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Autore: AyrinL    05/01/2013    6 recensioni
AU Seblaine, long tratta dal film One Day.
Blaine e Sebastian sono migliori amici fin dai tempi del liceo. Cosa accadrà ai due nel corso degli anni? Quanto tempo ci vorrà prima di capire che sono fatti l'uno per l'altro? Cosa riserverà per loro il destino?
"- Blaine, gli amici ti chiedono come stai, anche se poi non gliene importa davvero a nessuno. I migliori amici invece parlano con te esattamente come un bravo psicologo che scava nell’animo di un suo paziente. Solo che lo fanno gratis."
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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15 Luglio 1988.
 

 
Ci sono sere in cui senti che la vita è giusta.
Che tu sei giusto.
C’è quell’aria fresca che pizzica la pelle, il sole scende sempre più all’orizzonte e mille giochi di arancione e giallo si mescolano al blu sempre più scuro.
E ti fermi, ti godi l’istante,  le labbra si alzano da sole all’insù, in un sorriso. Semplicemente ti godi l’attimo, ti godi il mondo per quello che è, ossia un posto speciale, un posto unico e sconfinato.
Pensi alla vita che ti è stata donata e a quanto essa sia speciale, e che va custodita gelosamente, assaporandola ogni giorno nelle sue mille sfaccettature, non perdendoti neanche un istante del tempo che scorre, dei minuti, dei passi, degli sguardi della gente, del sole, delle stelle, del mare, dei gesti, delle abitudini, di tutto.
In quel momento è tutto perfetto. Non importa del resto del mondo o di ciò che accade attorno a noi.
Quello, è uno dei pochi momenti nella vita in cui siamo davvero, davvero felici.
Quella sera era così che si sentiva Blaine, uscendo per l’ultima volta dalla sua casa, la Dalton.
Ormai tutto stava per cambiare: dopo l’estate si sarebbe trasferito per il college, davanti a lui c’era un futuro lungo, una strada che aspettava solo di essere percorsa.
Blaine non aveva paura: si sentiva soddisfatto, completo, aveva raggiunto un obiettivo concreto e aveva fretta di vivere. Proseguendo per il suo destino, di fare ciò che davvero voleva, sbagliando anche, ma vivere, vivere, quel vivere che tanto desiderava, quello che faceva battere il cuore, quello che faceva appassionare, quello che era simile ad un fuoco d’artificio in una notte di mezza estate.
I suoi amici attorno a loro festeggiavano, gridavano, si abbracciavano. Era tutto un delirio, ma lui preferiva festeggiare in solitudine, guardando per l’ultima volta la sua scuola, fotografando nella sua mente le cime degli alberi alti dei giardini, i prati sempre verdi e la luce del sole che ribatteva su di essa.
-  Avanti Blaine, vieni qui con noi!
-  Arrivo Nick!
E poi si concesse anche un secondo per rivolgere uno sguardo a loro, la sua famiglia da sempre, i suoi amici pazzi e scatenati che lo trascinarono in mezzo il gruppo.
Passarono una serata tra urla e risate, esattamente come tanti altre notti trascorse alla Dalton.
Con la differenza però, che quella sarebbe stata l’ultima.
 

 

**





Erano le cinque del mattino, quando erano rimasti in pochi a camminare per le vie deserte di Westerville.
Nick era ormai ubriaco, e Blaine non poté far altro che ridere quando cominciò ad avvinghiarsi a Jeff.
I due si scambiavano baci al chiaro di luna, allontanandosi sempre di più da Blaine. Sapeva che i due provassero una  forte attrazione, ma trovava ridicolo che si fossero ridotti alla loro ultima serata (e per giunta sotto l’effetto dell’alcool) per darsi da fare. Insomma, la vita è troppo breve per lasciarsi sfuggire il vero amore. Rise tra sé e sé per quel pensiero, dato che per tutti gli anni del liceo si era sempre crogiolato nella sua timidezza e  la sua ultima relazione si era conclusa in modo non del tutto felice.
 
