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Autore: BluSelene    05/01/2013    3 recensioni
Charlie torna alla Tana per le vacanze, un paio di anni dopo la fine della guerra.
Luna è alla Tana praticamente in pianta stabile tutte le volte che Ginny è in vacanza, e gestisce il Cavillo. Che cosa succederà se Charlie scorprirà di amare qualcuno più dei draghi? E cosa succederà quando Luna capirà che nella sua testa non ci sono solo Nargilli ma anche qualcun'altro?
[Charlie/Luna]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 POV Luna
 
“Arriva!” mi sussurrò Ginny. Eravamo spiaccicate alla finestra della sua cameretta, anzi della nostra momentanea cameretta, dal momento che mi aveva invitato a stare da lei per le vacanze estive. Praticamente ero stata alla Tana per metà dell’estate. Con il tempo aveva capito che non ero “quella pazza di Lunatica Lovegood” ma solamente Luna;con i miei pregi e i miei difetti, esattamente come sono e mi piace essere.
Ci precipitammo giù dalle scale, anche se sarebbe più corretto dire che lei si è stata catapultata e mi ha trascinata con se. Aprì di scatto la porta d’ingresso e si gettò tra le braccia di un ragazzo con una zazzera rossa di folti capelli rossi, che aveva ancora il pugno sollevato per bussare, e gli occhi fuori dalle orbite, peggio di un Ricciocorno.
“Charlie Finalmente sei arrivato!” urlò la mia migliore amica
“Ehi G.!” rispose lui stringendola a se. “Come sei cresciuta!”
“Veramente?!” chiese lei felice
“Si davvero!” rispose lui
“Sei l’unico che me lo dice!”
“Non ci vediamo da più di un anno ma di poco sembri cresciuta”
La mia amica aveva una specie di fissa/ossessione riguardo la sua.. non altezza.
“Ah questa è Luna, la mia amica, te ne ho parlato ricordi?”
“Ah si, Luna Lovegood, la figlia di Xenophilius Lovegood giusto?” mi chiese lui sorridendomi e porgendomi una mano forte, e un po’ rude, a causa del suo lavoro probabilmente.
“Piacere mio” risposi sorridendogli “Non hai la ragazza vero?” chiesi, rendendomi solo dopo conto che forse la mia domanda poteva essere fraintesa
“No perché?” mi chiese un pochino titubante, ma senza spegnere il sorriso
“Perché nella tua testa non ci sono Nargilli” risposi semplicemente
“Ah.. cosa sono i..?”
“Nargilli? Sono degli animaletti che ti si insinuano nel cervello, confondendoti”
“Ah si?” chiese lui sorridendomi
“Si” risposi io sorridendo
Non dico che tutti credessero a queste cose, anzi, la maggior parte delle persone mi prendeva per pazza, il resto un po’ lunatica (appunto) e solo mio papà pensava che fossi speciale. Io non lo so come mi vedevo, forse un po’ pazza un po’ lunatica e un po’ speciale. Però lui almeno aveva avuto il tatto di non alzare gli occhi al cielo, o gettare delle occhiate a sua sorella come a voler dire –Ma questa qui cosa sta dicendo?-
Probabilmente non ci credeva nemmeno un po’ ai Nargilli, però era stato il gesto in se ad avermi sorpresa.. positivamente.
Andammo tutti e tre in cucina, dove il secondogenito dei Weasley fu abbracciato da tutta la sua famiglia; il signor Waesley, lo abbracciò e gli diede una pacca sulla spalla, Bill, lo abbracciò in un abbraccio.. quasi scimmiesco, uno di quelli che si danno i fratelli che sono legati da tanto sin da piccoli, poi arrivò Percy che lo salutò con una stretta di mano e una lieve pacca sulla spalla; anche Fred e George si smaterializzarono praticamente in braccio al loro fratellone gettandolo sul divano e stringendolo in una morsa peggiore di quella di un drago forse. Ron non c’era perché era in vacanza in Italia con Alessia, la sua nuova ragazza, e Harry invece lavorava al Ministero. Hermione non c’era nemmeno lei perché era via con Draco. La persona che mai ci saremmo aspettati, anche se effettivamente nella loro totale diversità sono come le due metà di una stessa medaglia: opposti ma appartenenti l’uno all’altra. Scese anche Fleur, con il pancione, che abbracciò il suo cognato maggiore con un sorriso e un “ciao” marcato da forte accento francese.
