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Autore: happley    04/01/2013    5 recensioni
“Per te” affermò l’uomo, spingendolo con decisione verso di lei. Seri spostò l’ombrellino e annusò il bicchiere.
“Cos'è?” chiese sentendo un pungente odore di alcol.
“Vodka e succo d’arancia. È uno Screwdriver” rispose Kusanagi sorridendo. “È il drink che ti ho servito la prima volta che sei venuta qui, anche se non so se tu te lo ricordi… Sai qual è il significato dello Screwdriver nel linguaggio dei cocktails?”

- Kusanagi/Awashima.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Awashima Seri, Izumo Kusanagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Pairing: Izumo Kusanagi/Seri Awashima.
Genere: Fluff/Slice of life.
N/A: Buon pomeriggio. Era da un po’ di tempo che non mi piaceva così tanto una coppia het, ma ad essere sincera la Izumo/Seri mi ha presa un sacco ♥♥ È che sono così carini nell’episodio 6, e poi ho visto alcune immagini stupende tratte da  “K -Memory of Red” –sembra che nel capitolo 8 venga raccontato il loro primo incontro, non vedo l’ora di leggerlo ♥ cavolo, che si sbrighino a tradurloooo. Detto tutto ciò, vorrei aggiungere anche ho voluto pensare a questa one-shot come un missing-moment ambientato in un momento qualunque dell’anime –non ci sono proprio dei riferimenti, anzi diciamo che dal punto di vista temporale è tutto molto astratto e indefinito (??). Inoltre, tutta la one-shot ruota intorno ad una cosa che ho scoperto riguardo al linguaggio dei cocktails –esiste, giuro, non l’ho inventato! XDD
Spero che vi possa piacere ~
     Roby
 
Screwdriver
 
 
Seri fece ruotare un po’ il bicchiere di vetro nella mano, osservando il vortice di bollicine che si formava al centro.
Le sembrava passata un’eternità dall’ultima volta che si era presa un giorno di pausa.
Con le dita spostò leggermente l’ombrellino e si portò il bicchiere alle labbra, mentre il suo sguardo esitava sulla figura alta ed estremamente elegante del barman: in quel momento Kusanagi era impegnato a far conversazione con un gruppo di clienti avvenenti e ben paganti, che lo riempivano di complimenti e numeri di telefono. Seri era quasi certa che lui avrebbe rimosso entrambe le cose non appena se ne fossero andate.
Quelle donne era belle, certo, con i loro capelli vaporosi appena usciti dal parrucchiere, le unghie appena laccate e le labbra che lasciavano impronte di rossetto sul bordo dei bicchieri.
E Kusanagi la stava ignorando per parlare con loro.
Ah, ma Seri Awashima era superiore a queste cose, non le importava affatto. Sbatté il bicchiere sul bancone, forse con eccessiva forza, poi si voltò con un verso di disapprovazione. Kusanagi era troppo gentile e disponibile con tutte, fin troppo galantuomo.
“Scusami, Madame.” Seri sobbalzò, era talmente immersa nei suoi pensieri che non si era minimamente accorta che l’uomo si fosse avvicinato.
“Non ho potuto fare a meno di notare il tuo cattivo umore. Ma potresti anche evitare di sfogarti sui miei preziosi bicchieri, non credi?” disse lui con un sorriso.
Seri accavallò le gambe e appoggiò la testa sulle mani, guardandolo da sotto in su con aria di sufficienza.
“Io non ho fatto nulla. Piuttosto, fossi in te mi preoccuperei se quelle macchie di rossetto non spariscono col detersivo” obiettò, apparentemente tranquilla, ma nella sua voce c’era una nota di profondo astio che a Kusanagi non sfuggì.
L’uomo diede una rapida occhiata alle signore che parlavano alle sue spalle, poi ridacchiò.
“La gelosia non ti si addice, Donna Insensibile” commentò.
Le labbra della donna si arricciarono leggermente. “Chi sarebbe gelosa, scusa?” replicò, tagliente.
“Aaah, che persona complicata!” Kusanagi scosse il capo e si voltò.
Per un attimo Seri pensò che stesse per ritornare dalle sue clienti, poi invece lo vide armeggiare con lo shaker; dopo appena due minuti, Kusanagi le posò davanti un calice pieno fin quasi all’orlo di un liquido arancione, decorato con una fetta d’arancia ed un grazioso ombrellino esotico.
“Per te” affermò l’uomo, spingendolo con decisione verso di lei. Seri spostò l’ombrellino e annusò il bicchiere.
“Cos'è?” chiese sentendo un pungente odore di alcol.
“Vodka e succo d’arancia. È uno Screwdriver” rispose Kusanagi sorridendo. “È il drink che ti ho servito la prima volta che sei venuta qui, anche se non so se tu te lo ricordi… Sai qual è il significato dello Screwdriver nel linguaggio dei cocktails?” continuò.
Seri scosse il capo, confusa, e Kusanagi si chinò leggermente verso di lei, quanto bastava perché solo lei potesse sentire cosa diceva, e le sussurrò all’orecchio; poi si ritrasse, piacevolmente soddisfatto del rossore di cui si era acceso il volto della donna.
“Bene, ora devo tornare al mio lavoro. Mi raccomando, non lasciare nemmeno una goccia, offro io” disse e si voltò per tornare dall’altra parte del bancone, fischiettando fra sé e sé.
Seri non gli rispose. Non aveva più il coraggio di alzare lo sguardo dal drink.
Nascose il volto fra le mani, imbarazzata, maledicendo mentalmente quel tipo e le sue trovate.
“…insopportabilmente romantico.”
 

"Mi hai rubato il cuore."





 

  
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