One Direction, 'The best Drummer I ever seen' di

The best Drummer I ever seen

Avevo realizzato il mio sogno. Insieme ai miei quattro migliori amici eravamo arrivati 3° ad Xfactor e ora Simon ci aveva organizzato un contratto per continuare. Per far conoscere al mondo i “One Direction”.
Quel giorno Simon ci aveva invitato a casa sua, per farci conoscere i musicisti che avrebbero collaborato con noi durante i concerti.
«Benvenuti ragazzi –ci salutò- vi ho trovato una band niente male»
Dopodiché ci indicò dei ragazzi dietro di lui, più o meno della nostra età, che parlavano tra di loro. Notai subito un ragazzo, probabilmente il più giovane, muscoloso, castano, con in mano le bacchette della batteria e con degli occhi mozzafiato..
Insomma, un ragazzo niente male.
Non ero abituato a trovarmi davanti dei ragazzi così, non ce n’erano molti nel mio paese.
Anche se Simon ce li stava presentando, io non prestai attenzione finché lui, quel figo che avevo appena squadrato, si avvicinò a me sorridendo.
«Tu devi essere.. Niall, giusto?»
«Ehm.. Sì» risposi abbassando lo sguardo imbarazzato.
«Piacere, Josh –mi porse la sua mano- sono il batterista»
E da lì nacque una profonda amicizia, ma forse non era solo quella. Anzi, ero ormai certo che quella non sarebbe stata una semplice amicizia.

[•••••]

E per l’ennesima volta, mi trovavo sullo stesso palco a cantare sul ritmo di Josh, dietro di me, dietro quella gigantesca batteria. Mi giro verso di lui, che mi ammicca e suona sempre più forte.
Finita la canzone, l’ultima del concerto, si alza anche lui e viene vicino a me. Mi mette una mano sulla spalla, come buon amico e sorride.
Ma l’azione successiva non era certo da amico.
La sua mano scese verso il mio fondoschiena e, raggiunto, mi fece sobbalzare e arrossire.
Lo guardai come se non l’avessi mai fatto e tutta quella perfezione non poté far a meno di far crescere qualcosa in me. Ma soprattutto, fece crescere qualcosa là sotto, nei pantaloni.
«Togli quella mano, ti prego» gli sussurrai con voce strozzata dall’imbarazzo. Non volevo certo che qualcuno notasse l’eccitazione.
Josh rise, spostando la mano e sussurrandomi:
«ci vediamo dopo»
E così fu. Dopo gli inchini e un saluto alle fan, ognuno di noi tornò nel proprio camerino.
Tranne Josh.
No, lui cambiò direzione ed entrò nel mio, senza nemmeno bussare.
«Ti ecciti facilmente» commentò sulla soglia della porta.
«è colpa tua. Sai che non resisto»
«e allora diamoci dentro» concluse.

