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Autore: Lily Juvenile    04/01/2013    4 recensioni
[Powerpuff Girls Z]
Storia sospesa per revisione. Gli aggiornamenti riprenderanno il prima possibile.
Tre ragazzi...
Tre ragazze...
Una lotta tra il Bene e il Male...
Sei vite che si intrecciano...
Tre amori che nasceranno...
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dolly/Miyako Gotokuji/Rolling Bubbles, Lolly/Momoko Akatsutsumi/Hiper Blossom, Molly/ Kaoru Matsubara/Powered Buttercup, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nota: allora, lo so che avrei dovuto spiegare come mai nessuno si accorge che sono loro, ma non ho proprio resistito a modificare tutto.
Nel prossimo (giuro solennemente) lo farò.
Ci vediamo in fondo!
                  
 
                                                                                             Capitolo 4
 
                           Un problema formato persona

 

 
 Lolly sedette al suo banco comodamente, aprendo lo zaino e sistemando i libri per la lezione.
Mentre stava per aprire il libro di storia per ripassare l’ultimo capitolo, qualcuno mise il palmo della mano sul libro, chiudendolo.
La rossa sollevò il capo, stupita da quell’azione così sgradevole.
Davanti a lei, stava una ragazza dal sorriso spezzante.
Aveva dei lunghi capelli rossi, legati con un fiocco rosso, frastagliato.
Portava un vestito rosa scuro, fucsia, corto e un braccialetto con i teschi.
Ai piedi, stivaletti neri le fasciavano i polpacci.
-Levati, secchiona.-
I suoi occhi, dall’innaturale colorazione cremisi, lampeggiarono.
-Senti, trovati un altro posto, perché questo è il mio.- Lolly cercò di stare calma, restando dov’era.
Aprì di nuovo il libro, ma la sconosciuta lo chiuse violentemente.
-Ti ho detto di spostarti.-
-No. Trovati un altro posto.- ripeté.
La ragazza batté il pungo e Lolly si alzò.
-Non so chi tu sia, ma è meglio che sparisci, e smettila di fare la bulletta, in questa scuola non c’è posto per voi.-
La ragazza punk ghignò.
-Mi chiamo Lola, ora lo sai. Sono nuova. E voglio questo posto.-
-Sono Lolly. La prima fila è fatta per gli studenti che eccellono nelle discipline scolastiche. A meno che tu non sia una di noi, ti consiglio di andare in ultima fila.-
Lolly, calma come sempre, si risedette.
Non le andava di perdere tempo con persone come quella Lola.
-Non ti conviene metterti contro di me, Lolly.- Lola sputò quel nome come se le facesse schifo.
-Altrimenti?- fece la rossa.
-Vedrai.- Lola ghignò e si scelse un posto in ultima fila.
Lolly fissò la nuova ragazza con inquietudine.
Era strana.
Molto strana.
Molly la raggiunse e le diede un piccolo colpetto sulla spalla per attirare la sua attenzione.
-Hey- disse, indicando Lola. –ti somiglia.-
-Già.-
Era proprio questo che inquietava tanto Lolly.
La somiglianza.
Lolly non aveva una sorella, solamente la sua sorellina Keiko.
Lola non la conosceva nemmeno.
Ma allora, perché si somigliavano tanto?
 
 
-Come sta Dolly?- chiese Lolly alla sua mora.
-Meglio. Dopo la brutta caduta dell’altra volta, il braccio è messo male. Credo gliel’abbiano ingessato.-
Lolly annuì.
-Così non potrò trasformarsi in Bubbles, però.-
-Già. Ma non è un problema: con il mio super-martello appiattirò ogni nemico!-
A Lolly sarebbe piaciuto tanto poter essere determinata come la sua amica.
Aveva troppe cose per la testa, soprattutto Lola.
Era curiosa di scoprire cosa avesse intenzione di farle.
-Vado agli allenamenti, Lolly. Ci vediamo dopo.-
Le due si salutarono e Molly corse al campo da calcio.
Era l’unica ragazza della squadra, ma questo non le impediva di essere la più forte.
Intravide Butch, seduto sulle scalinate, intento a guardare gli allenamenti.
Molly trovava strano i modo di comportarsi di quel ragazzo, ma (faticava ad ammetterlo solo nella sua testa) era un tipo affascinante.
Entrò nel suo personale spogliatoio, che il coach le aveva dato, visto che non poteva spogliarsi in presenza degli altri.
I suoi compagni di squadra stavano ben alla larga da quella stanza.
Temevano l’ira di Molly, se li avesse sorpresi a sbirciare.
Entrò, ma notò con sorpresa che ormai non era più solo suo.
C’era una ragazza che cercava un posto dove sistemare la sua borsa.
-Hey! Chi sei?- domandò la mora, seccata dalla presenza della nuova arrivata, che si voltò, rivelando la somiglianza sfacciata fra le due.
I suoi capelli corvini erano tagliati molto corti e tutti in disordine.
Indossava un vestitino nero smanicato e scollato, con una cintura verde con le borchie e un bracciale simile alla cintura.
Portava le calze a rete nere e dei lunghi stivali.
Sgranò gli occhi verdi quando vide Molly entrare dalla porta.
-Maddalena.- la ragazza le porse la mano.
Molly, confusa, la strinse.
-Sono Molly. Sei in squadra?-
Maddalena annuì.
-Mi sono iscritta oggi.-
-Ma non si può iscriversi a metà dell’anno!- esclamò Molly.
-Beh- disse con un sorriso. –hanno fatto un piccolo strappo alla regola.-
A Molly non piaceva quella situazione, la trovava strana.
-Vado a prendere una bottiglietta d’acqua al distributore. Ci vediamo in campo.-
Maddalena lanciò la moneta in aria e la riprese al volo, mentre usciva dalla porta.
Molly si cambiò in fretta.
Se il coach aveva preso in squadra Maddalena a metà dell’anno voleva dire che era piuttosto brava.
Molly aveva dovuto aspettare fino alla fine dell’anno per iscriversi, eppure era la più brava della squadra.
Aveva deciso: Maddalena, che anche se era stata gentile con lei, non le piaceva affatto.
C’erano state troppe cose strane quel giorno.
Prima la sosia di Lolly e ora la sua.
“Mi chiedo se anche Dolly incontrerà qualcuno che le somigli.”pensò.
Avrebbe dovuto avvertirla.
Non fece in tempo a prendere il cellulare, perché Maddalena sbucò dalla porta.
-Molly? L’allenamento sta iniziando.-
-Arrivo.-
Ci avrebbe pensato più tardi.
 
