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Autore: Kikimberly1D    04/01/2013    1 recensioni
Kimberly è una semplice ragazza che raggiunta la maggiore età si trasferisce con la sua migliore amica, nonchè cugina Stella, nella città dei suoi sogni. Riesce a trovare lavoro rapidamente e fortunatamente nel campo che più le piace: quello della moda. Lavora infatti in un grande store di moda, ma un giorno la sua vita potrebbe cambiare. Per cosa? O meglio, per chi? PER SAPERLO, SEGUITE I MIEI CAPITOLI E... RECENSITE! :D STAY TUNED!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ SPAZIO AUTRICE ~

CIAO RAGAZZE, DECIDO DI METTERE LO SPAZIO AUTRICE SOPRA QUESTA VOLTA PERCHÈ VOGLIO PREMETTERE UNA COSA. MI RENDE FELICE SCRIVERE QUESTA STORIA E CI METTO TUTTO IL MIO IMPEGNO, LEGGENDO IL PRIMO CAPITOLO MAGARI VI ANNOIERETE UN PO’ ANCHE PERCHE’ NON PARLO SUBITO E, DIRETTAMENTE DEI ONE DIRECTION, INFATTI VI CHIEDERETE, MA DOVE SONO? NON PREOCCUPATEVI CHE CI SARANNOPRESTO, BASTA SOLO ASPETTARE. SPERO CHE VI PIACCIA (SCUSATEMI SE È UN PO’ LUNGO) E FATEMI SAPERE COMMENTANDO O, SE VI SEMBRA PIU’ SEMPLICE SEGUITEMI SU TWITTER, SONO @kikimberly1D PROPRIO COME QUI. 
GRAZIE MILLE UN BACIONE!

---------------------CHAPTER 1------------------------
-LA SOLITA ROUTINE-

* QUACK QUACK … QUACK QUACK *

Maledetta sveglia, ebbene sì, quello strano rumore era la mia sveglia che mi destava puntualmente alle 7 di mattina. Scuola? No quella l’avevo già finita da più di due anni ormai e finalmente avevo potuto trasferirmi nella città dei miei sogni. Londra. Una città fantastica che, nonostante il suo clima freddo, mi aveva sempre attratto. Amavo tutto di quella città e, sembra strano dirlo, amavo moltissimo anche il mio lavoro! E… sì, quel suono che mi svegliava ogni mattina interrompendo i miei profondi sogni, era l’unico che mi faceva immediatamente balzare in piedi  e iniziare a prepararmi per il lavoro.
Ma dovevo far piano, in casa,infatti, non ero sola. C’era anche la mia migliore amica, nonché mia cugina Stella. Dovevo fare particolarmente attenzione a non fare troppo rumore, aveva difatti un sonno profondo e nulla la poteva svegliare, ma se avessi fatto un piccolo errore e si sarebbe svegliata, sarebbe stato davvero un grande danno.
Fortunatamente quel giorno, come la maggior parte delle volte, non la svegliai perciò, dopo essermi fatta una doccia rinfrescante, essermi truccata (e solo per quello impiegavo 30 minuti) e vestita con la divisa di cui andavo tanto orgogliosa, mi incamminai verso il garage dove avevo deposto la mia bellissima macchina con interni leopardati (sì, un po’ fuori dalle righe ma a me piaceva così) e mi diressi al lavoro.
Aprii il negozio quel giorno, e avevo il turno mattutino, non capitava spesso ma quando accadeva ne ero molto felice perché 1) il pomeriggio lo avrei potuto passare con la mia migliore amica e 2) capitava solo in occasioni speciali ovvero quando in negozio venivano degli stilisti famosi o emergenti con delle favolose modelle, (per non parlare dei modelli!) a fare dei photoshoot.
Beh era una mattinata speciale, con lo stilista Roberto Matteotti che appena vidi corsi a salutare, lo conoscevo già perché aveva lavorato, con e per noi, molte volte. Era veramente gentile e ormai eravamo diventati amici. Lo vidi agitato.
K:- Hey Rob! Ti vedo un po’ agitato, come sempre, tranquillo andrà tutto bene!- dissi sorridendo e rassicurandolo.
R: - Tu!- gli si illuminarono gli occhi
K:-io? Cosa ho fatto?-  chiesi un po’ spaventata insomma ero brava al lavoro e giuro che quella volta ero tranquilla, di solito i danni li combinavo quando ero particolarmente agitata, quando mi si presentavano persone nuove di fronte!
R:-No tranquilla! Ahahah- disse ridendo, tirai un sospiro di sollievo anche se mi preoccupava ancora, era molto strambo -mi devi aiutare! Ma questa volta ti chiederò di fare una cosa un po’ particolare! Sai sei una bellissima ragazza!- ma chi io? Pensai sempre molto preoccupata.
R:-Non guardarmi così! Sai, quella maleducata di Perrie è ancora in ritardo, accade sempre!-
no, ti prego no! Non chiedermi quello che sto pensando! Perrie era la sua modella più bella, ma anche la più antipatica, detto sinceramente. -dovresti… ehm… ecco… sostituirla per un giorno daai ti preego! E non iniziare con la storia che sei brutta perché con me non attaca! E che sei timida bla, bla bla… nemmeno quella attacca!- continuò lui
K:-Ma ho vergogna! Dai risparmiami, vedrai che tra poco arriverà!-
R:- No, sono in panico e questa volta, sono deciso, la licenzierò! Dai sono tuo amico, mi dovresti aiutare no?- disse con un viso da cucciolo. Non avevo mai resistito alle persone che mi facevano quella faccia tenera così cedetti e lo aiutai, in fondo diventare modella era stato il mio sogno fin da quando ero piccola e, provare ad esserlo, almeno per un giorno mi avrebbe mostrato come sarebbe potuta essere la mia vita, e quella di Stella, anche a lei piaceva tanto, se avessimo seguito quella strada.
Quindi Roberto mi presentò alle altre modelle Danielle e Eleanor con le quali strinsi subito amicizia, specialmente con quest’ultima. Ci truccarono e ci vestimmo, poi iniziammo il photoshoot e, una volta concluso ero soddisfatta, molto soddisfatta di me stessa! All’inizio ero un po’ impacciata ma poi mi sciolsi anche con l’aiuto di delle due con le quali, a fine servizio, scambiai i numeri di telefono. Mi sarebbe piaciuto tenermi in contatto con loro, erano molto simpatiche! Ma forse, ci sarebbe stato un altro modo, infatti… Stavano per andare quando Rob disse al fotografo:- aspettami in macchina, arrivo subito.-  lo vidi incamminarsi verso di me arrivò e mi disse:- Grazie mille Kim, ci sei sempre! E sei stata formidabile!-
K:- Grazie Rob!- dissi, un po’ imbarazzata
R:-Di niente, è la pura verità, e a proposito di questo, sai sono restato senza una modella e tu sei molto brava … Ti andrebbe di intraprendere una nuova carriera?- lo fissai spaventata e dopo un paio di minuti mi decisi a rispondergli
K:- guarda è meglio se ci penso un po’ su-
R:-tranquilla so bene che ci devi riflettere e ti darò tempo per questo!-  ribatté velocemente poi mi salutò e se ne andò ringraziandomi nuovamente.


Ero confusa, molto confusa. Ero davvero disposta ad abbandonare il lavoro che mi ero conquistata e che amavo anche abbastanza, per quello che era stato il mio sogno fin da piccola?

---------------spero vi sia piaciuto! (ve lo dico di nuovo sì hahah)----------------STAY TUNED!----------------
  
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