Secondo me la cosa più brutta è voler avere ragione sempre...
Come si può pretendere di sapere tutto di tutti? Come si può affermare di sapere cosa prova una persona in un certo momento? Come si fa ad affermare di sapere cosa provo io in questo momento?
La vita è il dono divino del Signore, noi apparteniamo a lui ma lui non pretende niente da noi, solo un po' di fede e amore per il prossimo... Come si può strappare con tanta leggerezza una vita al nostro Signore?
Un banalissimo litigio può diventare qualcosa di bruttissimo...

Rein si rintanò in un angolino della stanza tremando mentre il suo piccolino corpicino veniva scosso dai singhiozzi
"Perchè mi ha detto quelle cattiverie?"
Le pesanti tende evitavano il passaggio dei raggi solari. Guardò il tavolino in cui sostava immobile un coltello. Le sue pupille si allargarono un poco mentre l'ennesima lacrima le percorreva il collo, avida.

A volte ci si sente oppressi dalla situazione, il mondo decide di sbarrarci tutte le vie d'uscita e noi troviamo conforto solo in noi stessi...

Bright sgranò le iridi rosse e corse immediatamente verso quel corpo che di candido non aveva più niente, bensì era cosparso di liquido vermiglio che piano usciva per riversarsi sul pavimento.
"Rein!”
La abbracciò cominciando a piangere. Il cobalto alla porta fece una lieve smorfia, l'odore di sangue era troppo forte e poi quella scena drammatica non gli piaceva affatto, ma d'altronde lo sapevano tutti che lui era la freddezza fatta persona.

La leggerezza di alcune persone è davvero disarmante, mi chiedo se sia vero che tutti posseggono un cuore o solo una parte ha questo privilegio...

Al funerale la famiglia della turchina era disperata e si agitava mossa dai singulti in quegli abiti neri tanto opprimenti. Bright guardava il terreno che piano piano veniva ammucchiato sulla bara bianca coperta di rose blu.
"Mi mancherai”
Il cobalto, dietro a tutte le persone iniziò ad avanzare verso il biondino che, ora piegato a terra, versava le ultime lacrime respirando affannosamente.

Piangere per un morto è una cosa molto romantica, anch'io vorrei che tutti piangessero al mio funerale...

Bright sbattè le mani sul tavolo con forza procurandosi un leggero livido violaceo. Il cobalto davanti a lui mantenne la stessa espressione indifferente e con un tono di sufficienza gli rinfacciò quanto le sue lacrime fossero inutili.
"Non puoi capire, Shade! Io l'amavo, come può uno come te pretendere di sapere cosa provo io in questo momento? Inutili lacrime? Ce l'hai un cuore! Vorrei tanto che ti capitasse una cosa del genere!”
Il cobalto si alzò lentamente dalla sedia e guardò la porta incontrando i due occhi cremisi che da tempo li osservava malinconicamente cercando di non farsi scoprire.
"Anch'io l'amavo, ma se Rein ha fatto questa scelta noi non abbiamo potuto farci niente”
Si diresse verso l'uscita appena la ragazza corse via.

Davvero si può dire di aver amato una persona e allo stesso tempo mantenere un tono così distante?

Il cobalto s'incamminò verso il parco camminando stancamente sul ciglio della strada, fortunatamente non c'erano macchine quel giorno. Osservò l'entrata con un'espressione indecifrabile e appena trapassato il cancello si sedette all'ombra di un pino.
"Che brutta giornata! Perchè una persona dovrebbe piangere per il proprio amore se questo ormai è morto? Prometto a me stesso che non piangerò mai e poi mai per Rein e nemmeno per una mia futura ragazza”
Socchiuse gli occhi e imprecò contro il cielo dicendo che quel giorno il tempo era orribile. Eppure il sole splendeva tiepido nel manto azzurro in cui pochissime nuvole navigavano accaldate.

Le promesse sono fatte per essere mantenute per questo io non ho mai voluto promettere niente a nessuno, neanche a me stessa, so che non la manterrei di sicuro.

Il cobalto lanciò una rosa bianca sulla bara dell'amico Bright, che pochi giorni dopo il funerale dell'amata aveva deciso di suicidarsi.
"Anche io amavo Rein, ma mai avrei deciso di seguirla in cielo”
Salutò con tono di sufficienza i genitori del ragazzo che si straziavano con pianti a dir poco esagerati, soprattutto la madre.
"Ognuno fa la sua scelta, ma...”

Ognuno fa la sua scelta, noi siamo i padroni di noi stessi. Mia sorella ha deciso di togliersi la vita per non soffrire per amore, Bright ha deciso di ricongiungersi con lei per proclamarle il suo sentimento opprimente, Shade ha deciso di non piangere per nessuno.

Certo, ognuno è libero di fare la sua scelta, per questo anche io ho fatto la mia...

Il cobalto trascinava i piedi svogliatamente, quel giorno sentiva che sarebbe stato faticoso e quel senso di malessere che gli attanagliava il cuore intimorendolo un poco non gli piaceva affatto.
“Cosa sarà mai?”
Svoltò l'angolo diretto verso il suo pino preferito dove da piccolo aveva inciso il suono nome e quello della mamma morta poco dopo. Lo trovò ma subito un senso di sgomento e paura gli colpì il cuore facendogli sgranare gli occhi.
“O mio... Fine!”
Si inginocchiò vicino al corpo della ragazza e lo strinse allarmato vedendo il sangue scorrere via come un fiume vermiglio. Le tastò più volte il collo bianco e freddo come la neve che tanto odiava. Le prese il volto tra le mani e la guardò negli occhi, era morta ad occhi aperti e con il sorriso sulle labbra.
“Fine...? È uno... scherzo?”
Gli occhi spensi della ragazza gli comunicarono la risposta come la pelle gelida e la mano che senza il suo sostegno cadeva pesantemente a terra priva di vita. Iniziò istintivamente a tremare a urlare ad occhi sbarrati il nome dell'amica.
“Fine!”
Una lacrima gli solcò il volto impallidito seguita delle numerose gemelle. Notò un piccolo bigliettino attaccato al tronco dell'albero. Lo lesse.

Hai perso la scommessa <3
Stai tranquillo, adesso sono con Rein e Bright.

P.S. Adesso hai capito come si sentiva Bright?

Cominciò a piangere quasi furiosamente abbracciando il corpo privo di vita.

Quel giorno decisi di togliermi la vita per dimostrare che il nostro mondo non è così bello come lo immaginiamo noi, che le persone che lo abitano, che noi esseri umani non manteniamo mai le promesse e che siamo bugiardi, bugiardi e ipocriti.

Quel giorno Shade imparò la lezione:

Come si può pretendere di sgridare un cuore innamorato?

Oggi il mio livello di depressione è al massimo -.-

Dopo aver letto una doujinshi tristissima su Hetalia e aver ascoltato almeno una decina di volte la canzone How to save a life sono passata a miglior vita xD

Però giuro che le lacrime non sono mancate U.U

Comunque non credo vi interessi se il mio povero cuore perde sangue da tutte le parti e il mio livello di depressione, quindi parlando di questa ff. Dico che mi è venuta in mente di getto pensando un po' a noi persone umane che prendiamo tutto alla leggerezza senza pensare agli altri e al fatto che la nostra vita è un bene prezioso che non possiamo permetterci di buttare via ai quattro venti, ma che comunque ognuno può fare quello che vuole di propria volontà...

Annoiate? ^.^”

Spero di non aver fatto una cavolata pubblicando questa storia e che qualcuno commenti...

Bacioni Depressi
Erika