Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: lavfiveguysoned    04/01/2013    0 recensioni
quando i sogni possono diventare realtà almeno nella nostra testa, sarebbe bellissimo che il vostro idolo si possa innamorare di voi ed è ciò che sto scrivendo io :')
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Vorrei provare a fare un gioco*: 
S: prima tu o prima io
H: che cosa?
S: inizi tu o io?
H: a cosa ti riferisci?
S: a chi si innamora prima.
Chi prima si innamora perde!
H: vedremo.
S: ti sto lanciando una sfida, voglio vedere se sei così forte da poter resistere, lo sai anche tu che al cuore non si comanda.
H: Certamente, ne sono consapevole. Io sono sicuro che cederai prima tu, le donne sono più deboli.
S: No le donne hanno un cuore dolce per amare, per comprendere, per piangere e per ridere. Non siamo deboli per questo.
H: Sono sicura che se mi avvicino a te ora, cadrai nella tentazione di baciarmi.
S: Non mi sfidare, sappi che noi donne quando ci si mette di mezzo l'orgoglio o altro siamo in grado di fare qualsiasi cosa.
H: Staremo a vedere, tempo 1 mese e ti innamorerai di me.
S: Vedremo Harold, ma sei troppo convinto secondo me.

Passò il primo giorno e iniziò la loro sfida, lui faceva di tutto per farla cadere in tentazione, ma le resisteva a tutto.
Al suo profumo, al suo sorriso, alla linguaccia che lui le faceva per stuzzicarla.
Lei non ce la faceva più, voleva mollare, andare lì e baciarlo intensamente, appoggiare le sue labbra su quelle della sua dolce metà e iniziare a sentire i brividi su tutta la schiena.
Ma no, resistette, rinchiudendosi in camera e iniziando a pensare.
Il giorno dopo era un sabato, e la sera dovevano andare a ballare insieme ai ragazzi, decise così di vendicarsi quella sera la ragazza: tacchi vertiginosi, vestito corto di pizzo nero, trucco al punto giusto, capelli lunghi sciolti e piastrati e via, uscì dalla stanza.
Lui rimase di stucco, la guardava, anzi la fissava, avrebbe voluto lasciare da parte la sfida, prenderle la mano e dirle tutto ciò che sentiva; sentiva il bisogno di dirle che era bellissima, che dopo averla conosciuta ed essere entrata a far parte della sua vita non ha fatto altro che fingere a se stesso perchè la desiderava troppo; ma si sa come sono i maschi, l'orgoglio e la parola tenuta valevano più di qualsiasi altra cosa.
Andarono in discoteca tutti insieme, lui la teneva d'occhio, era così geloso, ma lei per dispetto decise di disperdersi in mezzo alla folla, di farlo impazzire.
Lei si disperse e lui era lì che la cercava disperatamente; credeva che avvicinandola dalla folla avrebbe ceduto.
Lei andrò al bancone a prendere da bere:
S: un angelo azzurro grazie.
C: ecco a te, divertiti, sei una bella ragazza, farai di sicuro conquiste stasera.
S: grazie mille del complimento, sei stato molto gentile!
Si avviò verso il centro della discoteca per ballare.
Era leggiadra, vedeva solo le luci e non pensava a niente, ballava ballava! Ad un tratto Harold la vide in mezzo alla folla e pensava: diavolo quanto è bella, è così sensuale quando si muove, vorrei prenderle la mano, stringerla a me e ballare insieme tutta la notte, guardarla dritto negli occhi e dirle che la amo.
Il ragazzo si avvicinò, le prese la mano e lei incuriosita gli chiese: cos'è successo bel ricciolo?
H: niente, volevo solo ballare con te, me lo concedi?
S: mmmmh, non è che stai già cedendo Harold?
H: ma cosa dici? È solo che i ragazzi si divertono per i fatti loro e volevo ballare con te!
S: va bene dai, vieni!
Iniziarono a ballare, l'atmosfera si faceva sempre più calda, emozionante e intringante.
Lui voleva baciarla, ma lei si spostò e disse: no Harold non si fa!
H: ops scusami dolcezza.
Si era fatta una certa ora, tornarono tutti a casa, i ragazzi andarono subito a dormire, io ci misi un po di tempo per struccarmi e svestirmi e mi misi nel letto senza pigiama, che stavo morendo di caldo.

Era estate, quindi poto restare sveglia fino a quando volevo.