Erano le 11.30 e i fratelli se ne andarono tutti a portare le valigie in camera di Ron (temporanea di Charlie), mentre io e Ginny rimanemmo di sotto, ad aiutare la signora Weasley, che ormai da un mese mi pregava di chiamarla Molly. All’ora di pranzo, circa un ora dopo, tornarono di sotto, sedendosi al tavolo, pronti a divorare qualsiasi cosa la signora Weas- Molly, mettesse in tavola. Il pranzo come sempre era squisito, e dopo che l’esercito unno (ovvero tutta la famiglia) fu sfamata, io e Ginny andammo in giardino, a vedere i fratelli fare una piccola partita a Quidditch due contro due. Charlie e Bill contro Fred e George, ovviamente i due gemelli erano inseparabili. Osservai Charlie meglio; tutti i fratelli Weasley avevano qualcosa di speciale per cui a loro volevo bene e sicuramente avrei trovato qualcosa di speciale anche in lui. Tutti sono speciali.
Con i miei occhiali, un po’ bizzarri, ma a cui tutti avevamo fatto abitudine, iniziai a leggere un libro sui Nargilli. Mi piaceva davvero tanto, e non perché l’avesse scritto il nonno, ma perché sembrava fosse un misto tra storia della magia e le fiabe di beda il bardo. Riusciva a isolarmi da tutto e da tutti. Quando la partita a Quidditch vinta dai gemelli finì, rimasero fuori a farmi compagnia. Portarono nel giardino la merenda e iniziarono a mangiare come 4 poveri di fame abbandonati nel deserto. Io e Ginny insieme non raggiungemmo la quantità di cibo che ognuno di loro mangiava a testa. Verso le 3 Fred e George andarono in negozio, Bill si rintanò in casa con Fleur, Ginny, una volta arrivato Harry uscì con lui, anche se ogni volta mi chiedeva se mi desse fastidio rimanere qui. Ovviamente le dicevo di no; dopo avermi praticamente accolto in casa sua con la fine della guerra, ormai mi sentivo un po’ come a casa mia, anche se effettivamente non lo era, ma mi ero abituata, e mi sentivo un po’ parte di questa grande famiglia. Era già mezz’ora che leggevo appoggiata all’albero che gettava ombre strane, più o meno scure, sul mio libro; e stupidamente non mi accorsi della presenza di qualcosa finché mi disse: “Ehi tutto bene?”
“Si grazie tutto bene” risposi, alzando gli occhi dal libro.
“Come va..? Intendo dopo la guerra e..”
“La morte di mio padre” risposi concludendo la frase di Charlie con un velo di tristezza.
“Mmm.. si..” affermò pensieroso sedendosi vicino a me.
“Oh tutto sommato bene; Ginny mi invita qui appena ci sono più di due giorni di vacanza. Anche il giornale sta andando bene; Hermione e Draco mi hanno aiutato tanto, e adesso ha un po’ più di credibilità rispetto a prima. Tu invece?” “Io.. io niente; mamma non fa altro che lamentarsi perché ho 28 anni e non sono fidanzato.. dice che Bill è sposato, e a breve diventerà padre, Fred e George, a quanto ne so, anche loro hanno le ragazze, Ron ha la ragazza e Ginny, inutile dirlo, ha Harry, persino Percy sta con Audrey! Però io che ci posso fare? Le ragazze non mi interessano. Non nel senso che mi interessano i ragazzi, ma, ora come ora, nella mia vita, non c’è posto per una ragazza.. sto bene così come sto: io e i draghi.”
“Ti piacciono tanto, vero?”
