Nargilli
“State
diventando molto bravi.” Harry sorrideva. “Al ritorno dalle vacanze possiamo
cominciare a lavorare sulle cose serie… magari perfino i Patronus.”
Tutti
i ragazzi dell’ES iniziarono a muoversi verso l’uscita della Stanza delle
Necessità, chiacchierando su ciò che avrebbero fatto durante le vacanze di
Natale.
Dean
Thomas era più distratto del solito. Era da un po’ che ci stava pensando, ma la
sua razionalità continuava a bloccarlo. Non riusciva a smettere di pensare a
cosa avrebbero detto i suoi amici se solo avessero saputo che trovava molto
carina Luna Lovegood. Seamus sarebbe sicuramente scoppiato a ridere:
“Lunatica
Lovegood?” Avrebbe detto. “Solo ad uno come te sarebbe potuta piacere Lunatica
Lovegood!”
Riusciva
a vederlo, il suo migliore amico, che rideva di lui, mentre Neville, invece,
sarebbe stato zitto, anche se avrebbe pensato le stesse parole che avrebbe
detto Seamus.
Dean
si guardò intorno, gli occhi neri curiosi di sapere dove la ragazza si stava
dirigendo. Prima di iniziare a far parte dell’ES, il ragazzo l’aveva intravista
poche volte, considerandola stramba, stramba come i suoi orecchini a ravanello
o come la rivista che leggeva sempre.
Era
stato dopo averla conosciuta, durante le riunioni dell’ES, che si era reso
conto di quanto fosse carina e intelligente, nonostante le apparenze.
“Ehi,
Dean, andiamo in Sala Comune?” La voce di Neville lo distrasse dai suoi
pensieri.
“No…
ho da fare, Neville.”
Dean
si allontanò velocemente, cercando di non perdere di vista Luna. Non si stava
dirigendo verso la sua Sala Comune, come non lo faceva ogni volta che finiva
una riunione dell’ES. Salutava con la sua solita allegria i suoi compagni
Corvonero, poi si dirigeva chissà dove nel castello.
Quella
volta, il ragazzo non lasciò perdere, anzi, decise di seguirla a distanza.
Non
poteva negare che fosse strana, ma, pur non riuscendo a spiegarselo, doveva
ammettere che quel lato di lei gli piaceva. E anche tanto.
La
ragazza continuava a saltellare per il castello, guardando in alto, sopra ogni
portone che attraversava, fino a quando, ad un certo punto, dopo aver
attraversato l’ennesimo, si fermò e si guardò intorno, quasi impaurita; Dean,
dal canto suo, si nascose, sperando che lei non l’avesse visto. Sembrava di no,
perché la ragazza iniziò a fissare qualcosa in cima a quel portone, qualcosa
che il ragazzo non riusciva a vedere.
Luna
cercò di allungarsi verso quel qualcosa, che, purtroppo per lei, era troppo in
alto. Poi, fece qualche passo indietro, prima di avvicinarsi di nuovo.
Che
diavolo sta facendo?
Sembrava
ancora più strana del solito, continuava a saltare avanti e indietro, fissando
quel qualcosa che si trovava sopra la porta; poi, iniziò ad agitare la
bacchetta, senza risultati.
Dean
non capiva cosa Luna stesse dicendo. Nonostante il suo nascondiglio non fosse
così lontano da dove si trovava la ragazza, non riusciva a sentirla. Mormorava
qualcosa, probabilmente un incantesimo, ma non succedeva niente.
Dean
fece un respiro profondo, prima di avvicinarsi a lei.
“Cosa
stai facendo?” Le chiese, curioso.
Luna
lo guardò con fare misterioso.
“Non
dirlo a nessuno…” Sussurrò.
“D’accordo,
ma cosa stai facendo?” Ripeté Dean.
La
ragazza guardò sopra di lui, prima di dirgli, allarmata:
“Spostati
da lì! Vuoi che ti facciano del male?” Indicava ciò che si trovava sopra quel
portone.
Dean
alzò lo sguardo. C’era un grosso grappolo di bacche bianche.
“Vischio?”
Sussurrò.
Luna
gli prese la mano, e lo allontanò dal portone.
“Non
lo sai cosa potrebbe succedere se ti soffermi troppo sotto il vischio?” Era
come preoccupata.
“No.”
