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Autore: P h o e    05/01/2013    8 recensioni
ONE-SHOT
Nessuno conosceva i suoi sentimenti, lei era una maschera di codardia e falsità.
Mai avrebbe rivelato ciò che pensava, mai avrebbe spazzato via i rimpianti
Ma infondo andava bene così, vero Fine?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime vermiglie





Come ci si sente quando la persona che ami non ti considera?
Quando il dolore ti logora l'anima e lo stomaco?
Quando non conosci i sentimenti del tuo amato?
Quando hai la consapevolezza che lui non conoscerà mai i tuoi
perchè la maschera che stai indossando è così spessa da illudere per fino i suoi occhi?

Allora, come ci si sente, Fine?
Ma infondo, che importanza poteva avere? A lei andava bene così.










Adattamento.
Fine conosceva questa parola più di se stessa, come se a caratterizzarla vi fosse soprattutto quella parte di lei, adattamento però era sinonimo di nobiltà, il rendere felice gli altri prima di se stessa era un pensiero nobile, che a pochi apparteneva. Ma allora perchè ogni volta che pensava ai suoi gesti, alle sue decisioni si sentiva un'irrecuperabile codarda? Forse perchè i rimpianti di quello che avrebbe voluto fare, ma che non avrebbe mai fatto per paura, la stavano lentamente divorando e lei ne era consapevole.
Sorrideva, sorrideva dinanzi ai suoi amici e a Shade, il quale poche volte le concedeva uno dei suoi sguardi, ma quel sorriso era un'indistruttibile maschera che si era fabbricata da sola e nessuno, nemmeno Rein, conosceva il dolore della gemella, nessuno riusciva a leggere in quegli occhi vermigli la sofferenza che attanagliava l'animo della principessa.
Tutto questo dolore si chiamava proprio Shade, il bel principe del Regno della luna. Sin dal primo sguardo, sin dalla prima parola Fine aveva perso la testa per lui, amore addirittura le suonava banale paragonato ai suoi sentimenti, al turbine di emozioni che l'avvolgeva anche solo vedendolo di spalle, ogni sentimento negativo moriva di fronte a quegli occhi, un sorriso di Shade era capace di ucciderla internamente, e una parola sibilata con cattiveria nei suoi confronti l'avrebbe crepata e si sarebbe rotta in tanti piccoli pezzetti. E Fine era sicurissima che questi sentimenti, queste emozioni, andavano ben oltre alla parola amore.
Ma naturalmente lei si era sempre adattata ad osservarlo da una prospettiva lontana, come un'irraggiungibile meta che non avrebbe mai raggiunto e anche se dentro veniva travolta da una ventata fresca ogni volta che lui le rivolgeva anche solo la parola, riusciva a mascherare abbastanza bene i suoi sentimenti da non darlo a vedere.
Sorrideva, cambiava discorso o si affrettava a raggiungere la torta arrivata da poco nel salone, per smorzare l'imbarazzo, o più semplicemente per tranquillizzare il suo cuore che viaggiava come un treno nel petto. Ma entrambi sapevano che ormai la crescita si era portata via l'innocenza che hanno i bambini, fino ad una certa età e Shade non era stupido.
Fine sapeva che un lato della sua maschera era invisibile agli occhi di Shade, ma apprezzava il fatto che non dicesse nulla, che non arrivasse mai a quell'argomento e lei, continuava involontariamente ad osservalo da lontano, si limitava a questo, senza fiatare.

Ma infondo andava bene così, vero Fine?