“Si! Sono degli animali semplicemente fantastici!” mi rispose animandosi
“Si vede, dai parlamene! Non ho mai visto un drago, se non nel torneo Tre Maghi”
Da li si lanciò in una descrizione dettagliata di tutte le specie di draghi, delle loro abitudini, delle fasi della loro vita, di quanti “piccoli” potessero avere, e di come fosse bello assistere alla schiusa di un uovo.
Non mi accorsi del tempo che passava; ero come rapita dalle sue parole, e dal suo modo di parlare. Era come chiedere alla signora Weasley di parlare della sua famiglia: lasciava trasparire in ogni modo, un sentimento di amore sconfinato.
Dopo.. un po’, non so quanto, arrivarono di corsa i gemelli a dirci che la cena era in tavola. Mentre mangiavamo tutti insieme, attorno al tavolo magicamente allungato, pensai che per essere il primo giorno di convivenza/conoscenza di Charlie Weasley, era andato bene e forse a poco a poco, avrei scoperto qualcosa di più su di lui.
 
POV Charlie
 
Avevamo appena finito la cena, mentre la mamma incantava il lavello, spugna e sapone per lavare i piatti, Fleur metteva un po’ di musica, che a quanto pare faceva bene al bambino, Bill la aspettava sul divano, Fred e George giocavano a scacchi comodamente sdraiati a terra, mentre papà si era rintanato nel capanno delle scope a fare qualcosa di “sensazionale”. Io, Ginny e Luna ce ne stavamo seduti sull’altro divano, a fare.. in sostanza niente. Ginny, alla mia destra, usava uno strano apparecchio (che papà chiamava celluloide) e ogni volta che si illuminava lei sorrideva e faceva scattare le dita schiacciando dei piccoli tastini e facendo chissà cosa. Luna invece, alla mia sinistra, stava leggendo un libro; “Nargilli: come dove e perché trovarli” di J. Lovegood. Lovegood?
“Chi ha scritto quel libro?” le chiesi
“Ah, l’ha scritto mio nonno, poco prima di morire..”
-Oh ma possibile che ogni volta che aprivo bocca e le chiedevo qualcosa, ci scappava un morto? E pure della sua famiglia poi!-
“Mi dispiace..”
“Anche a me, più che altro perché non l’ho mai conosciuto..”
“ah quindi è tanto che..”
“Oh si! Saranno 25 anni, forse anche di più; la morte a causa dei Ricciocorni è proprio brutta” aggiunse sottovoce
“I.. cosa?”
“i ricciocorni schiattosi”
“Cosa sono?”
“Sono degli animaletti che assomigliano a degli armadilli.. dei tapiri, non so bene.. so solo che quando si spaventano si chiudono su loro stessi e scoppiano. Come una bomba” rispose lei sorridendo come se mi stesse parlando delle previsioni del tempo.
“Capisco.. mi dispiace”
“Sai dire solo ‘mi dispiace’?” mi chiese. Non sembrava infastidito, tutt’altro sembrava quasi divertita.
“Be.. io veramente” iniziai a dirle impacciato, ma (sia lodato Merlino!) fui interrotto, o salvato va bene comunque, da papà che entrò nel salotto ricoperto di fuliggine da capo a piedi.
“Arthur! Esci subito da qui!” sbraitò la mamma
“M-ma Molly..!”
“Niente ma! Vai via!” disse attraversando la stanza in gran carriera
“Adesso andiamo fuori, ti pulisci e poi mi dici cosa stavi facendo in quel maledetto capanno!” finì lei, sbattendo la porta
Il tempo di scambiarci tutti quanti un occhiata, e poi scoppiammo a ridere.
Una risata mi colpì più di tutte; una che non conoscevo; che non avevo mai sentito. La sua risata era così.. chiara, cristallina, spontanea.. Sembrava quella di un bambino o quella dei folletti (magari non con quelli della Gringott). Alla fine, poco prima di andare a dormire, entrarono mamma e papà mano nella mano, con due sorrisoni stampati in faccia.
“Fatto pace?” chiesero all’unisono Fred e George, e la mamma rispose sempre sorridendo: “Sisi tutto a posto”
“Chissà che avete fatto per mettere tutto a posto eh?” chiesi ambiguamente
“Charles!” esclamò stridula, mentre tutti scoppiavano a ridere e papà divenne più rosso dei capelli.