In una frazione di secondo Josh era già sulle mie labbra, in cerca della mia lingua che, senza esitare, gli concessi subito.
Iniziammo una lotta infinita nelle nostre bocche, mentre nei piani bassi l’erezione si faceva sempre più evidente.
Ci spostammo, senza allontanarci, sul divanetto dietro di noi.
«Fammi eccitare, Niall»
Ribaltando la situazione, iniziai a baciarlo sul collo, lasciando dei segni umidi e violacei.
Iniziai a portare la mia mano dentro la sua maglia, che gli tolsi appena possibile, mostrando i suoi muscoli scolpiti.
«Dio, sei scopabile al 100%»
«Lo dici come se non lo stessi per fare..» Rispose lui con un sorriso malizioso.
Passai tutto il torace e la pancia, riempiendolo di baci. Mi concentrai sui fianchi, togliendogli anche i pantaloni, mentre lievemente accarezzavo la linea a forma di ‘V’ che si formava sul suo addome, che mi faceva voglia di scendere sempre di più.
Accarezzai l’elastico dei suoi boxer, per poi infilarci dentro la mano e iniziare ad accarezzare il suo membro. Degli urletti strozzati uscirono dalla bocca di Josh, e con le mani constatai che iniziava ad eccitarsi veramente.
Preso dalla situazione iniziò anche lui a spogliarmi e presto, tutti e due rimanemmo solo in boxer. Anche lui infilò le mani nei miei e iniziò a masturbarmi il membro ormai al massimo dell’eccitazione.
Gli abbassai ancora di più i boxer, quasi togliendoli del tutto, e gli massaggiai l’erezione, mentre lui portò le mani sulle mie spalle e con forza mi strinse a sé. Iniziò a darmi soddisfazione con le sue urla, stava godendo e sapevo ben presto lo avrei fatto anch’io, sapevo che lui non era il tipo passivo della relazione.
«Bravo Nialler.. –mi disse appoggiandosi alla mia spalla ansimando- ora che ne dici di lasciarmi divertire?»
Annuii timidamente, mentre lui mi tolse i boxer e prese la mia erezione, iniziò a massaggiarla e infine si abbassò, avvicinandosi con la bocca, guardandomi maliziosamente e facendomi capire cosa voleva fare.
Iniziò a leccarmi la punta, massaggiandomi il resto e non potei far a meno di gemere.
«OH DIO, Josh.. n-no, no..ti prego»
Ma lui continuò, finché non mise totalmente la mia erezione in bocca e, con movimenti circolari della lingua, mi fece perdere completamente la testa.
Era il pompino più bello che potesse mai farmi.
Gli accarezzai i capelli mori, mentre lui continuava il suo ‘lavoro’. Ad un certo punto capii che stavo per venire, non riuscivo più a controllarmi.
«J-Josh.. Josh, diamine, staccati! S-sto per..» Alzò la testa e mi mollò appena in tempo, proprio quando un mio urlo fece capire che ero arrivato al limite dell’eccitazione. Probabilmente un po’ di sperma gli era finito in bocca o addosso, ma non aspettò nemmeno un secondo e mi prese il viso, per baciarmi con foga.
Ero completamente sfinito e, dopo quel bacio, mi accasciai sul suo petto come un peso morto.

«Sei un vero porco, Devine»
«Se solo le fan sapessero quanto lo sei tu, il santerello del gruppo..» Commentò con un piccolo sorriso malizioso.
«Non... Non lo sapranno mai –commentai chiudendo gli occhi mentre riprendevo fiato – Solo tu puoi vedermi così»
«Mi sento onorato, Horan» Detto questo mi circondò la schiena con le sue braccia muscolose ed io mi accoccolai ancora una volta sui suoi pettorali.
Lo sentii toccarmi i capelli e poi alzarsi, lasciandomi su quel divanetto, mentre si rivestiva.
«Abbiamo già finito? Te ne vai di già?»
«Non possiamo fare tutto in un minuscolo camerino come questo e poi lo sai, se ci scopre il management ci fa la testa quadra, hai visto cosa ha imposto a Louis ed Harry» Mi rispose accennando un sorriso. «Rivestiti pure tu, e facciamo finta di niente.»
Mi rivestii più in fretta possibile e prima che lui se ne andasse gli corsi incontro, gli diedi un bacio castro sulla guancia e gli sussurrai sorridendo: «Domani sera siamo liberi ed io sono solo a casa mia. Vieni quando vuoi.»
Lui sorrise e ridacchiò. Adoro la sua risata quanto amo lui.

Erano ormai passati due anni da quando ci siamo conosciuti e solo uno da quando avevo finalmente avuto il coraggio di dirgli che mi piaceva. Ero così nervoso quel giorno, me lo ricordo bene. Avevo paura di fare la figura dello scemo e di non essere contraccambiato.
Invece fu tutto il contrario.
All'inizio ne fu sorpreso, ma non passò molto prima che la nostra amicizia diventasse una vera e propria relazione.
Nemmeno Liam, Zayn, Harry e Louis sanno del nostro rapporto, anche se sono sicuro che lo abbiano intuito da soli.
In fondo, non c’è niente di male ad amare un altro ragazzo, no? Ed io ne avevo trovato uno stupendo, che prendeva il nome di Josh Devine, il miglior batterista che avessi mai visto.

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Ehm, Ciao. *si nasconde*
Allora, come è uscita? Se fa schifo ditemelo, eh. Accetto tutte le critiche costruttive.
Mi piace molto la Nosh Horvine (L'unione dei nomi poi fantastica *-*) e ho provato a scriverne una.
Spero vi piaccia. -///-
Bene ora vado ad ascoltare the hits radio che tra poco c'é Harry asdfghjkl *-*
A presto c:
Kila
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