La bionda Dolly entrò nella sua boutique preferita.
Con il braccio ingessato si sentiva un po’ ridicola, ma cercava di ignorare quella sensazione.
Varcò la soglia, salutando la cassiera, e dirigendosi subito verso alcuni vestiti, disposti su uno scaffale al centro del negozio.
Dolly iniziò a curiosare fra gli abiti di marca.
Allungò la mano per prendere una T-shirt che aveva attirato la sua attenzione, ma quando l’afferrò, un’altra mano fece capolino dall’altra parte dello scaffale, e gliela strappò di mano.
Dolly, curiosa, fece il giro dello scaffale, trovando un’altra bionda, intenta a fissare la T-shirt, soddisfatta.
Dolly strabuzzò gli occhi, vedendo come la biondina le somigliasse molto.
I capelli dorati erano raccolti in lunghi codini leggermente ricci.
Indossava una maglietta azzurra, con le maniche corte.
Indossava una gonna corta nera  e delle zeppe sempre nere, molto carine.
-Ehm…scusami?-
La ragazza socchiuse gli occhi blu, guardandola male.
-Quella maglietta era mia. L’avevo presa dallo scaffale e…-
La ragazza fece un gesto con la mano, per dire a Dolly di stare zitta.
-Ora è mia, tesoro. Che ci vuoi fare?- ghignò.
-Ridammela! L’ho vista prima io!-
Scosse la testa.
-Beh, ma ce l’ho io in mano. La prossima volta ti conviene essere più svelta.-
Dolly non voleva perdere il controllo.
Era solo una maglietta, pensava.
Ma quella era proprio antipatica.
-Chi sei?- domandò Dolly arrabbiata.
-Mi chiamo Dee Dee. E tu?-
-Dolly.- ringhiò.
-Bene, Dolly. Impara che se vuoi veramente qualcosa devi essere svelta.-
Detto questo, posò la T-shirt sulla cassa, pagò con la carta di credito e se ne andò.
-Vuoi vedere qualcos’altro?- domandò una commessa, che aveva assistito alla scena.
Dolly scosse la testa e uscì senza dire una parola.
 
 
-Ti dico che era uguale a me!- gridò Molly verso il Professor Utonium.
-Già! Oggi nella boutique ho incontrato una ragazza che era uguale a me, solo con una pettinatura strana e molto snob!- fece eco Dolly, disperata per aver perso la T-shirt.
-È successo qualcosa di strano.- osservò Lolly. –Io ho una sola sorella, Keiko, Molly due fratelli e Dolly è figlia unica! Non abbiamo una gemella.-
-È chiaro che qui c’è qualcosa che non va.-
In quel momento, le cinture iniziarono a lampeggiare.
-Meglio andare. Ci occuperemo di quelle tre più tardi.- Lolly e le altre corsero fuori per trasformarsi e si librarono in volo per raggiungere il centro di Tokyo.
 
 
Le Powerpuff Girls potevano sentire le grida della gente da molto lontano.
Scesero in picchiata verso la piazza per vedere cosa succedeva, ma la polvere oscurava la vista.
Dopo che tutto il rumore cessò, emersero tre ragazze.
Erano uguali a loro.
Ma più cattive.
-Cosa abbiamo qui? Le Powerpuff Girls!-
-Chi siete?!- gridò la verde.
Quella dai capelli rossi ghignò.
-Io sono Blaze!- disse.
-Io sono Beauty!- le fece eco quella vestita di blu.
-E io sono Bright!- concluse la verde.
-E siamo le Powerpunk Girls!-
Blaze si pulì il vestito dalla polvere.
-Sono loro…-
-…e sono uguali a noi…-
-…e hanno i super-poteri…-

Le tre non riuscivano a crederci.
Sapevano che c’era qualcosa di strano.
A risvegliarle dai loro pensieri fu il grido di Bright, prima di attaccare.
 
 
 
 
Angolo Autrice
 
Ecco il quarto capitolo!
Bene, personalmente il capitolo non mi convince molto, ma spero che a voi comunque piaccia.
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo perché fa figo:
Whiteney Black (che mi ha fatto scoprire il bellissimo test “What Power Puff Girl Are You? XD)
Dott_Gwen
Maya_Moon
Kiky01
Poi, prima che me ne scordi, sto prendendo una decisione, che potrebbe cambiare radicalmente la storia.
Vorrei cambiare i nomi di Lolly, Dolly e Molly nei nomi originali, quelli in giapponese, perché mi sono resa conto che questi nomi sono piuttosto infantili.
Ma non ne sono ancora sicura, quindi se nel prossimo cappy vedrete dei nomi diversi…non spaventatevi.
Ma, come ripeto, non sono ancora sicura. Mi farebbe piacere un parere.
Ok, vi lascio, a presto ^^
Lily 


P.S. Vi metto le immagini delle Powerpunk Girls Z, così potrete capire meglio:
 
 
 
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