E come sfogare tutto questo dolore? Come reprimere i propri sentimenti senza suicidarsi dall'interno? C'era solo un modo, che Fine metteva in pratica una volta sola, senza correre il rischio che nessuno sentisse le sue urla. Facendosi del male, in qualche modo doveva vedersela con l'emozioni negative che la tormentavano e quale modo migliore poteva esserci se non infilare le unghie nella carne fino a inciderci degli inequivocabili segni? Tutto il peso che si portava sulle spalle, come un grande masso che aumentava alla vista del principe, lo sfogava in quel modo e urlava, forse per il fatto che se avesse avuto più coraggio ora non si ritroverebbe a nuotare in questo mare di rimpianti, o forse perchè era stata così debole da innamorarsi della persona sbagliata.
Una cosa era certa: sicuramente non urlava per il dolore causatogli dalle ferite.
Fortunatamente questi evidenti segni venivano coperti tutti i giorni dalle maniche degli abiti che indossava, nessuno, aveva mai visto le braccia di Fine. Nessuno.
E lei sorrideva, ancora, sebbene la vista del suo principe parlare animatamente con un'altra donna la distruggesse, lei continuava a sorridere, dando a vedere che era felice per lui. Esatto, perchè il suo sorriso non dipendeva da una notizia bella o da un emozione forte, tutto dipendeva da Shade.
E lei non poteva farne a meno, aveva provato a dimenticarlo, aveva cercato i suoi occhi cobalto in altri uomini, ma fu tutto invano nessuno era stato capace di prendere il posto del principe. E lei si era rifugiata in un angolo appartato, osservandolo ballare con un'altra donna, di una bellezza ineguagliabile, lo sguardo spento, gli occhi umidi che premevano per far fuori uscire le lacrime, gli occhi di Fine avevano perso da tempo la loro espressività, si erano lentamente scoloriti perchè le lacrime stavano prosciugando quel vermiglio che caratterizzava le iridi.
Sgattaiolò fuori dalla festa, dirigendosi in camera sua, sicura che nessuno l'avesse sentita, si sfilò i guanti e cominciò a tracciare altri marchi sulla pelle invocando una supplica disperata, la quantità abbondante di lacrime le impediva l'intera visuale, e come al solito, si era estraniata dal mondo, la cupola che si era creata da sola le ovattava i suoni e non faceva entrare nessun tipo di intruso.
Ma la cupola, la maschera e buona parte della sua lucidità svanirono dinanzi alla figura di Shade che la stava incatenando con lo sguardo dall'uscio della porta. Ora ogni idea, ogni pensiero, ogni voglia di farla finita con tutta questa sofferenza erano morte, perchè lui era lì e anche se la stava fissando con quel suo sguardo immutabile, anziché fermarla, lei non riusciva a formulare un pensiero coerente.
« Che costa stai facendo? » era uscito dalle sue labbra, il tono fermo, lo sguardo indagatore e quell'aria, quella dannatissima aria indifferente che a Fine faceva più male di mille chiodi conficcati nel petto, ma non gli avrebbe risposto, non avrebbe mai sostenuto il peso dei suoi pregiudizi, non voleva che Shade la considerasse pazza. A lei sarebbe bastato osservalo, osservare i suoi occhi che erano una buona medicina contro ogni suo malessere, il suo sorriso, che mostrava raramente, ma quando lo faceva alla principessa sembrava di riuscire e volare, a lei sarebbe bastato così poco...per essere felice.
E se gli avessero tolto ciò che costituiva la sua aria...sarebbe stato troppo, troppo il peso da reggere e nessuna ragione per vivere. Così si limitò ad abbassare lo sguardo, cercando di coprirsi le braccia come meglio poté, vergognandosi.
Shade chiuse gli occhi scocciato, rimanendo al suo posto « smettila, chiaro? » Fine non capiva se si stava riferendo ai graffi o al fatto che stesse lentamente buttando via la sua vita, a causa sua, ma poi, ciò che seguì quel duro ordine fece cadere sulla principessa un enorme masso, che la schiacciò definitivamente « smettila di provare per me quello che provi, non cambierà mai nulla, io non ti amo, quindi falla finita, sei fastidiosa » e detto quello ritornò alla festa, con passo deciso e sicuro di ciò che aveva detto.
E fu talmente pesante il dolore di Fine, fu talmente opprimente il peso da reggere, che anche questa volta si ritrovò faccia a faccia con la sua solitudine, nessuno sapeva come ci si sentiva quando l'aria che respiri comincia a finire, quando ciò che fa battere il tuo cuore decide di abbandonarti e le lacrime erano così banali che non riuscì neanche a versarne mezza. Si coricò sul pavimento, respirando affannosamente, urlando e raggomitolandosi su se stessa.
Non avrebbe mai ottenuto l'amore di Shade.

Ma infondo andava bene così, vero Fine?






N/A
Olè! Viva l'allegria!
Scusate ma a volte io ho dei momenti di sconforto e mi esprimo scrivendo
Spero vi sia piaciuta è un triste e mi dispiace che sia finita così, la prossima forse avrà un bacetto
Un bacione da Alice
  
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