Se infelice è
l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore,mille volte è più infelice
chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
Italo Calvino
L’eternità
Ci troveremo ancora più grandi
e più sinceri in una lacrima…
E parleremo ancora di cieli immensi
e avremo nuove verità…
Dimmi se ti ho deluso
e quanto hai pianto senza di me
Io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
e quanto dura l’eternità…
E mi ritrovo qui. Sola. Non ci sono nemmeno più le lacrime
a farmi compagnia…
Perché ti ho perso. Ho perso te,Will.
Per dieci eterni
anni io non rivedrò il tuo viso,per dieci eterni anni io non sfiorerò le tue
labbra…per dieci eterni anni io…non sarò che l’ombra di me stessa.
Mi strofino le guance e penso a mio padre , quando mi
parlava della mamma…piangeva,ed io…io non riuscivo a capire…come si potesse
soffrire tanto per una persona che non c’era più…io…ho sempre sentito la sua
mancanza;ma come si può sentire la mancanza di qualcosa che non si ha mai
avuto? Ed ora invece…è tutto dannatamente diverso.
So che non servirà a niente compiangersi,né fare la
vittima. Tuttavia,è così riprovevole questo non sentirsela di vivere? Sono da
biasimare così tanto,se sento il dolore così forte da accecarmi il cuore?
Eppure,so anche che non poteva essere altrimenti…se solo
Jack non avesse esitato a colpire il cuore palpitante di Davy Jones…quel mostro
non ti avrebbe ucciso…ed ora saresti qui con me…
Perdonami,Will…Se non ti ho detto inizialmente tutta la
verità,se ho preferito portare sola fardelli che credevo troppo pesanti da
condividere assieme a te…
Ma,ti giuro, non ho smesso un solo secondo di amarti.
Dirti che ho amato Jack,come credevi,sarebbe una colossale
menzogna contro me stessa.
“Elizabeth…”
Una voce mi chiama.
“Jack”rispondo fioca.
Sembra quasi che sia venuto a bella posta.
Credevo fossi tu…credevo che fossi tornato da me,con il tuo
sorriso solare a dirmi che era tutto uno scherzo,che tutto sarebbe andato bene…
“So che sono la persona meno adatta per parlare…ma riversarti
nel dolore…è la cosa più ingiusta da fare. Lui non lo vorrebbe.”
Il pirata più incoerente dei Sette Mari si siede vicino a me,sulla spiaggia
fredda illuminata dalla luna.
“Ne parli come se fosse morto.”gli faccio notare gelida.
“Ah,già,non ci avevo pensato!Bè,non è che ci sia molto
lontano…ma,scusami,che sgarbato che sono!Vuoi un po’ di rhum?Ottimo compagno
dei pirati,in occasioni come queste!”
Sorrido al suo goffo tentativo di risollevarmi il morale.
“A che mi servirebbe?Domani mi ritroverei con i postumi di
una sbornia e il dolore incommensurabile rimasto lì…”
“Signora Turner,suvvia! Non è morto!Abbi fiducia,sono
sicuro che Calypso troverà la maniera di aiutarvi…Ammesso che ci perdoni dopo
che le abbiamo ammazzato il suo amato Jones…Oh,bè,robetta di poco
conto!”osserva,ispezionando il fondo di una bottiglia ormai completamente
vuota.
“Jack,ti prego”lo imploro “per ora lasciami sola a
pensare…”
“Ed a consumarti?!”
“Jack.”
La mia voce è ferma,non ammetto repliche. Non voglio
nessuno che mi consoli…colui che vorrei e l’unico che potrebbe alleviarmi
questo male è proprio colui che me lo sta procurando…Will…Tu…
“D’accordo. Andrò a bere qualcosina,intanto.”
Tanto per cambiare,penso.
Con la sua buffa camminata,il capitan Sparrow si
allontana. Oggi per i pirati è un giorno di festa,abbiamo sconfitto Davy Jones.
Ma a che prezzo…
Gridare?Piangere? Non mangiare più? E poi…?
Cosa posso fare per mitigare il vuoto dentro?
Ricordare sarebbe peggio…non c’è niente di più sbagliato
che rievocare i momenti felici una volta sprofondati negli abissi più neri…
Ma noi siamo vite futili che possono godere di un breve
raggio di luce;ed allora le palpebre si abbassano e rivivo il nostro ultimo
giorno…
Ci abbracceremo ancora
più stretti di un anello che non toglierò…
E chiederemo al mondo
che male abbiamo fatto per restare qui…
Dimmi se ti ho perduto
e quante volte hai cercato me…
Io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
ci meritiamo l’eternità…
“Will!!”
