"Pasta ottima" sussurra ad un centimetro del mio orecchio.

"Ho notato che hai gradito" sorrido, giocando con le sue mani. La mia schiena sul suo petto. Siamo talmente vicini che posso sentire il suo cuore battere contro le mie scapole. Il fuoco scoppietta allegro e rumoroso. Fuori fa freddo e sera tardi ormai, e dopo aver consumato un pasto frugale, a base di pasta al pesto ci siamo messi sul tappeto a chiacchierare a raccontarci ci noi, della nostra vita. Come facciamo sempre. I piatti abbandonati sul tavolino e noi con la schiena appoggiata al divano, sul tappeto avvolti in una coperta di pail a quadretti scozzese. Non potevamo chiedere di meglio, la luna è niente in confronto a quello che siamo noi in questo momento.

"Ed.." sussurro.

Emette un suono indefinito.

"Siamo pronti..?" appoggia il mento sulla mia testa e stringe le braccia intorno a me, mi setto protetta, mi sento a casa. Mi culla. Chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni. Aria buona, aria fresca. 

"Ma certo che lo siamo" bisbiglia come per non rovinare la quiete tra di noi. Sorrido beandomi di questo momento perfetto. Canticchia qualcosa a bocca chiusa.

"Ed.."

"Che c'è chiaccherona.." mi prende in giro mentre mi culla.

"Non lasciarmi..ti prego.." sussurro incrociando le mie dita alle sue. Indosso la sua felpa verdone, le maniche mi vanno lunghe e coprono fino a metà le dita della mia mano. Mi sento così piccola e fragile tra le sue braccia e nella sua felpa.

"Mai, sei la parte migliore di me" mi volto per guardarlo, mi sorride. Lo amo. Sollevo il collo per dargli un bacio casto e dolce, abbassa la testa e risponde con la stessa premura e dolcezza che io ho riservato solo per lui e che lui stesso ha conservato per me. Bastano poche parole, qualche sguardo per capirci è stato così sin dall'inizio tra noi. Mi accoccolo di nuovo tra le sue braccia.

"Ci credi che non siamo soli..?" la mia voce si abbassa di un tono ma è felice.

"E' incredibile non trovi..? Spero che abbia i tuoi occhi.." risponde.

"Spiacente, devi ancora aspettare.." mimo il gesto di contare con le dita

"6 mesi e mezzo..poi lo scoprirai.." ride.

"Così tanto..?" chiede piagnucolando

"Più in fretta di così non posso.." rido. Ride di nuovo.

"Dobbiamo trovarle un nome" sbarro gli occhi con l'aria di chi non ha fatto una commissione dell'ultimo minuto.

"Abbiamo.." mi imita mimano con le dita i numeri 

"6 mesi e mezzo per pensarci..per ora possiamo chiamarlo piccolo bozzo.." Ridiamo.

"Ok..piccolo bozzo, mamma e papà ti amano.." dico accarezzandomi la pancia appena gonfia.

Scosta le mie mani e appoggia le sue. resta fermo qualche secondo, corrugando la fronte. Giro la testa e lo guardo stranita.

"Ricambia il sentimento e aggiunge che ha la madre più bella che un piccolo bozzo possa desiderare.." lo bacio stringendo le mie piccole mani sul suo viso.

"E' così fortunato.."

"Ti amo" bisbiglia sulle mie labbra.

"Ti amo di più.." sussurro.

Mi bacia la fronte, mi accoccolo contro di lui, mi stringe. Sono a casa.

E' la mia prima OS su Ed..! 

Che ne dite, è troppo sdolcinata..? 

Baci..<3

Violet..(: