Un’altra tazza passò sotto il mio sguardo annoiato, e come tutte le altre la presi e la posai dentro la lavastoviglie. È quasi un anno che lavoro in questo maledettissimo posto e ancora non mi sono abituata ai ritmi del locale infestato ogni giorno da branchi di ragazzine urlanti e scherzose che fanno alzare il budget del locale, perché vengono qui? Semplice, perché questa è la città dove i cantanti o gli attori famosi vengono a trascorrere le loro lussuose vacanze.

 -Oh mio Dio!-urlò Bella, mia cugina che ogni tanto (troppo spesso per i miei gusti) , veniva a farmi compagnia nel locale portando tutti i compiti in cui aveva preso voti al di sotto della sufficienza.

-Sono circa venti minuti che urli, posso sapere cosa ti prende-afferrai una tazza che pulii velocemente e misi a posto. Mi chiamo Devonne ed ho 20 anni compiuti da poco, non mi posso definire di certo bella perché poi risulterei sgarbata, lascio agli altri questo giudizio. Ho dei lunghi capelli marrone scuro e degli occhi del medesimo colore, non sono molto alta per la mia età ma riesco ad arrivare allo scaffale del caffè e questo mi basta.

-Devonne, non sai chi verrà la prossima settimana qui!-mi urlò lei così forte che i timpani mi stavano per scoppiare, Bella invece era l’esatto opposto di me, bionda con i capelli corti e gli occhi verde smeraldo.

-Chi?-chiesi io, sicuramente voleva che le ponessi questa domanda, ma prima che lei potesse rispondermi presi l’ordinazione portata da Cher, la mia aiutante. Prima che Bella parlasse preparai il cappuccino che poi consegnai alla ragazzina in piedi di fronte a me.

-Harry Styles-urlò lei. Una pausa breve-insieme ai suoi amici!-continuò subito dopo, roteai gli occhi al cielo.

In questi mesi avevo conosciuto i diversi tipi di “Directioners” e le più simpatiche erano quelle posate con cui puoi fare anche quattro chiacchiere senza che ti urlino nelle orecchie. Infine il tipo di fan che odio è la classica  bimbaminchia: quella a cui piace solo un membro della band e che degli altri quattro non se ne fotte una mazza.

-E tu, hai la fortuna di vivere in questa città, così lo vedrai!-sorrisi cortese alla mia cuginetta, lei sorrise e fece una strana e inquietante danza, mi sbattei una mano in testa implorando perdono.

-Su Devi, è ancora piccolina immagina di incontrare anche tu l’amore della tua vita-disse Cher con aria sognante, non ho un fidanzato e né sono innamorata… quindi non saprei proprio cosa si prova. Sorrido e annuisco felice mentre prendo le altre ordinazioni.
**
La giornata passò velocemente e come sempre il locale chiuse alle nove e mezza spaccate, presi il mio pick up e mi misi sulla via di casa. Avanti a me è tutto quasi arido a causa del caldo di Luglio e quasi non si respira e con la fortuna che ho il mio macinino non ha neanche l’aria condizionata, abbasso il finestrino per prendere una boccata d’aria, una folla di ragazze sono tutte raggruppate avanti alla mia villetta, che mio fratello Will abbia dato un party in mia assenza? Lo ucciderò appena entrata in casa.

Parcheggio il mio pick up e noto con felicità che nessuna festa è stata organizzata a casa mia, ma a casa dei miei vicini sembra esserci in corso una rivoluzione, per la curiosità mi avvicino e chiedo ad una ragazza cosa succede.

-Ma come non lo sai?-mi chiese lei con la bocca aperta, cosa dovrei sapere?! Che il mio vicino di casa ha dato un party hard e non mi hanno invitata!

-No, scusa sono stata a lavoro… ma a te cosa fotte! Su avanti cosa succede?-domando quasi scocciata, nella casa affianco alla mia ogni anno c’erano sempre persone diverse e non avevo mai avuto l’occasione di conoscere i proprietari.

-E’ venuto ad abitare Harry Styles! Insomma ma tu chi sei?-mi chiese la ragazza urlante.

-Io abito qui!-indicai la casa quasi urlando per sovrastare le ragazzine piangenti.

-Sai che sei fortunata, tutte noi vorremmo abitare al posto tuo-disse lei che poi si girò per farsi spazio tra la folla e andare a vedere il proprio idolo tornare a casa festoso.

Io sono completamente distrutta, quindi senza perdere altro inutile tempo salgo velocemente le scale di casa trovando mio fratello nel bel mezzo del corridoio buio.

-Will, cosa cazzo ci fai disteso in corridoio?!-urlo io che sono inciampata su mio fratello cadendo rovinosamente a terra.

-Devonne, si è tolta la luce di casa e per uscire dalla camera sono inciampato-mi dice lui ancora per terra, non poteva rialzarsi?!

-Vado a controllare io il guasto, tu basta che mi dici solo se la luce arriva o meno-dissi io rialzandomi, poi mi diressi, facendo sempre molta attenzione all’interruttore generale che si trova sul retro del giardino.

Ho preso una pila e adesso a passi veloci e furtivi mi dirigo verso l’interruttore. Urto qualcosa o meglio qualcuno.

-E tu chi sei?!-urlo io presa dal panico, questo qualcuno mi tappa la bocca con una mano per non farmi gridare, spaventata gli batto la pila con forza in testa. Lui molla la presa e si accascia a terra. Illumino il volto del ragazzo con la luce giallastra della pila, questo ha dei capelli riccioluti che gli incorniciano la faccia, delle labbra rosee e un naso delicato. Mi sembra di averlo già visto da qualche parte.. potrei lasciarlo lì, ma poi i sensi di colpa mi affliggerebbero tutta la notte, quindi decido solo dopo aver ridato luce a casa mia, di portarlo a casa. E così feci.

-Mio Dio, Devi ma questo è il cantante, quello famoso!-dice mio fratello saltellando, a volte mi chiedo se siamo sul serio fratelli.

-Ah sì, One Direction! Nostra cugina Bella, mi ha fatto venire il mal di testa a furia di parlarne-dico io che adesso ricordo tutto, quindi ho in casa mia Harry Styles svenuto e per giunta sul divano di casa. Riempio una pezza di ghiaccio e la porgo a mio fratello, poi per far svegliare il riccio do una serie di schiaffetti deboli.

Il ragazzo sta aprendo gli occhi!

-Dove mi trovo?-ci chiede lui guardandoci stranito, i suoi occhi sono verde smeraldo e dalla realtà giudicandolo con un criterio oggettivo è proprio carino.

-Ti trovi a casa mia e di mio fratello-dico io scandendo bene le parole affinché mi capisca, lui alza un sopracciglio.

-Si, ti ho capito, sono inglese come te mica russo o di altra nazionalità!-dice lui facendomi sentire più colpevole di quanto già non lo sia.

-Ma come vi chiamate?-chiese lui guardandoci dalla testa ai piedi, adesso se non la smette di metterci a fuoco squadrandoci lo sbatto fuori di casa.

-Lei è Devonne Stewart mentre io suo fratello Will-disse mio fratello cordiale, lui sorrise e allungò la mano.

-Voi sapete chi sono vero?-dice lui sicuro di se chiudendo gli occhi  per conferirsi un’ aria da saggio. Odioso e patetico
.
-Sei quel cantante montato che fa parte di una Boy Band di origini anglo-irlandesi-dico io, adesso Bella sarebbe orgogliosa di me, le scenderebbe anche una lacrima di gioia.

-Per essere un cantante montato sai fin troppe cose di me-dice lui alzandosi in piedi e avvicinandosi a me minacciosamente.

-Mia cugina e le sue amiche fan sanno persino quante volte vai al cesso-dissi io soddisfatta della mia risposta, lui sorrise e sul suo volto comparvero due tenere fossette. No aspetta ho detto tenere? Intendevo un’altra cosa.

Un urlo di fan mi spinse a guardare verso la finestra, Harry sorrise dolcemente e si avvicinò alla finestra per contemplare quello scenario che aveva in sé dell’impossibile. Migliaia di fans urlanti che aspettano di vedere il proprio idolo solo per sentirlo parlare. Assurdo.

-Guardate quanto sono dolci le mie piccole-dice lui indicando le ragazze deve tenerci proprio tanto a loro.

-Deliziose, adesso perché non vai a casa tua? Così farai felici un migliaio di ragazze compresa me-dico io sorridendo dolcemente.

-Abito di fronte a te da adesso quindi ci vedremmo ogni mattina e ogni notte-dice lui dandomi un piccolo colpetto sul naso. Adesso è ancora più odioso di quanto l’ho immaginato.

-Si, contaci adesso esci dal retro e vai a casa tua!-dico io chiudendo la porta a chiave. Cazzo avevo appena conosciuto Harry Styles ed ero emozionata infondo anche se in questa città arrivano tanti attori famosi io non avevo mai avuto l’occasione di incontrarne uno.
**
Quella sera quando andai a dormire il signorino mi guardava dalla finestra e solo dopo essermi messa il pigiama ergo  solo dopo essermi spogliata quasi avanti a lui, mi accorsi che mi stava fissando ecco perché alzai simpaticamente il mio medio e andai a dormire.


*L’angolo dei funghi*
Saaaaaaalve a tutte quante, eccomi in pista con due storie questa come inizio mi piace molto e per certi versi mi sono ispirata ad un film di Disney Channel di cui adesso non ricordo il nome…. Ma va bè, cagatemi la storia perché mi farebbe piacere sapere cosa cavolo (fine questa volta) ne pensate. Per il nome Devonne mi sono ispirata a Demi che è la mia forza… detto ciò credo di aver detto tutto, soo  gud bai (è così figo scrivere le cose inglesi così come si pronunciano *si sente realizzata*)
Adesso vai che sto cominciando a sclerare. Addio bellissime.