Sono a
terra;la mia gonna ondeggia al ritmo della spuma marina mentre corro incontro
al capitano dell’Olandese Volante,al figlio di Sputafuoco Bill…a mio
marito.
“Elizabeth…”
La tua
voce è tenera, sofferta. Sappiamo entrambi che abbiamo un solo giorno per
gridare al mondo il nostro amore…e dunque che questo giorno sia perfetto.
Mi sfiori
le labbra con le tue,prima di trascinarmi in un bacio dolcissimo e doloroso.
Cerco di farti capire tutto quel che provo per te,che ho sempre cercato di
celare invano...
E tu
ti affanni per rispondere;posso sentire tutta la voglia che hai di me,di starmi
accanto per sempre…
Ma non
è possibile.
Spezziamo
il legame che ci ha tenuti uniti.
“Dove
sono tutti gli altri?”chiedo. Che domanda sciocca…
Tu dai voce all’ irrazionalità delle mie richieste: “Che
cosa ce ne può importare,Elizabeth Swann?Saranno a festeggiare…”
Sorridi. Sei così bello che mi fa male guardarti. Mi fingo arrabbiata e ti volto le
spalle,quasi una bambina piccola a cui si rifiutano balocchi.
“Ehi,non ti sarai offesa?”mi domandi tu nervoso,riavviandoti
i capelli indietro.
“Io non sono Elizabeth Swann…ma la signora Turner.”
Replico,con tutta la calma di cui sono capace. La verità è che non ci riesco…Mi
verrebbe da ridere,da gridare,da piangere,da urlare che ti adoro…Perché con te
sono felice come non accade con nessun altro.
“Come ho potuto dimenticarmene?”ti chiedi
teatralmente,avvicinandoti di nuovo a me.
Un bacio più caldo,stavolta.
“Will…io…voglio che questo giorno sia
indimenticabile e vorrei…”
La voce mi muore in gola. Il mio pudore da brava signorina mi impedisce di
parlare…d’altronde,sono cresciuta nella società inglese perbenista…questo è un
retaggio che la regina della Fratellanza Elizabeth Turner ancora mantiene della
sua trascorsa educazione.
Mi
carezzi i capelli,baciandomi i capelli.
“Tranquilla,credo
di aver capito…”
Le tue
labbra si aprono in un sorriso gioioso,mentre mi sussurri un lieve: “Anche io
voglio fare l’amore con te. Dopotutto…è il nostro primo giorno di nozze.”
Era
proprio questo che intendevo. Arrossisco in viso;è così evidente? Mi prendi per
mano,per allontanarti da occhi indiscreti quali quelli dei pirati,ad
esempio.
La
tensione è tangibile,ma mi avvicino a te,afferrandoti il viso e tentando di far
confluire in un ennesimo bacio il mio desiderio,ormai più nemmeno nascosto.
“Cerca di non farmi male…”ti prego,mentre con
mani timide mi slacci il vestito.
“Non
potrei…” mormori,baciandomi una spalla.
“Ti
amo,signor Turner”
Non
riuscirei più a offuscarlo,questo sentimento.
“Ti
amo,signora Turner”rispondi, raggiante.
Dimmi se senti me
come fossimo una cosa sola
una foglia in mezzo a questo vento
che ci ha portato l’eternità…
Che
ore saranno?
Apro
gli occhi;il sole non è più alto in cielo…
Ripenso
per un attimo all’orribile incubo che ho fatto:tu che mi venivi strappato via
da una nave infestata,ed io che non facevo altro che piangere…
Ma
questo non è un incubo,realizzo amaramente. È la realtà.
Però
tu sei ancora qui vicino a me,Will. Stai dormendo come un angelo…il mio angelo.
Riordino
le ciocche di capelli ribelli,notando la cicatrice straziante che porti al
petto…Amore mio… Ti bacio la fronte,ci resta così poco…
Eppure,sono
contenta. Non ho rimpianti…Sono tua moglie,dopo tante tribolazioni…E…E…Abbiamo
fatto l’amore,ed è stato stupendo…così tanto che vedrai,mi basterà per questi
dieci anni…
Finalmente
la notte,anzi il giorno, di nozze è stato consumato,rifletto. Sorrido
amaramente,pensando alle mie minacce contro Lord Beckett che mi aveva
interrotto il matrimonio…avvenuto poi per mano di Barbossa.