-  Hey, ragazzi! Dove andate?
Nessuno dei due sembrava intenzionato a rispondere. Nick si staccò da Jeff per prenderlo per mano e trascinarlo via con sé.
-  Hey ragazzi! Avanti, tornate indietro! Sono da solo!
-  No che non sei solo.
Blaine sobbalzò sentendo qualcuno vicino a sé.
Si voltò e, poco dietro di lui, eccolo comparire.
Sebastian.
Il ragazzo più bello, talentuoso e fascinoso che la Dalton avesse mai conosciuto.
Fin dal primo giorno in cui lo vide, quegli occhi verdi lo avevano completamente estasiato. Era entrato una fredda mattina d’ottobre nella sala coro, altezzoso e fiero di sé, col passo sicuro e le iridi abbaglianti, presentandosi con quell’accento francese che spiazzava anche la più fredda pietra.
E ricordava bene il momento in cui i loro sguardi si incontrarono la prima volta, e quando Sebastian si era avvicinato a lui e gli aveva rivolto la parola.
Blaine però, quell’anno, aveva già un fidanzato. E solo Dio sapeva quando fu difficile resistere alle avances di quel ragazzo talmente bello da essere fuori dall’universo.
Quando Blaine ruppe la sua relazione con Kurt, il suo ragazzo, era già troppo tardi: erano già incastrati in quella scomoda situazione chiamata amicizia, e Sebastian non faceva più commenti sul suo fondoschiena, come accadeva invece all’inizio della loro conoscenza.
Il destino però, volle che Blaine si prese una cotta per Sebastian. E a restare in silenzio, per colpa della sua timidezza.
-  Oh, Sebastian.
Il francese davanti a sé era visibilmente ubriaco, barcollava e i suoi occhi erano pieni di lussuria.
- B-Blaine…
Sebastian non finì di parlare che si accasciò contro Blaine, il quale prese il suo braccio e lo mise sopra la sua spalla.
Sebastian era così pericolosamente vicino, le sue labbra, il suo profumo, che Blaine non si sorprese di ritrovarsi tremolante nonostante fosse lui quello sobrio.
-  Sei bello Blaine, lo sai? Ma davvero, dico..wow, Blaine, ti voglio bene, voglio bene tutti, io amo la vita, voglio un cane, un gatto, un coniglio, e poi… io… oh Blaine!
- Si Sebastian, ho capito, ti porto a casa. Dove… dove hai le chiavi?
Sebastian alzò la testa e scoppiò a ridere in un modo infantile. Blaine alzò gli occhi al cielo, sorridendo per la sbadataggine di quel ragazzo.
- Fammi indovinare. Non lo sai.
Sebastian non rispose e abbassò semplicemente la testa, appoggiandola sulla spalla dell’amico.
Dieci minuti dopo, Blaine caricò Sebastian sulla macchina e, dopo molti, molti sforzi, riuscì a portarlo a casa sua. I suoi genitori non c’erano, erano partiti il giorno stesso per la California.
Appena varcata la porta di casa, accadde qualcosa che di certo non si aspettava: Sebastian si gettò tra le sue labbra, stringendolo a sé in un bacio confuso, con ancora il sapore di vodka sulla sua lingua.
-  Seb… seb…
Blaine era completamente immobilizzato, ma Sebastian non cedeva, continuava a toccare le sue labbra e a far scorrere le mani sulla sua schiena.
Blaine perse completamente lucidità: si abbandonò al quel bacio, col cuore in gola, non pensando più a niente.
Si vive una volta sola.
Subito lo spinse in camera da letto, la stanza illuminata già dalla luce del sole che sorgeva. Non pensava a nulla, Blaine, solo alla maglietta di Sebastian gettata sul letto e al suo petto nudo sotto le sue mani.
- A…Aspetta, torno subito.
Blaine si staccò sotto lo sguardo confuso del ragazzo, correndo in bagno.
Chiuse furente la porta dietro di sé, appoggiandosi e prendendo respiri profondi.
- Stai calmo Blaine, stai calmo. E’ solo Sebastian, Blaine.
Prese respiri profondi. Vide il dentifricio sul lavandino: prese lo spazzolino, si lavò velocemente i denti. Aveva visto farlo milioni di volte nei film, evidentemente era così che ci si comportava. Aveva visto anche usare il filo interdentale, ma pensò che in fondo bastò così. Si diede un’ultima occhiata allo specchio.
- Avanti Blaine. Io credo in te. Forza e coraggio.
Corse nella camera da letto, cercando di assumere una faccia lussuriosa (ma sicuro di avere una smorfia improponibile), spalancò la porta e..
- Eccom.. oh.
Sebastian era davanti a lui che si stava rivestendo.
-  Oh, tu… te ne stai andando.
-  Io…
Sebastian aveva la faccia tramortita e mortificato.
-  Blaine, io… sono un imbecille, sono ubriaco e… non ho capito nulla, sono un idiota.
-  Seb, è tutto ok.
-  Non che non è ok. Blaine, tu sei mio amico, uno dei miei veri amici, e sono realmente pochi. Non posso permettere che questo comprometta la nostra amicizia. Io… ci tengo troppo a te, ti voglio bene e non voglio rinunciare a te per colpa del stupido sesso.
Stupido sesso.
- Va… va bene Seb, davvero, tranquillo.
Blaine si sedette ai bordi del letto, facendo un gran respiro e fingendo di essere tranquillo.
- Seb?
- Si Blaine?
- Ti prego, non andartene… resta con me stanotte, almeno per un po’. Sono solo e… tra poco apre la cornetteria qui all’angolo, potremmo andare a fare colazione e…
Sebastian non lo lasciò parlare, abbracciandolo da dietro. Il profumo inebriò completamente Blaine, che chiuse gli occhi sotto il suo tocco.
- Non me ne vado per nessuna cosa al mondo.




Note

eccomi qui people. Insomma, ho cominciato questo nuovo viaggio.
Non so quante di voi abbiano visto questo film meraviglioso. Detto ciò, sappiate che non resterò fedele alla trama. Cambierò molte cose per cercare di attenermi ai personaggi e a Glee.
Spero resterete con me. 
Un grazie speciale alle mie seblainers, le donne kinkose e la mia Somo ♥
   
 
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