04/01/2013
1 recensioni1- Prologo
Il fuoco di Hogwarts scoppiettava nel camino della Sala Comune. Gli stendardi blu, impregnati dalla polvere millenaria giacevano immobili sulle pareti. Le librerie colme di libri riflettevano la luce calda del fuoco danzante. Il lucernario enorme sul soffitto della Torre di Corvonero illuminava la stanza con il riflesso della luna. Le stelle ruotavano nel cielo. Su uno dei divani colmi e traboccanti di ricordi, di studenti, di parole, era seduto Federick, che immerso nella lettura di ‘Piante e Maghi: come è nata l’amicizia’ non faceva caso agli studenti che entravano ed uscivano dalla sala, per svolgere gli ultimi impegni della giornata. Lui era un ragazzo riservato e abbastanza solitario. Non amava il caos dei corridoi o la confusione della sala grande. I capelli neri gli ricadevano sugli occhi e con un gesto fulmineo, era sua abitudine, riportarli al loro ordine. Gli occhi azzurri ghiaccio, lo rendevano ancora più oscuro e solitario. Suo padre lavorava in un pub a Diagon Alley, ‘La Locanda del Mago’ , dove offriva ospitalità ai viandanti. Era figlio unico e questo aveva favorito il suo isolamento.
La porta si aprì e con un boato si rinchiuse. Alcuni libri della biblioteca vicino alla porta caddero. Federick scoppiò a ridere. Aveva già capito, senza alzare lo sguardo, chi fosse il nuovo arrivato.
-Fed!- urlò – ti ho cercato per tutta la scuola! Dove diavolo eri?-
-Sono nelle serre.. non vedi? – rispose indicando il libro che teneva in una mano. Lo chiuse e lascio l’indice all’interno delle pagine per mantenere il segno. –che succede, Fin?-
Finnick era stato la prima persona con cui Fed fece amicizia, e da allora non si allontanarono mai. Finnick aveva la stessa età di Federick, ma era più alto. I capelli biondi, lo facevano riconoscere anche a kilometri di lontananza. Era un tipo molto sbadato, ma Federick non poteva vivere un giorno senza. Era originario della Scozia, dove i suoi genitori gestivano un pollaio. Aveva due fratelli più grandi; uno all’ultimo anno di Hogwarts, l’altro impiegato alla Gringott come trasportatore di lingotti. O almeno così credeva lui. Ognuno di loro due aveva bisogno dell’altro per sopravvivere alle dure giornate di Hogwarts. Si aiutavano a vicenda con i compiti. Passavano le loro giornate sulle rive del Lago Nero a godersi il sole primaverile.
Fin si sedette vicino all’amico nel modo più scomposto possibile e slacciando la cravatta blu notte, sospirò. Appoggiò le scarpe lucide sul tavolino posto di fronte al fuoco zampillante e fece cadere alcuni libri posti sopra. Fed continuò a ridere.
La giornata sarebbe stata una delle più noiose dell’intero anno scolastico anzi, di tutti i quattro anni scolastici precedenti se Fin non portò quella notizia.
-Hai sentito l’ultima? Il preside deve parlarci urgentemente. Alle 20 tutti puntuali in sala grande.- esordì.
-Sarà uno dei soliti annunci per Hogsmeade, una delle solite cose.- rispose smorzando l’entusiasmo dell’amico.
-Ma scherzi?- urlò Fin alzandosi in piedi – si dice che sia stata ferita una ragazzina del secondo anno nel corridoio Est. E non si è ancora capito cosa sia stato-
*Ho sempre avuto il desiderio di scrive una ff sul mondo di Harry Potter e lo farò. Sarà una delle poche che pubblicherò a capitoli, visto che non amo questo genere poichè mi stanco subito. Però con il Mondo Magico è impossibile stufarti soo Buona Lettura. Fatemi sapere cosa ne pensate, anche se ancora non si sa nulla. u.u. Per favore, lasciate una recensione, o cado in depressione e non vado avanti. Ditemi cosa migliorare, cosa vi piace e cosa no. Grazie mille in anticipo*