Avrei
voluto una cerimonia appena appena più sfarzosa di un matrimonio celebrato
mentre infuriava la battaglia…ma quel che conta è che dopo diverso tempo…sono
tua moglie,Will.
“Ciao”
farfugli a malapena con voce impastata.
“Ciao”
rispondo,regalandoti un bacio a fior di labbra.
“Vorrei
sempre risvegliarmi così…”sussurri,appoggiando le labbra sulle mie mani.
“Will…”
Le
lacrime sfuggono al mio controllo. Non ci riesco…non ci riuscirò mai…
“Amore…ti
ci abituerai…”affermi,incerto,sfiorandomi una guancia.
“Come
ci si può abituare al dolore?”
Ma
questa è una domanda rivolta al cielo. Per l’ingiustizia di questo mondo. E
dell’altro.
“Hai
ragione…ma dobbiamo essere forti…perché il destino ci ha concesso almeno un
giorno…E in questo giorno non possiamo piangere…Deve essere tutto speciale…”
“Sono certa che Calypso troverà una
soluzione.”mormoro sicura. “Deve esserci una soluzione…voglio crederci.”
“Anch’io,Elizabeth…”
Baci
le mie mani. È quasi il tramonto.
Il tempo è già finito
lo spazio è aperto davanti a noi
che siamo come diamanti
pronti a non spezzarsi mai…
Comincio
a rivestirmi;e per gioco prendo anche lo il tuo stivale da capitano. Voglio qualcosa di concreto che mi ricordi
te.
Ma
nulla sembra adatto.
Niente
ti può sostituire.
“Mi
servirebbe anche l’altro…”scherzi.
Mi
avvicino,col tuo stivale indossato e bene in vista.
Mi
vieni incontro,sfilandomi lentamente la calzatura. Poi lambisci la mia gamba
con le tue labbra,ed io mi sento in paradiso.
Ti
fermi.
Il
giorno sta morendo.
Sospiro.
Se
solo non avessi perso così tanto tempo…Se soltanto avessimo chiarito tutto
quanto prima…
Mi
porgi la cassa con il tuo cuore.
“È
sempre appartenuto a te.”riveli,mesto .
Ne
avrò cura più della mia stessa vita,Will. Perché è parte di me.
Stai
per imbarcarti sull’Olandese. Mi vieni accanto;farò di tutto per imprimermi
questa sensazione e il tuo profumo soave…niente e nessuno mi priverà dei miei
ricordi.
-Mi
mancherai.- non esprime il senso di vuoto e di desolazione che caratterizzerà
il mio cuore.
Mi
stringi la testa tra le mani,portandola vicino a te. Ti guardo negli
occhi,osservando il tuo viso stanco che vorrebbe trovare riparo solo in me.
Io…abbasso gli occhi;non voglio che tu li veda offuscati dalle lacrime. Non
riesco a sostenere il confronto.
Ti
allontani.
E io
non posso fare a meno di gridare il tuo nome,per un ultimo barlume di vita e di
speranza.
“WILL!”
Ti
giri immediatamente.
Non
potevamo lasciarci così.
Un
altro lunghissimo bacio ci unisce. Passione,rabbia,amore,tristezza e gioia
vengono riversati tutti nel nostro disperato tentativo di non lasciarci.
Ma il
fato è un bimbo capriccioso che ha sempre la meglio,e gridarti che ti amo
davvero non servirà a farti restare. No… Disgraziatamente.
Ci meritiamo l’eternità…
Arrivederci,vita
mia…
Ieri,oggi,sempre…Io
sarò qui…Ad aspettare che l’Olandese e il suo capitano solchino queste acque...
E che torni da me.
Ok, non brillerò per originalità,né tanto meno per bravura nello
scrivere…Ma ci tenevo a pubblicare questa piccola fanfiction - della
serie,allegria saltami addosso!-…Sapete,guardare il film “Pirati dei Caraibi-
Ai confini del mondo” mi ha commosso davvero tanto! Sarò io che attraversavo in
quei giorni un periodo triste,ma mi sono affezionata ai personaggi di Will ed
Elizabeth più di quanto non lo fossi prima(soprattutto Will,ma mi interessava
approfondire il punto di vista di Liz!^^)… E così eccomi qui a fornire
un’ulteriore,forse l’ennesima, interpretazione dell’ultimo giorno dei signori
Turner,con sottofondo la stupenda canzone di Giorgia,”L’eternità”. Grazie a chi mi vorrà lasciare un commento e
a chi leggerà!^^
Vostra HikariKanna