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Autore: Mon    04/01/2013    0 recensioni
Qualche secondo dopo, però, una vocina nella sua testa le disse: “Ma cosa diavolo stai facendo Stella?”.
La ragazza si alzò di scatto dallo sdraio, appoggiò la tazza sulla tavola della cucina e percorse di corsa il corridoio che portava nella sala e alla porta d’uscita.
Sébastien aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia quando la voce di Stella lo raggiunse: «Ti prego! Resta a farmi compagnia...».
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pierre Bouvier, Sébastien Lefebvre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stella tirò fuori le chiavi di casa e le infilò nella serratura; aprì la porta. Pierre e Lachelle erano seduti sul divano, entrambi la guardarono, la cognata la salutò, mentre il fratello non proferì parola. Stella salutò Lachelle, provò ad accennare un “ciao” anche a Pierre, ma, vedendo che il fratello si era nuovamente girato verso lo schermo della televisione, capì che non avrebbe ricambiato. Lasciò perdere e andò in cucina, aprì il frigorifero e prese una mela, la lavò e cominciò a sgranocchiarla. 
La cognata arrivò poco dopo in cucina. Stella ne approfittò per domandare subito: «Pierre è ancora molto arrabbiato con me, vero?»
«Abbastanza. Mi dispiace Stella!»
La ragazza scosse il capo. «Non riesco a capire il motivo. Lui ha sempre detto di volermi vedere felice, e adesso che finalmente lo sono, mi tratta così! Non capisco, eppure dovrebbe fidarsi di Seb, lo conosce da una vita!»
«Stella, ho provato a parlargli, ma il motivo della sua rabbia non lo ha detto nemmeno a me. Prova ad andare tu da lui, magari riuscite a chiarirvi...»
«Ne dubito, ma ci proverò.»
Stella tornò, così, in salotto; il fratello aveva spento la televisione ed era attento a leggere una rivista, la ragazza si mise davanti a lui e Pierre non alzò lo sguardo. Questo gesto infastidì la ragazza; per come era fatta lei dopo quella non reazione da parte del fratello, avrebbe già abbandonato la stanza. Decise però di stare calma e di provare ad instaurare un dialogo con Pierre.
«Possiamo parlare?» chiese.
«No!» fu la risposta secca del fratello.
Stella alzò la voce, spazientita. «Non vuoi proprio sapere cosa sto provando? Come mi sento? Perché ho scelto Seb? Non ti va di sapere che finalmente sono felice?»
Pierre non rispose, continuò a leggere la rivista. Stella si sentì presa in giro dal fratello e gli occhi le si velarono di lacrime. «Pierre, sei crudele! Io volevo provare solo a dirti che amo Seb, che con lui sono veramente felice, come non lo sono mai stata, nemmeno con Robert. Se tu, però, vuoi continuare ad ignorarmi e a fare finta di niente puoi continuare, ma sappi che non servirà a niente. Io amo Seb e non cambio idea solo perché tu fai i capricci come un bambino testardo!»
Pierre alzò finalmente la testa dalla rivista, solo per vedere Stella allontanarsi con le lacrime che le rigavano il viso. Il ragazzo si alzò di colpo dal divano e guardò la sorella sparire nel corridoio; andò in cucina e vide Lachelle che guardava fuori dalla porta a vetri, il cantante la abbracciò da dietro e appoggiò il mento sulla spalla della fidanzata.
«Sono un cretino, vero?» chiese.
«Lascio a te decidere...» rispose Lachelle.
Pierre si andò a sedere su una sedia, appoggiando i gomiti sul tavolo e passandosi le mani sul viso. «Ho fatto piangere mia sorella! Da quanto tempo non accadeva? Credo da quando eravamo piccoli e ci prendevamo a calci e a cuscinate...»
Lachelle lo guardava. «Mi spieghi perché non ti sta bene che Stella e Sébastien stiano insieme? Voglio una vera spiegazione adesso, non delle frasi lasciate a metà, come hai fatto ieri sera!» disse la ragazza.
«Non lo so Elle, non lo so nemmeno io! Mi da fastidio pensarla insieme a Seb, uno dei miei migliori amici, non era mai successo fino ad ora. Sono preoccupato che, se tra loro non dovesse funzionare, ci potrebbero essere delle ripercussioni sul gruppo.»
Lachelle si avvicinò a Pierre e gli mise un braccio sulle spalle. «Invece di dirle a me queste cose, non sarebbe meglio ne parlassi direttamente con lei? Magari ti saprà chiarire i dubbi, inutile ignorarla così. Parlale!»
«Vedremo...»