Bussò qualcuno alla porta, chi era? Ovviamente Harold.
S: ehi bel ricciolo che ci fai tu qui? Successo qualcosa?
H: nono dolcezza, volevo solo darti il bacio della buonanotte.
S: mmmh, il bacio della buonanotte? -intanto ero così agitata dentro che avrei voluto baciarlo-
H: si bellezza, oggi eri davvero fantastica!
S: -diventai rossa e abbassai la testa, intando dissi- grazie mille, sei davvero gentile. - avevo gli occhi a cuoricino, mi batteva forte il cuore, volevo baciarlo ma sapevo di dover resistere.
Appoggiò la sua mano sulla mia coscia per avvicinare le sue labbra alle mie ma decisi di mettere un dito davanti le sue e dissi: resisti ancora un po, te lo avevo detto che voi uomini cadete subito in tentazione.
H: ma che diciii! Io non stavo facendo niente, e poi non è vero che sono così debole.
S: mmh si babe, beh allora buonanotte
Spensi la luce e dormii, e intanto pensavo : cavolo che stupida perchè non lo hai baciato, sei pazza di quel ragazzo, stupida stupida stupida!

Andammo avanti ancora con questa scommessa, fino a quando un giorno mi fece una grandissima sopresa: in casa non c'era nessuno, era tutto buio, all'entrata c'erano delle candele, anche sulle scale e nel corridoio per andare in stanza; mi chiesi: chi è che sta facendo tutto ciò?
Da dietro sentii una voce familiare: ti piace tutto questo? - disse Harold con voce cauta e così seria che mi colpì il cuore-
Io risposi : si, mi piace da morire! - rimasi di stucco, non potevo crederci, ora cosa dovevo fare andare avanti o tornare indietro? Continuai a pensare mente lui mi bendò gli occhi per condurmi in un posto.
S: dove stiamo andando baby?
H: ti fidi di me?
S: si.
H: okay, allora fai silenzio, dammi la mano e seguimi, ti dirò tutto dopo.
Ero agitata, mi batteva il cuore a mille.
Due secondi dopo mi tolse la benda dicendomi: ecco guarda il panorama, volevo stare un po da solo con te a guardare le stelle.
Eravamo sulla terrazza di casa, le stesse erano così belle e luminose, potevo contarle, e quella sera illuminavano il viso di quello splendido ragazzo dai riccioli così belli e delicati.
Perchè hai fatto tutto questo? - chiesi io imbarazzata e cosi felice che volevo piangere-
H: perchè per me sei importante!
S: e la scommessa fatta?
H: Non ce la faccio più a resistere, ho tenuto duro troppo tempo ormai, ho bisogno di dirti ciò che provo, di prenderti la mano e stringerla alla mia, secondo te a cosa servono tutti questi spazi vuoti in mezzo alle dita? Per poterli colmare con la persona che ami, e quella persona sei tu.
-Non dissi una parola, rimasi zitta ancora e lo feci continuare-
Ti ho sempre amata, dopo esserci conosciuti ed essere diventati amici ho pensato ci fosse qualcosa di più, ma non sapevo se ricambiassi o no, così decisi di tenermi tutto questo per me, per un bel po', ma ora ho capito che era arrivato il momento di urlarlo a te, di urlarlo al mondo.
Sei la persona più importante che ho, ti prego non rifiutarmi.
Pensai subito e intanto parlai: come potrei rifiutarti?! Sei la creatura più bella e più pura che esista. Ti ho sempre desiderato, sempre, ma non potevo dirtelo ero così timida. Sei la perfezione per me, potrei stare ore qui a guardarti senza dire una parola e capire tutto dai tuoi sguardi.
Amo i tuoi occhi verdi, amo il tuo sorriso, combacia perfettamente col mio. SEI LA MIA META' PERFETTA.
Mi abbracciò, credo non volesse ancora baciarmi.
Mi prese la mano e mi portò con se.
S: dove andiamo? -chiesi impaziente-
H: ora lo vedrai subito.
Arrivammo nella mia stanza, era ricoperta di luci, di cuori, il mio letto era pieno di petali di rose di vari colori, sembrava l'arcobaleno. Credevo di stare in paradiso lo giuro, era stata una sensazione magnifica che mi girai verso di lui e una piccola lacrima scese.

S: grazie – dissi-
H: ora le lo concedi?
S: che cosa?
H: il bacio che attendo ormai da troppo tempo!
Non dissi niente e abbassai la testa, poi la rialzai e gli dissi: giurami che non mi farai soffrire.
H: te lo prometto -esclamò guardandomi fissa negli occhi-
Iniziai a piangere dalla gioia, vidi che mi mise le mani sul collo per avvicinare la mia faccia alla sua e mi baciò.
Fu un bacio lento e dolce, che mi fece guardare oltre l'universo, quindi qualcosa che non esisteva ancora, ma che avevamo creato solo io e lui.
Mi prese poi dai fianchi e mi poggiò sul letto e mi baciò con ardore, poi si fermò e mi disse: sono felice, con te lo sono davvero. Ti amo Sara.
Io piansi ancora di più dalla gioia e dissi: ti amo Harold, ti ho sempre amato ancora prima di conoscerti.

-Ora potevo finalmente perdermi tra le sue braccia, tra il suo calore, tra il suo profumo e morire in pace-
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: lavfiveguysoned