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Autore: Night Sins    05/01/2013    2 recensioni
«Per sapere cosa provi per una persona, o per aver almeno un indizio in più, soffermati a guardarla dormire. Non importa passare la notte desti a vegliarla, bastano pochi attimi; il cuore si riempie d'amore al primo istante in cui noti i suoi tratti rilassati, l'istinto di protezione scatta sull'attenti nell'attimo stesso in cui realizzi che la figura davanti a te è inerte e indifesa.
Cos'altro serve, al cuore come alla ragione, per sapere di trovarsi in silenziosa compagnia di qualcuno di importante, qualcuno per cui desideri solo felicità e cose belle, qualcuno che – lo sai anche se non te ne rendi conto – proteggerai da ogni tipo di ingiustizia e a qualsiasi costo?»
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peter Burke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Peter Burke (Peter/El, accenni di un ipotetico Peter/Neal)
Rating: G
Genere: introspettivo, sentimentale
Avvertimenti:oneshot, preslash
Timeline/Spoiler: da qualsiasi parte della seconda stagione, dopo la 2x01 / accenno a una cosa avvenuta nella 1x14
Conteggio Parole: 721
Disclaimer:"Io scherzo... forse."(cit. A.Costa) // I personaggi non sono miei, ma degli autori e di chiunque ne abbia diritto; tanto meno sono utilizzati a fini di lucro, ma solo per mero piacere personale.
Note: - Il titolo è... bah, qualcosa di troppo sentimentale per me, ma credo ci stia con la fic.
L'ispirazione mi è venuta guardando il mio gatto dormire... XD
E, nonostante tutto, questa fic è totalmente Peter/El!  


 
 
 
 
 
Tra le pagine del cuore
 
 
 
 
 
«Per sapere cosa provi per una persona, o per aver almeno un indizio in più, soffermati a guardarla dormire. Non importa passare la notte desti a vegliarla, bastano pochi attimi; il cuore si riempie d'amore al primo istante in cui noti i suoi tratti rilassati, l'istinto di protezione scatta sull'attenti nell'attimo stesso in cui realizzi che la figura davanti a te è inerte e indifesa.
Cos'altro serve, al cuore come alla ragione, per sapere di trovarsi in silenziosa compagnia di qualcuno di importante, qualcuno per cui desideri solo felicità e cose belle, qualcuno che
lo sai anche se non te ne rendi conto proteggerai da ogni tipo di ingiustizia e a qualsiasi costo?»


Peter spostò lo sguardo mentre girava pagina, soffermandosi sul profilo addormentato di sua moglie e sorridendo teneramente. Sì, anche se lo aveva fatto spesso nelle sue lunghe notti insonni, non aveva mai avuto bisogno che giungesse l'alba per sapere di amare quella piccola grande donna con tutto sé stesso e che non avrebbe permesso a nessuno e per nessuna ragione di farle del male. Solo il pensiero di saperla in pericolo lo faceva impazzire.

«Dov'è il dubbio, perché esitare davanti a prove così pesanti? Non è forse detto che il nostro cuore conosce ragioni che nemmeno il cervello può sondare? E allora bisognerebbe smetterla di esitare, far tacere le paranoie della mente e abbandonarsi ai desideri della nostra anima senza lasciarsi influenzare, nemmeno da noi stessi.»

Dovette trattenere una risata amara mentre cercava di ricordare chi avesse fatto entrare quel libro simil-filosofico in casa loro – così da assicurarsi di fargli, il prossimo Natale, il regalo peggiore nella storia dei regali. Ma quel libriciattolo era rimasto incurato nella loro libreria da così tanti anni che era una sfida persa in partenza, e la sua mente giunse presto a porger interesse verso il motivo della sua amarezza.
A quell'ora, di sicuro, era anche lui immerso nel mondo dei sogni. Peter avrebbe voluto poter solo immaginare il suo volto addormentato, invece gli bastava chiudere gli occhi per vederne i lineamenti distesi anche se segnati dalla stanchezza, i capelli non più in piega perfetta per colpa delle lunghe ore di appostamento. Ricordava con fin troppa chiarezza l'iniziale irritazione e poi il crescente senso di affetto che gli aveva riempito il cuore a vederlo così, le difese abbassata come, era sicuro, non aveva mai fatto da sveglio – non con lui.
All'inizio aveva pensato solo che fosse tenero; Neal era suo amico e, infine, si stava fidando di lui. Ne era contento.
Ma si era ritrovato a pensarci un po' troppo spesso e, a forza di rimuginarci, era stato assalito dai dubbi su cosa, esattamente, provasse per quel giovane e scaltro truffatore.
Non che, in qualsiasi caso, cambiasse qualcosa.
Amava Elizabeth e non l'avrebbe tradita, non ne aveva nemmeno voglia; esserle fedele non era un compito difficile tanto quanto non lo era respirare. Non aveva dubbi su quello. E, ammesso e non concesso che si lasciasse tentare, c'era sempre da tenere presente che era Neal a non essere interessato; quindi il problema non era il tradimento e il suo matrimonio a rischio. Solo che avrebbe gradito sapere fin dove poteva spingersi il suo affetto per lui, cosa avrebbe messo a repentaglio per il suo bene? Non che volesse mettere un freno alla loro amicizia, ma aveva già sparato a un (ex) federale e solo la sua buona stella aveva saputo che indossava un giubbotto anti-proiettili.
Elizabeth si mosse nel sonno e Peter rimase a osservarla un lungo istante prima di coprirla per bene con il lenzuolo. No, lei non l'avrebbe sacrificata per niente e nessuno al mondo. Si sporse a posarle un bacio sulla fronte; senza di lei niente avrebbe avuto senso, nemmeno la vita avventurosa e, perché no, piena di agi che riusciva a immaginare se si sforzava di sognare un po' su una sua relazione con qualcuno come Neal.
Scorse velocemente il resto della pagina, le avventure del protagonista andavano avanti alternando alle pseudo elaborate disquisizioni sentimentali una narrazione secca e precisa dei suoi gesti quotidiani. Peter non era un lettore accanito, non ne aveva più tempo, ma tendeva a finire i libri che iniziava; quello, però, non era sicuro di farcela – o di volercela fare. Lo richiuse e lo abbandonò sul comodino prima di spegnere la luce.
   
 
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