Ammise Dean. L’unica cosa che sapeva del vischio, era che se si fosse trovato
lì sotto con una ragazza, avrebbe dovuto baciarla.
“E’
infestato dai Nargilli.” Disse, con la sua solita, adorabile voce stralunata.
“Nargilli?”
“Sì,
si nascondono nel vischio, e quando una persona si trova sotto di loro, gli
cadono in testa e gli strappano i capelli.”
Dean
la fissava.
“Non
ho mai sentito parlare dei Nargilli, prima d’ora.” Le disse, sperando che non
se la prendesse.
“Non
hai letto l’ultimo numero del Cavillo?”
“No.”
Ammise di nuovo lui.
Lei
prese la sua borsa e frugò dentro, fino a quando non trovò una rivista, che
ficcò in mano a Dean.
“Pagina
quarantadue, I pericoli del vischio.” Disse semplicemente.
Ci fu
un attimo di silenzio. Dean stava fissando la rivista, sulla cui copertina
c’erano scritti titoli di assurdi articoli. Ma non disse niente, se non:
“Non
mi hai detto cosa stavi facendo prima, però.”
“Stavo…”
Luna abbassò la voce. “Stavo facendo un incantesimo di Appello, volevo
allontanare i Nargilli dal vischio.”
Dean
sorrise, iniziando ad incamminarsi insieme a lei. Non sapeva cosa dire, aveva
come paura che i suoi amici lo vedessero così, ma aveva anche voglia di parlare
con lei.
“Non
ti da fastidio che la gente ti consideri stramba?” Le chiese, come di scatto.
Lei
alzò le spalle.
“Possono
dire quello che vogliono, a me non importa molto.”
“No?”
Forse Luna, nonostante fosse molto svampita, era più furba di tutti loro messi
insieme.
“No…”
Passarono
sotto un altro portone, ma sembrava che Luna non ci avesse fatto caso, Dean
guardò in alto, rendendosi conto che sopra di loro c'era un altro rametto di
vischio.
“Aspetta…
stai ferma.” Le disse, bloccandola.
“Perché?”
Dean
indicò il rametto sopra di loro.
“Non
vorrai mica che i Nargilli strappino i capelli a qualcuno…” Dean le sorrise.
La
ragazza sorrise di rimando, prima di afferrargli la mano e allontanarsi dal
vischio. Si trovava contro un muro, di fronte a lui.
“Siamo
salvi, visto, Dean Thomas? I nostri capelli non verranno strappati.” Ridacchiò.
Dean
la guardò, poi rise insieme a lei.
“Già,
hai ragione Luna Lovegood.”
Dean
non seppe quanto tempo rimasero lì, guardando ragazzi e ragazze che camminavano
sotto il vischio, alcuni fermandosi a baciarsi, altri a ridacchiare. Sapeva
solo che si stava divertendo, insieme a Luna Lovegood.
Poi,
la guardò di nuovo.
“Sai…
non penso che ci siano Nargilli dentro quel rametto di vischio.”
“Dici?
Perché?”
Lui
la portò sotto il rametto, ed entrambi lo guardarono.
“Beh…
sotto questo rametto sono passate un sacco di coppie… e nessun ragazzo ha perso
i capelli.” Ridacchiò.
“Beh…
hai ragione.” Lei fece lo stesso.
Poi,
Dean la guardò di nuovo. Era ancora più carina quando rideva.
“Sai…
cosa bisognerebbe fare sotto il vischio?”
Luna
lo guardò, ma non rispose. Sorrideva, come sempre.
Dean
si avvicinò a lei, appoggiando le labbra sulle sue. Non sapeva come avrebbe
reagito Luna, ma non gli importava. Notando che lei non lo allontanava,
approfondì il bacio, stringendola.
Anche
se Seamus fosse passato e avrebbe riso di lui, non gli importava.
Ad un
certo punto, Luna lo allontanò; non era nervosa, per fortuna del ragazzo.
Rideva.
“Pensa
se fossero arrivati i Nargilli e ti avessero strappato i capelli.”
“Beh…
bisogna pur correre il rischio, no?”
Dean
sorrise, prima di baciarla di nuovo. Quello era il loro momento, e non gli
importava cosa avrebbe detto Seamus, o Neville.
Gli
piaceva Luna Lovegood, e non gli doleva affatto ammetterlo.