Dopo averci liquidati, mamma e papà rimasero di sotto mentre ognuno di noi andò nella propria stanza. Dopo essermi messo il pigiama (in estate un paio di pantaloncini da basket che arrivavano al ginocchio) mi buttai sul letto. Non era comodo, anzi.. Che ci ha fatto Ron su questo letto?! Il test di forza dei bolidi? Ormai non avevo più voglia di dormire, e conoscendo le vecchie abitudini della mia sorellina, andai verso la sua camera. Bussai una, due, tre volte, ma niente. entrai cautamente nella sua stanza ma non c’era. Solo allora sentii l’acqua della doccia chiudersi.
“G.?”
“Charlie cosa fai qui?” sussurrò lei da dietro la porta
“Sono venuto a farti un po’ di compagnia, non riesco a dormire” risposi con il tono altrettanto basso
“Ok aspettami, e non sta attento a non svegliare Luna ok?”
“Eh?” ecco perché stavamo parlando in silenzio “Ah ok, si ti aspetto”
Mi sedetti sul letto di Ginny. Davanti a me c’era l’altro letto, dove stava Luna. Era girata verso di me, sul fianco sinistro; i capelli biondo sporco che ricadevano sul cuscino, un braccio a penzoloni dal bordo del letto, e la gamba destra piegata, accanto a quella sinistra che, tesa, nascondeva il piede sotto le lenzuola ammassate verso il fondo del letto. Aveva una canottiera bianca, con delle spalline fini, e dei pantaloncini azzurri aderenti, ma leggeri. La luce lunare che entrava dalla finestra, le illuminava il viso dandole un aria quasi angelica. Dall’ultima volta che l’avevo vista era cresciuta veramente e non solo in altezza; adesso era una vera donna, in tutti i sensi.
I miei pensieri su quanto fosse cambiata furono interrotti dalla voce di Ginny.
“Controllavo che non si fosse svegliata” dissi a bassa voce
Ginny mi sorrise.
“Sei stato sempre premuroso con me fratellone; anche se passavo più tempo con Fred e George, ero un po’ la vostra cocca no?”
“Be.. sei sempre stata la piccolina di casa” le risposi concorde “in tutti i sensi” aggiunsi poi.
Per tutta risposta mi diede un pugno sulla spalla e anche se non mi aveva fatto male incuteva terrore, fermezza il suo sguardo fintamente arrabbiato.
“allora Charlie, quest’anno non mi hai portato a casa nessuno?” chiese imitando la mamma
“smettila! Così sembri veramente la mamma” risposi con un sorrisino
“però non ha tutti i torti fratellone! Hai 28 anni, sei un bel ragazzo, forte e anche i muscoli e il bel faccino non guastano no? E allora perché non provi a cercare qualche ragazza?”
“Perché le ragazze sono così! A loro importano –i muscoli e il bel faccino- e lo stipendio non –Charlie-. A loro importa Charles Weasley                 quello che sta in Romania con i draghi, non Charlie e basta.”
“Io non dico questo!” ribatté
“Lo so ma perché mi conosci; alle ragazze non importo io e dopo finirebbe come con Christie..” sapeva a che mi riferivo: la prima e unica volta che mi ero innamorato per me era stata una fregatura. E solo la mia famiglia e i draghi riuscivano a farmi stare bene. Ognuno di noi due si perse nei propri pensieri. Fu dopo qualche minuto che, accorgendomi dell’ora, la salutai e tornai in camera mia. Quella notte la sognai, non era un sogno brutto, ma triste, che rievocò tutti i ricordi, nonostante fossero passati più di dieci anni.

Ed eccoci quiii! :D Questa è la "famosa" Charlie/Luna, non so, è il primo capitolo quindi non ho molto da dire ^^" Ringrazio tutti quelli che leggeranno e, perfavore, lasciatemi una recensione per sapere come sta andando la storia^^
un bacio,
a presto (penso che aggiornerò come sempre mercoledì)
BluSelene

  
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