopo un addio? Possono sorgere dei sensi di colpa? I sentimenti di due persone che hanno vissuto il loro rapporto in modo diverso..
dal capitolo 1:
Aveva la sensazione che non si sarebbe più innamorato in questo modo, che non avrebbe più trovato una persona che avrebbe dato al suo cuore quel battito in più che solo Usagi riusciva a dargli.
dal capitolo 2:
Scusami per la mia leggerezza, scusami per quelle parole che hanno scatenato l'ilarità generale ma che per te sono state come una lama nel petto, ogni parola di quella frase un colpo in più...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Seiya, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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seiya Erano ormai passate tre settimane, 23 giorni per l'esattezza, e ancora si ritrovava a pensarla.
Viveva le sue giornate in modo monotono; non aveva ben chiaro ciò che faceva, agiva più che altro meccanicamente, aspettava solo che il tempo passasse, aspettava di essere abbastanza lontano dai mesi trascorsi con lei e da quel fatidico giorno in cui aveva dovuto salutarla per sempre.
Erano passati 23 giorni, eppure Seiya ricordava come fosse ieri il momento del loro distacco, quando era partito assieme ai suoi fratelli e alla sua principessa per tornare al loro pianeta natale e ricostruirlo. Ricordava perfettamente lo strazio di quell'istante, la presenza delle lacrime agli angoli degli occhii, il dolore che lo attanagliava... li ricordava come se ne fosse assalito adesso. Quella volta aveva sorriso alla sua testolina buffa dicendole che non l'avrebbe mai dimenticata e aveva guardato di traverso, e con un po' d'invidia, il ragazzo che le stava accanto ricordandogli quanto fosse fortunato ad averla con sé. Poi se n'era andato, nel cuore la speranza di rivederla e nella mente la certezza che mai sarebbe accaduto.
Arrivato al loro palazzo, si era diretto nella sua stanza senza dire una parola, solo un sorriso di scusa rivolto agli altri; una volta entrato, aveva richiuso la porta alle sue spalle e vi si era appoggiato contro, scivolando lentamente al suolo, testa fra le ginocchia e quelle lacrime tanto a lungo trattenute, cominciarono a scorrergli lungo il viso, inarrestabili, infinite. Era rimasto così per quanto? Qualche minuto? Ore intere? Non lo sapeva e neanche gli interessava, che importanza aveva questo piccolo dettaglio davanti alla consapevolezza di aver lasciato un pezzo della sua anima su un altro pianeta, in un'altra galassia? Era certo di aver compiuto una sciocchezza partendo e lasciandola là, ma che altra scelta aveva? Lei era destinata a governare la terra affiancata dal suo adoratissimo principe, avevano un destino in comune, loro due, e lui non poteva fare proprio niente se non lasciarla libera di vivere la propria vita al meglio. Distrutto, si alzò dal pavimento avvicinandosi al letto sul quale poi si distese affondando la testa nel cuscino per poi cadere in un sonno privo di sogni. Il giorno dopo si era svegliato e sorridendo aveva fatto colazione coi propri fratelli per non farli preoccupare; era il solito ragazzo sorridente, o almeno così tentava di apparire. A che cosa sarebbe servito presentarsi a tavola triste?
Da quella mattinata erano passate tre settimane e la sua vita era trascorsa in un certo senso anonima, priva di qualche avvenimento che rendesse una giornata viva. Non stava male, non soffriva, sentiva solo un enorme vuoto dentro di sé, qualcosa che non si sarebbe mai colmato. Aveva la sensazione che non si sarebbe più innamorato in questo modo, che non avrebbe più trovato una persona che avrebbe dato al suo cuore quel battito in più che solo Usagi riusciva a dargli. Aveva paura di aver perso la sua unica possibilità di vera felicità, di vero amore. Ogni giorno era pieno di questi cupi pensieri, mentre la notte sogni riguardanti lei prendevano vita nella sua fragile mente; ricordava piccoli sprazi di gioia vissuti con lei. Avrebbe voluto non trovarla nei suoi sogni, avrebbe voluto lo lasciasse in pace dato che poteva solo dimenticarla.
Ma lei non lo abbandonava e lui non poteva fare altro che sottostare a questa realtà dei fatti e, ogni sera, seduto sul davanzale della finestra strimpellava la sua chitarra attendendo o allontanando, il momento di coricarsi.
 Seiya guardava la luna, ben visibile anche da lì, e cantava una vecchia canzone che a lei piaceva tanto, non poteva fare altro...

<< che gioia sarà se il messaggio giungerà... >>  
- ti amo Usagi, mi piccola testolina buffa, chissà se un giorno ci rivedremo...-


Una piccola fic che tratta i sentimenti di due persone che si sono dovute allontanare l'una dall'altra... A breve posterò anche il secondo capitolo, spero possa piacervi e che commenterete! E spero anche non sia OOC :S
Bacioni! :)
ps: povero Seiya :'(
   
 
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