***

La serratura della porta di casa di Sébastien girò e David, Jeff e Chuck entrarono in casa del chitarrista. Lo chiamarono. «Seb, sei in casa?» urlò Chuck. Si sentirono dei passi arrivare di corsa e Seb, ancora in pigiama, i capelli scompigliati e gli occhiali storti sul naso si presentò davanti agli amici. 
«Disturbiamo?» domandò David, squadrando l’amico dalla testa ai piedi.
«No, ero ancora a letto, di certo non vi aspettavo!»
«Da solo?» si informò Jeff.
«Si, Stella non c’è. Credo che in questo momento sia a casa a litigare con Pierre. Accomodatevi...» disse e li precedette in salotto. Gli amici si sedettero sul divano.
«Vi offro qualcosa?» chiese.
«Hai del thè?» domandò David.
Seb si alzò e disse: «Vado a prenderlo, torno subito!»
Sébastien andò in cucina, preparò quattro tazze di thè freddo e tornò dagli amici. Le porse loro poi si sedette nuovamente su una sedia. «Allora, cosa ci fate qui?» domandò.
I tre seduti sul divano si guardarono poi fu David a parlare. «Noi siamo favorevolissimi alla tua storia con Stella, ma vorremmo capire come è successo, perché qui nessuno ha mai sospettato che voi due provaste qualcosa l’uno per l’altra...»
Seb bevve un sorso del suo thè e disse: «A dire la verità, qui quello che provava qualcosa ero io...» Fece un pausa. «... e anche da parecchio tempo.»
«Da quando ti sei lasciato con Sarah?» domandò Jeff. 
Seb scosse la testa. «Sono innamorato di Stella da otto anni!»
I volti dei tre ragazzi seduti sul divano assunsero tutti la stessa espressione: occhi e bocca spalancati, deformati in un’espressione di stupore.
«Otto anni?» domandò, dopo un po’, Chuck.
Seb annuì.
«E con Sarah?» domandò, questa volta, David.
«Mentivo a lei e, soprattutto, a me...» rispose il chitarrista, alzando le spalle.
Nella stanza calò il silenzio; David, Chuck e Jeff avevano bisogno di riflettere e metabolizzare la notizia appena ricevuta. Dopo un po’ fu di nuovo di nuovo David a parlare: «E lei come ha capito di provare qualcosa per te?»
«Di preciso non lo so, ma prima che riuscisse ad ammettere che tra noi c’era qualcosa ha avuto bisogno di parecchio tempo...» ripose. Decise, poi, di raccontare tutta la storia, dal principio, da quando cioè lui e Stella erano stati a letto insieme, fino a quando la ragazza era andata da lui e gli aveva detto di voler cominciare una storia. Concluse il racconto dicendo: «Forse, però, non aveva tutti i torti a temere la reazione di Pierre...» poi scosse la testa. 
Chuck si alzò dal divano e andò ad appoggiare una mano sulla spalla di Seb, lo guardò negli occhi e disse: «Non lasceremo che Pierre rovini la felicità che finalmente tu e Stella avete trovato. Voi dovete stare insieme! Adesso andiamo a parlare con Bouvier!»






Buonasera a tutti! 
Vi annuncio che questo è il penultimo capitolo. Tra domani e domenica posterò l'ultimo, seguito dall'epilogo, e poi questa mia prima FF arriverà (finalmente direte voi!) a conclusione. 
Lo dico, mi mancherà Stella, non so per quale motivo, ma mi ci sono affezionata. Le voglio bene. E' possibile o sono impazzita definitivamente? :D
A presto.
Mon.

  
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